Everyday History


Genere: Romance

Scritto da: Alice Archer

23 gennaio 2024
 

Ruben Harper è un tipo caparbio e non si è mai trovato davanti un ostacolo che non abbia saputo trasformare in trampolino. È abituato a ottenere ciò che vuole con le ragazze, ma quando perde la testa per un uomo capisce che le sue tecniche di seduzione dovranno fare un salto di qualità. Dopo mesi di insistenze, convince Henry Normand a uscire con lui per una cena che si prolunga in un weekend intenso. Tuttavia, la profondità inaspettata della loro sintonia lo spaventa e finisce per metterlo in fuga.


Il timido e cauto Henry, suo ex docente di Storia alle superiori, è in cerca di qualcosa che possa dargli una svegliata e sospetta che Ruben sia proprio lo stimolo che stava aspettando. Quando il ragazzo lo pianta in asso, però, fatica a rappacificarsi con quanto è accaduto. Ispirato dalle loro conversazioni, comincia a scrivere dei pezzi sui ricordi contenuti negli oggetti quotidiani. Ruben è sedotto dai suoi articoli, ma la fama crescente porta Henry lontano e lo rende sempre più irraggiungibile.






Buonasera lettori,
torno da voi per parlare di “Everyday History” di Alice Archer, edito Triskell Edizioni che ringrazio per la copia ARC regalataci.

“Everyday History” è un romance m/m autoconclusivo bellissimo. I due protagonisti sono un professore di storia molto dotato (Henry Normand) e un suo alunno (Ruben Harper) che si innamora di lui a mano a mano che il corso va avanti, ammaliato dal suo sapere, dal suo eloquio, dall'intima conoscenza dell'uomo che il ragazzo impara ad apprezzare leggendo nei i suoi gesti la passione che mette in quello che fa.
Li osserviamo girarsi intorno fino alla fine del corso, poi si incontrano di nuovo dopo una promessa/sfida che si lanciano e che non sanno se sarà raccolta davvero.
Quando si rivedono, nonostante la brevità del loro conoscersi, nonostante la differenza d'età e i diversi momenti della vita in cui si trovano, i loro sentimenti emergono prepotenti, ma paura e razionalità spingono Ruben a fuggire.
Henry riconosce in Ruben l'amore, sente profondamente che sia la persona della sua vita, ma comprende la ritrosia del ragazzo e lo lascia andare.
L'incontro con Ruben è stato epifanico per lui perché riesce a sbloccare un nodo che Henry aveva dentro di sé e che gli impediva di mettersi in gioco nella vita.

Stanco di nascondersi, inizia a scrivere per “curarsi” dall'amore per Ruben e cercare l'uomo con cui trascorrerà il resto dei suoi giorni.
Nasce così il blog “Everyday Hystory”: avete notato come un modo per lasciarsi conoscere dagli altri (e conoscere gli altri) è quello di raccontarci attraverso le cose che possediamo? Attraverso il racconto delle storie legate agli oggetti che ci appartengono e che amiamo, apriamo una finestra all'altro, uno spiraglio sull'anima. Ed è proprio quello che fa Henry nel suo blog, ogni giorno racconta di un oggetto a cui è legato, da dove viene, perché è suo, i ricordi e le emozioni che a esso sono associate e accade che il mondo si innamori di Henry.
I due uomini, l'uno raccontandosi, l'altro inseguendolo, cercheranno di trovare le loro strade e forse un incrocio in cui ritrovarsi.

Questo libro parla di molte cose, di amore e resilienza, di come si possa essere buoni nonostante le durezze della vita. Ma soprattutto parla di separazione.
Tutti nella nostra vita, chi più chi meno, abbiamo affrontato la separazione, e “affrontare” è proprio il termine giusto da utilizzare, perché alla separazione si deve essere preparati come davanti a un nemico: “corazzati” perché sappiamo che la “botta” sarà forte.
Durante una delle sue conferenze, Henry chiede a dei bambini orfani:

“Anche se un addio si porta sempre dentro un dolore, è possibile trasformarlo in un augurio? L'augurio di stare bene ed essere felici, per esempio. C'è una piccola parte di voi che può dire, nel vostro cuore, alla persona che se n'è andata, “Ti auguro di stare bene senza di me, e io farò del mio meglio per stare bene senza di te?
Penso, che forse, se riuscirete a trovare quella parte di voi, riuscirete a non perdere il vostro cuore”.

È una domanda molto, molto, molto difficile, a cui io non sono ancora riuscita a dire di sì.
La presentazione del libro parla di una prosa unica e sontuosa. È vero, è scritto benissimo e mi sono gustata ogni frase, è un libro arricchente e molto dolce, che consiglio tantissimo.

Voto libro - 5









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