Donne coi baffi (finti). Storie di eroine ribelli vestite da maschio
Genere: Libri per ragazzi
Autrice: Annalisa Strada - Gianna Re
3 maggio 2022
Una raccolta di eroine che hanno sfidato le regole per riuscire a imporsi in un modo ancora troppo maschile o, sotto sotto, maschilista.
Essere donne richiede determinazione, ingegno, intraprendenza. Oggi come un tempo, in molte non hanno esitato di fronte all’unico paradossale modo di essere libere... fingersi uomini! Per necessità, spirito d’avventura o sete di conoscenza, per amore o per praticare uno sport, le protagoniste di questo libro sono decise a sfidare le regole di una società ingiusta poiché, sotto sotto, ancora maschilista. Sia che abbiano portato i baffi (finti) per pochi giorni o per tutta la vita, tra queste pagine scoprirai oltre venti tra le loro storie appassionanti, a tratti sbalorditive: leggile tutte e condividile con chi vuoi, con l’augurio che arrivi al più presto il momento in cui ognuno possa essere ciò che è e vivere la vita che desidera, senza più ostacoli.
Salve Confine,
oggi voglio parlarvi di “Donne coi baffi (finti). Storie di eroine ribelli vestite da maschio”, una raccolta di storie particolari scritta da Annalisa Strada e Gianna Re e illustrata da Rosaria Battiloro, uscita lo scorso maggio per DeA, che ringrazio davvero tanto per l’omaggio della copia cartacea. Vi giuro che è bellissima, fatta bene, davvero curata, anche la qualità della carta è fantastica!
“Donne coi baffi” è, come dicevo, una raccolta di storie che parlano di donne con un vissuto particolare, che hanno sfidato i loro tempi, che hanno dovuto o voluto abbandonare la propria identità, il proprio genere, travestirsi da uomini per realizzare i loro sogni, vivere la loro storia d’amore o, più semplicemente, non morire di fame in un mondo al maschile e maschilista.
Le storie che andremo a leggere riguarderanno donne famose, o anche sconosciute, vissute in un tempo lontano, ma anche nel presente… E sì, è assurdo sapere che ancora oggi alcune donne siano costrette a indossare panni maschili per poter vivere in pace.
Vi menziono solo qualche nome con un piccolo riferimento alla vita per farvi capire di cosa sto parlando.
Ad esempio, il libro, dopo una breve ma appassionata introduzione, ci presenta Jeanne Baret, una botanica vissuta in Francia nel XVII secolo che, per risultare credibile nel suo lavoro e nella sua aspirazione di fare il giro del mondo per una importante spedizione scientifica, diventa Jean Barret, indossando giacca e pantaloni, per seguire il suo compagno, il botanico Philibert Commerson.
«Sei consapevole che in un viaggio come questo occorre essere pronti ad affrontare ogni genere di pericolo, e di intemperie, dal caldo soffocante dell’equatore, al gelo delle zone antartiche.»
«Pensa invece a quante cose meravigliose potrai vedere, e scoprire. Un viaggio intorno al mondo… Un’occasione unica! Vedere terre sconosciute, fiori, piante, animali, insetti… Mondi mai visti, inesplorati…»
Per parlare dei giorni nostri, invece, incontreremo Tatiana Alvarez, al maschile Matt Muset, alias DJ Musikillz, una giovane donna statunitense che nonostante la sua bravura con la musica elettronica, per farsi veramente ascoltare, ha dovuto reinventarsi uomo perché nel mondo della musica, governato da uomini, quando, dopo aver ascoltato i suoi pezzi, scoprivano il suo genere, si tiravano indietro.
Quindi sì, oggi come nel VI secolo, forse in modi diversi, il genere con cui nasciamo fa ancora la differenza!
«Ho una sola domanda alla quale ancora non ho trovato risposta: perché non avrei potuto fare tutto questo rivelandomi donna?»
Questa bellissima raccolta ha anche graziosissime illustrazioni, oltre a una impaginazione originale e colorata, che mostrano le eroine di cui man mano viene raccontata la storia. Semplici disegni dai tratti lineari, pochi colori, rosso e azzurro predominanti, che danno al libro un tocco vivace, ottimo per il pubblico a cui è indirizzato. “Donne coi baffi” è stato scritto per un pubblico di lettori dai 9 anni, età perfetta per insegnare ai ragazzini maschi che una femmina non ha nulla in meno di loro e per incoraggiare le femmine a non arrendersi mai, nemmeno davanti a quello che può sembrare insormontabile, come il giudizio di una società maschilista!
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