The Kinder Poison
La serie è composta da:
1. The Kinder Poison
2. The Cruelest Mercy
3. ...prossimamente...
Genere: Fantasy
Autrice: Natalie Mae
Zahru ha sognato a lungo di lasciare il regno di Orkena e di vivere il tipo di avventure di cui ha sempre sentito parlare solo nelle storie. Ma come un’umile Whisperer, il suo potere di comunicare con gli animali vuol dire che il suo posto è servire nelle stalle reali fino a che la sua magia non si esaurisca.
Tutto cambia quando il re malato invoca il Crossing: una gara contro la morte nel deserto, in cui il primo dei suoi eredi a finire - e a prendere la vita di un sacrificio umano al termine del viaggio - ascenderà al trono e beneficerà di abilità impareggiabili.
Con tutto il regno in fermento, Zahru coglie l’occasione di cambiare il suo destino anche se solo per una notte intrufolandosi nel palazzo per un assaggio dei festeggiamenti. Ma la minore indiscrezione si trasforma in un errore mortale quando rimane coinvolta in una faida tra gli eredi ed è costretta a diventare il sacrifico umano del Crossing. A Zahru resta una sola speranza di sopravvivenza: capire in qualche modo come affrontare le persone più pericolose al mondo.
Tutto cambia quando il re malato invoca il Crossing: una gara contro la morte nel deserto, in cui il primo dei suoi eredi a finire - e a prendere la vita di un sacrificio umano al termine del viaggio - ascenderà al trono e beneficerà di abilità impareggiabili.
Con tutto il regno in fermento, Zahru coglie l’occasione di cambiare il suo destino anche se solo per una notte intrufolandosi nel palazzo per un assaggio dei festeggiamenti. Ma la minore indiscrezione si trasforma in un errore mortale quando rimane coinvolta in una faida tra gli eredi ed è costretta a diventare il sacrifico umano del Crossing. A Zahru resta una sola speranza di sopravvivenza: capire in qualche modo come affrontare le persone più pericolose al mondo.
Salve lettori!
Oggi vi parlo di “The Kinder Poison” di Natalie Mae, un libro che mi ha incredibilmente sorpresa e ha superato di molto le mie aspettative iniziali.
Oggi vi parlo di “The Kinder Poison” di Natalie Mae, un libro che mi ha incredibilmente sorpresa e ha superato di molto le mie aspettative iniziali.
«Tutte le belle storie iniziano con cattive decisioni.»
A Zahru tutto questo non interessa, lei salirà sulla nave degli spettatori con il nome della madre e vivrà una serata indimenticabile con la sua amica. Peccato che il fato abbia in serbo per lei un altro progetto: per un errore, Zahru finirà sulla nave dei contendenti per il ruolo di First degli eredi. I First sono coloro che, compiuti i sedici anni e divenuti Master, grazie alle proprie abilità magiche possono essere scelti nelle squadre dei principi, squadre composte da un First e un Healer, un curatore. Tuttavia Zahru non è chi finge di essere, non è una Potionmaker come sua madre. Nel panico, però, capisce una cosa: servirà solamente assistere ai banchetti degli eredi e non farsi notare, così non verrà scelta e potrà godersi il resto della serata con Hen.
Eppure ancora una volta il destino non si mostra dalla sua parte: Zahru si ritrova immischiata nell’ostilità tra Kasta e Jet, i due principi, che la vedrà essere scelta dapprima come First e, in seguito, come sacrificio umano del Crossing direttamente dagli Dei... o almeno così credono tutti.
Si ritroverà a dover sostenere un’impresa che mai lei, una ragazza che può semplicemente comunicare con gli animali, credeva di poter affrontare, e grazie a questo comprenderà molte cose su di sé e le sue capacità.
«E mi chiedo se è per questo che i racconti dei viaggiatori sono così spettacolari. Se, dietro ad ogni storia riguardo a una tigre abbattuta o a un presunto drago, ci sia una persona vera, qualcuno che chi racconta desidera dimenticare nell’unico modo che lei conosce, cioè quello di ripetere la storia ancora e ancora finché lei stessa non arriva a credere che fosse un drago, e non un ragazzo, che l’ha lasciata con così tante cicatrici.»
Zahru è alla ricerca di un’avventura, di una storia da poter ricordare e raccontare. È una ragazza premurosa, che combatte con se stessa, con quella particolare parte di sé che le ripete continuamente come lei sia stata. È e sempre sarà “solo una Whisperer”, una ragazza capace di parlare con gli animali. Tuttavia, è stato interessante e bello seguire il suo percorso, leggere come alla fine di questo viaggio, di quest’avventura tanto faticosa, lei abbia compreso quanto in realtà fosse forte, come non fosse la ragazza che aveva bisogno di essere salvata, la ragazza che non sarebbe mai stata abbastanza e con nulla da offrire. Al termine della gara, Zahru capisce che è lei la salvatrice e che possiede qualcosa di molto più potente della magia. Infatti, l’intero libro si basa proprio su un tema particolare: la gentilezza è più potente di qualsiasi arma.
Ora parliamo del Principe Kasta, fratello maggiore e Deathbringer, capace di indebolire una persona con un solo tocco.
Kasta è un personaggio complesso. Non sai come sentirti veramente nei suoi confronti. È esageratamente paranoico e perciò pericoloso, ma al tempo stesso... è solo un ragazzo spaventato. Un ragazzo alla ricerca dell’approvazione del padre, che ha bisogno di provare di essere meritevole e che nel farlo finisce per dimostrare esattamente il contrario. È paradossale e frustrante. Come pensa anche Zahru, se solo riuscisse a lasciar andare quell’oscurità, sarebbe una brava persona e potrebbe essere un buonissimo re, intelligente e pieno di risorse. A tal proposito, credo proprio che la nostra protagonista possa essere la persona adatta per aiutarlo a ritrovare se stesso. Dirò solamente che le loro scene assieme portano la giusta intensità. Un’intensità che non ho visto invece nel rapporto con Jet, secondogenito e Soundbender, manipolatore del suono.
Lui vuole essere una brava persona con tutto se stesso e non desidera salire al trono per niente al mondo. È dolce e gentile con Zahru, ma leggendo ho sentito che mancava qualcosa e alcuni particolari non mi sono piaciuti (in definitiva, avrete capito da che parte tendo).
Ci sono, poi, molti altri personaggi interessanti come Sakira, terzogenita con la necessità di dimostrare di non essere solo “la piccola stella” di suo padre e trielle, capace di controllare tipi di magie differenti. Abbiamo gli altri membri delle squadre come Melia e Marcus, o Maia, una Shifter che si rivela fondamentale per la trama. Gli Shifter, che si trasformano utilizzando le pelli di animali, sono creature “abominevoli” e senza anima, perché per divenire uno Shifter bisogna ucciderne un altro e perciò rivelarsi pronti a tutto per il potere. Lei ha un ruolo importante nel passato di Kasta e, oserei dire, anche nel suo futuro (se leggerete il libro, capirete cosa voglio dire).
«E ricorda, non importa cosa sei, tu puoi essere di più.»
È certamente un’opera portata avanti dalla caratterizzazione dei personaggi, ma so che c’è così tanto ancora da esplorare riguardo la loro realtà e la loro magia, e spero vivamente che nel seguito potremo capire qualcosa in più su di esse.
Dopo il finale del primo libro, il secondo volume, “The Cruelest Mercy”, ha sicuramente delle premesse promettenti e ho il bisogno impellente di capire dove queste andranno a parare. Non vedo l’ora di leggerlo e non so come farò ad aspettare fino alla sua uscita che, per adesso, è fissata a giugno.
Perciò cari amici del Confine, date un’opportunità a “The Kinder Poison” e immergetevi nel mondo di Orkena, perché sono sicura che non ve ne pentirete!
A presto!
Genere: Fantasy
Autrice: Natalie Mae
Dopo essere sopravvissuta al Crossing, Zahru ha rinunciato alle avventure. Mentre il principe ereditario Jet deve far fronte alla minaccia dell’incombente guerra, lei si accontenta di capire cosa il futuro ha in serbo per loro. Ma ricevono un colpo devastante quando il principe Kasta ritorna con una scioccante rivendicazione: lui è il vero vincitore del Crossing e il legittimo erede al trono, e porta il marchio degli dei come prova. Ancora più sorprendentemente - lui non è il solo.
In qualche modo, Zahru possiede lo stesso marchio, che le da uguale diritto al trono.
L’ultima cosa che vuole è governare di fianco a quello che è stato il suo potenziale carnefice, ma non può permettere che Orkena cadi nelle sue mani senza pietà. Così Zahru, Jet e i loro alleati devono correre contro l’orologio per trovare un modo di fermare Kasta, perché una volta che lui sarà incoronato, non possono immaginare gli orrori che rilascerà per vincere la guerra.
Zahru farà di tutto per impedire a Kasta di sedersi sul trono… ma per fermare un cattivo, sarà pronta a diventarne uno lei stessa?
Salve lettori!
Sono tornata per parlarvi di una delle letture che non vedevo l’ora di affrontare in questi mesi, cioè “The Cruelest Mercy” di Natalie Mae, secondo volume di “The Kinder Poison”. Ero davvero troppo curiosa di continuare la storia e scoprire come sarebbe andata avanti. E voi, siete curiosi? Allora iniziamo!
Zahru e Jet sono finalmente usciti sani e salvi dal Crossing. Per rispolverare un po’ la mente, ricordiamo cos’era. Il Crossing non era altro che una sfida tra gli eredi al trono di Orkena, che nel primo libro ha visto i tre figli del Mestrah (Kasta, Jet e Sakira) battersi nel deserto per arrivare alle Grotte di Ghiaccio, nelle quali avrebbero dovuto sacrificare un essere umano per ottenere un potere senza precedenti e sedersi sul trono.
Alla fine del libro, dopo essersi salvati, Zahru e Jet erano arrivati nella città della nostra protagonista e della sua famiglia, Atera, e l’avevano trovata distrutta. E, come se non fosse abbastanza, l’epilogo aveva visto la sfortunata Maia farsi uccidere da Kasta, così che lui potesse portare la sua maledizione e diventare uno Shifter, permettendo a lei di ottenere la sua vendetta.
In questo nuovo libro, la situazione riprende un po’ di tempo dopo i fatti accaduti nel precedente.
Jet sta per essere incoronato e a Zahru è stata fatta un’offerta impossibile da rifiutare. Tutto sembra essere sotto controllo. Peccato che non sempre le cose vadano secondo i piani. Infatti, il principe Kasta è vivo ed è tornato contro ogni aspettativa. Durante la cerimonia di incoronazione del fratello fa la sua entrata in scena, facendo rimanere a bocca aperta tutti i presenti. Vi chiedete perché? Be’, Kasta si presenta con il marchio degli dei, simbolo che designa il vincitore del Crossing, nonostante il sacrificio umano non ci sia mai stato. Un marchio che inaspettatamente possiede anche Zahru e che vuol dire solamente una cosa: i due sono destinati a regnare insieme. Ma cosa succederà? Zahru dovrà affrontare nuove sfide, come un nuovo potere, un principe che odia e ricordate la sua città distrutta? Esatto, anche una minaccia di guerra che incombe sul regno. Da qui in poi, quindi, sta a voi scoprire come andrà!
«Sarei dovuta morire, ma sono ancora viva. Sono nata per servire, ma adesso governerò.»
Passiamo un po’ alle dinamiche del romanzo. Prima di tutto, la nostra protagonista. Zahru non è più solo la ragazza generosa che avevamo conosciuto all’inizio del primo libro ma, come avevamo potuto vedere anche alla fine di quest’ultimo, è diventata più consapevole e potente.
Ormai ha il marchio degli dei che le ha donato “l’Influenza”, nessuno può leggere la sua mente, ma lei può influenzare le emozioni e gli stati d’animo degli altri. E lo stesso vale per Kasta, l’essere umano che più disprezza nel Regno e che invece io adoro alla follia per il suo fascino.
Quando il Mestrah decide di sottoporli a dei “test” per capire se sono davvero in grado di regnare insieme, saranno costretti a collaborare, il che porterà a scene davvero belle per gli amanti del conflitto. E un po’ di conflitto in una relazione ci piace, eccome direi. Parliamo di una chimica brillante, una tensione che, ad esempio, non ritrovo nel rapporto tra la protagonista e Jet (non si capisce da che parte sto, vero?!). Avrei davvero voluto che il lato romantico fosse sviluppato di più, ma capisco che non è il fulcro del racconto. Anzi, credo che sia giusto così.
Per quanto riguarda gli altri personaggi che conosciamo ci saranno Hen, l’amica geniale ed esuberante di Zahru, Marcus, e Melia, ma devo dire che in questo libro non hanno un impatto importante.
Il punto più interessante è la lenta discesa della protagonista nel lato più oscuro di sé. Dopo tutto ciò che ha passato e passerà, è lecito che incominci a dubitare della propria gentilezza (che è stata sempre il punto fondamentale del messaggio di tutta la storia) e inizi a chiedersi se la crudeltà a volte non sia necessaria. Delle scelte dovranno essere prese e non credo che vi troverete sempre d’accordo con lei.
«E se questo significa che il mio unico scopo d’ora in avanti è di ricucirla insieme come lei ha fatto con me, di ricordarle che il bene può arrivare anche dalla più persa delle cause… allora devo farlo.»
Nonostante non sia un libro movimentato quanto il primo, pieno di avventure e azione, non vi annoierà. Il modo di scrivere di Natalie Mae è scorrevole e semplice, la narrazione sa quando essere divertente e quando tornare seria. Il world-building di Orkena con le sue creature e la sua magia ti coinvolge e ti fa dimenticare il mondo che ti circonda.
Consiglio questo sequel? Assolutamente sì! Ne aspetto uno nuovo? Non capite quanto! E ho una bella notizia per voi: la scrittrice ha annunciato che il terzo libro, nonché ultimo della serie, è in lavorazione e che dovrebbe essere pubblicato per la fine del 2022. Cosa succederà? Il finale sconvolgente mi ha lasciata con una voglia incredibile di scoprirlo e gli epiloghi della Mae sono sempre bellissimi. Lascia davvero all’immaginazione ciò che potrà accadere nel prossimo, ora che le cose si sono scaldate.
Vorrei potervi dire di più, ma vi rovinerei la storia! Quindi adesso, da cattiva ragazza quale sono, vi saluto con i dubbi e le curiosità per costringervi a leggerlo e… a presto amici del Confine!
Voto libro - 4
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