Vita segreta delle emozioni


Genere: Psicologia

Autrice: Ilaria Gaspari


Le emozioni che abitano dentro di noi ci rendono umani. Fidarsi di quello che proviamo non significa essere deboli o instabili, ma vivi, aperti all'esperienza e pronti a meravigliarsi del mondo. Quante volte ci forziamo a reprimere un'emozione? Lo facciamo perché ci vergogniamo dello sguardo degli altri. O perché siamo abituati a diffidare delle emozioni, analfabeti del discorso emotivo. Eppure, è proprio quello che sentiamo a permetterci di conoscere il mondo. Ognuna delle emozioni che proviamo ha una storia: la storia di tutte le persone che l'hanno provata, detta, cantata, rivelata, studiata. Una storia di vita segreta e di metamorfosi, legata alla filosofia, che ne ha costruito paradigmi di osservazione e di studio; ma anche alla letteratura e alla poesia. Questo libro è un viaggio emotivo per tappe: ricostruendo le vicende delle parole con cui diciamo i nostri stati d'animo, traccia, un pezzetto alla volta, un autoritratto - frammentario, imperfetto. Perché nel nostro essere vulnerabili ci somigliamo tutti; e riconoscerci emotivi significa prendere coscienza del fatto che abbiamo dei bisogni e che proprio questi bisogni ci rendono umani.


Salve amici del Confine!
Oggi sono tornata con un libro che racconta la storia delle emozioni, un libro che ho apprezzato tantissimo. Parlo di “Vita segreta delle emozioni” di Ilaria Gaspari, pubblicato da Einaudi. Un vero e proprio viaggio nel tracciare i contorni di quelle sensazioni che proviamo tutti e ci rendono umani.

«Ognuna delle emozioni che proviamo ha una storia, fatta anche di tutte le persone che l’hanno provata, detta, cantata, rivelata, studiata.»

Non voglio parlare tanto dello stile, forse alle volte complesso ma comunque incredibile. Voglio piuttosto soffermarmi sul modo della scrittrice di rapportarsi al tema. Ci ritroviamo ad analizzare o, per meglio dire, a conoscere con la Gaspari la nostalgia, il rimpianto e il rimorso, l’ansia, la compassione, l’antipatia, l’ira, l’invidia, la gelosia, la meraviglia, la felicità e, infine, la gratitudine. Tutto in un’atmosfera poetica e avvincente che mostra come le emozioni e l’arte siano strettamente connesse. Non mancano riferimenti alla letteratura, alla filosofia, alla storia. Arricchiscono e permettono di spiegare i punti che la scrittrice vuole portare avanti.
Dopotutto queste “discipline” non esisterebbero senza le emozioni stesse. Sono al servizio di esse, cercano di aiutarci a decifrarle.
Mi sono innamorata della narrazione, degli episodi così personali che ci vengono raccontati. Penso, ad esempio, alla descrizione dell’ansia, la questione della guida (che ho riconosciuto e sentito anche mia, perché provata sulla pelle), il racconto di questa emozione che tanto vogliamo scacciare via e che in realtà dovremmo imparare ad ascoltare.
Per non parlare della testimonianza della situazione che stiamo vivendo da ormai un anno e mezzo. Chi avrebbe mai pensato che la parola “pandemia” sarebbe stata tanto presente nelle nostre vite?

«E ci rendiamo conto che la grammatica racconta la vita, e la spiega; e che per ogni indicativo muoiono un milione di condizionali, in cui qualche volta ci possiamo cullare, con l’immaginazione, rendendoli migliori della vita che ci spetta, che abbiamo. Nell’immaginazione è piú facile, non c’è attrito, e possiamo amare le rose non colte, le cose che potevano essere e non sono state.»

Sono così felice, anzi, immensamente grata che ci siano persone, scrittrici, pronte ad aprire i propri cuori a coloro che non riescono a farlo, grazie alla loro volontà di mostrarsi vulnerabili, attestandone l’importanza umana.
Se volete capire qualcosa in più su chi siete, se volete capire qualcosa in più su ciò che tutti i giorni sentite e provate, bello o brutto che sia, ritagliate del tempo per questo gioiellino. Leggendolo, non mi sono mai sentita più consapevole, finalmente, di moltissime cose. È stato un bellissimo percorso, che consiglio di fare anche a ciascuno di voi. Detto questo, vi auguro una buona lettura e a presto!


Voto libro - 5









 

You Might Also Like

0 comments