Tidesong
Genere: Graphic novel
Scritto da: Wendy Xu
Sophie è una giovane strega spinta dalla madre e dalla nonna ad entrare all’Accademia Reale Magica, la scuola di magia migliore del regno… anche se la sua magia è instabile.
Per allenarsi per l’esame di ammissione, Sophie va da parenti mai incontrati.
La cugina Sabe e la prozia Lan sembrano più interessante a dare a Sophie faccende che a insegnarle la magia.
Frustrata, Sophie tenta una magia da sola, ma l’incantesimo va male e per sbaglio lega la sua magia con quella di un giovane drago d’acqua di nome Lir.
Lir è bloccato sulla terra e non ricorda da dove viene. Nonostante questo, Lir è tutto quello che Sophie non è: amato dalla famiglia di Sophie e bravo con la magia.
Con il suo aiuto, Sophie potrebbe brillare all’esame di ammissione, ma questo significherebbe impedirgli di riottenere i suoi ricordi.
Sophie sa che ciò che sta facendo è sbagliato, ma senza l’aiuto di Lir, riuscirà a far vedere quanto vale?
( Trama tradotta da Il confine del blog)
Salve salve!
È arrivato quel periodo in cui finisco per recuperare tutti i graphic novel accumulati nei mesi perché ho bisogno di belle storie che non richiedono troppo tempo o attenzione.
Il primo è stato “Tidesong” di Wendy Xu, creatrice di “Mooncakes”, di cui potete trovare la recensione in blog.
“Tidesong” è ambientato su un’isola e prende ispirazione dai draghi mutaforma della mitologia cinese.
Ogni mare ha i suoi draghi e da loro alcuni umani hanno ottenuto la magia.
Sophie è una giovane strega con un grande compito: entrare all’Accademia Magica Reale. Questo desiderano per lei la madre e la nonna, la seconda in particolare. Per questo motivo Sophie si trasferisca sull’isola su cui vive la sua famiglia da generazioni, per allenarsi con la sorella della nonna, matrona della famiglia.
Le cose, però, vanno molto male: la zia è molto severa e a tratti crudele con Sophie, che passa da momenti di estremo sconforto ad altri di estrema testardaggine. È in uno di questi momenti che incontra Lir, un giovane drago d’acqua che perde la memoria e non riesce più a trasformarsi in drago.
Sophie e Lir devono scoprire cosa è successo, ma nel frattempo Sophie deve anche allenarsi per il colloquio in Accademia.
Intanto, le voci maligne nella sua testa non si placano, la magia continua a sfuggirle e le sue decisioni potrebbero mettere a rischio anche la bellissima amicizia che sta nascendo con Lir.
Cosa succederà su questa magica isola?
“Devi dimostrare quanto vali, Sophie. Altrimenti la zia e Sage non ti prenderanno mai sul serio.”
Wendy Xu crea una nuova storia intrisa di magia e mitologia. L’ambientazione è davvero spettacolare: acqua ovunque, verde e tantissima biodiversità. Ha studiato i luoghi e le creature nei minimi particolari e si vede nella precisione e nella cura, nella fantasia che si nota nella creazione di ogni ambiente.
L’elemento magico si lega benissimo con questo ambiente e con la storia. L’espediente dell’Accademia e degli incantesimi, infatti, sono un modo per parlare dei veri temi della storia, ossia la pressione imposta dai parenti sui più giovani di perseguire sogni e obiettivi che a volte sono più degli anziani che dei ragazzi, e l’ansia.
L’ansia compare all’improvviso nella storia, inaspettata, un filo rosso che prende il sopravvento nella mente di Sophie e le ripete di non essere abbastanza, di non fare nulla di buono, di sbagliare tutto, di essere una delusione, inutile.
Sophie imbottiglia tutto, lavora fino allo stremo per dimostrare di potercela fare, ma finisce solamente per combinare altri guai, a causa della rabbia, della paura, della fretta.
Non aiuta il comportamento della zia, che la sminuisce ogni volta che può, e all’inizio neanche la comparsa di Lir, a cui tutto sembra venire facile.
Poi però nasce una bellissima amicizia tra i due, in cui di nuovo Sophie sembra perdere la direzione, soffocata ancora dalle paure e dalle insicurezze. Solo che stavolta a rimetterci potrebbe essere anche Lir, ma forse l’amicizia sarà più forte.
“Oh, non sono andata all’Accademia. Ho imparato proprio qui, sull’isola. […] E se resti su questa terra per un po’ e mantieni una mente aperta e curiosa, imparerai una cosa o due anche tu.”
È il secondo graphic novel che leggo che mi stupisce per la sua rappresentazione dell’ansia e del non sentirsi appropriati, all’altezza, capaci. Sono sentimenti che provo spesso, purtroppo, e vederli rappresentati mi colpisce sempre. Questa pressione di dover fare tutto in modo perfetto e in fretta, di farcela subito e al primo tentativo, mi sembra qualcosa di così radicato nella mia mente che a volte dimentico quanto sia frequente e che non dovrebbe essere “normale”.
Insomma, ancora una volta un middle grade si dimostra profondo e d’impatto, riuscendo a toccare argomenti profondi in modo davvero delicato.
“La magia prima era divertente. Anche se non aveva uno scopo. Anche se creavo semplicemente nuvole e scintille o quel che è.”
Il tutto è accompagnato dall’elemento fantasy che mi piace tanto, la magia, i draghi mutaforma e gli incantesimi. La storia è costruita davvero bene, con i suoi piccoli colpi di scena e interessanti spiegazioni.
E ancora una volta devo elogiare i paesaggi… spettacolari!
Non do il massimo solo perché mi è mancato un pizzico di emozione in più, ma per il resto è una storia davvero molto bella.
Se cercate un graphic novel dai disegni super colorati e immersivi e una storia magica e profonda, allora “Tidesong” fa per voi.
Baci
Voto libro - 4
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