Il dizionario del diavolo
Genere: Narrativa
Autore: Ambrose Bierce
Erede dei ben costrutti brividi di Poe oltre che delle rodomontate di tanti anonimi narratori dell'epopea della frontiera, reporter inaffidabile di fatti d'arme ben documentati e obiettivo testimone di necessarie diserzioni dal preteso ordine naturale delle cose, Ambrose Bierce (1842-1914) è degno di essere ricordato attraverso i più celebrati monumenti della sua multiforme, spesso geniale produzione aforistica e narrativa come l'autore - di volta in volta, ironico lessicografo del Diavolo o puntuale cartografo dell'invisibile - che meglio ha saputo traghettare l'esperienza del fantastico d'oltreoceano dalla sussiegosa e un po' impacciata tradizione American Gothic alle vertigini dell'horror contemporaneo.
Ehilà, lettrici e lettori!
Era da un po’ che non vi parlavo di un bel mattoncino della collana Oscar Draghi, quindi mi sembra proprio il caso di rimediare! Quest’opera in particolare mi ha attratta fin dalla primissima pagina e, col passare dei capitoli (e, per quanto riguarda l’opera principale, dei “vocaboli”), mi ha conquistata sempre di più.
Si tratta di “Il dizionario del diavolo e altre ombre di pace e di guerra” di Ambrose Bierce, edito da Mondadori!
Dalla prefazione: “[…] l’autore si augura soltanto che la sua innocenza venga riconosciuta da coloro ai quali l’opera si rivolge: anime illuminate che preferiscono i vini secchi a quelli dolci, la ragione al sentimento, l’arguzia alla comicità e l’inglese puro allo slang.”
Ammetto di aver voluto recensire quest’opera con ben poca conoscenza di cosa stessi per affrontare, ma di certo come primo testo non pensavo che avrei trovato un vero e proprio “dizionario del diavolo”! Abbiamo una lista di termini e, accanto a ognuno, il loro significato, come in un qualsiasi vocabolario. Ogni parola, assieme alla sua definizione, è in realtà una satira volta a criticare la società del diciannovesimo secolo.
L’opera mi è piaciuta molto per l’umorismo (a tratti molto cupo) spiccato e mi ha ricordato un’opera simile (sia per struttura che per significato) che ho letto in passato, ossia il “Dizionario dei luoghi comuni” di Gustave Flaubert.
L’opera contiene tantissimi altri racconti di grande spessore che ricordano le storie Lovecraftiane proprio per il loro realismo e, per alcuni, la loro rappresentazione vera e propria di una realtà terrificante. Tra essi voglio citare alcuni dei miei titoli preferiti, quali “La Creatura Maledetta”, “Gli occhi della pantera”, “Il club dei parenticidi” e “Storia d’una coscienza”.
“Questa bestia irascibile e implacabile, questo fulmine in carne e ossa, questo mostro di superficie riposava all’ombra di un vicino albero, immerso in sogni di gloria e di conquista.”
Lo stile di scrittura è affascinante e invoglia a continuare a leggere, nonostante a volte le storie raccontate risultino abbastanza pesanti. Per essere una raccolta di opere scritte poco più di un secolo fa, si possono tranquillamente inserire anche nel contesto storico attuale per alcuni dei temi presentati e che, lasciatemelo dire, sono tutto fuorché leggeri. Alcune trame apparentemente semplici e dai titoli un po’ giocosi nascondono le insidie più orripilanti. Ci ho messo parecchio tempo a leggerlo perché credo che ogni titolo abbia bisogno di qualche giorno per essere metabolizzato, alcuni più di altri (ad esempio quelli che ho citato prima).
“La morte è un dignitario che, quando viene annunciato, va ricevuto con formalità e rispetto, anche da parte di chi la conosce bene. Nel codice dell’etichetta militare, silenzio e immobilità sono forme di deferenza.”
Una lancia devo spezzarla anche in favore dell’edizione Oscar Draghi curata in modo eccellente nei minimi dettagli, che dà un’ottima presentazione di ciò che ci attende tra le pagine di questa raccolta cupissima ma di grande significato.
L’unica caratteristica che mi ferma dal mettere 5 stelle piene è il ritmo narrativo che, ripeto, per la sua lentezza mi ha annoiata almeno per metà lettura.
Tra temi di guerra, surrealismo oscuro e realismo ancora più tetro, di sicuro “Il dizionario del diavolo e altre ombre di pace e di guerra” entra a far parte delle opere più interessanti che abbia mai letto.
Voto libro - 4.5
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