Ancora una fermata



Genere: Young Adult

Autrice: Casey McQuiston

24 ottobre 2023

August Landry ha ventitré anni e ha trascorso gli ultimi cinque spostandosi da una città – e università – a un’altra. Cinica e disincantata, non si fida di nessuno e porta sempre con sé un coltellino svizzero perché, come le ha insegnato sua madre, “è meglio non farsi cogliere impreparate”. Quando decide di trasferirsi a New York, non ha grandi aspettative. Dopotutto è cresciuta pensando che non ci sia alcuna “magia” nella vita, che le storie d’amore tanto celebrate nei film non esistano e, soprattutto, che possiamo contare solo su noi stessi perché, in fondo, siamo soli al mondo. Mai e poi mai potrebbe immaginare che proprio nei suoi eccentrici coinquilini troverà la famiglia che le è sempre mancata e un posto da poter finalmente chiamare casa. E, soprattutto, che i suoi viaggi quotidiani in metropolitana diventeranno qualcosa di eccitante. Chi poteva pensare, infatti, che nella sua vita sarebbe piombata lei, Jane, la ragazza con la giacca di pelle nera che August incontra ogni volta che prende la linea Q. Jane, la parte migliore della sua giornata. Sarebbe davvero tutto perfetto se non fosse che la ragazza sembra incapace di scendere, da quel vagone della metro. Ma August non è una che si arrende facilmente e farà di tutto, compreso ciò che del suo passato aveva cercato di lasciarsi alle spalle, pur di “salvarla”. E forse salvare anche se stessa imparando che, alla fine, vale la pena iniziare a credere in qualcosa. E negli altri.


Ciao a voi, amicə del Confine!
Innanzitutto, vi auguro con tutto il cuore un buon Pride Month. Che siate out o meno, spero siate felici e vi sentiate amatə e a casa, in questo mese più che mai.
Il libro di cui vi parlo oggi è sicuramente uno di quelli che attendevo di più qui in Italia. Ovviamente ne avevo già sentito parlare quando uscì in lingua originale, ma avevo un po’ il timore di affrontarlo poiché sapevo che in qualche modo avrebbe contribuito a definirmi una volta per tutte, e non mi sentivo ancora pronta.
Caso vuole che l’uscita dell’edizione italiana sia venuta a combaciare con la realizzazione di chi sono davvero, ed è per questo che è un piacere (e di grande importanza) per me parlarvene con questa nuova consapevolezza.
Si tratta di “Ancora una fermata”, uno sci-fi romance wlw scritto da Casey McQuiston!

“Ma, hai presente quella sensazione? Di quando ti svegli la mattina e hai qualcuno a cui pensare? Qualcuno in cui riporre le speranze? È bello. Anche quando va male, è bello lo stesso.”

“Ancora una fermata”, o meglio conosciuto come “One Last Stop”, è uno di quei libri semplici che, in qualche modo, già sai ti stupiranno quando meno te l’aspetti.
Il libro è narrato in terza persona dal punto di vista di August Landry, ventitreenne che ha lasciato New Orleans e sua madre per trasferirsi a New York e affrontare i nuovi studi universitari in sociologia. Le prime persone che conosce nella Grande Mela sono i suoi coinquilini un po’ fuori dal comune: abbiamo Niko, un sensitivo che è già al corrente di qualsiasi cosa prima che tu gliela dica; Myla, una scultrice stravagante dotata di grande intelletto; Wes, un tatuatore che resta più fuori che a casa. Non posso, inoltre, non menzionare il loro vicino Isaiah che di giorno si occupa di contabilità ma, appena può, non esita a trasformarsi nella meravigliosa Annie Depressant (bel nome, vero? Io l’ho adorato)! I suoi nuovi amici riescono anche a trovarle un lavoro in un piccolo locale chiamato Billy’s, quindi sente che la sua nuova vita si stia stabilizzando a poco a poco.
O almeno sembra così finché, sulla strada verso la linea Q che la condurrà al suo primo giorno di università, non scivola e si versa un bel bicchierone di caffè bollente sulla maglia. Ed è sulla metro, in quello stato un po’ pietoso, che incontra Jane, la sconosciuta con la giacca di pelle e i jeans strappati che prenderà piede nei suoi sogni, occupandole anche il cuore.

“Ma la prima volta che si sono viste, August ha pensato che avrebbe fatto qualsiasi cosa per quella ragazza, e con suo sommo allarme, la situazione non sembra essere cambiata.”

Da quel momento, però, inizia a notare una stranezza: la misteriosa ragazza nei confronti della quale sente un’attrazione mai avvertita prima è sempre su quel treno. August potrebbe anche andare lì alle 3 di notte e la troverà comunque lì. Ogni volta che va e torna dall’università o dal lavoro, Jane è lì che la attende pronta a parlare con lei fino alla fermata della nostra protagonista. Col passare dei giorni, il mistero si infittisce e una consapevolezza colpisce August in pieno: per quanto lo voglia, Jane è fisicamente incapace di lasciare il treno. August è disposta a fare di tutto per cambiare le cose e permetterle di uscire da quel loop, mettendo anche a rischio tutto ciò che le due hanno iniziato a costruire con quegli incontri un po’ fugaci, ma via via, sempre più carichi di sentimenti meravigliosi e sconosciuti. Risolvere i problemi le è sempre riuscito facile e questa volta in particolare lotterà pur di non perdere la speranza. In fondo, ci dovrà pur essere ancora una fermata!

“La luna si muove, un fendente freddo ai piedi del letto, e August serra gli occhi. Non ha senso, amare una ragazza che non può toccare terra. August lo sa.”

La prima cosa che mi sento di dirvi è che c’è stata una breve frazione di secondo in cui mi sono ritrovata a piangere, cosa che non mi aspettavo assolutamente da un’opera del genere. Sfogliandola, vi renderete conto che ha una vena un bel po’ comica e questa è una delle qualità che ho apprezzato tanto. A un certo punto, però, è impossibile non commuoversi davanti a un amore così immenso.

All’inizio tendevo ad essere più critica nei confronti dello stile di scrittura, prima di rendermi conto che tutto è penalizzato un po’ dalla traduzione. Onestamente, so che non dovrei giudicare questo particolare poiché potrei non avere le competenze adatte, ma ci sono molti termini (mi rendo conto, di difficile traduzione) che se nell’opera originale sono stati detti con un tono leggero, hanno assunto quasi una connotazione negativa nell’edizione italiana. Ad esempio, la parola “twink” è stata tradotta con la f-word (che disprezzo pienamente in qualsiasi accezione). Avrei forse ritenuto, in questo caso, lasciare il termine in inglese e dare una definizione di ciò che si intende con il termine “twink” a fondo pagina, poiché appena ho letto la traduzione ho arricciato parecchio il naso, essendo veramente fuori luogo. Ho tenuto a precisarlo poiché so per certo che la f-word, messa così all’improvviso potrebbe triggerare molte persone della comunità.

Ho deciso però di non tenere conto di questi dettagli nella mia valutazione, ma di basarmi semplicemente sulla trama, i personaggi e lo stile di scrittura che ho notato nell’edizione inglese.
Partendo da quest’ultimo, Casey McQuiston ha una penna davvero stupenda. La sua è una scrittura semplice, ma ci sono alcune frasi in questo libro che mi hanno colpita tantissimo. Altrettanto bella è la sua capacità di raccontare, rendendo il libro super interessante e facile da leggere (infatti, l’ho divorato in circa 5 ore)!
Dei personaggi potrei parlare veramente tutto il giorno, ma mi limiterò a descrivervi le protagoniste che mi hanno fatto sognare durante tutta la lettura. August è una ragazza testarda e quando si mette una cosa in testa è difficile da dissuadere. Questo comportamento l’ha sicuramente ereditato da sua madre che, nel tempo libero, investiga sulla scomparsa di un loro familiare. Fino a qualche anno prima, anche August la aiutava e questo ha fatto crescere in lei il desiderio di risolvere misteri. La sua determinazione, però, viene a scemare quando si trova in contatto con Jane. Più volte, August ha specificato di provare una profonda ammirazione per lei e, ai suoi occhi, è quasi come se fosse una creatura mitica. Jane, d’altro canto, ha l’aria di essere una hipster newyorkese, costantemente con le cuffie collegate al suo walkman, nonostante l’anno in cui si trova. A Jane, August non è indifferente. Dell’attrazione tra loro due ce ne siamo accortə veramente tuttə tranne le dirette interessate. Difatti, il loro rapporto evolverà man mano, in uno slow burn un po’ frustrante ma che conferisce più bellezza alla storia e fa crescere sempre più le aspettative.
Anche da questo punto di vista, la trama è ben sviluppata e la presenza del genere sci-fi dà quel tocco in più all’opera, differenziandola così da altri romance e rendendola molto più originale. Per non parlare del finale! Da un lato, nel mio cuore, sapevo che avrei dovuto aspettarmelo. Ma dall’altro… beh, è stato alquanto difficile da prevedere!

Nonostante abbia speso tante belle parole per descrivere “Ancora una fermata”, sento ugualmente di non averne parlato abbastanza. Era da un po’ che non leggevo un sapphic romance così bello e l’ho amato fino all’ultimo capitolo, l’ultima fermata di quest’opera. Ve la consiglio caldamente!

Voto libro - 5










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