I, Lucifer: Finally, the Other Side of the Story

 

 Genere: Humor nero

Autore: Glen Duncan

La fine del mondo è vicina e il Vecchio Creatore offre a Lucifero, Principe delle Tenebre, un'ultima possibilità di redimersi. Per risalire tra le schiere degli angeli dovrà insediarsi nel corpo di Declan Gunn, scrittore fallito sull'orlo del suicidio, e vivere un mese tra gli uomini senza peccare. A Lucifero - diavolo affascinante, ironico, spietato, a volte terribilmente umano . non interessa la redenzione: il suo viaggio sulla terra sarà un'immersione nel godimento dei sensi, nel piacere e nella trasgressione del sesso, nello stordimento dell'alcol e delle droghe. E ora che possiede la voce per parlare agli uomini può finalmente raccontare la sua versione della Storia: la ribellione, la caduta, il peccato originale, i successi ottenuti come regista occulto dei flagelli che hanno afflitto l'umanità, la fatalità della sua "dolorosa" scelta. Ma il viaggio è quasi al termine, il corpo che lo ospita è logorato dagli eccessi, la decisione finale imminente... 

Salve lettori! Con mio sommo piacere oggi vi parlerò di un libro che ha stravolto il mio essere di lettore, “I, Lucifer. Finally, the Other Side of the Story” di Duncan Glen, noto in Italia col titolo “666. Io sono il diavolo”, edito da Newton Compton editori nel 2010.
Prima di continuare con la recensione voglio avvertirvi che “I, Lucifer” non è una lettura per tutti; il libro contiene passaggi che potrebbero rivelarsi offensivi, che rimandano e non si limitano a stupro, pedofilia, omofobia, omicidio, etc...

"Io, Lucifero, l'angelo caduto, il principe delle tenebre, il portatore di luce, il sovrano degli Inferi, signore delle mosche, padre delle menzogne, l'apostata, il supremo tentatore dell'umanità, l'antico serpente, principe di questo mondo, seduttore, accusatore, tormentatore, il blasfemo, e senza dubbio la migliore scopata dell'universo conosciuto e sconosciuto (chiedete ad Eva, vecchia volpe), ho deciso di raccontarvi tutto." 

“I, Lucifer” è un lunghissimo monologo a opera dell'angelo caduto più famoso del mondo: il diavolo. Il romanzo si muove in due direzioni: la prima riguarda le attuali vicende di Lucifero, che si trova nel corpo di uno scrittore suicida, Glendan Dunn (anagramma del nome dello scrittore), poiché Dio ha deciso di regalargli un'occasione per poter tornare in Paradiso; la seconda sono lunghe digressioni (perché lui le ama, ci dirà il protagonista) in cui ci racconta la sua versione dei racconti biblici e dei fatti storici che vanno dalla creazione del cosmo ai crimini del Terzo Reich. 

"Il punto, miei cari, non è bene o male, è la libertà. Per un angelo c'è un solo tipo di libertà. Mi dispiace dirlo, ma è la libertà da dio. Nel creato, se la libertà da dio (venerazione di dio, dipendenza da dio, obbedienza a dio) è quello che cerchi, allora ho paura di dirti che il male è l'unica via possibile. Quello che avrei voluto davvero, che avrei amato davvero, è avere una natura ignara di dio. Come un pesce nello stagno, che non sa che oltre esso esiste la staccionata, la città, il paese, il mondo..." 

Questo è un libro che ho divorato in poche ore. Un autentico capolavoro della letteratura contemporanea. Dal punto di vista tecnico, “I, Lucifer” è un libro che gioca con la mente, facendo ampio uso di diversi espedienti e tecniche narrative, anche solo per questo è una lettura imprescindibile. Ci si imbatte nel narratore inaffidabile (come dice il protagonista stessi, poche persone sane di mente si fiderebbero di tutto quello che Satana dice), nella narrazione non lineare nella forma di monologo, nella proiezione autoriale (il che è chiaro già dal fatto che il corpo abitato da Lucifer è anagramma del nome dell'autore), nel volontario mantenimento di ambiguità, etc... Quest'ultimo elemento l'ho trovato particolarmente geniale. Ci sono numerosi passaggi dove sembra che l'autore stia dando un forte spunto di riflessione o un ammaestramento morale, ma poi inserisce quell'elemento faceto per cui alla fine non riesci a comprendere se bisogna prenderlo sul serio o meno.

Per quanto concerne la trama, credo che poche cose siano più interessanti della storia dell'umanità raccontata dal principe delle tenebre. Come ho già detto, la storia si muove su due linee narrative. I flashback sono un interessante retelling di scene bibliche classiche come la creazione del cosmo, la caduta di Lucifero, la tentazione di Adamo ed Eva, i quaranta giorni di Gesù (Jemminy Christmas) nel deserto, l'ultima cena e vicende quali il patto con un giovane dissoluto nel Medioevo, la caccia alle streghe, i crimini dei nazionalismi. L'altra linea di trama riguarda Lucifero nel corpo di uno scrittore umano, cosa significa per un angelo, creatura immateriale per eccellenza, avere i cinque sensi, confrontarsi con le limitazioni di un corpo fisico e tutto quello che significa essere umano.
Una menzione speciale al protagonista, Lucifero. Quanto di più affascinante si possa incontrare. Cinico, immorale, misterioso, oscuro, tormentato, irrisoluto, titanico. Una commistione affascinante tra il Satana di Milton, il Mefistofele di Goethe, il Woland di Bulgakov, il Dorian Gray di Wilde, l'Ubermensch di Nietzsche, fino al Lucifer di Netflix. 

"Anche se è quello che hai sempre creduto, non è vero. Il male che gli uomini compiono, e so che non c'è modo per prepararti a questa rivelazione, non ha nulla a che fare con te." 

“I, Lucifer” è un libro che non parla del diavolo, parla dell'uomo. Forse è questo a renderlo così memorabile alla fine. È in grado di farti ridere, di farti apprezzare la tecnica, ma anche di farti riflettere sulle grandi questioni dell'umanità. Quanto è importante il libero arbitrio? Perché esiste il male? Esiste il male per il gusto del male? Come si distingue il giusto dall'empio?
In generale, consiglierei questo libro davvero a tutti. L'unico appunto è quello di approcciarsi ad esso con una mentalità aperta, senza pregiudizi sul contenuto. Anche quando sembra si stiano dicendo cose discutibili, c'è molto di più dietro a ogni pagina di quello che c'è scritto e, se avrete lo spirito giusto, non solo lo troverete ma sarà pronto a germogliare in voi.

Voto libro - 5


 

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