The Girl and the Goddess
Genere: Poesia
Autrice: Nikita Gill
Incontra Paro. Una ragazza con una forte volontà, un buon cuore, e molto da imparare. Nata in una famiglia che si sta riprendendo dalla frattura della Partizione dell’India, la seguiamo mentre attraversa le linee precarie tra infanzia, scoperta dell’adolescenza, e realizzazione di una sé adulta. Nel processo, Paro dovrà affrontare la paura, il desiderio, e le parti più oscure di se stessa alla ricerca di un significato e, finalmente, l’emancipazione.
La poesia vivida di Nikita Gill e le bellissime illustrazioni hanno catturato cuori e fantasie— ma in The Girl and the Goddess, ci offre la sua storia più personale e sentita: un coming-of-age intimo e raccontato tramite poemi collegati che offrono un occhio sulla mitologia indù e le ricche influenze culturali che l’hanno aiutata a diventare la donna che è oggi.
Salve a tutti!
Oggi sono tornata per parlarvi di un altro libro di una scrittrice che adoro, Nikita Gill, mi riferisco a “The Girl and The Goddess”. Purtroppo il libro è disponibile solo in inglese, ma spero che le case editrici italiane lo prenderanno in considerazione in futuro. Quando ho letto la trama mi sono detta: coming-of-age e mitologia? Sono pronta!
«In questa storia
c’è una ragazza che è testarda
e determinata e che commette
abbastanza errori da riempire un oceano»
Questo libro unisce poesia e prosa in un vero e proprio romanzo in versi, bellissimo e profondo. Per quanto riguarda la storia, veniamo subito catapultati nella vita di Paro, una ragazza indù che conosceremo sin da piccola e seguiremo nei meandri dell’adolescenza, fino ad arrivare all’età adulta. Paro è una ragazza incredibilmente forte, nella quale molte volte potreste rivedere voi stessi.
Il background della storia della Partizione mette subito in difficoltà le mura fragili della sua vita: nata nel Kashmir, dovrà andare via con la sua famiglia, una famiglia meravigliosa che le sarà sempre accanto. Paro dovrà affrontare tantissime sfide nella sua vita, come il bullismo o la violenza sessuale, ma avrà sempre qualcuno su cui contare, che siano i genitori, la sua nonna Nani, gli amici, se stessa o addirittura gli dei e le dee che le faranno visita per insegnarle letteralmente la vita, a convivere con le sue emozioni e a rispettare se stessa.
«Sopravvivere è orribile. Guarire è caotico. Amare se stessi è complicato. Sono i tuoi giorni più difficili, tanto come quelli felici, che ti aiutano a crescere. Tutto questo è parte dell’essere umani.»
Adoro i coming-of-age e il modo in cui il lettore/la lettrice può immedesimarsi in essi. Ho amato tanto l’unione alla mitologia indù con la presenza delle divinità della loro tradizione, che, ad essere sincera, non conoscevo affatto. Da gran sostenitrice della mitologia in tutte le sue forme, è stato molto interessante e credo che sia molto bello entrare in mondi che si discostano dal nostro. Gli insegnamenti e le storie sono meravigliose, inoltre queste, unite alle parole ammalianti della Gill, creano davvero un quadro magico.
Se avete bisogno di una lettura profonda, piena di significato, che vi porti in un modo che per molti può essere sconosciuto… dovete leggere questo romanzo.
Ne rimarrete affascinati e sono sicura che dopo la lettura sarete incuriositi e vorrete conoscerne di più. Già vi vedo tutti consultare siti e siti per capire cosa c’è dietro i racconti che leggerete.
È un libro che vorrei leggessero tutti, perché nonostante alcuni temi possano risultare forti, credo che siano trattati sempre in maniera giusta, consapevole e sensibile.
Nikita Gill in un’intervista ha affermato che ha scritto questo libro per tutte quelle ragazze che hanno sempre sperato esistessero libri che parlassero di loro, ragazze che non sono quello che la società vorrebbe fossero, ragazze che la società fa sentire sempre fuori posto.
E voi? Il mondo vi ha mai fatto sentire fuori posto? Con questa domanda vi saluto e vi auguro una buona lettura, amici e amiche del Confine!
Voto libro - 5
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