Il duca e Cenerentola
Genere: Storico
Autrice: Virginia Dellamore
28 marzo 2022
Il giorno in cui lascia il collegio londinese nel quale ha studiato, Claire Marshall è felicissima: non vede l’ora di tornare nel Derbyshire per riabbracciare il padre, al quale è legata da un profondo affetto.
Il destino, però, ha in serbo per lei due eventi non proprio piacevoli: l’incontro, o meglio lo scontro, con Lord Braxton Cornwell, che ha da poco ereditato il titolo di duca di Woburn, e la scoperta che suo padre, vedovo da tempo, si è risposato all’improvviso con una perfetta sconosciuta, anche lei vedova e con una figlia di diciassette anni.
L’antipatia immediata che Claire prova nei confronti di Lord Woburn è più che motivata: Sua Grazia è un uomo superbo e arrogante e, poiché Claire non è tipo da subire l’altrui tracotanza senza reagire, fra i due divampa fin da subito una guerra verbale piena di scintille, in cui nessuno vuole concedere all’altro l’ultima parola.
Invece l’avversione per la matrigna e la sorellastra parrebbe priva di fondamento. Le due donne, infatti, si dimostrano molto cordiali e premurose. E allora perché Claire non riesce a sopportarle? Forse, a differenza del padre, ha intuito che non sono poi così simpatiche?
Lord Woburn si porta dentro il ricordo di un’infanzia senza affetti che lo ha trasformato nella quintessenza dell’aristocratico altezzoso. Trent’anni, troppo bruno e oscuro per poter essere considerato bello, tende a trattare con disprezzo chiunque reputi inferiore. Claire Marshall, per esempio, che si permette di sconfinare nei terreni di sua proprietà e di rispondergli a tono, nonostante sia una nullità sociale tutt’altro che bella.
Ma se quella bizzarra ragazza è così brutta e insignificante, come mai ogni volta che la incontra Braxton sente fremere un’attrazione inconfessata, e avverte il bisogno, via via sempre più intenso, di incontrarla ancora?
Un romance storico ambientato nel periodo Regency, liberamente ispirato alla fiaba di Cenerentola, con una protagonista forte e indipendente, un ricco duca che non è affatto un principe azzurro, un magnifico castello in mezzo ai boschi, un gran ballo organizzato per cercare moglie, una matrigna e una sorellastra subdole e meschine, una fata madrina che non fa incantesimi ma sa comunque il fatto suo, e nessuna scarpetta di cristallo persa a mezzanotte.
La storia di un amore speciale, tormentato e appassionato, tra due protagonisti apparentemente incompatibili, ma fermamente intenzionati a vincere orgogli e pregiudizi per restare insieme.
Ciao lettori,
da pochissimo è uscito il nuovo romance di Virginia Dellamore, l'alias di cui la bravissima Amabile Giusti si serve per i suoi romanzi storici e io non potevo non leggerlo visto che adoro lei in tutte le sue espressioni, storica come Virginia, contemporanea come Amabile.
E anche questa volta non si smentisce e ci regala un bellissimo romance storico autoconclusivo ambientato nei primi anni dell'800 e liberamente tratto dalla favola di Cenerentola.
Claire Marshall sta tornando a casa dopo cinque anni trascorsi in un collegio per signorine e non vede letteralmente l'ora di tornare dal suo adorato padre dopo la lontananza forzata dal suo amato genitore. In arrivo alla piccola tenuta di famiglia, chiede al cocchiere di lasciarla qualche miglio prima per poter ritrovare il piacere di passeggiare tra i boschi come quando da ragazzina, insieme a suo padre, vi si recava per studiare la flora e la fauna di quelle radure. Ma, durante il tragitto, si imbatte nel signore di quelle terre, Lord Braxton Cornwell duca di Woburn, che si rivolge a lei con un'arroganza e una sgarbatezza che glielo fanno immediatamente giudicare come un borioso, altezzoso aristocratico con la puzza sotto il naso e istigare un'immediata antipatia. Purtroppo, l'incontro con il duca non sarà l'unica nota spiacevole del suo ritorno a casa, perché, appena arrivata, viene informata del matrimonio di suo padre con una vedova da poco trasferitasi in paese e che lei e sua figlia, di qualche anno più piccola di Claire, si sono trasferite a casa sua.
Inizia così la trasformazione di Claire, da figlia prediletta e adorata a poco meno di una serva nella sua stessa casa, perché suo padre, obnubilato dal trasporto per la novella sposa, praticamente la disconosce.
Il dolore che la perdita del padre, se non fisica ma dei suoi affetti, provoca in Claire, è una ferita pulsante che inizia ad abbattere la sua forza e il suo spirito e la convince a dover andare via il prima possibile, spingendola ad accettare l'offerta di lavoro come insegnante nello stesso collegio dove ha vissuto fino a qualche giorno prima.
Nel frattempo, per evitare il più possibile la sgradevole compagnia di matrigna e sorellastra, sempre più spesso si trova fuori casa e sempre più spesso finisce per scontrarsi con il lord di quelle terre.
Claire non è la tipica signorina inglese, tutta bon ton e decoro, il padre l'ha istruita come e più di un maschio, è arguta, intelligente e per niente intimorita dai blasoni del Duca, a cui risponde per le rime e con una trasparenza e una schiettezza che lasciano lo stesso turbato e furioso ogni volta. I loro incontri/scontri diventano sempre più scintillanti e quella che inizialmente si era accesa come un'antipatia, mano a mano che si conoscono si trasforma in qualcosa di completamente diverso.
Ma i due personaggi sono a loro modo molto lontani, ognuno chiuso nel proprio mondo interiore, soprattutto il duca, che, a un educazione nobiliare tutt'altro che flessibile e un carattere tutt'altro che estroverso, associa un'infanzia priva di affetti sinceri che lo hanno trasformato praticamente in un orso ringhioso, o almeno è così che gli piace sentirsi e apparire.
Non fermatevi alla mia succinta descrizione della trama, il libro è lungo quasi seicento pagine, molte delle quali usate per costruire e approfondire il carattere dei suoi personaggi. Con questo non intendendo solo i due protagonisti, ma largo spazio è dato a tutti coloro che li accompagnano. Il talento straordinario di Virginia è quello di disegnare dei personaggi assolutamente reali, complessi, intensi, con delle personalità così dettagliate da avere la sensazione di conoscerli dal vero. Le sue storie sono lunghe e articolate perché, dopo aver letto praticamente tutti i suoi libri, ho come la sensazione che lei, iniziata una storia, faccia una fatica immensa a lasciarla andare e scrive, scrive, scrive interi pezzi di vita dei suoi personaggi perché ce li vuole far conoscere nell'intimo, nel profondo. Ma non è solo questo.
Il tratto distintivo di questa scrittrice non è solo nella ricchezza delle sue storie, nella complessità dei suoi personaggi.
È il suo stile, che a me piace paragonare a un vino corposo e strutturato, corposo perché dotato di un eloquio ricercato e forbito, strutturato perché i suoi racconti sono studiati in ogni minimo dettaglio: i personaggi, gli ambienti, i paesaggi, nulla è tralasciato o trascurato. Tuttavia, il suo pregio maggiore, a mio avviso, sta nella sua straordinaria capacità di costruire una tensione emotiva e sensuale tra i suoi protagonisti che lascia senza respiro. E questo romanzo è tutto angst e tensione, praticamente il mio paradiso.
Claire e il Duca si troveranno coinvolti, loro malgrado, aggiungerei io, in un coinvolgimento dei sensi così profondo, così totalizzante da trasformare lui in un’inquieta anima persa, in perenne lotta con sé stesso e i sentimenti che vuole rinnegare, ma che più cerca di soffocare e più prepotentemente spingono per emergere, e lei in un'anima errante, incapace di sfuggire ai suoi sentimenti ma senza mai perdere dignità e fierezza.
Non solo questo, tutto lo spettro delle emozioni che i due personaggi provano è descritto con tale maestria da essere quasi una cosa tangibile, una cosa con un sapore in bocca che il lettore si trova ad assaggiare.
Anche il sottofondo della favola di Cenerentola a cui si ispira è molto ben intrecciato in tutta la narrazione.
Se vi piacciono i romance storici ricchi di suspense, angst e tensione emotiva e sensuale è il libro per voi.
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