Il tuo incubo peggiore


Genere: Narrativa

Autrice: Marianna Coccorese


Quando una coppia di ricchi clienti si presenta al ristorante dove lavora, Nate Barnett cerca in tutti i modi di assecondare le loro richieste, ma marito e moglie vanno via senza consumare né pagare e lamentando un servizio inadeguato. Senza riuscire a trattenersi, Nate inveisce contro l'uomo e lo minaccia. Non sa però di avere di fronte Christopher Hart, una persona talmente potente da essere in grado di far chiudere il ristorante, lasciando Nate senza lavoro e con una tale voglia di vendicarsi da fargli decidere di diventare il suo incubo peggiore. Il piano di rivalsa si fa più interessante quando entrano in gioco Isabel, la giovane figlia di Christopher, e Lee Johnson, un ragazzo che a sua volta sembra avere validi motivi per odiare Hart. La vendetta, tuttavia, non sempre restituisce il piacere che brama chi la compie e Nate sarà costretto a impararlo a proprie spese.

Ciao Lettori,
il 27 febbraio è uscito per Words Edizioni il nuovo libro di Marianna Coccorese, “Il tuo incubo peggiore”, romanzo che possiamo far rientrare nel genere narrativa e che parla principalmente di amicizia.
Devo dire che questo libro mi ha sorpresa perché è stato definito un “bromance” (da brothers + romance) e questo mi ha fuorviata perché pensavo sarebbe stato un romance senza sesso, invece è stato una cosa completamente diversa.

Nathaniel Barnett, Nate, ha meno di 20 anni, ha una madre paralitica e un padre che non c’è più perché li ha abbandonati dieci anni prima. Si è sempre dato da fare con grande sacrificio per sostenere sé e sua madre. Quando a causa di un cliente snob il ristorante per cui lavora chiude i battenti qualcosa in lui scatta e decide di vendicarsi, di diventare il suo incubo peggiore. Inizia quindi a stalkerarlo fino a quando non incontra Lee Johnson che, come lui, ha giurato vendetta contro Christian Hart, questo il nome dello snob a cui entrambi i ragazzi dedicano le loro attenzioni vandaliche.
Christian Hart è un medico molto importante e molto influente che, suo malgrado, si trova ad essere l’oggetto delle attenzioni poco gradevoli dei due ragazzi, fino a quando le cose non sfuggono di mano e da stupidi scherzi Nate si trova ad affrontare guai molto seri…

E qui mi fermo perché il bello di questo libro è che la trama si srotola veloce come un nastro che prende direzioni non scontate e non posso togliervi il gusto di scoprire come si evolve, leggendo.
Mi concentro invece sui tre personaggi costruiti dalla Coccorese, che non solo ha costruito una storia avvincente, ma anche dei personaggi credibili, veri. Nate è il personaggio principale e il punto di vista da cui apprendiamo la storia. È un ragazzo impulsivo, senza filtri tra cervello e bocca, che a prima impressione ti sta quasi antipatico perché senza una vera e propria ragione decide di tormentare un uomo in base a dei pregiudizi e a una serata no. Ma, andando avanti, scopri che i pregiudizi nascondono ingenuità e i piani diabolici di vendetta si fermano a qualche scherzo stupido e un bacio rubato (per cui, tra l’altro poi, si fa mille problemi). Parla come un misantropo, ma ha amici che fanno di tutto per lui e una ragazza che gli vuole molto bene su cui lui si racconta un sacco di bugie pur di non guardare in faccia la realtà. Quando incontra Lee, in difficoltà come lui, diventano subito amici e gli trova un lavoro nella stessa gelateria dove lui lavora. Insomma, come dicono a Roma, è un ragazzo “de còre”.
Lee Johnson invece cova un rancore molto più radicato di Nate nei confronti di Hart e la sua vendetta non ha proprio i toni goliardici di quella dell’altro ragazzo. Sembra gentile e indifeso, ma in realtà nasconde un animo oscuro, privo di scrupoli quando si tratta di salvare se stesso anche costo della vita e dell’incolumità altrui. Nate, per la sua ingenuità, non si rende conto di quanto Lee sia pericoloso e, purtroppo, anche lui cadrà nelle spire di Lee, pagando a caro prezzo la sua fiducia. Lee è un personaggio molto particolare e che molto facilmente avrebbe potuto rovinare la storia se la Coccorese non fosse stata in grado di gestirlo come invece ha fatto, tenendo il personaggio sempre al limite senza sfociare nell’incredibile, nella sua accezione negativa. Tutto il personaggio, i suoi comportamenti, la sua storia, sono molto ben costruiti.
Infine Christian Hart, dipinto dagli occhi di Nate come un damerino senza cervello con la puzza sotto il naso, è invece il vero eroe, l’anima buona del romanzo e da cui parte poi quell’amicizia che sarà la salvezza di Nate. Christian è quella persona che si lega a te senza una ragione apparente, che riesce a comprenderti anche senza conoscerti, le sue azioni sono sempre dettate da motivi ragionevoli, non fatevi ingannare dalle parole di Nate, dategli una chance. È profondamente empatico e anche Nate, se non fosse per quella sua arroganza da “spacco il mondo” usata per tenere le persone a debita distanza, se ne accorge e da subito sente una forte confidenza verso di lui, anche se poi la esprimerà sempre come un bisbetico domato.

La Coccorese ha un bello stile, semplice, senza arzigogoli. Riesce a mantenere alta l’attenzione del lettore per tutto il libro e con degli sviluppi inaspettati. Non sono mai riuscita a intuire cosa sarebbe successo dopo e dopo e dopo. Consiglio il libro ai lettori a cui non piacciono le storie sdolcinate alla Belle e Sebastien ma che apprezzano un’intensa amicizia piena di rispostacce.


Voto libro - 3.5




 

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