Lascia che sia
La serie è composta da:
1. Quello che non siamo mai stati
2. Quello che siamo insieme
Tutto mi sembrò diverso. Io ero diversa. Non sentivo più nulla. L'incidente aveva lasciato dentro di me un vuoto immenso e desolante su cui era impossibile costruire, perché erano scomparse le fondamenta. Non "sentivo" più niente. E non volevo più tornare a sentire. Meglio vivere così, in letargo, che nel dolore.
Leah era una ragazza solare, piena di entusiasmo, di sogni. Ora, a diciannove anni e a distanza di molti mesi dall'incidente che le ha strappato i genitori, è irriconoscibile. Distrutta, non crede più in niente. Ha rinunciato persino alla sua passione più grande, dipingere, perché nulla, ai suoi occhi, ha più senso. Qualcosa, però, sta per cambiare. A causa del lavoro, infatti, il fratello Oliver è costretto a trasferirsi a Sydney e, non volendola allontanare dal luogo in cui è cresciuta, chiede ad Axel, il suo migliore amico, di ospitarla a casa sua e di prendersene cura in sua assenza. Dopo tutto, il ragazzo è uno di famiglia, e stare con lui, uno spirito libero, spensierato, che passa le sue giornate tra lavoro, uscite con gli amici e il surf, non potrà che fare bene a Leah. Axel poi prende sul serio il compito che Oliver gli ha affidato e cerca in ogni modo di aiutare la ragazza a ritrovarsi e a rimettere insieme i pezzi della sua vita. Quello che ignora, però, è che Leah è innamorata di lui da sempre. E che starle accanto potrebbe cambiare non solo la sua vita, ma quella di entrambi. Perché lei è luce, nonostante tutto, e non può che attrarre il suo sguardo. Perché lei è proibita, ma risveglia la sua pelle come nessuna. Perché lei è il mare, le notti stellate e i vinili dei Beatles. Perché soprattutto, a volte, ci sono solo due scelte a disposizione, prendere o lasciare. E perché in certi casi bisogna rischiare tutto perché delle scintille di felicità esplodano come uno spettacolo di fuochi d'artificio.
Mi spaventava che la linea di separazione tra l'odio e l'amore fosse così fine e sottile che bastava fare un salto per passare da una parte all'altra. Lo amavo. Lo amavo con la pancia, con gli occhi, col cuore, ma un'altra parte di me lo odiava. Lo odiava con i ricordi, con le parole non dette, col rancore...
Sono passati ormai tre anni dall'ultima volta che Leah e Axel si sono visti. Ora lei sta per realizzare il suo sogno di esporre in una galleria. E Axel, venutolo a sapere, sente che non può che partecipare a questo momento, nonostante il silenzio successivo alla fine della loro storia.
Reincontrarsi, però, per due come Leah e Axel, non può essere solo un rivedersi. È sentire tutto, di nuovo. Sentire il desiderio, l'odio, l'amore, l'amicizia, il mare, la delusione, tutto quello che non sono stati e che avrebbero potuto essere. È vedere le emozioni traboccare come acquerelli troppo annacquati che finiscono per uscire dai bordi del foglio. È comprendere che i ricordi sono ancora lì, intatti, unici e dolorosi perché il tempo, in fondo, non guarisce mai del tutto le ferite. Le calma, magari, le addolcisce ma non riesce a farle scomparire. Perché lui rimane il ragazzo che Leah non è ancora riuscita a dimenticare nonostante le abbia spezzato il cuore. Perché lei è le albe in spiaggia, il rumore del mare e le notti stellate in veranda, l'unica persona che ha fatto provare ad Axel tutte le emozioni del mondo. E soprattutto perché, forse, nella vita ci sono cose che non possiamo scegliere perché sono loro a scegliere noi...
Salve lettori,
Appena concluso “Quello che non siamo mai stati“ ho subito preso in mano il secondo volume della dilogia Lascia che sia di Alice Kellen.
“Quello che siamo insieme”, se possibile, è ancora più bello del volume precedente, che già mi aveva incantata.
Con la loro storia Leah e Axel mi hanno straziato il cuore e mi hanno toccato nel profondo.
Inaspettatamente questo romanzo è meno intenso del precedente, ma non ha per nulla abbassato l’asticella. Ma veniamo alla storia…
Axel e Leah si erano dovuti lasciare alla fine del primo volume per dare a Leah la possibilità di crescere ancora e di trovare la sua strada.
Leah ha chiuso quella porta, andando avanti anche se con il cuore spezzato, mentre Axel da quel giorno ha atteso che la ragazza tornasse da lui.
Quando viene a sapere di una mostra d’arte dove la ragazza esporrà le sue opere, Axel decide di andare da lei, riaprendo quella porta e quella ferita.
"Volevo che vivessi la tua vita, Leah. E che, dopo averla vissuta, scegliessi me."
Avevo apprezzato molto come era finito il primo volume. Leah ha la possibilità di fare nuove esperienze, crescere e continuare a sognare, ho apprezzato ancora di più con quanta maturità entrambi hanno pesato quelle scelte perché Leah doveva davvero risolvere alcune questioni personali.
Quando qualche anno dopo, e con qualche consapevolezza in più, i due si ritrovano, quelle ferite e quell’amore che avevano provato ci regalano una nuova ma sempre bellissima storia d’amore al cui centro restano l’arte, la pittura e la musica.
Ho apprezzato tanto questa seconda parte della storia perché l’ho trovata reale. Non facile, non semplice, non si può fingere dopo tanto dolore e non tutto può essere in discesa quando ci hanno spezzato il cuore.
I sentimenti di entrambi maturano e pesano il cuore pagando le loro scelte.
Anche quando tutto sembra andare liscio accade qualcosa che ferisce, come nella vita, come nella realtà.
Questo romanzo però insegna che se l’amore c’è si può superare tutto, anche l’impossibile.
Non so dirvi se è per via della storia che racconta o se è semplicemente lo stile di questa autrice, ma sono completamente incantata da questa lettura che con tanta intensità e dolcezza regala una storia d’amore bella, profonda e reale.
Al centro troviamo sempre l’amore per l’arte e per i Beatles, che sono solo la ciliegina su una torta già perfetta.
Ho apprezzato tanto entrambi i protagonisti, più maturi e consapevoli, così come il loro amore, bello e puro.
Un amore che travolge e che coinvolge chi legge, facendogli desiderare un amore esattamente così, un amore che ti fa sentire la musica, che ti fa vedere i colori e ti fa vivere in un sottomarino giallo.
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