Gli ultimi giorni di luce di Billie Scott
Scritto da: Zoe Thorogood
Genere: Graphic Novel
Billie Scott è un’artista. Tra pochi mesi esporrà dieci quadri alla sua prima mostra. Tra due settimane diventerà cieca. Le resta solo una manciata di giorni per realizzare il sogno della sua vita. E continuare a darle un significato.
Salve lettori, rieccomi. Questa volta sono qui per parlarvi di un graphic novel notevole: “Gli ultimi giorni di luce di Billie Scott” di Zoe Thorogood. Questa è la sua prima opera, pubblicata in Italia da Feltrinelli.
La storia ci racconta di Billie, una ragazza che non ha un buon rapporto con i suoi genitori, e per avere la sua indipendenza ha scelto di fare l’unica cosa che la fa stare bene, trasformandola nel suo lavoro, ovvero dipingere.
Billie è alle prese con nuove idee, quando i suoi coinquilini le comunicano che è arrivata una lettera, proprio la lettera che aspettava. Una galleria di arte ha selezionato Billie per farle esporre dieci opere, il problema è che Billie non solo non ha quelle opere, ma ultimamente non ha nemmeno tanta ispirazione. Decide quindi di uscire, di andare in cerca di ispirazione, peccato che per un disguido viene presa a pugni. Billie ritorna a casa, ma all’improvviso non vede più bene, vede tante macchioline nere. Va dal medico, che le comunica che perderà la vista e che non le rimane molto tempo.
La ragazza, affranta, pensa di lasciar perdere i suoi quadri, ma quando comunica la notizia ai suoi coinquilini capisce che deve lasciare qualcosa che parli di lei in questo mondo.
Afferra poche cose necessarie e tutto ciò che le serve per dipingere e intraprende un viaggio per Londra alla ricerca della sua ispirazione.
Riuscirà Billie in due settimane a dipingere dieci quadri?
“Dentro ciascuno di noi c’è una mappa, complessa e incompleta, di quello che siamo, eravamo e saremo.”
Ho trovato questo libro per caso su Amazon. È stata la copertina a incuriosirmi sin da subito, quindi ho deciso di leggerlo.
La storia di Billie è stata un vero proprio viaggio, dalle strade ai posti poveri dove trascorrere la notte. Ho apprezzato molto la varietà di personaggi stravaganti e originali che l’autrice ci ha regalato.
Il personaggio di Billie mi è piaciuto molto, è cresciuta durante il viaggio, sconfiggendo qualche volta la timidezza. Inoltre, nella sua avventura viene fatto notare spesso che per arrivare al suo sogno, Billie non aveva bisogno di denaro, ma il più delle volte le bastava anche dormire in una semplice auto abbandonata.
Ho amato i suoi dipinti, uno in particolare, che la ritrae, l’ho trovato molto bello.
Tutta la storia è una grande avventura di crescita e conoscenza, ma quello che amerete tantissimo è il finale, che ho apprezzato molto e mi ha anche emozionata.
L’unica pecca, per me, è stata la scelta delle vignette un po’ troppo piccole, rendono la lettura quasi fastidiosa.
La storia che ci racconta l’autrice è una di quelle che infondono messaggi importanti, e ci è riuscita benissimo.
Il primo messaggio è senz’alto quello di inseguire i propri sogni ad ogni costo, l’altro, quello più visibile è: fate quello che vi sentite di fare, perché non sapete quando non ne avrete più la possibilità.
“Se mi state ascoltando, vorrei che prendeste una matita e che disegnaste. O scriveste o faceste quello che vi è più consono. Però create qualcosa, e non fermatevi mai. Non importa se è pittura, poesia, programmazione, danza, fumetti, musica. Qualunque cosa sia, non smettete mai. Non importa se come pubblico avrete una o un milione di persone, non cercate scuse. perché non potete sapere quando non ne avrete più la possibilità.”
Quindi che fate, la leggerete la storia di Billie Scott?
Spero di avervi convinti, perché merita una possibilità.
Margaret
Voto 4
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