Formule mortali

 


Genere: Giallo

Scritto da: François Morlupi

4 aprile 2023

In una torrida estate romana, un anziano cammina nel parco di villa Sciarra, nell'elegante quartiere di Monteverde. Un odore tremendo attira la sua attenzione. Vicino a una macchia di cespugli scopre, con terrore, una mano mozzata. Poco più in là, gli arti amputati di un uomo sono disposti sul terreno a disegnare una celebre formula fisica. Il brutale omicidio turba la quiete del quartiere, ma soprattutto sconvolge l'instabile equilibrio del commissario Ansaldi, che con il trasferimento nella capitale sperava di aver trovato una tregua agli orrori cui ha assistito nella sua lunga carriera in polizia. Meticoloso e sensibile, la sua grande umanità lo porta a essere preda perfetta dell'ansia e degli attacchi di panico. Ciononostante rimane un professionista integerrimo che davanti al dovere non si tira mai indietro: costi quel che costi, troverà l'assassino. Ma prima dovrà capire come creare uno spirito comune con gli agenti della sua squadra investigativa, non meno unici e fragili di lui. Insieme, diventeranno i Cinque di Monteverde. Con il suo stile inconfondibile, che alterna il buon umore alla malinconia, Morlupi getta uno sguardo sugli abissi non solo di una mente criminale, ma della nostra intera società, che nasconde in bella vista i suoi istinti più feroci.


Ciao Lettori,
dopo una lunga pausa torno con il giallo di uno scrittore italo-francese. Si tratta di “Formule Mortali” di Francois Morlupi edito da Salani per la collana “Le Stanze”.
È il primo libro della serie “Commissario Ansaldi”, di cui sono stati pubblicati quattro volumi. I libri sono autoconclusivi, ma legati dalla squadra investigativa che indaga sui crimini e il cui commissario è, appunto, Biagio Maria Ansaldi. La Salani ripubblica la serie in una veste nuova e rivisitata e ringrazio vivamente la casa editrice per il dono del volume cartaceo oltre che digitale del libro.

Mi è piaciuta moltissimo la copertina scelta per questa ristampa, rispecchia perfettamente la personalità del libro. Un vestito che calza a pennello, complimenti.
Ci piacciono molto i commissari di polizia, Montalbano e Schiavone sono entrati nel nostro cuore; più che personaggi di carta io li considero non solo reali ma anche miei amici e Ansaldi potrebbe fare la stessa fine, anche se così diverso dagli altri commissari letterari che ho incontrato sulla mia strada.
Questo personaggio mi ha colpito per la sua fragilità. Diversamente dagli altri due nominati, ha una compagna che grava sulla sua personalità come un sacco di sabbia nel mare: l'ansia. E, infatti, il nostro primo incontro con lui lo abbiamo in un letto d'ospedale, ricoverato a seguito di una caduta per un forte attacco di panico. Ma Ansaldi è un grande poliziotto nonostante questo deficit.
Per chi non conoscesse quanto difficile sia vivere con il costante peso dell'ansia addosso, posso dirvi che è come provare a correre con i pesi ai polsi e alle gambe. Ci avete mai provato? Fatelo e poi toglieteli, vi renderete conto della differenza abissale che corre tra i due stati. Ecco, l'ansia è così, un peso indissolubile che grava su stomaco e spalle e che porta a vivere piegati e mai veramente liberi.
Ecco perché dico che le qualità di Ansaldi spiccano, nonostante il suo deficit emotivo.
Nella sua prima vera indagine da quando è stato trasferito a Roma, Ansaldi è messo sotto osservazione da tutti. Dalla sua squadra, dai suoi superiori, dall'intero commissariato, che lo ha sempre giudicato un mezzo sfigato.

Ma Ansaldi non è il solo personaggio degno di nota della serie. Tutta la sua squadra è composta da caratteri che sarà interessante studiare e capire a fondo, a partire proprio dal vicecommissario Eugénie Loy, donna chiusa e introversa come una poesia ermetica. Vedremo come Morlupi dispiegherà il manto di mistero in cui l'ha avvolta.
Gli altri tre elementi sono maschili. In questo volume solo accennati, le loro personalità si schiuderanno nei prossimi capitoli.
I cinque non sono ancora una vera squadra, ma lo diventeranno dopo il caso delle formule mortali che li legherà per sempre per il trauma che avrà loro causato.

Morlupi mette di fronte a questi poliziotti di un tranquillo quartiere borghese di Roma un crimine non solo efferato e crudele, ma che affonda le radici nella peggiore delle bestialità umane. La tortura per il piacere della tortura, una cosa che per i più di noi è insondabile e agghiacciante, incomprensibile. Il suo caso è montato dal punto di vista investigativo, brancoliamo nel buio insieme ai poliziotti, seguiamo le loro piste, le loro intuizioni, le loro frustrazioni davanti a muri o buchi nell'acqua. Non ci sono sterzate di genio alla Sherlock Holmes e lo scrittore non offre nulla a chi legge sugli assassini, non ce li racconta, non ce li fa conoscere. Non conosciamo i loro motivi se non in minima parte alla fine dell'indagine e per quello che possono cogliere gli inquirenti.
Poco è lasciato ai contorni, il romanzo si concentra sul caso e sui cinque personaggi a cui lo scrittore dedica uno spazio ciascuno in ogni capitolo, descrivendoci le loro vite al di fuori del commissariato. Ma lo stile essenziale di Morlupi non è per niente manchevole, Roma appare in ogni suo spaccato, lo scrittore è attento e accurato, attraverso gli occhi di chi indaga scatta foto nitide e ricche di dettagli che ci permettono di seguire i nostri poliziotti ad ogni loro passo.

Chi mi legge sa che parlo molto poco delle trame dei gialli, perché il piacere nel leggerli sta proprio nello scoprire la storia al passo dello scorrere delle pagine. Analizzandolo scrivendone la trama, posso dire che ci sono elementi interessanti, ma la generale impressione che mi ha lasciato è di freddezza, nonostante la qualità della narrazione e dello stile dello scrittore. Sono entrata poco in empatia con il libro, nonostante l'efferatezza del caso. Forse molto dipende dal fatto che la storia non mi ha stupita, avendo letto di un caso analogo in un altro libro molto tempo fa, che mi aveva lasciata molto turbata e scossa, ricordo ancora oggi la sensazione di sgomento che ho provato alla fine del libro e nei giorni a venire. Chissà come proseguirà questa serie.

Voto libro - 3.5
















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