Nora's Big Eyes
Scritto da: Joe1
Genere: Fumetto
17 Giugno 2022
Nora e i suoi grandi occhi sono capaci di vedere oltre il velo della realtà. I mostri che si nascondono dietro i commenti importuni, i complimenti non richiesti, le manifestazioni di potere mascherate da lusinghe. Attraversando una città abitata da creature lugubri e grottesche, che incarnano il desiderio di possesso e la mortificazione di ogni libertà, Nora si misura con riflessioni politiche e religiose, nell’urgenza, più che di trovare il proprio posto nel mondo, di prendervi una posizione. Coniugando un’anima ruvida a uno stile ricco e visionario, tra fascinazioni manga e rimandi ad Andrea Pazienza, Joe1 racconta con acume il quotidiano di una ragazza sensibile e incasinata, che affronta con tenerezza e cinismo la vita.
Salve salve!
Sapete bene che la prima a cosa a colpirmi di un libro è sempre la cover, stavolta, però, è stata la trama a fare gran parte del lavoro. “Nora’s Big Eyes” di Joe1 (alias di Roberta Muci), infatti mi ha attirata con la sua trama breve, ma d’impatto.
Ringrazio tantissimo la casa editrice Feltrinelli per avermi omaggiato della copia cartacea.
Nora ha 30 anni, è un’artista, la sua camera è piena di poster delle cose che ama, di frasi che esprimono il suo credo e i suoi stati d’animo.
Nora ha anche un “potere”: con i suoi grandi occhi neri, pozzi senza fondo verso un’interiorità tormentata, riesce a vedere oltre la realtà. La realtà più reale, potremmo dire, travisando le parole del simbolista russo Vjačeslav Ivanov.
Grazie ai suoi demoni, che le regalano una vista “superiore”, anzi “interiore” direi, Nora vede il vero volto delle persone, il vero significato dietro i “complimenti” per strada, le vere intenzioni dietro le “lusinghe”, le vere dinamiche nei rapporti uomo-donna; in modo crudo descrive la situazione di sconforto della nostra generazione; con razionalità e lucidità offre un punto di vista davvero interessante sulla figura della Madonna.
«Tsk! Finisce sempre tutto nella narrazione del “Non pensi mai che potrebbe succedere a te”, chissà perché io invece ci penso sempre che potrebbe succedere anche a me.»
Il grande lavoro emotivo della storia è dato dalle illustrazioni, grottesche, assurde, inquietanti. Il bianco e nero prende possesso della pagina, alternandosi tra vignette estremamente realistiche, precise nei minimi particolari tanto che sembra di osservare delle fotografie, e trip fantasmagorici, impressionanti, visionari.
“Tu però adesso brucia tutto, Nora! Dagli fuoco!”
La storia è la riflessione di un’anima molto sensibile e incasinata sul mondo e sullo schifo nel mondo, quello che viviamo, che vediamo, che ascoltiamo quotidianamente.
Quando i suoi demoni vengono a galla e Nora apre i suoi grandi occhi, il mondo assume la sua vera forma, si alza il velo di finto perbenismo e la società maschilista, patriarcale, violenta si erge in tutto il suo orrore.
Nora non può fare altro che continuare a camminare e cercare riparo in posti sicuri o persone simili a lei.
È così che Nora espone la sua mente e la sua anima a noi, che ci intromettiamo nella sua vita e ci rivediamo in alcune parti di lei, e come potrebbe essere il contrario.
“Ma non potevo sapere che i miei trent’anni li avrei vissuto in una completa distopia… di quelle senza lieto fine. Nel frattempo abbiamo ammalato il mondo, siamo rimasti tutti soli, ci spacchiamo il c*lo per poi rimanere sempre poveri. Qualcuno lo spacca agli altri per diventare sempre più ricco…”
Si respira un’aria di tristezza per tutto il fumetto, a un passo dalla rassegnazione, e poi… poi arriva la speranza, inaspettata, sia per Nora che per noi, ormai disillusi di e da tutto e tutti.
La storia è divisa in piccoli racconti, parti della giornata di Nora che Joe1 decide di mostrarci con profondità e, a volte, ironia.
Ci svegliamo e decidiamo come vestirci, in una sequenza spettacolare di trasformazione alla Sailor Moon; usciamo e ci sentiamo etichettare in ogni modo, e, come in un carosello crudo e disarmante, scorrono davanti ai nostri occhi immagini di vittime di femminicidio e le pallide scuse con cui gli assassini vengono giustificati e così via. Spezzoni di una vita come un’altra, di un’angoscia in cui ci riconosciamo, di una strada che percorriamo anche noi.
“Tutto questo è falso o molto, molto più vero del reale?”
“Nora’s Big Eyes” ci mostra una realtà che magari non tutti potrebbero capire e che molti potrebbero trovare esagerata, soprattutto gli uomini, ma è una realtà che (in tutto o in parte) è nostra, è reale.
Se avete voglia di un trip sotto forma di disegno toccante, oscuro e a tratti inquietante, non potete farvi scappare questo lavoro di Joe1!
Baci
Voto - 5
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