Il bosco dei ragazzi senza colore

Genere: Libri per ragazzi

Autore: Samuel J. Halpin

3 Marzo 2022

Quando la dodicenne Poppy si trasferisce della nonna materna, nella campagna inglese, non immagina certo che quella tranquilla cittadina di provincia nasconda più di un segreto: da anni scompaiono dei ragazzini, che ritornano ingrigiti e apatici, e si vocifera che nel bosco vivano delle strane creature. Insieme al nuovo amico Erasmus, che tutti a scuola evitano perché troppo “strambo”, Poppy inizia a indagare. Indizio dopo indizio i due scoprono che le sparizioni sono tutte collegate e che qualcuno li tiene d’occhio e vuole eliminarli...

Salve salve!
“Il bosco dei ragazzi senza colore” di Samuel J. Halpin (illustrato da Hannah Peck) mi è saltato all’occhio non appena sono entrata nella sezione per ragazzi in libreria. Attirata dalla copertina, affascinata dalla trama, volevo assolutamente leggerlo, per questo ringrazio tanto Terre di Mezzo Editore per la bellissima copia.

All’inizio del romanzo ci trasferiamo a Soaps, una tranquilla cittadina nella campagna inglese, con Poppy, che passerà del tempo con la nonna mentre il padre lavora in Canada.
Da quando la madre è morta in un incidente, Poppy non ha un buon rapporto con il padre, che sembra voler stare il più lontano possibile da lei.
Poppy adora la nonna e le sue “stranezze”; è una sarta eccezionale e ha un occhio unico per stoffe e modelli, stare con lei non è mai una noia, anche se ha quattro regole molto particolari che devono essere assolutamente seguite:

“Regole:
1. Tutto il bucato dev’essere fatto di giorno. I panni devono essere ritirati dallo stenditoio (anche se bagnati) e portati in casa prima delle sei. Ogni sera.
2. Tutte le zollette di zucchero devono essere tenute sotto chiave.
3. Di notte chiudi la finestra della tua stanza, metti i ganci e tira le tende.
4. MAI, MAI E POI MAI spolverare i davanzali.”

Poppy scoprirà poi che la cittadina di Soaps non è tanto tranquilla come la facciata lascia pensare. Ci sono stati tragici episodi nel corso degli anni con protagonisti dei bambini.
Inizia all’improvviso: prima perdono colore, dai capelli, dal volto, dal corpo, non riescono più ad articolare le parole, poi gli occhi diventano pietre e infine… scompaiono come trascinati dal vento.
Per puro caso, Poppy inizia a indagare su questi avvenimenti con Erasmus, un ragazzo davvero unico.
Le loro sono indagini precise e accurate: cercano prove, intervistano testimoni e ovviamente… vengono ostacolati.
Grazie a filastrocche sibilline e articoli di giornale, scoprono dell’esistenza delle Pinz, tre sorelle misteriose che volano in una cesta sgangherata. Ma sono solo una storia, personaggi spaventosi ma inventati… oppure sono realtà?

“Il bosco dei ragazzi senza colore” unisce il mystery alle fiabe e alle leggende creando un romanzo per ragazzi intrigante e scorrevole.
Perfetta l’ambientazione, un paesino delle campagne inglesi isolato e antico, quasi immobile e tanto misterioso.
Ad arricchire l’aura di mistero è anche la stasi che aleggia sia sulla cittadina che sulla storia: passano mesi eppure sembra di stare sempre nello stesso momento, fermi, bloccati, spaesati, impantanati nelle acque melmose del fiume di Soaps.

“Per Poppy cose nuove voleva dire odori nuovi. Scarpe nuove, vesciche nuove. Uno zaino nuovo significava ficcarsi la punta del compasso nell'unghia rovistando in cerca del righello. Tutto quello che era "nuovo" non le piaceva per niente. Perché se c'era qualcosa di "nuovo", automaticamente qualcos'altro diventava vecchio e sarebbe stato presto dimenticato.”

I personaggi sono interessanti e profondi, così come il tema principale del romanzo.
Poppy ha perso da poco la madre in un incidente stradale; le manca talmente tanto che le sembra di poter sentire ancora il suo cuore battere. Nonostante non venga sempre messo in primo piano, il tema del lutto suona come una melodia malinconica in sottofondo, accompagna Poppy in questa avventura, spingendola a cercare la verità e a scoprire cosa stia succedendo nella cittadina.
Erasmus è considerato “strambo” dai suoi compagni di scuola, invece è semplicemente uno Sheldon Copper dai cappelli bianchi: molto intelligente, inconsapevole dei sentimenti delle persone non per cattiveria, ma per la sua mente analitica. È organizzatissimo nella sua ricerca di prove ed è anche molto coraggioso.
Poi c’è Mitsy, una bambina timida e silenziosa che non si stacca mai dal suo libro di favole.

"Be', però nella vita vera non si può girare pagina e passare al capitolo successivo sperando che tutto andrà per il meglio", ribatté Erasmus con un filo di voce. "Si può solo sperare che ci sia ancora una pagina da girare."

Samuel J. Halpin ha tessuto una storia misteriosa e magica, fiabesca, molto interessante e originale.
Non so se l’autore si sia ispirato a qualche leggenda reale o sia stato tutto frutto della sua immaginazione, ma devo dire che è stato bravissimo a scrivere un romanzo adatto a grandi e piccoli, vibrante e colorato, nonostante il pericolo di sbiadire e scomparire.
Mi è piaciuto il modo in cui la vita di Poppy, della nonna e di Erasmus è andata avanti, mettendo quasi in secondo piano le indagini, finché il mistero non ha preso il sopravvento mostrando quanto la leggenda sia una parte fondamentale della cittadina.
Bellissime le illustrazioni, leggermente stilizzate e perfette per la storia.

Sono davvero curiosa di leggere altri lavori di questo autore emergente, quindi grazie ancora alla casa editrice per avermelo fatto scoprire.
Baci

Voto libro - 4











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