Lei che divenne il sole



Genere: Fantasy

Autrice: Shelley Parker-Chan

30 Novembre 2021

Una piana polverosa, un villaggio tormentato dalla siccità, un indovino. È così che due bambini apprendono il loro fato: per il maschio si prepara un futuro di eccellenza; per la femmina, nulla. Ma nella Cina del 1345, che soggiace irrequieta al gioco della dominazione mongola, l'unica "eccellenza" che i contadini possono immaginare è negli antichi racconti e il vecchio Zhu non sa proprio come suo figlio, Chongba, potrà avere successo. Viceversa, la sorte della figlia, per quanto intelligente e capace, non stupisce nessuno. Quando un'incursione di banditi devasta la loro casa e li rende orfani, però, è Chongba che si arrende alla disperazione e muore. La sorella decide invece di combattere contro il suo destino: assume l'identità del fratello e inizia il suo viaggio, in una terra in cui si è accesa la fiamma della rivolta. Riuscirà a sfuggire a ciò che è scritto nelle stelle? Potrà rivendicare per sé la grandezza promessa al fratello e sollevarsi oltre i suoi stessi sogni? In questo acclamato fantasy storico Shelley Parker-Chan riscrive la vicenda di Zhu Yuanzhang, il contadino ribelle che nella Cina del XIV secolo cacciò i mongoli, unificò il Paese e divenne il primo imperatore della gloriosa dinastia Ming.
 
Ciao a voi, lettrici e lettori!
È da mesi che questo libro fa parlare di sé all’estero. È stato elogiato numerose volte per la sua trama intricata e lo stile di scrittura. Per fortuna, qualche tempo dopo l’uscita in America e nel Regno Unito, è stato annunciato anche in Italia ed è giunto fino a noi grazie a Mondadori.
Mi riferisco a “Lei che divenne il sole”, primo libro della nuova duologia fantasy “The Radiant Emperor” scritta da Shelley Parker-Chan!

“Diventare nulla era la cosa più terrificante a cui potesse pensare: ancora peggio della paura della fame, del dolore o di qualunque altra sofferenza potesse presentarsi nella vita.”

Ormai sapete bene quanto sia grande la mia passione per l’Oriente e per i Fantasy. Quindi, immaginate quanto sia stata felice di avere la possibilità di leggere quest’opera meravigliosa.
Ci troviamo in Cina, circa a metà del XIV secolo. In un piccolo villaggio colpito da una dura carestia vi sono due fratelli i cui destini sono già stati tracciati da un indovino: vi è un bambino, Zhu Chongba, destinato alla grandezza, e una bambina destinata al nulla.
Quando due banditi uccidono suo padre e suo fratello, la ragazza decide di prendere l’identità di suo fratello, cercando di sfuggire alla sua condizione di inferiorità (essendo una delle poche femmine del villaggio) e attirando a sé le grandi cose a cui il fratello era destinato.
D’ora in poi, lei stessa sarà Zhu Chongba e non ha la minima idea di cosa dovrà affrontare.
Tra faide interne, battaglie e tradimenti, dovrà ottenere un futuro di grandezza, ma stravolgere le carte del destino sarà una sfida ancora più ardua.

“Imparate a volere qualcosa per voi stessa, Ma Xiuying. Non ciò che qualcuno dice dovreste volere. Non ciò che ritenete di dover volere. Non affrontate la vita pensando solo al dovere. Quando tutto ciò che abbiamo sono solo questi brevi intervalli tra le nostre non-esistenze, perché non trarre il meglio della vita che state vivendo ora? Il prezzo vale la pena.”

Ci troviamo davanti a un Epic Fantasy, ispirato da avvenimenti storici reali che fanno parte della storia maestosa della Cina. 
Come ogni piccolo mattoncino fantasy che si rispetti, ci sono veramente un sacco di personaggi, ma possiamo considerare la nostra Zhu e Ouyang (guerriero eunuco schierato tra i mongoli) come protagonisti. Inizialmente conosciamo solo il punto di vista di Zhu ma, nella seconda parte dell’opera, va ad intrecciarsi ai pensieri di Ouyang. I due punti di vista si intersecano in una danza oscura, ricca di sentimenti contrastanti. 
Non avevo mai letto un libro con quest’impostazione mista e devo dire che questo espediente è stato geniale e utilizzato perfettamente. Ogni singolo soggetto che compare in questo libro è costruito in modo impeccabile e ha un ruolo ben preciso. Nulla è scritto per allungare il brodo, bensì tutto ha un proprio posto all’interno della storia. 

È, per fortuna, uno di quei libri in cui il romance occupa un ruolo marginale, dando spazio a una trama parecchio complessa i cui capitoli sono preceduti da una piccola introduzione sugli eventi storici. Vi consiglio di leggerla perché vi faciliterà la comprensione dell’opera e vi aiuterà ad inserirvi in un meccanismo intrigante di guerre e strategie politiche.
In “Lei che divenne il sole” vi è una moltitudine di tematiche importanti, di una profondità tale che vi porteranno a riflettere e ad esplorare voi stessə. Questa lettura per me è stata praticamente catartica!
Come potete vedere, l’ho adorato. Spezzo una grande lancia a favore della traduzione che, a mio parere, non ha rovinato per niente il tono che l’autorə ha voluto dare all’opera (ma, d’altronde, Gabriele Giorgi non mi ha mai delusa e non mi aspettavo nulla di meno).

Vi consiglio vivamente di leggerlo! Non ho voluto dilungarmi troppo o scendere nei dettagli rendendo la mia opinione troppo prolissa perché voglio che lo scopriate voi, pagina dopo pagina. “Lei che divenne il sole” è stato un insieme di avventure indimenticabili che non vedo l’ora continuino nel secondo volume. Shelley Perker-Chan, sono ufficialmente la tua fan numero uno!

Voto libro - 5





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