Ora ti vorrei qui


Scritto da: Kathleen Glasgow

Genere: Narrativa

Dal 14 febbraio

Emory Ward è una figlia obbediente e premurosa, è l’angelo custode di suo fratello maggiore Joey, è la sorellina della studentessa più popolare della scuola. Quando viene coinvolta nel terribile incidente che provoca la morte di una ragazza e porta alla luce la tossicodipendenza di Joey, che lo costringerà ad andare in rehab, il suo bisogno di essere vista e ascoltata deflagra. Muovendosi a tentoni tra le nebbie dell’adolescenza, con l’aiuto di pochi, fidati amici, Emory prova a trovare la sua voce e comincia a rendersi conto che le persone sono più complesse, e spesso fragili, di come si mostrano; si accorge che anche gli adulti possono sbagliare e che molti errori si commettono per amore; capisce che per guarire dalle dipendenze non basta seguire una lista di regole e che bisogna salvare se stessi prima di provare a salvare gli altri. Dovrà trovare la forza di affrontare a testa alta le delusioni sentimentali e le umiliazioni, il dramma che ha colpito la sua famiglia e la cappa di segreti e pettegolezzi che avvelena le piccole comunità; non c’è altro modo per capire cosa il mondo, che le vortica intorno, intende farsene di lei. Con questo nuovo romanzo, che racconta il volto invisibile delle dipendenze con rara onestà, Kathleen Glasgow si conferma una delle scrittrici che meglio sa esprimere cosa significa essere adolescenti e giovani adulti nel difficile mondo di oggi.


Salve lettori,
è da un po’ che non scrivo recensioni, un po’ mi sento in colpa perché sto leggendo poco, ma dall’altra parte posso dirmi soddisfatta della lettura che ho fatto questo mese. Ho dedicato quest’ultimo periodo a un’autrice che già anni fa mi aveva colpita con il suo “E poi ci sono io”. Avete capito di chi parlo? Esatto, di Kathleen Glasgow! È stato un libro che mi ha colpito nel profondo e mi ha fatto conoscere una realtà a me sconosciuta. Oggi però voglio parlarvi di un libro arrivato di recente in libreria, “Ora ti vorrei qui”, edito da Rizzoli, che ringrazio per la copia.

Tutto inizia con un incidente. Emory si trova in un’auto che ha perso il controllo ed è confusa. Luther, il migliore amico di suo fratello, stava guidando troppo veloce, suo fratello Joey era strafatto, e Candy ora è immersa in una pozza di sangue.
Emmy è stordita, qualcosa di strano sporge dal suo ginocchio e non riesce a muoversi, sente le sirene del soccorso. Poi si risveglia in un letto d’ospedale.
Quando riprende conoscenza la realtà dei fatti le piomba addosso: Luther ha perso un occhio, suo fratello Joey era andato in overdose e i suoi genitori hanno deciso di portarlo in un centro di recupero, e Candy è morta. Non è facile convivere con questi sensi di colpa, ma per Emory è più difficile vivere senza suo fratello.

Emory Word è sempre stata la brava ragazza che tutti si aspettano. Timida, famiglia benestante, sua sorella maggiore era una delle ragazze più popolari della scuola. Quello che nessuno sa è che Emmy ha dei segreti. Dopo l’incidente sua madre decide che anche se il ginocchio le fa male, non dovrà assumere nessun tipo di medicinali, non vuole che faccia la fine di suo fratello Joey.
Con l’aiuto di Maddy cerca di sopravvivere a quei primi giorni così difficili, ma intanto suo fratello Joey le manca come l’aria. Per fortuna il tempo passa in fretta, presto riabbraccerà suo fratello, ma non sapeva che gli sarebbe toccato fargli da babysitter. Gli effetti collaterali della tossicodipendenza di suo fratello si riversano anche sulla sua vita, rendendola ancora più difficile di prima. Riuscirà Emory a restare a galla?

Descriverei questo libro con due parole: fragile e forte, allo stesso tempo. Una lettura che ti conquista pian piano, che tu fa entrare completamente nella vita di Emory e Joey. È una storia che tocca argomenti delicati: tossicodipendenza, bullismo, il rapporto con i genitori, il rapporto con i fratelli, le prime cotte, la crescita e tanto altro. Naturalmente la Glasgow ci fa entrare sin da subito in questo mondo apparentemente perfetto, ma con tante insidie.

“[…] a volte la nostra vita si riduce in cenere e, in attesa che il dolore passi, dobbiamo setacciarla cercando ciò che resta, ciò che possiamo salvare, per scoprire che quello di cui abbiamo bisogno è dentro di noi. E, con un po’ di fortuna, accanto a noi, sotto forma di un’altra persona.”

Il personaggio di Emory è senz’altro il mio preferito, una ragazzina che nonostante i pregiudizi, il suo essere invisibile e senza spina dorsale, riesce a fare una crescita pazzesca durante il libro. Ne sono la dimostrazione la poesia che troviamo all’interno del romanzo e la lettera finale che scrive al suo professore, parlandogli del romanzo di “Ritratto di signora” attraverso le esperienze vissute quell’anno.
Parti del romanzo particolarmente apprezzabili sono anche i post di Miss Maleducata su Instagram, che trasmettono appieno i sentimenti di un adolescente al liceo.

“La gente riprende tutto. Non siamo più esseri umani, ma solo una serie di video da dieci secondi e mi piace/non mi piace.”

Per scrivere questo YA l’autrice ha messo tutta sé stessa, mettendo a nudo anche parti private della sua persona, vecchie esperienze e piccoli segreti che l’hanno aiutata a portare avanti questa storia.
Insomma, questo libro è incredibilmente toccante sotto molti aspetti, ci mostra quella che è la vita che molti adolescenti vivono e il rapporto complicato che c’è tra figli/genitor. Ib fondo non esiste un manuale del ruolo perfetto, né per gli uni né per gli altri.

Kathleen Glasgow si rivela nuovamente un’autrice in grado di parlare di argomenti delicati senza mai ricadere in storie già lette, per questo merita di essere conosciuta e apprezzata.
Mi raccomando, non dimenticate di leggere la nota dell’autrice e i ringraziamenti, vi riscalderanno il cuore.

Margaret

Voto libro - 5










 

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