Silver under nightfall. Ombra del crepuscolo


Genere: Horror

Scritto da: Rin Chupeco

27 ottobre 2023

Remy Pendergast è molte cose: l’unico figlio del Duca di Valenbonne, un cacciatore di taglie d’élite di vampiri fuorilegge e un emarginato tra i suoi compagni Mietitori. Sua madre era oggetto di pettegolezzi anche prima di fuggire con un vampiro, dando origine alle voci secondo cui Remy sarebbe lui stesso un mezzo vampiro. Sebbene il regno di Aluria tolleri a malapena la sua presenza, il padre lo ha trasformato in un’arma da combattimento a difesa del regno. Quando una nuova e terrificante razza di vampiri viene avvistata fuori città, Remy si prepara a indagare da solo. Finché non incontra la vampira ereditiera Xiaodan Song e il suo fidanzato, il signore dei vampiri Zidan Malekh, che potrebbero avere la chiave per sconfiggere le creature. Tuttavia, associarsi alla loro compagnia non farà bene alla sua reputazione. Così quando gli viene offerto un posto al loro fianco per scoprire la verità sulla mutazione del virus che sta affliggendo il regno, Remy si trova di fronte a una difficile scelta. Una decisione di cui potrebbe pentirsi. Ma mentre i tre affrontano pericolose difficoltà durante il loro viaggio, Remy sviluppa sentimenti profondi e complicati per la coppia. Mette quindi in discussione ciò che ritiene vero sui vampiri così come la storia che si cela dietro l’eredità della sua famiglia. Mentre il virus continua a diffondersi nel regno, Remy deve decidere dove risiede la sua lealtà: in suo padre e nel regno che è stato addestrato a difendere o verso in quei vampiri che potrebbero portarlo alla rovina.



Ciao a voi, lettrici e lettori!
Negli ultimi tempi mi sono un po’ discostata dal genere fantastico. Sono in una fase in cui i miei gusti letterari stanno cambiando e devo dire che ormai sono rari i libri fantasy che sanno tenermi sulle spine e col fiato sospeso dall’inizio fino all’ultima pagina.
Oggi sono qui per parlarvi di una piccola eccezione. Leggere questo libro è stato come immaginare un intero film (che un giorno spero di vedere proiettato anche sul grande schermo, perché sarebbe a dir poco pazzesco). Ha certamente dei difetti, ma posso assicurarvi che da tempo non mi capitava tra le mani un’opera così avvincente.
Si tratta di “Silver under nightfall”, scritto da Rin Chupeco e edito da Fanucci (che ringrazio di cuore per l’ARC)!

La trama di questo libro potrebbe sembrare confusionaria a primo impatto ma, tra una pagina e l’altra, si districherà automaticamente davanti ai vostri occhi man mano che vi avvicinerete al finale.
Il protagonista è Remington Pendergast. Per gli amici (e gli amanti) è semplicemente Remy, ma resta pur sempre un mietitore, tra i più temuti cacciatori di vampiri anche per le sue origini. È figlio di Edgar Pendergast, duca di Valenbonne che, nonostante l’avanzare dell’età e dei problemi fisici, non ha perso la sua autorità e la sua nomea di “salvatore di Aluria” per alcuni, “Macellaio” per altri.

Fin da giovanissimo, Remy è sempre stato sotto le costanti pressioni del duca affinché diventasse un protettore del reame. L’opinione che Aluria ha di lui, però, non è di certo rosea e le cose non faranno che peggiorare quando viene accusato di omicidio.
C’è in giro una nuova razza di vampiri su cui Remy vuole fare chiarezza, ma non si sarebbe mai immaginato di trovare sul suo cammino due creature che gli svolteranno la vita e tutte le sue convinzioni. Incontrerà Xiaodan Song, regina dei vampiri, insieme al suo compagno Zidan Malekh, signore dei vampiri. Tra i tre nascerà una collaborazione così stretta da diventare altro, qualcosa di profondo che finirà per legarli indissolubilmente, mettendo a dura prova la mente e il cuore di Remy, nonché la lealtà nei confronti di suo padre e di Aluria.
Tra investigazioni, lussuria, intrighi politici e momenti così splatter da far accapponare la pelle, è impossibile annoiarvi tra le pagine di “Silver under nightfall”.

“L’eternità dovrebbe essere data solo a coloro che sono in grado di assumersene la responsabilità.”

Ammetto che inizialmente non credevo avrei adorato quest’opera. È partita con un ritmo narrativo estremamente lento e gli scontri iniziali con i vampiri mi sembravano durare un’eternità. Quest’atmosfera pesante si è protratta per tutta l’opera rallentandone la scorrevolezza in numerosi punti. Capisco l’intento dell’autorə nel voler condurre l’attenzione del lettore alle descrizioni delle azioni dei personaggi e del world-building, ma secondo me più volte ha fallito nel suo scopo. Ci sono stati momenti (non solo inizialmente, ma anche verso metà libro) in cui ho quasi rischiato di farmi una pep-talk allo specchio per continuare l’opera. Per fortuna non mi è servito arrivare a tanto poiché, ad un certo punto, la trama ha preso una piega incalzante, ed è merito non soltanto dei plot twist inerenti alla Putrefazione, ma specialmente dei protagonisti.

In tutto il libro Remy è stato mosso da due caratteristiche che reputo necessarie per un personaggio del suo calibro: vendetta e stupidità. Nel primo caso, sappiamo che Remy vuole vendicare la morte della madre e per farlo non vuole altro che uccidere la Prima corte di vampiri e la sua imperatrice della Notte. Questo movente di fondo è sicuramente fortificato dalla piega che le vicende prenderanno nel libro, man mano che si verrà a scoprire chi c’è dietro al morbo di efferata violenza che sta colpendo i vampiri spietatamente.
Al contempo, però, ha una strana tendenza a voler lasciarci per forza le penne. Non avete idea di quante volte abbia avuto la tentazione di entrare nel romanzo e dargli uno scossone per aprirgli gli occhi. Per fortuna, anche gli altri due protagonisti sono della mia stessa opinione e infatti di scossoni gliene danno veramente tanti…
Xiaodan è a dir poco divina, anche se in alcuni momenti ho trovato il suo personaggio un po’ piatto. Per alcuni tratti mi ha ricordato leggermente la vampira Carmilla e forse è proprio per questo che, nonostante varie mancanze caratteriali, mi è entrata nel cuore.
Ma sappiamo tutti che lo charme di Lord Zidan Malekh è nettamente superiore. Fin dalla sua prima apparizione mi sono subito arresa all’idea che sarebbe entrato a far parte dell’altarino delle fictional crush supreme (ormai straripante). È incredibile e seducente, dotato di grande intelligenza, furbo e, ammettiamolo, ha un bel po’ l’aria da latin lover. Capisco perfettamente cosa ci trovino Xiaodan e Remy in lui. E che dire, beati loro.

Forse proprio per le grandi differenze tra i tre, non riesco ancora a figurarmeli bene insieme. Spero che la mia percezione cambi con la lettura del secondo volume della serie, anche perché molte volte ho avuto l’impressione che la relazione e la sua componente erotica prendessero il sopravvento sul genere letterario principale, anziché occupare il ruolo di intreccio secondario.
Gli intrighi politici e i giochi di potere sono stati un grande tassello del romanzo, così come i combattimenti di lunga durata e ricchi di azione (e tanto, ma tanto sangue).
Il finale è stato abbastanza prevedibile, data la piega degli eventi e vari cliché letterari a cui ero già preparata. Quello che non mi aspettavo è il senso di esitazione che avrei provato alla fine. È stato come se mi mancasse qualche tassello e non fossi pienamente soddisfatta di quella conclusione. In questo caso, ovviamente, si è trattata di una mia impressione, ma riconosco che come finale di un high fantasy di questo calibro possa sicuramente bastare.

Poi ecco che, per fortuna, vedo l’annuncio di Rin Chupeco del secondo volume della serie, intitolato “Court of Wanders”. In quel momento è iniziata la mia attesa snervante (che, se tutto va come dovrebbe andare, si concluderà con la sua uscita il 2 Aprile 2024).
Lo stile di scrittura è meraviglioso e ben costruito. L’autorə sa decisamente come usare bene le parole per intrappolare chi legge tra le pagine. Alcune descrizioni sono state più prolisse di altre ma, come ho già detto all’inizio, intuisco facilmente l’intento. La maggior parte di esse è stata efficace per capire il world-building alquanto complesso, anche se ci sono stati dei momenti un po’ più confusionari. È bene fornire quante più informazioni possibili per dare a chi legge un quadro ben dettagliato, ma trovo che avrebbero potuto essere disposte meglio, date man mano anziché fare “info-dumping” e dare l’impressione di star allungando il brodo, quando in realtà non è così.

La verità è che, nonostante tutti i difetti che vi ho elencato, il libro nel suo complesso mi è piaciuto da impazzire. Non vedo assolutamente l’ora di continuare quest’avventura!



Voto libro - 3.5








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