Tallowwood

 

 Genere: Mystery Romance

Autore: N. R. Walker

1 gennaio 2022

Casi irrisolti, omicidi, bugie e una verità inimmaginabile.

Il detective di Sydney August Shaw ha passato gli ultimi dieci anni a risolvere casi freddi. Dalla morte del fidanzato, otto anni prima, August lavora da solo, vive da solo, è solo, ed è esattamente così che vuole che restino le cose. Il lavoro è tutta la sua vita, ed è convinto che una serie di suicidi irrisolti siano legati a quello che potrebbe essere il peggior serial killer australiano di sempre. Il problema è che nessuno gli crede.
L’agente capo Jacob Porter ama la sua vita nella piccola città di Tallowwood, nel mezzo delle foreste pluviali nel nord del New South Wales. Gestisce campi estivi per i bambini indigeni, gioca a rugby con gli amici, ha una famiglia molto unita ed è l’agente di collegamento locale tra il mondo LGBTQIA+ e quello indigeno.
Quando vengono trovati dei resti umani nel campeggio della Riserva di Tallowwood, il nuovo caso di Jake si rivela essere collegato a quelli irrisolti di August, e anche lui concorda che non si tratti affatto di suicidi. Sono dalla stessa parte e affrontano un ostacolo dopo l’altro. Anche quando vengono trovati altri resti, sembra che non riescano a guadagnare terreno.
Ma dopo il rinvenimento del corpo di un collega poliziotto, ucciso con lo stesso modus operandi, il caso non può più essere ignorato. August e Jake devono rintracciare l’irrintracciabile prima che l’assassino faccia un’altra vittima o che riesca a fermare uno di loro, definitivamente. 

Ciao lettori,
il libro di oggi è un'altra uscita Triskell Edizioni di gennaio. Parliamo di “Tallowwood” dell'autrice N.R. Walker, il libro appartiene al genere poliziesco m/m ed è autoconclusivo, anche se Goodreads ci informa che è il primo di una serie. Ringraziamo la casa editrice per la gentile concessione della copia ARC.

August Shaw ha quarant'anni ed è il detective responsabile della sezione “Cold Case” di Sydney. Nelle primissime pagine del libro, scritto in prima persona e a personaggi alterni, August si presenta essere un solitario che non lega e non parla con nessuno dentro la sua divisione lavorativa, ma anche al di fuori. È solo, da otto anni vive solo per il suo lavoro senza lasciarsi spazio per nient'altro. Una mattina riceve una telefonata dal sergente capo Jacob Porter della costa nord che gli comunica del ritrovamento di un cadavere la cui scena del crimine è molto simile a quella di un suo caso e che avrebbe bisogno di una consulenza da parte sua. Il cadavere è stato ritrovato con un bigliettino e una croce d'argento. A queste parole ad August si gela il sangue nelle vene e, con grande sorpresa dell'agente Porter, dichiara di volerlo raggiungere l'indomani mattina.

Per Jacob, il detective August Shaw è una specie di mito. Quando lui era solo una matricola all'accademia, non solo Shaw era uno dei migliori detective del tempo, ma si è fatto fotografare insieme al suo compagno al gala annuale della polizia. Quindici anni prima, dichiarare così apertamente la propria omosessualità nelle forze dell'ordine non era una scelta semplice; il coraggio di Shaw ha spianato la strada a tutti gli LGBTQ+ venuti dopo di lui ed ecco giustificato il suo nervosismo mentre lo attende in aeroporto il giorno dopo.

Amici del Confine, sapete che, in caso di thriller, non mi piace dilungarmi troppo con la trama per evitare di incappare in spiacevoli spoiler; passo quindi a raccontarvi cosa penso di questa lettura. Ho trovato il libro veramente piacevole, l'autrice crea un bell'equilibrio tra intreccio e personaggi e il thriller è pensato e descritto davvero bene, in armonia con tutto il resto. Mi è piaciuto in particolar modo lo sviluppo della relazione tra i due protagonisti, tanto differenti da rischiare di risultare forzato. Shaw all'apparenza è chiuso e ostile verso l'esterno, peggio che introverso, quasi misantropo dal modo in cui si interfaccia con il suo ambiente a Sydney; mentre Jacob è solare e estroverso, amato e apprezzato da tutta la sua comunità. Scopriamo poi che la condizione di Shaw è praticamente autoimposta a causa del terribile lutto subito dall'uomo otto anni prima e, solo grazie alla sua “prepotenza”, Jacob riesce a scalfire la scorza ormai depositatasi sull'anima di August.

Il tema del lutto, soffocato, subito, non elaborato e come trasforma chi resta e soffre è trattato in modo molto delicato dall'autrice, così come altrettanto delicato è l'intervento di Jacob, che inconsapevolmente per entrambi, riesce a “guarire” August.
I temi del razzismo e dell'omofobia sono in primo piano per tutto il libro, essendo le vittime del caso tutte omosessuali, per questo è sottovalutato e ostracizzato dai colleghi di Shaw.
E alla fine anche per chi legge diventa estremamente frustrante la continua sottovalutazione e superficialità con cui August viene trattato dai suoi colleghi e dai suoi capi. Un cazzotto sul naso un po' qui un po' là lo avrei tirato volentieri pure io, a dimostrazione che l'autrice riesce molto bene a far entrare in empatia con i personaggi i suoi lettori.

Lo consiglio a un pubblico adulto, sia per i temi trattati che per l'atmosfera, na è indicatissimo per chi si sta da poco avvicinando agli m/m per l'erotismo solo accennato.

Voto libro - 4
 

 

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