I was born for this

 


Genere: Narrativa

Scritto da: Alice Oseman

28 marzo 2023

«Sto morendo. Letteralmente, sto morendo.» «Altamente sconsigliato» replica Juliet, come se avesse fatto due settimane di vacanza sull'isola della Morte e le avesse dato due stelline su cinque su TripAdvisor.


Salve Confine,
oggi vi parlo di un romanzo a cui sono arrivata per volere del caso e che, alla fine, mi è piaciuto molto leggere.
Si tratta di “I was born for this” di Alice Oseman, edito Mondadori, uscito giusto un paio di mesi fa, che tratta un argomento che mi sta molto a cuore: l’adolescenza.

“La maggior parte degli adulti vede gli adolescenti come ragazzini confusi che non capiscono molto, mentre loro sono i pilastri della conoscenza e dell’esperienza e sanno esattamente cosa è giusto in qualsiasi momento. Io penso che la verità sia che il mondo intero è confuso e nessuno capisce molto di nulla.”

Angel Rahimi è una fan sfegatata degli Ark, una boy band pop-rock che sta spopolando nel Regno Unito e che lei segue sin dal primo giorno.
Ha un blog sulla band che aggiorna in maniera scrupolosa ed è conosciutissima nel fandom. È quello il suo mondo, la sua unica ragione di vita, almeno così pensa e crede, con grande disappunto dei suoi genitori.
Finalmente ha la possibilità di andare a vedere un concerto a Londra e di conoscere dal vivo anche la sua migliore amica Juliet, che ha conosciuto grazie al gruppo musicale.

Jimmy Kaga-Ricci è il frontman degli Ark e, insieme ai suoi due migliori amici, nonché membri della band, Rowan e Lister, sta scalando le classifiche di tutto il mondo.
Le fan li amano, li seguono, parlano di loro sui social e chiedono, chiedono sempre tanto, vogliono tutto e Jimmy non è più in grado di reggere la pressione.
Lui è un ragazzo sensibile, dall’animo triste, con problemi di ansia; indossa una maschera quando sale sul palco, sorride, si dona alle fan, ma una volta dietro le quinte crolla e solo il conforto dei suoi due amici riesce a tenerlo a galla. Ha bisogno di tornare a respirare, lontano dalla fama, dalla ricchezza e dalle sue fan… peccato che, mentre cerca di allontanarsene, inciampa proprio su una di loro, Angel.
A quel punto i loro mondi si incontreranno e scontreranno ed entrambi dovranno fare i conti con la realtà.

“Voglio dire, tutti sono normali, tutti sono strani, tutti cercano solo di affrontare la propria vita, mantenere la calma e andare avanti. Aggrappati a qualcosa che li farà andare avanti.”

Alice Oseman è una giovane autrice ormai conosciutissima e amatissima proprio dai giovani che si sentono rappresentati in maniera perfetta nei suoi romanzi.
In effetti, tutti i romanzi di Oseman sono young adult che parlano di adolescenti e dei loro problemi, andando a fondo, scavando e mettendo a nudo tutti gli aspetti fondamentali dell’adolescenza.
Anche quest’ultimo romanzo, “I was born for this”, uscito nel 2018 in lingua originale e portato in Italia sull’onda di “Heartstopper”, grande successo divenuto anche serie tv per Netflix, ci parla di giovani e ci mostra ancora altri aspetti di questa età tanto difficile e complicata.
Il romanzo è scritto utilizzando il doppio punto di vista, in questo caso quello di Angel e quello di Jimmy, che vanno avanti a raccontare la loro storia in maniera separata fino a quando il caso non vuole che le loro strade si incontrino.
Attraverso il loro racconto riusciamo a conoscere molto bene anche i personaggi che stanno loro intorno, Rowan, Lister, Juliet e Bliss, ognuno col suo fardello, ognuno con l’incertezza della sue età.
Angel è convinta di non valere nulla, nulla di ciò che è la sua vita conta, solo gli Ark: vive attraverso loro, i loro successi, i loro amori, sono perfetti ai suoi occhi, niente è più importante, nemmeno il suo futuro.

Nonostante la sua ossessione, lei rappresenta il lato buono del fandom, che è un altro aspetto molto discusso all’interno del romanzo, mentre Jimmy e i suoi amici sono costretti a subire le conseguenze del lato negativo, quello che perseguita, giudica in maniera spietata e si arrabbia se le aspettative vengono disattese.
È questo che induce Jimmy a scappare, a voler provare a respirare lontano da tutto quello che ha sempre voluto quando ha messo su la band insieme ai suoi amici.
Altro aspetto trattato nel romanzo, in maniera eccellente a mio parere, è lo smarrimento tipico degli adolescenti nei confronti di una società che li vuole in un certo modo, che chiede determinate cose, lasciandoli privi delle armi che dovrebbero possedere per scoprire chi sono, quale posto occupano nel mondo e dove vogliono andare.
Amore, sessualità, identità, ma anche ansia, depressione, dolore, tutto è ben trattato e posto in maniera semplice, all’altezza del giovane lettore.
La storia in sé non è tanto importante quanto il messaggio che l’autrice si pone di far passare e spero tanto che arrivi a destinazione, non solo ai ragazzi ma anche a noi adulti.
Buona lettura.

Voto libro - 4















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