Anatomia di un mostro


Genere: Thriller

Autrice: Brunella Schisa

20 gennaio 2022

Una domenica di dicembre il commissario capo Domenico Franchini della questura di Varese riceve una telefonata. È un caso di omicidio. Riccardo dell’Orso è stato ucciso con un cerimoniale orribile. Bastano poche indagini per scoprire che la vittima era un uomo di leggendaria crudeltà mentale, avido e disonesto, con poche qualità e molti difetti. Non è dunque difficile immaginare che molti avrebbero potuto avere un movente per ucciderlo. A partire dal figlio Raniero, che vive recluso in casa, passando le giornate nel web profondo. O dalla figliastra Nora, che lavora come psicologa penitenziaria nel carcere di Piacenza, fascinosa quarantenne apparentemente insospettabile. E se l’assassino si nascondesse nel sottobosco che in gran in segreto frequentava dell’Orso? Chi è il mostro torturatore?
Partendo, come nella migliore tradizione del genere, da un delitto senza autore ma con molti moventi possibili, Brunella Schisa scrive un romanzo indimenticabile, percorso da un crescendo costante di tensione ed emozione. Anatomia di un mostro è un thriller dell’anima, che tiene il lettore incollato alla pagina e indaga con assoluta intelligenza psicologica nelle pieghe oscure del cuore e della mente.

Ciao lettori,
l'autrice Brunella Schisa esce con un nuovo giallo dal titolo “Anatomia di un mostro”, edito dalla HarperCollins che ringraziamo per la gentile copia Arc concessa al nostro blog.

Come già la trama ci racconta, siamo di fronte a un delitto molto efferato ai danni di Riccardo dell'Orso, un uomo disgustoso che nella sua vita è stato in grado di distruggere tutto ciò che ha toccato, niente si è salvato al suo passaggio.
Quando il commissario Franchini si reca sulla scena del delitto e osserva il cadavere, non riesce a rimanere indifferente allo sfacelo del corpo di dell'Orso e si ripromette di fare di tutto per consegnare alla giustizia un assassino così spietato. Indagando nella vita del morto (chiamarlo vittima sarebbe un insulto alle vittime vere, quelle che lo stesso dell'Orso ha seminato nella sua storia), Franchini realizza che nessuno a lui vicino potrebbe aver commesso il delitto ma un'inaspettata pista salta fuori dalla figliastra Nora, psicologa penitenziaria a Piacenza. Nel libro si alternano i punti di vista del commissario e di Nora, le cui vite con lo scorrere dell'intreccio si avvicinano sempre di più fino a diventare una cosa sola.

L'autrice è in grado di descriverci con poche parole la vita di questi due personaggi, addentrandosi per forza di cose maggiormente nell'intimità di Nora piuttosto che in quella del commissario. Sono due personaggi molto complessi e molto di loro è lasciato al lettore, perché molti sono i non detti dell'autrice e chi legge è spinto a riempirne i vuoti. A causa dell'evoluzione del giallo non posso addentrarmi troppo nei personaggi perché dovrei rivelare troppo della trama, mi limiterò a darvi le mie impressioni a freddo.
Spesso scrivo le recensioni dopo diversi giorni dalla lettura del libro; mi capita per motivi diversi, a volte perché il libro mi ha dato troppo e a caldo non riesco a descrivere ciò che mi ha lasciato, quando qualcosa non mi è piaciuto ma non riesco a individuare cosa o, come questa volta, quando nulla ho sentito quando l'ho terminato. In quest'ultimo caso lascio sedimentare le parole e le storie qualche giorno e le mie impressioni riemergono quasi naturalmente mentre ne scrivo la recensione.

Con “Anatomia di un mostro” ho ancora difficoltà. Non è che non mi sia piaciuto il giallo, che è ben pensato e articolato con un momento di alta tensione alla fine del libro. Non posso dire che siano mal caratterizzati i personaggi, tutti ben ideati e ben incastrati nel contesto. Forse, la ragione della mia freddezza sta nel modo in cui tutto è narrato: lo stile dell'autrice è clinico, sempre molto distaccato, nonostante i personaggi parlino in prima persona e nonostante, soprattutto, i contenuti della storia stessa. Questa scelta stilistica ha però impedito, almeno a me, di entrare in empatia con chiunque nel libro e di appiattire tutti i personaggi, con la conseguenza che, invece di diventare di carne e ossa, sono rimasti bidimensionali. Ed è questa assenza di empatia impostami dal libro la causa del voto che alla fine ho scelto di dargli.

Voto libro - 2.5











 

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