Come una sirena
Genere: Biografia
Scritto da: Giovanni Montanaro
24 ottobre 2023
Tutti crediamo di conoscere la Sirenetta di Andersen, ma pochi conoscono la sua vera storia. Come una sirena è l’avventurosa vita del giovane Hans Christian Andersen, figlio di un’alcolizzata e nipote di una prostituta, cresciuto quasi analfabeta e partito a quindici anni da Odense alla volta di Copenaghen, sognando un futuro da ballerino. La carriera al Teatro Reale viene stroncata sul nascere, e Andersen vive anni rocamboleschi: da adolescente, studia in una classe di bambini che hanno la metà dei suoi anni, è povero ma gode del favore e dell’amicizia delle più illustri famiglie, si pubblica da solo i primi libri finché non diventa uno dei più grandi scrittori del suo tempo. Ci riesce passati i trent’anni, scrivendo le fiabe che tutti ricordiamo. Ed è attraverso le fiabe che Andersen dice quello che altrimenti non avrebbe saputo dire, la paura, le emozioni, gli amori mai vissuti per ragazzi e ragazze, e soprattutto per Edvard Collin, figlio del suo protettore. Andersen è il brutto anatroccolo, la piccola fiammiferaia, la principessa sul pisello. Andersen è la sirenetta, una creatura che prova disperatamente ad amare. Dopo anni di ricerche, Giovanni Montanaro ci svela con delicatezza e profondità l’attualità di una fiaba immortale. Che è poi la storia vera di Andersen e del suo corpo difficile da amare, difficile da capire, tutto diverso, diviso a metà. Come una sirena.
Salve lettori! Oggi vi voglio parlare di un libro di Giovanni Montanaro, "Come una sirena", uscito il 24 ottobre, edito da Feltrinelli.
"Sono la sesta figlia del re del mare. Ho la pelle come i petali di rosa, occhi azzurri color fiordaliso e dodici ostriche sopra la coda. Vivo dove l'acqua è limpida e profonda, ma mi attrae l'altro mondo, quello dove abitano gli uomini."
Ci sono storie e poi ci sono altre storie, così potenti perché trattano di questioni tanto universali da essere in grado di tramandere una miriade di messaggi, capaci di resistere al cambiare delle epoche, di essere trasferite con diversi mezzi, ad esempio con il cinema, la serialità, il fumetto o il saggio, che non parlano a una sola categoria di persone, ma danno l'opportunità a tutti di rivedersi in esse. La Sirenetta (1837) di Andersen è una di queste storie e "Come una sirena" è il racconto del suo autore.
Partendo dall'idea secondo cui il racconto di Andersen non sia altro che il mascheramento di una delle più grandi storie d'amore di tutti tempi, l'autore ripercorre i passaggi della vita di Hans Christian Andersen che l'avrebbero portato a scrivere la storia così com'è. Nel libro si tocca nell'intimo la vita dello scrittore danese: l'infanzia povera a Odense, i tentativi di rincorrere il successo, i difficili anni della scuola, il bullismo tollerato, la violenza subita, i primi amori per donne e uomini e gli struggenti sentimenti per Edvard Collin.
"Si sentì, per una volta, uguale agli altri. Anche altri facevano così, ne era sicuro. Come lui, erano tutti soli. Avevano paura dell'amore, e al tempo stesso ne avevano bisogno. Un bisogno tremendo, sublime."
Amici lettori, quando sono venuto a conoscenza di questo libro ne sono stato subito molto contento. Ecco un altro volume pronto ad arricchire la mia bibliografia sul racconto che preferisco. Tali sentimenti mi hanno accompagnato per tutta la lettura e continuano a perdurare anche adesso che l'ho finita.
"Come una sirena" rivela uno studio attento della vita di Hans Christian Andersen e lo sforzo dell'autore è senza ombra di dubbi encomiabile. Si vede che ha messo insieme le diverse autobiografie dello scrittore, lettere, scritti e notizie varie per tirare giù il testo.
Il tutto non prende la forma del classico saggio che parte da un'idea e la sviluppa argomentandola, sceglie la via della narrazione, per cui vi ritroverete a leggere qualcosa di quanto più simile a un romanzo, ma che, come un saggio, si pone l'obiettivo di rivelare, attraverso argomentazioni valide, il reale significato della storia de “La Sirenetta”.
Lo stile narrativo ed espositivo dello scrittore è molto preciso, dettagliato nei punti giusti e invita a provare delle emozioni, un'altra ragione per cui trovo l'opera un ottimo libro. In sostanza, per il lavoro che c'è dietro, lo stile narrativo e le scelte argomentative, credo che "Come una sirena" meriti di essere letto da chiunque voglia approfondire la vita e, badate bene, alcune delle circostanze che hanno prodotto il racconto più famoso di Hans Christian Andersen.
"Per tutta la vita amò Edvard, forse si amarono".
L'ultima parte della recensione la dedico a qualche riflessione personale. Nella prima parte ho cercato di dare un giudizio oggettivo, ma in questa desidero esprimere tanto più sentitamente il mio intimo pensiero sul libro, per il legame profondo che mi lega al racconto di cui tratta.
Già nella recensione de "La Sirenetta" di Benjamin Lacombe ho espresso il mio giubilo nel vedere finalmente narrata l'origine queer del racconto di Andersen, aggiungendo qualche perplessità sul fatto che adesso sembra essere giunti all'errore contrario rispetto al passato: se prima la lettura della storia come il racconto di un amore omosessuale veniva nascosta o ignorata, adesso sembra essere l'unica lettura conosciuta dal largo pubblico. L'errore di tale posizione secondo me sta nell'ignorare due fattori: il primo è che così facendo si decida di adottare il "biografismo" come criterio interpretativo del testo, ignorando che sia solo uno dei tanti con cui leggere la storia e che nella vita dello scrittore ci siano state altre circostanze che abbiano potuto produrla; il secondo riguarda il fatto che si trascurano tutte le altre componenti che costituiscono il ricco substrato culturale del racconto. Mi riferisco al folklore danese, ad Undine di LaMotte-Foquè o anche ad altri elementi che continuano ad essere scoperti, come il legame con la leggenda di Melusine o la tradizione slava (di cui sono venuto a conoscenza solo recentemente).
Non possiamo ritenere con assoluta certezza che La Sirenetta sia la via letteraria con cui Andersen ha affrontato il problema dei suoi sentimenti per Edvard Collin. Questa rimane un'ipotesi estremamente valida, ne abbiamo le prove, ma anche se fossimo sicuri che lo fosse, non possiamo credere che sia l'unico elemento della sua vita che ha messo nella storia o che sia il tratto principale, così ignoreremmo tanti altri livelli di lettura della storia che invece andrebbero equiparati a questa interpretazione.
Devo dire che il libro di Giovanni Montanaro cavalca la stessa onda della rivisitazione di Lacombe e La Sirenetta sembra essere, prima di tutto, la narrazione mascherata dell'amore che Hans ha provato per Edvard. Una differenza tra le due, però, che ho notevolmente apprezzato in questo testo, è che si presta tanta attenzione a raccontare anche altri avvenimenti della vita di Andersen che sono, poi, confluiti nella storia. Elementi come il desiderio di appartenere a un altro mondo, ammirato sempre da lontano, o l'unicità dell'autore tra i suoi simili ben prima che incontrasse Edvard o gli altri amori di cui pure il racconto, forse, porta i segni. Perciò ritengo che "Come una sirena" sia superiore nel portare avanti lo stesso argomento. Confesso, e ciò è il desiderio dell'hardcore fan del racconto, che mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa in più sulla genesi della storia. Ad esempio dell'influenza del nostro paese su "La Sirenetta", delle altre opere che l'hanno ispirata o anche, forse più di tutto, delle modifiche che ha subito in fase di stesura, poiché Andersen ha rimaneggiato più volte l'opera e si potrebbe anche dire che alcuni di questi cambiamenti siano dovuti a nuovi stati d'animo o consapevolezze nella sua vita e alcuni di essi potrebbero riguardare Edvard. Ci sono, infatti, degli scritti sul racconto che potrebbero suggerire che lo scrittore danese si sia poi affrancato dai sentimenti per l'amico e sia riuscito a viverli senza struggersi troppo. Ma questo, ripeto, è forse colpa delle mie pignolerie sulla storia.
Tolto il "brutto", devo dire che il libro mi ha dato modo di riflettere su cose che già sapevo sulla vita di Andersen e sul racconto, di formulare ulteriori ipotesi e di considerare nuovi punti di vista. Molto probabilmente senza leggerlo non ci avrei pensato e alcuni di questi nuovi pensieri mi rassicurano. Perciò rimango entusiasta del libro e rinnovo il mio invito a leggerlo a tutti coloro che desiderano approfondire Andersen o “La Sirenetta”.
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