La sirenetta




Genere: Fantasy ragazzi

Scritto da: Carolyn Turgeon

4 maggio 2023

“Quando accadrà, no, non lo so, ma del tuo mondo parte farò!” Sono proprio le parole di Ariel, protagonista della storia classica Disney La Sirenetta. Anche alla Dark Abyss Edizioni la nostra Sirenetta emerge dagli Abissi del mare, con un uomo quasi annegato tra le braccia: un principe. La nostra sirena è disposta a barattare tutto pur di avere le gambe e conquistare il cuore del suo amato, ma lei non sarà l’unica pronta a sacrificarsi in nome dell’amore. Chi è Margrethe? E perché corre sulla riva lasciando alle spalle quel convento che si affaccia sul mare ghiacciato?


Salve lettori! 
Giorno di giubilo per me quello di oggi! Ho finalmente l'occasione di parlarvi di uno dei miei retelling preferiti in assoluto: "La Sirenetta" di Carolyn Turgeon, edito da DarkAbyss edizioni, che ringrazio per aver portato dopo tempo questo capolavoro al pubblico italiano lo scorso 4 maggio. Insieme a "Drown" di Esther Dalseno e a "The Sea Witch", racconto che fa parte della raccolta "Because You Love to Hate Me", di cui trovate la recensione di Erika in blog, "La Sirenetta" forma la mia santissima trinità o triumvirato (come preferite) delle migliori reinterpretazioni del racconto che io abbia mai letto.

"Rise di sé stessa e si voltò di nuovo verso l'acqua. Ma la donna era ancora lì, più vicina ora, scivolando nell'acqua come se avesse ali. I suoi capelli erano del colore della luna e cosparsi di perle. La sua pelle brillava fuori dal mare, catturando la luce e trasformandosi in diamanti."

La storia è narrata alternando i punti di vista delle due protagoniste: Margrethe e Lenia. Margrethe è la principessa del regno del Nord; viene nascosta in un convento che affaccia sul mare perché il suo regno è in guerra da molto tempo. Un giorno, mentre si trovava in giardino a guardare il mare ghiacciato, assiste a un miracolo: una sirena bellissima, dalla pelle brillante, dai capelli color della luna e dalla lunga coda argentea emerge dalle onde. Tra le sue braccia stringe un uomo. La sirena sembra chiamarla e lei accorre. Il naufrago si risveglia e Margrethe lo accompagna in convento dove gli presta le cure. I due legano e iniziano a provare dei sentimenti l'uno per l'altra. Convinto che lei sia una donna di Dio, il ragazzo, una volta in salute, va via. Solo allora la principessa scoprirà che l'uomo di cui si stava innamorando non era altri che il figlio del re nemico. 
Sicura che la sirena lo abbia consegnato a lei per qualche ragione, Margrethe e il suo precettore pianificano un piano per portare finalmente la pace nei due regni: il matrimonio tra Margrethe e il principe Christopher. 
Dall'altro lato, Lenia, la figlia della regina dei mari, desidera ritornare sulla terra e dall'uomo che ha salvato dal naufragio. Stringe un patto con Sybil, la strega del mare, e sacrifica la sua voce e la sua coda per una possibilità di vincere il suo cuore. Quale delle due eroine la spunterà con il principe? È possibile l'amicizia tra due rivali in amore? 

"Non sei la prima sirena che ama un umano. Questo accade da quando i nost i mondi sono separati. È uno dei motivi per cui abbiamo tutte queste regole ora, il motivo per cui cercano così tanto di tenerci lontani. Tu, mia cara, potresti semplicemente avere una parte umana, in te, più grande di molti altri. Forse è questo che ti fa desiderare il loro mondo."

Lettori, io sono follemente innamorato di questo libro! Non immaginate la gioia che ho provato quando ho saputo che sarebbe arrivato in Italia. In generale, lo stile e le storie di Carolyn Turgeon mi piacciono molto. Se ricordate, vi ho già parlato di "Cenerentola. La vera storia", sempre edita da DarkAbyss edizioni, e ho letto anche altri libri, ancora inediti in Italia ma che non dubito possano arrivare prima o poi. 
"La Sirenetta" contiene tutti gli ingredienti per farne la mia ricetta preferita. È un retelling de "La sirenetta", uno dei miei racconti favoriti in assoluto, come già sapete. È un retelling estremamente fedele allo spirito del racconto originale, ma anche un buon adattamento che riesce a costruire, aggiornare e reinventare la materia di partenza. È un fantasy, ma anche un romanzo storico, ricco di simpatici riferimenti a usi e luoghi dell'epoca medioevale. Tutto ciò viene miscelato dalla superba maestria di Carolyn Turgeon, che ha un modo di scrivere davvero incantevole. È fortemente introspettiva ed è in grado di illustrare con sufficiente chiarezza il profilo psicologico dei suoi personaggi. Il suo narratore è onnisciente, a volte è un raccontastorie che guarda tutto dall'alto, altre volte è un fine psicologo o un poeta. Le sue descrizioni esaurienti nella presentazione degli ambienti e dei sentimenti. Non vi trovo alcun difetto. 

"Per un momento Lenia vide il mare attraverso gli occhi di quella umana. Immaginò di tirare la ragazza sott'acqua,mostrandole il palazzo di ambra e conchiglie di cozze."

Ora vediamo più da vicino la trama, o meglio il lavoro di adattamento che l'autrice ha compiuto per arrivare... dalla fiaba al romanzo. 

1) La Principessa e la Sirenetta
La prima evidente differenza dal racconto originale è una rifocalizzazione su un personaggio. L'anonima principessa che soccorre il principe sulla spiaggia e poi ne diventa consorte. Qui al personaggio è dato un nome, Margrethe, una backstory e una personalità. Il suo regno è in guerra con quello del principe e il matrimonio con lui sembra essere l'unica possibilità per ottenere la pace. Viene caratterizzata come una ragazza coraggiosa, empatica, altruista, assetata di conoscenza. Un bel contraltare alla Sirenetta, altra protagonista e forse un sottile riferimento all'Ariel del film Disney del 1989. La sirenetta di Andersen e la Sirenetta della Turgeon sono molto simili, si può arrivare a dire che siano la stessa persona in tutto e per tutto per quanto il nuovo personaggio le è fedele. Solo che chiaramente essendo questo un romanzo, la protagonista è molto più approfondita e per forza di cose ci vengono mostrati altri lati del suo essere. Turgeon, nella sua reinvenzione, opera un ulteriore passo avanti e si immagina cosa sarebbe successo se la sirena e la principessa si fossero incontrate e più che un rapporto di rivalità avessero costruito un rapporto di amicizia. Le conseguenze sarebbero potute essere molto grandi e lo saranno anche sul finale, che forse è il punto che si discosta maggiormente dall'originale. 

2) Il sottotesto
Se c'è una cosa in cui Turgeon è più brava è quella di compiere un lavoro sul sottotesto del racconto. Il sottotesto è tutto ciò che in un'opera narrativa non è detto esplicitamente, ma è in qualche modo presente e può essere individuato dopo un'attenta analisi. Per esempio, qui la Sirenetta è presentata come la figlia della regina del mare e la società delle sirene è effettivamente mostrata come una società matriarcale. Sembra una differenza importante, ma in realtà non lo è. Infatti, sebbene nell'originale la madre della protagonista sia morta, viene esplicitamente detto "il re del mare era vedovo da molti anni, ma la sua vecchia madre governava la casa" e i personaggi di potere sono tutti personaggi femminili (“la nonna" e la "strega del mare") mentre del re non sappiamo nulla né lo vediamo attivo. Lo stesso si può dire della relazione sessuale tra il principe e la sirena che nell'originale può essere a malapena accennata, ma che qui è parte evidente della storia.

3) Nuovi personaggi
Il romanzo arrichisce la storia de "La Sirenetta" aggiungendo anche altri personaggi. Per esempio tutti i personaggi che fanno parte della storia di Margrethe, la migliore amica e dama di compagnia Edele, la forte madre superiora, il precettore Gregor, la guardia reale e chi più ne ha più ne metta. Anche il regno del principe presenta degli altri personaggi, come per esempio sua sorella. E poi ci sono quegli altri personaggi che nella storia vengono solamente menzionati e che qui hanno una spazio maggiore e una caratterizzazione approfondita. Mi riferisco al padre di Margrethe, il re paranoico e protettivo, che non può non ricordare il Re Tritone disneyano, o alle sorelle della sirene, che hanno tutte una personalità più pronunciata, chi è madre, chi amante degli animali, etc. E poi c'è un personaggio che subisce una metamorfosi dal racconto originale, ovvero la strega del mare che qui ha il nome di Sybil. In Andersen, la strega del mare è un personaggio piuttosto neutro ed è un rifacimento marino dell'archetipo della strega fiabesca: vive in isolamento ai margini della società nel cuore del "bosco", possiede un famiglio, ha una casa fatta di ossa di esseri umani, è brutta, si circonda di animali spaventosi e sembra malvagia. Nel libro di Carolyn Turgeon la strega ha un aspetto piacevole, vive isolata ma in una caverna che non ha nulla di spaventoso, è gentile con la Sirenetta e non è lei ad esigere un prezzo da pagare, ma la magia. Un altro elemento originale è l'aver reso la strega uno specchio di Lenia, un altro simpatico riferimento al film Disney, dove Ursula è chiaramente una Ariel a cui è andato tutto male. 

4) La spiritualità
Il racconto di Andersen è senza dubbio un racconto religioso. È intriso di cristianità dall'inizio alla fine: la protagonista è un personaggio messianico, sono presenti scene dalla forte simbologia cristiana e così le tematiche, come ad esempio il desiderio dell'anima immortale della sirena. Ne "La Sirenetta", Lenia desidera ottenere un'anima immortale, ma manca parte del senso religioso e cristiano che fa parte dell'originale. Ciò è estremamente evidente nel finale dove il deus-ex-machina dell'originale viene sostituito da qualcosa di decisamente più costruito e altrettanto significativo. Può piacere o non piacere rispetto alla storia di Andersen, ma è sicuramente una scelta adatta e più motivata considerata questa versione.

5) La sensualità
Per qualcosa che se ne va, un'altra nuova viene. La storia di Andersen, in linea con la morale cristiana e pietistica dell'epoca e del luogo in cui è cresciuto l'autore, è decisamente casta. C'è un tenero bacio, ci sono descrizioni fisiche, ma nemmeno l'ombra di sessualizzazione. Questo romanzo invece è dannatamente sensuale. Non ho in mente specificamente le scene di sesso, che pure ci sono e che l'autrice ha scelto di inserire, ci dice in un'intervista, perché erano già presenti nel sottotesto. Il libro è sensuale nelle descrizioni, per esempio quando si parla del corpo delle sirene, dei loro seni nudi e prosperosi, o ancora c'è qualcosa di fortemente omoerotico nel fascino che Margrethe sente per la sirena. Molto intenso e sensuale, restituisce alle sirene di Andersen la seduzione tipica delle sirene classiche di ispirazione greca. 

"Ora, molti secoli dopo quei giorni in cui la sirena venne sulla terra e poi la lasciò, dopo che sono nate tante figlie e tanti figli, ci sono persone in tutto il mondo che portano la sirena dentro di loro, quella bellezza ultraterrena e quel desiderio che le fece raggiungere il cielo quando viveva nell' oscurità del mare."

"La Sirenetta" di Carolyn Turgeon è un retelling perfetto. È uno di quei rarissimi adattamenti in cui il potenziale dell'opera originale viene tirato fuori e arricchito dalla personalità e dall'estro dell'autrice. È in grado di dimostrare l'attualità del racconto originale e la sua infinita applicabilità in un'epoca come la nostra in cui si continua ad accusare il racconto di Andersen di essere retrogrado, depressivo e antifemminista.

Voto libro - 5














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