Caldo come la neve


Genere: Romance

Scritto da: Elle McNicoll

26 novembre 2024

Dopo un anno e mezzo al college, Jasper sta tornando a casa, a Lake Pristine, ma solo per dire alla sua famiglia che lascerà gli studi di psicologia per seguire la sua vera passione: il design. Al suo arrivo in città, distratta dalla folla radunata in centro, va a sbattere con l'auto, rovinando platealmente la proposta di matrimonio di sua sorella Christine. Tra la folla, purtroppo, c'è anche Arthur, l'unico ragazzo con il quale Jasper non è mai riuscita ad andare d'accordo. Arthur gestisce il cinema di famiglia e con suo cugino sta girando un documentario su Lake Pristine. Nulla sfuggirà alla videocamera: i preparativi per il matrimonio di Christine, le audizioni e le prove per lo spettacolo di Natale, le piccole storie quotidiane e tutti i segreti di Lake Pristine. Ma soprattutto, la verità che si nasconde dietro a certi sguardi, capaci di sciogliere anche il cuore più freddo...


 

Ciao readers,
Appena ho scoperto che sarebbe uscito “Caldo come la neve” di Elle McNicoll edito Rizzoli, ero certa che l'avrei letto e così è stato. Riassumiamo un po' la trama e poi vi spiego le mie impressioni.

Jasper, dopo un anno e mezzo, sta per tornare a casa per una pausa dal college e deve trovare il coraggio di confessare ai suoi genitori che la strada che hanno scelto per lei non è quella che desidera davvero. Appena arriva in città nota una folla riunita e, incuriosita, finisce fuori strada rovinando quella che era la proposta di matrimonio di sua sorella. Tra la folla c’è anche l’unica persona in città con cui non è mai riuscita ad andare d’accordo: Arthur.

Arthur è il proprietario dell'unico cinema della città e si è fatto convincere dal cugino a girare un documentario attingendo da ciò che accade in paese. Jasper è tornata, forse questa volta potrebbero smetterla di litigare una volta per tutte e magari provare a essere amici.

“Essere una giovane donna autistica le aveva richiesto moltissimi sacrifici in nome della “normalità”, solo per ambire al quieto vivere.”

Jasper è neurodivergente e da quando ha ricevuto la diagnosi si è finalmente sentita se stessa e non più sbagliata. Il problema è che la famiglia vorrebbe fosse come loro, per questo ha deciso di indossare una maschera diventando la ragazza d’oro di Lake Pristin. L’unico con cui non è mai riuscita ad andare d'accordo è il suo compagno di classe Arthur, che sembra essere infastidito da lei.
Jasper è altruista e sempre disponibile con tutti: studia all'università, convinta dai suoi genitori, ma non la rende felice; aiuta sua sorella per il matrimonio e sua madre per lo spettacolo dello Schiaccianoci essendo anche un'ottima ballerina. Hanno sempre preteso tanto da lei senza impegnarsi a capire cosa lei volesse davvero dalla vita. La sua famiglia è stato l’ostacolo più difficile che ha dovuto affrontare secondo me, un padre succube della madre, una madre e una sorella prime donne. La sorella praticamente non ha un minimo di amore per nessuno, tantomeno per lei, tutto le è dovuto e non rispetta minimamente Jasper, ha dei comportamenti che non sono né giustificabili né riscattabili con nessuna azione al mondo, mi sono sentita ferita di riflesso e avrei tanto voluto essere lì a difendere Jasper, ma per fortuna c’era il suo “nemico” Arthur al suo fianco.

«Voglio che tu sia te stessa. Non solo la versione edulcorata e rispettosa che mostri agli adulti, tutta te stessa. La te che urla e quella che sta zitta. Io ho sempre voluto te.»

Arthur lavora nel cinema di famiglia, deciso a portare avanti l’eredità del padre venuto a mancare troppo presto. Quando il cugino decide di voler fare un documentario sulla città che ne sveli i retroscena decide di partecipare. Lake Pristin è una città in cui sono tutti felici, nessuno va via per sempre e ci sono personaggi particolari, praticamente è una Stars Hollow senza eccessi. A quanto pare non tutti sono felici in città e così Arthur e suo cugino iniziano a filmare tutto ciò che accade, cercando retroscena da svelare. È proprio mentre sta filmando la proposta di matrimonio di Christine che si accorge che Jasper è tornata. La ragazza da cui non riesce a togliere gli occhi di dosso e con cui non riesce a smettere di litigare.

«Perché, non sono nella tua testa?»
«No. Sei ovunque.»

Questo dovrebbe essere un enemies to lovers ma onestamente mi sembra più che Arthur non sia capace di esprimere i propri sentimenti, per questo ha iniziato a litigare con Jasper. I suoi gesti nei confronti di Jasper, che non si accorge di nulla, sono molto dolci e romantici per questo tutti sanno ciò che sta accadendo tra loro tranne i protagonisti stessi.

Ci sarebbe tanto da raccontare e vi dirò, mi piacerebbe vedere questa storia sul grande schermo proprio perché questa cittadina mi ricorda tanto una famosissima serie. Non credo nelle redenzioni miracolose di persone che sono brutte dentro e fanno del male a chiunque, chi nasce tondo non può morire quadro.
Ho apprezzato leggere della neurodivergenza perché non la conoscevo bene come sarebbe giusto e penso che informarsi sia importante. Spesso si pensa che il diverso sia qualcosa che non possiamo comprendere o molto lontano dalla nostra realtà, invece questo libro lo ha reso veramente semplice, a portata di mano. Per me, la citazione che condivido di seguito è stata la chiave di svolta:

“Se sei una persona che non riesce a muoversi come il resto del branco, cosa fai? Diventi una tela bianca, così le persone possono proiettare su di te quello che vogliono, o chiunque vogliano. E tu sei al sicuro. E sai questo cosa implica? Qualunque cosa pensi di sapere su di me, probabilmente non è reale.”

Ringrazio l'autrice per aver aperto la strada a questa tematica delicata ma anche al tema dei problemi familiari e del bullismo. Anche se sono temi “ingombranti” non risultano pesanti perché sono contornati da una storia dolce in cui i due protagonisti si avvicinano andando contro a delle etichette che si sono imposti da adolescenti.

Devo davvero dire altro? Non perdete tempo e correte a leggere questo libro e a godere di Lake Pristin.
Buona lettura.

Voto libro - 4






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