Come uccidere la tua famiglia
Genere: Thriller
Scritto da: Bella Mackie
10 gennaio 2023
Mi chiamo Grace Bernard e, con ogni probabilità, il mio nome non vi dice proprio niente. Nessuno mi conosce perché languisco dietro le sbarre per l’unico crimine che non ho commesso. Eppure, se devo dire la verità nient’altro che la verità, ho ucciso diverse persone, alcune in modo brutale, altre con maggior delicatezza – vale la pena specificarlo, perché fa un’enorme differenza agli occhi giudicanti della gente. Quando ripenso a ciò che ho fatto, avverto persino una punta di tristezza, giusto una fitta trascurabile, al pensiero che nessuno verrà mai a conoscenza del mio strabiliante piano. Un piano che ho architettato per anni, sacrificando tutto in nome della vendetta. Ora vi chiederete: perché ostinarsi a vuotare il sacco se la si può passare liscia? Avete ragione, la libertà non ha prezzo. Però non riesco a smettere di immaginare l’istante in cui, dopo la mia morte, qualcuno aprirà una cassaforte e troverà la mia confessione. Esatto, proprio questa che sto scrivendo nei pochi giorni che mi separano dalla libertà. Scommetto che quel qualcuno non potrà fare a meno di restare a bocca aperta e pensare a me con ammirazione. Perché chi sarà mai in grado di capire come una persona, a soli ventotto anni, possa aver ucciso a sangue freddo sei membri della sua famiglia per poi andare avanti come se niente fosse, senza neppure l’ombra di un rimpianto?
Ciao, lettrici e lettori!
La mia passione per lo humour un po’ più dark non fa che aumentare. Ultimamente mi sono imbattuta in libri estremamente comici ma, allo stesso tempo, oscuri e colmi di piccole verità nelle quali ognuno di noi può rivedersi.
Tempo fa, prima ancora che uscisse qui in Italia, ho adocchiato un libro che mi ha attirato per il titolo di grande impatto che risalta sulla copertina di un rosa molto delicato. La trama, però, ha acceso totalmente la mia attenzione. Inutile dire che le mie aspettative non hanno fatto altro che salire alle stelle. Saranno state accontentate?
Oggi vi parlo di “Come uccidere la tua famiglia”, scritto da Bella Mackie e edito da HarperCollins.
“La vita è breve, eppure passiamo un sacco di tempo a discutere con persone tremende dei dettagli delle loro inutili esistenze. Non riesco a fingere entusiasmo.”
“Come uccidere la tua famiglia” è raccontato in prima persona da Grace Bernard, ventottenne rinchiusa nel carcere di Limehouse per un omicidio che non ha commesso. Questo, però, non vuol dire che non abbia ucciso altre sei persone, nonché suoi familiari!
Ovviamente non intende vuotare il sacco sugli omicidi commessi, almeno non ora che sta per tornare in libertà.
Quest’opera non è altro che una confessione che qualcuno, un giorno molto lontano, troverà in una cassaforte dopo la sua morte. Un gesto divertente se ci pensate ma, d’altro canto, mette anche i brividi.
Il romanzo attira subito, sin dalla prima pagina. Si è sempre più curiosi di scoprire ogni motivazione che ha spinto Grace a compiere un atto così spietato nei confronti della propria famiglia, ma è anche intrigante entrare nella mente di una protagonista così spigliata.
“Doveva essere terribile avere la certezza che qualcuno stava eliminando le persone attorno a te, e sapere di essere il prossimo della lista. Peggio ancora, sembrava che nessuno gli desse retta, uno smacco imperdonabile per un uomo bianco, ricco e potente.”
Come ho detto all’inizio, ho iniziato a sfogliare le pagine di questo libro con delle aspettative altissime. La lettura però ha prodotto su di me effetti contrastanti.
Mi duole dire che il punto debole di questo libro è proprio la trama, insieme alla sua struttura. Seguiamo in prima persona la vita della protagonista, a partire dalla sua infanzia, fino ad arrivare agli omicidi compiuti in un susseguirsi di eventi abbastanza confusionario.
Nonostante sia un romanzo di intrattenimento, è fin troppo ripetitivo e distante dalla realtà. Molte descrizioni e dettagli sembrano creati quasi con l’unico scopo di allungare un po’ il brodo (inutile poiché, senza queste, l’opera sarebbe stata molto più di impatto e l’avrei apprezzata di più).
Ciò che distoglie un po’ dalla storia in sé è proprio Grace, la protagonista e narratrice. Lei incarna il concetto dell’ira femminile di cui mi piace tanto leggere. È un personaggio semplice e al contempo complesso. Il racconto della sua vita, specialmente la perdita subita che ha scatenato la sua rabbia, ci aiuta a capirla sempre di più. Ci ritroviamo ad essere praticamente d’accordo con le sue azioni il più delle volte (il che, moralmente, potrebbe essere abbastanza preoccupante!).
Anche se il ritmo narrativo è lento a causa dei problemi di trama evidenziati prima, lo stile di scrittura è semplice. A renderlo più affascinante, però, è proprio l’uso della prima persona. Guardare tutto dagli occhi di Grace è stato interessante, e certamente vorrei vedere più libri guidati da protagoniste come lei.
Nonostante i difetti, è stato un libro divertente e, in fin dei conti, leggero rispetto ad altri del genere. Di sicuro terrò d’occhio Bella Mackie per lavori futuri, sperando che non facciano che migliorare!
Voto libro - 3.5
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