Tabitha e un mondo da salvare
Scritto da: Erika McGann
Genere: Narrativa per ragazzi
Un libro di narrativa illustrato in bianco e nero per bambine e bambini dai 9 anni, perfetto per i lettori in cerca di una storia piena di magia, in cui il coraggio e la determinazione di una bambina possono fare la differenza. Un racconto che affronta il tema fondamentale e attuale della fragilità del mondo in cui viviamo. La storia di una ragazza straordinaria che riesce a vedere la luce anche nel buio più profondo. Tabitha Plimtock è una bambina fuori dal comune che vive in una casa su un dirupo ai confini del mondo. I suoi orribili parenti la obbligano a scendere la ripida parete per procurare noci, uova e altre cose. Ma Tabitha lo fa volentieri, perché gli abitanti di quelle rocce sono meravigliosi, in particolare il signor Cratchley, che vive nell’oscurità più profonda, dove il sole non arriva. Quando si sparge la voce che strane creature pronte a divorare ogni cosa si stanno arrampicando sulla parete, è proprio per lui che Tabitha si preoccupa di più, ed escogita un piano per tenere tutti i suoi amici al sicuro.
Salve salve!
Grazie alla Edizioni EL (Einaudi ragazzi) ho avuto l’opportunità di leggere “Tabitha e un mondo da salvare” di Erika McGann.
La storia è accompagnata dalle bellissime illustrazioni di Phillip Cullen. Quindi, grazie Ediozioni EL per la meravigliosa copia, una rigida piccolina ma preziosa, e parliamo della casa ai confini del mondo!
“So cosa state pensando. Scommetto che dopo aver letto il titolo qui sopra crederete che si tratti di una metafora. Non esistono i confini del mondo […]”
La Terra è rotonda, di questo siamo certissimi, ma se provaste a farne il giro un bel numero di volte vi ritrovereste ai confini del mondo! I confini del mondo sono uno strapiombo, una parete alta e ripida su cui si possono trovare caverne o sporgenze in cui e su cui abitano personaggi davvero particolari.
Sulla parete scende una rete naturale cresciuta inaspettatamente dalla casa che si trova proprio sul precipizio. Lì abita la famiglia Plimtock, una famiglia davvero orribile e crudele, se non per Tabitha, la nostra protagonista.
Tabitha è stata adottata dai Plimtock e viene trattata in modo orribile: deve cucinare, pulire, andare su e giù per la rete per fare la spesa, e viene trattata anche con cattiveria e ingratitudine.
La casa ai confini del mondo è un ambiente spaventoso, ma per fortuna dà la possibilità alla piccola Tabitha di arrampicarsi alla parete, la sua vera casa, e andare a trovare i suoi amici: il signor Offal, i gemelli gementi, Richard e Molly, e il signor Cratchley.
Una minaccia però si avvicina; alla base della parete, sotto la linea del sole, qualcosa si sta agitando, qualcosa che potrebbe distruggere non solo i confini del mondo, ma il mondo intero!
“Sarò felice di raccontarvi di più su Tabitha Plimtock e confini del mondo — molto di più — ma credo sia abbastanza per un capitolo. Probabilmente, avete bisogno di una piccola pausa per assimilare quanto avete letto finora; perciò prendetevi una tazza di tè e un biscotto, fate una sosta e ci vediamo nel secondo capitolo.”
Con “Tabitha e un mondo da salvare”, in modo fantasioso e avvincente, Erika McGann affronta il problema del cambiamento climatico. La minaccia che sta risalendo dalla base della parete e che potrebbe distruggere il mondo intero, infatti, non si sarebbe mai svegliata se gli abitanti dei confini del mondo non avessero sfruttato quel luogo fino all’osso, lasciandolo arido e senza vita, impedendo alla flora e alla fauna di continuare il proprio ciclo. È un modo davvero furbo di presentare un problema terribilmente attuale ai più piccoli, che attraverso le avventure di Tabitha, tra scalate e parenti orribili, possono capire che la Terra deve essere curata e custodita con cura, e che anche loro, per quanto piccoli, devono fare qualcosa per cambiare la situazione. Anzi, forse è proprio il loro sguardo innocente e coraggioso che potrebbe cambiare le cose.
“Se guardi nell’ignoto e vedi solo mostri, allora di sicuro ti perderai tutte le cose straordinarie che vi sono nascoste.”
Importanti anche i messaggi lanciati attraverso i personaggi: quelli sopra la parete sono disinteressati al problema, egoisti e cattivi, rappresentati dai quattro Plimtock che rendono la vita di Tabitha un inferno.
C’è Bertha, una vecchia scorbutica convinta che ogni giorno sia il suo compleanno, mangia solamente torte di compleanno, è puzzolente e disgustosa, disinteressata alla sua salute e a quella del luogo in cui vive: è l’emblema dell’ingordigia delle persone.
Gli altri tre membri della famiglia sono poco più grandi di Tabitha, ma cattivi, scostumati, insopportabili e viziati. Verrebbe da chiedersi come abbia fatto Tabitha a non diventare orribile anche lei con questi esempi e la riposta sarebbe molto semplice: la parete. Salire e scendere dalla parete, esplorare un mondo così diverso e “grande”, nel suo essere limitato, conoscere persone così bizzarre e buone, ha aiutato Tabitha a restare buona e gentile, nonostante le brutture e la cattiveria della casa in cui vive.
Tabitha è una protagonista estremamente curiosa, un’avventuriera coraggiosa, una bambina gentile, premurosa e attenta.
Lo capiscono gli abitanti della parete, che la adorano e la ascoltano, e anche gli animali, che la seguono senza remore.
“È possibile che vi abbia appena fornito la miccia per innescare brutti sogni e, se state leggendo questa parte proprio prima di andare dormire, mi scuso. Forse è meglio chiudere qui il capitolo e cominciare il prossimo domani, alla meno spaventosa luce del giorno. Dormite bene e cercate di non pensare ai topi volanti dagli occhi rossi e ai mostri giganti con le zanne.”
Erika McGann mi ha conquistata con la sua fantasia e il suo stile narrativo. Il libro è in terza persona e il nostro narratore ci coinvolge spesso, parlando direttamente con noi per ricordarci dove eravamo rimasti o consigliandoci di fermarci prima di una parte “spaventosa”.
La storia incuriosisce sin da subito grazie all’ambientazione così particolare: i confini del mondo, niente di meno!
La narrazione semplice ma diretta mantiene l’attenzione viva e non la lascia mai calare.
Le illustrazioni sono bellissime, catturano perfettamente l’anima della storia. Sono molto dettagliati e aiutano a immedesimarsi ancora di più nel libro. Sembra davvero di arrampicarsi su per la parete ai confini del mondo, visitare le varie tasche e vivere avventure incredibili.
Lo consiglio ovviamente per i più piccoli, da leggere insieme ai grandi magari, così da poter rispondere alle loro domande, che sono sicura potrebbero esserci, ma anche ai grandi che amano le storie per ragazzi.
Voto libro - 4
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