Firenze criminale

 


Genere: Thriller

Scritto da: Charlotte Lays

Quanto può essere strisciante una paura nata sui banchi di scuola e cresciuta all’ombra del silenzio?

Certo, il tempo aggiusta tutto e spesso colora di tonalità pastello anche gli eventi più traumatici, eppure resta sempre un ricordo latente che, se nutrito, può attecchire e invadere un cuore intero. Beatrice ha imparato a indurirlo, quel cuore, a non farla ingigantire, quella paura, e ad andare avanti contando solo sulle proprie forze e sulla propria indipendenza.

Ha una fattoria, delle persone importanti che dipendono da lei e degli amici a quattro zampe a cui ha votato un’esistenza intera.

Tuttavia, quando la sua amica Cherry muore a un soffio da casa, i fantasmi di un passato neanche troppo lontano cominciano a emergere, e strane coincidenze che probabilmente non sono poi tanto tali prendono a rubarle il sonno e il respiro.

Di chi può fidarsi? A cosa può credere? Dietro quale angolo la paura tornerà a pungolarla? Beatrice ha tutto, davvero tutto, eppure sembra che sia proprio quel tutto a renderla il bersaglio perfetto.

O un’ossessione, bollente quanto un rogo in piena estate.



Buongiorno amici del Confine,
oggi vi parlo di una grande novità!
La mia amatissima Charlotte Lays è tornata con una serie dalle sfumature gialle e un pizzico di rosa che ci terrà compagnia con diverse pubblicazioni.
Il primo volume della serie si intitola “L’arte dell’ossessione” e io ho avuto il piacere di leggerlo in anteprima grazie all’autrice.

Negli anni, Beatrice Cappelli ha imparato a convivere con la paura. Nonostante cerchi di isolarsi il più possibile, la sensazione strisciante di terrore nel sentirsi costantemente controllata e guardata non è mai sparita, neanche all’interno della sua grande fattoria, dove cerca di vivere una vita tranquilla insieme a tutti i suoi animali e ai suoi fedeli dipendenti.
L’unica persona che è riuscita a buttare giù i suoi muri è stata Caterina, detta Cherry, che pian piano si è fatta spazio nella sua vita riempiendo di sorrisi la sua quotidianità, ma dopo il suo brutale assassinio la paura torna a farle compagnia con la sensazione che il pericolo sia sempre più vicino.

«Puoi razionalizzare le paure come vuoi, ma ti condizionano.»

Beatrice era solo una ragazzina quando ha capito quanto può essere brutta e spaventosa la paura. A provocare tale sentimento è stato un amico di suo padre, che è diventato il suo peggior incubo, uno stalker. Anziché denunciare o dire ai suoi genitori cosa stesse succedendo, ha deciso di tacere e trincerarsi nel silenzio, nella solitudine e nello studio.
Adesso Beatrice non è più una ragazzina e la paura è tornata, ma con essa anche la voglia di mettere insieme i pezzi di un puzzle che inquietantemente è stato creato per lei.

Beatrice non si fida di nessuno e anche se è convinta di sapere chi ci sia dietro tutte le strane cose che accadono intorno a lei e di sapere chi sia l’assassino della sua amica Cherry, non dice niente, non vuole rischiare di peggiorare la situazione.
L’ossessione di quest’uomo per Beatrice è diventata con il tempo sempre più grande e lo ha spinto a perfezionare tutte le sue doti, a non lasciare niente al caso e a farne una vera e propria arte.
Non voglio anticiparvi nulla o darvi troppe informazioni perché vorrei che ognuno di voi possa godere della lettura con curiosità fino all’ultima pagina.

“La prossima sarai tu.”

Charlotte Lays è una delle mie autrici italiane preferite, ho sempre amato qualsiasi libro scritto da lei, ma devo dire che avevo un po’ di timore ad iniziare questa lettura perché si tratta di un genere completamente diverso da quello a cui lei ci ha abituato in questi anni.
Creare buona suspense non è semplice ed è facile commettere degli errori, ma fortunatamente non è questo il caso. L’autrice ha fatto un ottimo lavoro in tutte le parti del libro, incutendo sul lettore quel pizzico di paura di andare avanti nella lettura ma anche tanta curiosità, dando un quadro abbastanza chiaro di tutti i personaggi e soprattutto sul loro compito nella storia. Avete presente quella sensazione di presagio che prende allo stomaco, come se fossimo consapevoli che qualcosa di brutto stia per accadere e vorreste sapere cosa sia, ma vi viene comunque la pelle d’oca? Ecco, è proprio questo quello che dovrebbe succedere quando si legge un libro ricco di suspense ed è quello che è successo a me per tutta la durata della lettura di “L’arte dell’ossessione”.

“Me ne sto ferma, immobile, e l’unica cosa che sento in una già calda mattina estiva è il gelo. Quello che ti mozza il fiato e ti penetra nelle ossa.”

Ho amato tutte le sfumature del libro, la leggerezza delle battute di Giovanni, Leonello e Rosalba, e le domande scomode dell’ispettrice Sodi, hanno creato un mix perfetto che mi ha tenuta incollata alla lettura fino alla fine.
Non vedo l’ora di leggere i prossimi capitoli di questa serie è di lasciarmi travolgere di nuovo dalla curiosità.

Ringrazio Charlotte Lays per questa nuova avventura.
Non vi resta che leggere il primo volume della serie “Firenze Criminale” e lasciarvi coinvolgere dalle numerose sfumature di questo libro.
Buona lettura e a presto.



Voto libro - 4.5





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