Oggi sarò tempesta

 


Genere: Narrativa

Autrice: Silvia Ciompi

24 maggio 2022

Sullo sfondo della Maremma toscana, la storia di due donne che affrontano con coraggio le sfide del quotidiano, dimostrando una forza straordinaria e una grande capacità di amare. «Non tutte le persone arrivano per ferirci. Alcune vengono per guarire.» Greta ha poco più di vent'anni, una paura viscerale di essere in ritardo sulla tabella di marcia della vita e tante bozze di romanzi mai conclusi sul pc. Per pagarsi gli studi e placare il padre padrone che la controlla di continuo, lavora tutte le estati in una fabbrica di pomodori nel cuore della Maremma toscana, un posto che trasuda disperazione e degrado. Eppure, è proprio lì che, nel momento più buio, conosce Lidia, abbandonata dal marito con un figlio sedicenne che le sembra sempre più un estraneo. Turno sfiancante dopo turno sfiancante, tra le due nasce un'amicizia profonda, complice: per Greta, un porto sicuro nella tempesta d'emozioni che è l'amore per Simon, un ragazzo del Ghana che lavora con lei; per Lidia, una fonte di conforto tra le difficoltà della sua situazione famigliare. E sarà proprio grazie alla forza del loro legame che entrambe avranno il coraggio di cambiare la loro vita.



Salve lettori, avete dieci minuti da dedicarmi e leggere questo post? Prometto che non ve ne pentirete. Vi parlerò del nuovo romanzo di Silvia Ciompi, “Oggi sarò tempesta”, edito da Sperling & Kupfer e uscito lo scorso 24 maggio.
Chi mi conosce e ci segue e ha letto le recensioni precedenti dei libri della Ciompi, sa quanto io adori la penna di questa autrice. Oltre ad essere bravissima, è una delle poche autrici italiane in grado di farmi piangere e spezzarmi il cuore. Anche questa volta ci è riuscita e non so proprio come faccia, ogni volta se ne inventa una e questo è solo dimostrazione della sua bravura, quindi le vanno solo fatti i complimenti.

“Tempesta è quando smetti di avere paura e vivi quello che resta, aveva scritto in uno dei suoi quaderni, e ora, dopo la recita di una quiete inesistente era arrivata la pioggia. Le cicatrici erano venute tutte fuori, alla luce, il cuore era rimasto esposto e nudo, e non tutte le persone erano venute per ferire, alcune erano arrivate davvero per guarirla. Come quell’amica di vent’anni più grande che l’aspettava in macchina con i finestrini chiusi e l’aria condizionata a palla, e quell’amore sbagliato, inappropriato, nato con forza tra l’incuria e l’abbandono della sua vita.”

Siamo in estate in una provincia della Maremma Toscana, i nostri protagonisti sono Greta, Lidia, Simon e Alessio. Tutte e quattro le storie affrontano temi importanti e diversi.

Abbiamo Greta, che ogni estate è costretta a lavorare in una fabbrica per pagarsi gli studi e per scappare di casa, dove l’attende un padre violento e una madre che non merita di essere definita tale. In fabbrica Greta viene messa in turno con Lidia, una donna con una forza da far invidia, anche se Lidia ha il suo bagaglio sulle spalle: turni massacranti, un ex marito e un adolescente testardo a cui badare, Alessio, smarrito nella sua adolescenza.
Giorno dopo giorno, Lidia, con la sua parlantina, riesce a far aprire Greta e a farla uscire dal bozzolo di timidezza e paura in cui si è rinchiusa. Come? Grazie alla comune passione per i libri. Lidia ama le storie d’amore, mentre Greta i distopici, perché lei nell’amore non ci crede. Eppure, quando in fabbrica viene aiutata da Simon, un ragazzo del Ghana, Greta non se lo dimentica facilmente, e nemmeno Simon lei. Iniziano a scambiarsi qualche parola ed entrambi capiscono che c’è qualcosa che va oltre l’amicizia.

“Lui si avvicinò fino a far sfiorare le loro fronti e lei sentì in fondo al petto qualcosa allentarsi– la sua corazza di aculei e spigoli, la sua diffidenza, la certezza di non essere fatta per nessuno, per il dolore e basta, per le botte del padre e nulla più-, lasciare il posto a un’arrendevolezza nuova.”

“Oggi sarò tempesta” è un libro che fonda le radici nella resilienza. Ogni personaggio combatte i propri demoni, ma ci fa anche capire che non dobbiamo farlo per forza da soli.
L’autrice ha costruito storie vere, reali, quelle che raramente vengono raccontate, ha usato parole dure, temi importanti come la violenza, il razzismo, l'abbandono, e tanti altri, senza mai cadere nel ridicolo o nel noioso.
Lo stile dell’autrice è unico, Silvia Ciompi ha un modo tutto suo di raccontare le storie, la sua penna si distingue tra tante. Anche questa volta, seppure con un nuovo genere, ha raccontato egregiamente una storia degna di essere letta, raccontata e ricordata.

“«Se ci tiene, saprà aspettare. E poi ti devi ricordare la cosa più importante, la cosa fondamentale.» «Che cosa?» «Che non tutto l’amore è come quello dei tuoi genitori e non tutte le persone arrivano per ferirci, Greta. Alcune vengono per guarire.»”

Ho chiuso questo libro in lacrime, non riuscendo a capire come fossi arrivata già alla fine. Le storie di queste persone, il loro viaggio, mi sono entrate dentro, mi hanno trasmesso speranza, forza e mi hanno fatto capire che non si è mai soli.
Una cosa che ho molto apprezzato, oltre alla storia, è stata la copertina, perché non è una semplice copertina, ma è l’amicizia tra Greta e Lidia disegnata, perché quell’immagine racconta e racchiude proprio un momento della storia, uno in cui la sottoscritta ha pianto, che ricorderete senz’altro.

È una lettura scorrevole, raccontata in terza persona, con personaggi molto più che diversi tra loro. “Oggi sarò tempesta” è un intreccio di emozioni, una moltitudine di lacrime e di piccoli sorrisi causati da vittorie ottenute.
Spero di avervi convinti e che non vi lascerete scappare questo gioello.
Alla prossima.


Voto 5






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