Belladonna


La serie è composta da: 

1. Belladonna

2. Foxglove


Genere: Fantasy Dark

Scritto da: Adalyn Grace

23 gennaio 2024


Signa ha diciannove anni e da che ricordi tutte le persone che le sono state accanto sono morte. Rimasta orfana ancora bambina, è stata allevata da una serie di tutori tutti interessati più alla sua ricchezza che al suo bene, e tutti defunti prima di poter mettere le mani sulla sua eredità. Gli unici parenti che le sono rimasti sono gli Hawthornes, un’eccentrica famiglia che vive nella cupa ma ricchissima villa di Thorn Grove. Signa non ci mette molto a scoprire i segreti che gli Hawthornes celano tra le mura della tenuta: mentre il padre piange la defunta moglie organizzando feste sfrenate, il figlio maggiore lotta per mantenere alta la reputazione di una famiglia ormai in declino. Il tutto nascondendo al mondo la figlia minore, affetta da una misteriosa malattia. Quando lo spirito inquieto della donna scomparsa appare a Signa sostenendo di essere stata avvelenata e che l’assassino è ancora tra loro, la ragazza si rende conto che la famiglia è in grave pericolo. Per scoprire l’identità dell’assassino Signa ha una sola possibilità: allearsi con qualcuno di tanto pericoloso quanto affascinante che è sempre stato al suo fianco, tessendo con lei un legame potente e irresistibile che nessuno avrebbe mai creduto possibile…


Salve salve!
Sono ancora nel mood di fantasy dark/gotici, quindi ho deciso di recuperare “Belladonna” di Adalyn Grace, che tra l’altro uscirà per Rizzoli a gennaio.

“Signa aprì gli occhi e Morte era lì davanti a lei.
Guardava.
Aspettava.”

La vita di Signa Farrow è stata segnata dalla Morte. Sin da neonata, quando i suoi genitori, e tutti gli invitati a una loro festa, muoiono avvelenati, passando per numerosi zii e tutori il cui unico interesse in Signa è per la sua eredità. Tutte le persone intorno a Signa vengono reclamate da Morte, che la ragazza riesce a vedere, tranne lei.
Arrivata a 19 anni, Signa decide di confrontare Morte e il modo più veloce di richiamarlo è alzare il velo tra la vita e la morte con l’aiuto delle bacche di belladonna.
Dopo questo incontro, in cui Signa cerca di colpire Morte, ma finisce per prendere la vita della malvagia zia con il suo tocco, Signa si ritrova a Thorn Grove come protetta degli Hawthorne.
Thorn Grove è un luogo peculiare e maestoso, ma ammantato di dolore. Da poco la signora della casa, e cugina di Signa, Lillian, è morta dolorosamente. Nonostante il marito, Elijah, sia convinto che la moglie sia ancora sulla terra, Signa è l’unica che riesce a vederla e da Lillian riceve un compito: trovare la persona che l’ha avvelenata e ha causato la sua morte, e che sta facendo del male anche a sua figlia, Blythe, che presenta gli stessi sintomi della donna.
Signa non ha intenzione di lasciare che Morte rovini la sua ennesima possibilità di trovare una famiglia e di crearsi un futuro rispettabile come la società richiede. Ma non può neanche girare le spalle ai pericoli e alle minacce che gravano sui suoi cugini, così come non può ignorare le verità che Morte sussurra attraverso le sue ombre.
Non aiuta il fatto che l’assaggio del futuro che la aspetterebbe in società non è affatto magnifico come pensava, anzi trova le regole, i tè e i gossip insopportabili.

“Se c’era una costante nella vita di Signa era che, ovunque lei fosse, Morte l’avrebbe trovata.”

“Belladonna” non è un brutto libro, intrattiene, il mistero incuriosisce e spinge a continuare la lettura, la parte romance è intrigante, così come l’elemento fantasy è affascinante.
Il problema per me sta nel ritmo della narrazione.
È un mix di lentezza ai limiti della noia nelle scene quotidiane o che riguardano l’ingresso in società, e di velocità eccessiva nei momenti riguardanti il mistero, il Romance e il fantasy, ovvero le parti principali, che incuriosiscono e avrebbero dovuto rendere il romanzo diverso dagli altri.
“Belladonna” secondo me non riesce a spiccare, non riesce a distaccarsi da altri libri del genere, anzi sotto molti aspetti (non tanto di trama quanto di atmosfera e di sensazioni) mi ha ricordato tanto “Caraval”.
Non mi è dispiaciuto leggerlo, ma diciamo che la curiosità non sempre è riuscita a scavalcare quell’accenno di noia, anzi camminavano quasi di pari passo, il che spiega il motivo per cui l’ho finito.

“Come fai a saperlo? Quando tutto quello che fai è scappare, come fai a sapere cosa vuoi?”

I personaggi non sono male; Signa è simpatica e i poteri, che man mano dimostra di avere, ci tengono sulle spine. Non è fastidiosa come temevo potesse risultare, anzi le sue paure sono comprensibili, così come i limiti che si impone, il futuro che pensa di volere e i dubbi che la attanagliano.
Alcuni momenti, in cui sono presenti figure maschili che la distraggono, a volte fanno alzare gli occhi al cielo, ma diciamo che sono accettabili. Vediamoli come la dimostrazione che Signa è una donna intraprendente, ribelle, che non è affatto disposta a lasciarsi chiudere in una gabbia.
Morte è misterioso e affascinante, ha i suoi momenti “da cattivo”, ironici e sfrontati, e altri dolci, si vede che ci tiene a Signa. Così come si vede che è fatto con uno stampino a noi noto, ma è comunque molto carino.

“Non dire il mio nome. Detto da Morte sembra una maledizione.”
“Il tuo nome non è una maledizione, Uccellino. Mi piace come suona.”

Credo che la cosa che mi abbia dato più fastidio è la velocità con cui è stata affrontata la storia d’amore, ho avuto l’impressione che alcune cose dovessero esserci, quindi sono state forzate.
È la prima volta che ho desiderato di vedere più slow e meno burn.
Questa fretta l’ho sentita in quasi tutti gli aspetti più interessanti della storia, o forse proprio perché tali li ho letti con più voracità data la magra del resto della storia?
Non saprei davvero dire, mi ha lasciata un po’ confusa.
Da un lato l’ho trovato un libro carino in senso positivo, ovvero che intrattiene e ha del potenziale; dall’altro è carino in senso negativo, quindi poteva dare di più, ma per la maggior parte del tempo è stato piuttosto “meh”.
Ho apprezzato però le numerose aringhe rosse (espediente narrativo che spinge chi legge a trarre una conclusione sbagliata) che l’autrice ha inserito nel corso della storia per mandarci fuori strada nella risoluzione del mistero.
Mi sono piaciute perché hanno contribuito a rendere il mistero più articolato e, beh… misterioso.
Non credo che proseguirò la serie, leggendo la trama non credo che riuscirebbe a coinvolgermi.
Se voi l’avete letto (entrambi o solo il primo) fatemi sapere cosa ne pensate!
Baci



Voto libro - 3






Genere: Fantasy Dark

Scritto da: Adalyn Grace

22 aprile 2024 

"Signa Farrow non riusciva a non pensare a quel fiore così affascinante e così tossico, e alla residenza della sua famiglia che ne condivideva il nome comune, Foxglove, digitalis purpurea, mentre fissava il cadavere dell’ex duca di Berness.” Un uomo è stato assassinato. Il signore di Thorn Grove è stato incastrato. E Fato, l’inafferrabile fratello di Morte, ha preso residenza in un sontuoso palazzo lì vicino. Fato è determinato a vendicarsi, dopo che Morte ha preso la vita della donna che amava molti anni fa: vuole Signa per sé, a qualunque costo. Signa e sua cugina Blythe sono certe che Fato possa aiutarle a salvare Elijah Hawthorne dall’ingiusta prigionia, ma più tempo trascorrono con lui, più spaventosa diventa la loro realtà. Signa inizia a mostrare nuovi poteri che la collegano al passato di Fato. Misteri e pericoli si annidano dietro ogni angolo e le due cugine devono imparare a capire di chi fidarsi, mentre i loro destini rimangono in bilico tra gli omicidi mai svelati che perseguitano la loro famiglia e gli inaspettati giochi di Fato…




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