One of us is


La serie è composta da: 
 
1. Uno di noi sta mentendo

2.  Uno di noi è il prossimo

3. One of Us Is Back

 

Genere: Mistery Romance/Young Adult

Autore:  Karen M. McManus 

21 gennaio 2022


Cinque studenti trascorrono un'interminabile ora di punizione nella stessa aula: Bronwyn, la studentessa modello, Nate, il bello e dannato, Cooper, il campione sportivo, Addy, la reginetta del liceo, e infine Simon, l'emarginato, uno che, per vendicarsi di chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che ogni settimana rivela dettagli piccanti sulla vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, i cinque ragazzi non possono certo definirsi amici eppure qualcosa li unisce. Ognuno di loro, infatti, è profondamente diverso da come appare in pubblico. Ognuno di loro nasconde segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell'aula, quel giorno, solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso e senza apparente motivo, Simon crolla a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo dei quattro ragazzi inizia a vacillare. Per poi crollare definitivamente quando la polizia scopre che proprio loro sono i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon. In men che non si dica, Bronwyn, Addy, Cooper e Nate da semplici testimoni diventano i principali indagati dell'omicidio...

Chi sarà stato? L'assassino si cela dietro il volto di uno dei quattro sospettati, o potrebbe essere qualcuno che quel giorno non si trovava in aula punizioni? Quale oscuro segreto tentava di nascondere l'assassino? 

Amiche lettrici, ben trovate.
Oggi, finalmente, posso recensirvi liberamente un thriller spettacolare che mi ha preso veramente tanto. Complice, forse, anche il gioco che Mondadori ha organizzato per la promozione, "Uno di noi sta mentendo" di Karen M. McManus mi ha coinvolto come pochi.

In un liceo di Bayview, cinque ragazzi vengono mandati in un'aula di punizione dopo le lezioni. Sono stati trovati in possesso di cellulari in classe, quando questo è vietato. I cellulari non appartengo a loro seppure sono stati trovati nei loro zaini.
Bronwyn, Addy, Cooper, Nate e Simon, sono ragazzi insospettabili che non hanno mai dato motivo di essere sorvegliati o puniti. Tutti tranne uno, Nate, che ha una vita un po' movimentata e incarna il prototipo del bad boy.
Bronwyn è la classica secchiona, Cooper è il ragazzo d'oro, futura stella del baseball, Addy è la svampita. eterna ragazza del bello della scuola e Simon è colui che tutti evitano e odiano perché è il classico ficcanaso che mette alla berlina i segreti dei suoi compagni. Simon, infatti, gestisce un'App, "Senti Questa", in cui pubblica gli affari dei liceali di Bayview, esponendoli alle prese in giro e ai giudizi di tutti.
Mentre sono in punizione, Simon muore dopo aver bevuto un bicchiere di acqua preso dal rubinetto del lavello in classe, per uno shock anafilattico. Inutili i soccorsi dei suoi compagni di punizione. che non trovano l'Epipen che lui porta sempre nel suo zaino, né quelle in infermeria.
Si comprende subito che Simon è stato ucciso e purtroppo i principali sospetti del suo omicidio sono proprio Bronwyn, Cooper, Addy e Nate.
I sospetti sono corroborati dal fatto che ognuno di loro avrebbe avuto motivo di ucciderlo, visto che Simon stava per pubblicare dei segreti scottanti che riguardavano ognuno di loro. 
Vero è che nelle scuola tutti hanno motivo di odiare Simon, tutti avrebbero un movente, perché ognuno di loro ha almeno un segreto che Simon ha svelato o ha minacciato di svelare, solo che al momento della morte con lui c'erano i quattro ragazzi in questione.

Amanti del thriller e non, dovete comprare questo libro!
I motivi sono tanti, ma quello principale è che questo romanzo è veramente
riuscitissimo nel suo genere. Fino alla fine non riuscirete a capire chi, il come e soprattutto il perché!
Questa autrice è nuova per me, non avevo mai letto nulla di suo, nemmeno in lingua. Le riconosco tantissime qualità e sicuramente seguirò le sue pubblicazioni.
Ha uno stile fresco e giovanile, una narrazione ricca e vivida, la lettura è scorrevole e dal ritmo incalzante.
Molto brava a distribuire indizi e ad inserirli dove noi non andremmo mai a cercarli. 
Ogni pagina ci induce a cambiare idea, a sospettare di questo personaggio piuttosto che di quell'altro, per poi farci tornare all'idea iniziale.
Nonostante la mia abilità nello smascherare intrighi e quant'altro, devo dire che La McManus mi ha messo in crisi, ma non mi ha fregato però! 
La narrazione contempla i punti di vista dei quattro ragazzi indiziati. A turno conosceremo la loro storia, i loro segreti, la loro reazione a tutto quello che sta succedendo e vedremo accadere, proprio sotto ai nostri occhi, una svolta per ciascuno di loro, perché, come scoprirete, troverete molte storie dentro la storia stessa.
A causa del gioco ho già svelato molto della trama, ma sono stata attenta a non dire nulla di fondamentale, vi prometto che sarà bellissimo lasciarsi catturare dagli avvenimenti senza conoscerli prima.
Mi sono divertita molto con questa lettura, mi sono sentita parte attiva della storia, forse anche per merito del gioco, della caccia all'assassino organizzata da Mondadori.
Non voglio dirvi altro, non voglio proprio dirvi nulla. Se vi fidate di me e conoscete già il mio modo di recensire, sapete che non vi rifilo una delusione, quindi andate a comprare e leggete "Uno di noi sta mentendo". Preferibilmente comprate il cartaceo che ha una cover bellissima.
Buona lettura. 


Voto libro - 4.5 









Genere: Mistery Romance/Young Adult

Autrice: Karen M. McManus

1 febbraio 2022

È passato un anno dalla tragica morte di Simon Kelleher, in tanti hanno cercato di imitare la sua app, ma nessuna è riuscita ad affermarsi, anche perché, prosciolti da ogni accusa Nate, Bronwyn, Addy e Cooper, i gossip portati alla luce si sono sempre rivelati poco appetitosi. Fino a questo momento, almeno. Attraverso la chat degli studenti della Bayview High, infatti, ha preso piede una nuova inquietante versione di "Obbligo o verità", destinata a portare alla luce altri oscuri segreti degli allievi della scuola e verso la quale tutti provano una morbosa attrazione. È come se tutti a scuola si fossero dimenticati della fine fatta da Simon che, per il modo in cui usava il gossip come arma, aveva finito per soffrire più di chiunque altro. Tra i primi a essere coinvolti c'è anche Maeve, sorella di Bronwyn, costretta suo malgrado ad affrontare una situazione scomoda a causa della sua scelta. Del resto, si sa: a scuola basta commettere un errore per ritrovarti un'etichetta appiccicata addosso per il resto della vita. La posta si fa via via più alta e quando il gioco prende una piega inaspettata è ormai chiaro che bisogna trovare, e fermare, chi lo sta orchestrando prima che sia troppo tardi... 


Salve Confine,
finalmente, dopo quasi quattro anni dall’uscita di “Uno di noi sta mentendo”, arriva in Italia il secondo capitolo di questa fortunata serie della scrittrice Karen M. McManus, “One of us is”. Infatti, grazie al blog Paranormalbooklover, che ha organizzato il party, e a Mondadori, che lo ha permesso, sono riuscita a leggere in anteprima “Uno di noi è il prossimo”, uscito lo scorso primo di febbraio.
È importante che vi dica che, se non avete letto il primo romanzo e volete farlo in vista dell’uscita della nuova serie TV ad esso ispirata in esclusiva su Netflix, allora è meglio non andare avanti a leggere questa recensione perché inevitabilmente ci saranno spoiler.
È passato più di un anno dalla morte di Simon Kellher e dalle conseguenze che ha scatenato.
Il liceo Bayview sembra tornato alla normalità e tutte le persone coinvolte da Simon, accusate ingiustamente della sua morte e poi prosciolte da ogni accusa, hanno ricominciato a vivere la loro vita.
Cooper, libero di esprimere la sua sessualità, è un astro nascente del baseball della sua università; Bronwyn è andata a studiare lontano da San Diego, mentre il suo ragazzo Nate è rimasto in città a lavorare per una ditta di costruzioni insieme a Addy che, invece, lavora in un locale frequentato dagli studenti del suo ex liceo.
La vita sembra scorrere tranquilla, sennonché, nella chat del liceo di Bayview, uno sconosciuto ha lanciato un nuovo gioco crudele: “Obbligo o verità”. Ogni studente chiamato a giocare ha la possibilità di scegliere tra obbligo o verità per poi accollarsi le conseguenze della scelta fatta.
Il gioco sembra, sin da subito, voler ferire gli studenti presi di mira e, quando un obbligo finisce in tragedia, sembra arrivato il momento di scoprire chi si nasconde dietro allo sconosciuto che li costringe a giocare.
Spetta ancora una volta a Maeve, sorella di Bronwyn, portare alla luce il mistero che si nasconde dietro a tutto quello che sta succedendo a lei e ai suoi compagni, e non solo.
Tra un indizio e un pedinamento, aiutata dal suo migliore amico Knox, nonostante lo spettro di una tragedia personale che sembra non voler più affrontare, Maeve si ritrova coinvolta su più livelli, fino a svelare una triste e inaspettata verità. Ma a quale costo?

“Chiunque sta conducendo il gioco in questo momento sarà in pieno delirio di onnipotenza. E la questione è che siamo noi a dargli tutto quel potere. Preoccupandoci. Reagendo. Passando il tempo a chiederci chi sarà il prossimo e cosa ci sia di vero. Siamo noi ad alimentare la bestia.”

Comincio subito col dire che il romanzo potrebbe essere letto da solo come Stand Alone, ma non renderebbe al meglio senza aver letto il primo, utile per la comprensione di alcune dinamiche fondamentali del microcosmo di Bayview.
Continuo dicendo che, proprio in virtù del fatto che “Uno di noi è il prossimo” è un secondo volume, e quindi il seguito di un primo romanzo riuscitissimo e acclamatissimo, non mancheranno i paragoni tra i due, sono inevitabili.
Karen M. McManus mi ha conquistata sin da subito quando quattro anni fa ho letto “Uno di noi sta mentendo”, tanto che in attesa del seguito appena uscito ho letto anche l’altro romanzo da lei scritto “Non devi dirlo a nessuno”, uscito due anni dopo.
Il suo stile rimane sempre lo stesso, non migliora col tempo perché non c’è nulla in cui poteva ancora migliorare.
La sua scrittura fresca e giovanile, semplice e fluida, rende qualsiasi cosa lei scriva godibile e soddisfacente da molti punti di vista. La lettura è incalzante e la suspense che l’autrice riesce a infondere in ogni scena cruciale incuriosisce e sprona il lettore ad arrivare fino alla fine senza aspettare troppo tra una lettura e l’altra.
I personaggi sono, come sempre, ben costruiti, quasi tridimensionali, perfetti per questo genere mistery young adult. Inoltre li conosciamo già quasi tutti se abbiamo letto il primo romanzo della serie.
Questa volta il compito di raccontare, e portare avanti la storia, è di tre giovani al penultimo anno di liceo: Meave, Knox e Phoebe.
Meave sappiamo già essere la sorella piccola di Bronwyn. Se la sorella oggi è libera di vivere il suo sogno deve dire grazie anche a lei, che, con le sue capacità intuitive e le sue abilità tecnologiche, era riuscita a fare luce sul mistero di Simon.
Meave sarà una delle vittime del gioco “obbligo o verità” che coinvolgerà direttamente anche Knox, suo ex ragazzo, ora amico del cuore.

“Mi sento come una pesca lasciata troppo a lungo sul davanzale di una finestra che sta per collassare su sé stessa. Ingannevolmente liscia all’esterno, mentre dentro piano piano marcisce.”

La giovane ha sulle spalle anni di sofferenze a causa della leucemia, ora in regressione da quattro anni, ma lo spettro di una ricaduta è sempre pronto ad aleggiare su di lei. Nonostante questo, è sempre reattiva e combattiva, pronta a difendere le persone che ama, anche a costo della sua salute e della sua felicità. Lei, all’interno di questo romanzo, vivrà una tenera storia d’amore fatta di piccole incomprensioni e malintesi dovuti alla sua inesperienza e alla sua paura di non affezionarsi a nessuno per paura della morte.
Knox è un bravissimo ragazzo, alto e allampanato, considerato pochissimo dal padre, cosa che lo ferisce profondamente. È un amico eccezionale, sempre pronto a spalleggiare Meave, ad aiutarla e a perdonarla quando verrà il momento. È il perfetto Watson per la sua piccola Sherlock e insieme riusciranno a venire a capo anche di questo nuovo mistero.
Phoebe è una ragazza all’apparenza frivola, “facile”, ma nasconde una grande sofferenza dovuta alla perdita prematura del padre, in seguito alla quale la sua vita e quella della madre, di sua sorella e suo fratello, sono cambiate radicalmente.
I POV alternati di questi tre personaggi regalano al romanzo dinamicità e la possibilità di entrare a fondo nelle loro vite, nei loro problemi, nelle loro fragilità e in quelle dei compagni di scuola, che sono quelli di tutta una generazione, quella di oggi, che paga il prezzo della sovraesposizione eccessiva ai social e alla tecnologia.
Devo dire che la storia in sé non ci regala nulla di nuovo, segue lo schema del romanzo precedente, per forza di cose e non per mancanza di fantasia da parte dell’autrice. Anzi le va il merito di aver trovato nuove dinamiche all’interno di uno stesso schema.
Il primo romanzo rimane ineguagliabile per diversi motivi, primo tra tutti il finale praticamente inaspettato, ma anche questo merita, sebbene non mi abbia fatto provare la stessa adrenalina di “Uno di noi sta mentendo”, forse perché ho trovato un po’ scarso l’elemento mistery/thriller, che era quello che mi interessava particolarmente. Infatti, diventa intrigante in questo senso solo dopo il 60%.
Se ve ne consiglio la lettura? Certamente. Questa autrice è davvero bravissima e non mi rimane che sperare che Mondadori porti in Italia anche l’altro suo romanzo, “The Cousins”. Non vedo l’ora di leggerlo!
Buona lettura.


Voto libro - 4





You Might Also Like

0 comments