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Genere: Thriller

Scritto da: Sarah Pekkanen

8 Ottobre 2024

Catherine pensa di conoscere la madre Ruth: la donna che l'ha cresciuta sola contro tutti, che ha sacrificato ogni cosa per lei. Ma adesso che Catherine è pronta per vivere la sua vita e andare via di casa, Ruth sarebbe disposta a tutto pur di impedirglielo... E se i sintomi sempre più evidenti dell'Alzheimer che dimostra fossero una finzione? Catherine non è più sicura di nulla, e quando Ruth, una notte, scompare senza lasciare traccia, comincia ad aver paura... Quale terribile segreto nasconde sua madre? Un thriller che non lascia tregua da una delle autrici americane di maggior successo.



Ciao a tutti!
Oggi voglio parlarvi di "Quello che non mi hai mai detto" di Sarah Pekkanen un libro Piemme uscito un po’ di tempo fa e che solo ora riesco a recensire. Si tratta di un thriller psicologico la cui trama mi ha subito incuriosita. Prometteva tensione, segreti di famiglia e un rapporto madre-figlia tutto da scoprire, insomma elementi che amo nei romanzi di questo genere.

Il cuore del romanzo è il rapporto tra Ruth e Catherine, madre e figlia, che vivono una vita apparentemente tranquilla ma carica di misteri e segreti non detti.
Quando Catherine inizia a sospettare che sua madre non sia chi dice di essere, la storia prende una piega intrigante che mescola passato e presente, portandoci a scoprire pezzo dopo pezzo cosa si cela dietro la facciata perfetta.
Fin da subito si percepisce che qualcosa non torna, anche con la malattia che colpisce Ruth, l’Alzheimer, appare tutto strano, troppo in ordine, come se Ruth stesse recitando un ruolo. Ruth è troppo protettiva, quasi paranoica, e Catherine inizia a sospettare che dietro l'affetto della madre si nasconda una verità molto più scomoda. Cosa nasconde Ruth e, soprattutto, perché?

"Perché c'è una cosa che noi donne sappiamo fare meglio che sparire: proteggere i nostri figli."

La trama si sviluppa in modo avvincente ma senza ricorrere a colpi di scena forzati o a ritmi incalzanti, anzi a tratti è fin troppo piatto. Non è il classico thriller che ti tiene incollato per l'adrenalina, ma piuttosto una storia che cattura per la profondità dei personaggi e per i tanti strati emotivi che emergono man mano che si entra nella loro intimità.
Il racconto alterna i punti di vista delle due protagoniste e questa scelta narrativa funziona molto bene, perché ci permette di entrare nella mente di entrambe, di percepire i dubbi della figlia e le paure della madre, di scoprire quanto sia fragile e manipolabile la verità quando viene nascosta da anni di bugie e traumi. Ruth è un personaggio davvero affascinante, complesso, costruito su contraddizioni: amore e paura, sacrificio e controllo. Catherine invece incarna la forza della giovinezza, il desiderio di indipendenza e la sete di verità, anche quando questa rischia di distruggere tutto ciò che conosce, forse l’unica cosa che pecca del suo personaggio sono le poche emozioni.

Dal punto di vista stilistico conosco già Sarah Pekkanen, scrive con eleganza e precisione. Il suo linguaggio è semplice ma mai banale, molto attento all’interiorità dei personaggi e al fattore psicologico.
La tensione è costruita con cura, dettagli inquietanti e flashback che aggiungono profondità alla narrazione.
Personalmente, ho apprezzato molto questo romanzo, anche se non è il tipo di thriller che mi ha tenuta incollata alle pagine, anzi mi ha coinvolta per altri motivi, come il legame madre-figlia, la riflessione su quanto il passato possa influenzare le nostre scelte e per il messaggio che a volte proteggere chi amiamo può spingerci a compiere scelte estreme.

Quindi consiglio "Quello che non mi hai mai detto" a chi ama i thriller psicologici costruiti con intelligenza, dove il vero mistero non è un crimine irrisolto, ma l’identità di chi credevamo di conoscere da sempre. Un romanzo che ci ricorda come, anche nelle relazioni più strette, possa nascondersi un lato oscuro.
Da leggere per riflettere, per emozionarsi e per lasciarsi trasportare da una storia fatta di verità scomode, legami viscerali e coraggio femminile. 

Voto libro - 4






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La serie è composta da: 

1. Il fiume incantato 

2. Il fuoco infinito 


Genere: Romantasy

Scritto da: Rebecca Ross

8 ottobre 2024

L’isola di Cadence è un luogo ricco di magia: le notizie vengono diffuse dal vento, gli scialli possono diventare resistenti come armature e ci sono lame che con un piccolo taglio possono instillare una paura profonda. Da tempo immemore, però, il territorio è diviso dal confine dei clan, una lunga catena di rocce che separa l’Est, dominato dai Tamerlaine, dall’Ovest, su cui regnano i Breccan. Sono passati dieci anni da quando Jack Tamerlaine ha lasciato Cadence per approdare sul continente, dove ha dedicato la sua vita allo studio della musica. Ma quando sull’isola le bambine iniziano a scomparire una dopo l’altra, Jack viene richiamato a casa per unirsi alle ricerche. Adaira, l’erede dell’Est, sa che gli spiriti che governano i quattro elementi rispondono solo alle melodie di un bardo e, credendo che siano coinvolti nelle sparizioni, è costretta a chiedere aiuto a Jack. I due non si vedono da quando erano piccoli e non facevano altro che bisticciare, ma ora, loro malgrado, devono collaborare. Canzone dopo canzone, Jack e Adaira imparano a conoscersi come se fosse la prima volta, mentre scoprono che le cause dietro ai dispetti degli spiriti sono più sinistre di quanto immaginassero. Un antico segreto giace sotto la superficie di Cadence, e potrebbe stravolgere il precario equilibrio dell’isola minacciando la sicurezza di tutti gli abitanti.

Un mistero da risolvere, un’isola divisa a metà a causa di segreti ormai dimenticati, due protagonisti rivali sin da bambini, sullo sfondo di un paesaggio che ricorda le splendide brughiere e le scogliere a picco della Scozia. Dall’autrice di Divini rivali e Spietate promesse, una nuova avventura ricca di incantesimi, folklore e romance.

«Sono soltanto una strofa ispirata dal tuo ritornello, e ti seguirò fino alla fine, quando l’isola prenderà le mie ossa e il mio nome non sarà altro che un ricordo su una lapide accanto alla tua».



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Genere: Fantasy

Scritto da: T. Kingfisher

8 ottobre 2024

Marra è la più giovane fra le tre figlie del sovrano del Regno del Porto. Insieme alle sorelle, Damia e Kania, ha il dovere di salvaguardare la pace nel proprio paese, stretto nella morsa dei nemici che premono ai confini. Per scongiurare ogni rischio di scontro e assicurarsi l'alleanza del Regno del Nord, Damia viene data in moglie al principe Vorling. Poco tempo dopo, però, il corpo esanime della principessa viene riportato a casa. Dicono sia morta in seguito a una caduta, che sia stato un incidente, ma Marra non può crederci. Così, quando Vorling sceglie Kania come sua nuova sposa, Marra, pervasa da un senso di terrore, decide che questa volta non resterà ferma a guardare. Ucciderà il principe. Si mette quindi in cerca della magia più potente che conosca: quella di una Vocedombra, una strega in grado di comunicare con l'aldilà. Per raggiungerla, Marra dovrà attraversare la temibile Terra Riarsa, una distesa di chilometri avvolta nelle tenebre e devastata dalla siccità, e, per ottenere il suo aiuto, dovrà portare a termine tre compiti apparentemente impossibili: cucire un mantello di ortiche, resuscitare un cane da un mucchio d'ossa e catturare un raggio di luna. Ma, a guardarla meglio, la Vocedombra non sembra che una vecchina con uno strambo senso dell'umorismo, che si rifiuta peraltro di partire senza la sua gallina, una bestiola piuttosto invadente che dicono sia anche posseduta da un demone. Canedossa è un amico fidato, ma fa spavento a chiunque lo incontri. E Marra è solo una principessa che si sta improvvisando eroina. Riuscirà questa banda sgangherata a portare a termine la missione? T. Kingfisher rende omaggio agli elementi tradizionali del fantasy e della fiaba, e, allo stesso tempo, li sovverte, rileggendoli in chiave dark e ironica. Una storia originale, tenera e avventurosa che ci ricorda che gli eroi possono assumere diverse forme, che le streghe non sono sempre del tutto cattive, e che ognuno ha il diritto di scegliere il proprio lieto fine.





Salve salve!
Avevo adocchiato questo libro sin dalla sua uscita in inglese, ma ho approfittato dell’uscita italiana per Mondadori per leggerlo. Si tratta di “Nettle & Bone. Come uccidere un principe” di T. Kingfisher.

«C’è solo una storia riguardante le madrine che è immancabilmente vera. Se non veniamo invitate ai battesimi, finisce sempre male.»

Marra è la terza figlia della regina di un regno portuale molto piccolo. Per proteggerlo dai più potenti regni vicini, la regina dà in sposa la figlia primogenita Damia al principe del regno del Nord.
Passano pochi mesi e la salma di Damia ritorna a casa: è caduta dalle scale, è stato un incidente.
Per mantenere viva l’alleanza, la secondogenita Kania va in sposa allo stesso principe. Kania è più forte, resta incinta molte volte.
Nel frattempo, Marra viene mandata in convento. Non diventa suora, ma capisce cosa significa non essere una principessa. Migliora nel cucito, strappa le erbacce, assiste ai parti e impara come salvaguardarsi per evitarne uno. Le sue mani si riempiono di calli eppure nulla poteva prepararla allo scoprire cosa significa essere una principessa.
Due volte Marra visita sua sorella e solo la seconda volta scopre quali segreti e orrori si nascondono tra le mura.
Marra deve salvare sua sorella. Non ha potuto farlo da bambina, ma può farlo adesso da adulta, quindi parte alla ricerca della vocedombra più potente del regno.
La strega le affida tre prove impossibili, solo dopo averle superate le darà ciò che cerca: un modo per uccidere un principe.
Sarà quello che Marra si aspetta?

“La principessa che Marra era stata era ormai morta, morta come Damia nella sua tomba, morta come i bambini che Kania aveva provato a far nascere, senza riuscirci.”

La storia inizia in medias res, Marra ha già compiuto la prima impresa impossibile e sta compiendo la seconda.
L’avventura non gira intorno alle prove impossibili, queste sono un espediente creato dalla vocedombra per mettere Marra in difficoltà. Non mi dilungo per non rovinarvi la lettura, ma questa scelta mi è piaciuta per due motivi: il primo è che, sul momento, è stata inaspettata; il secondo è che smuove l’idea di fiaba che ci facciamo iniziando il libro.
“Nettle & Bone” infatti ha la struttura simile a quella di una fiaba, e anche l’atmosfera, che viene ribaltata e stravolta e resa oscura, matura, violenta.

“Gli alberi erano pieni di corvi e i boschi erano pieni di pazzi. Il pozzo era pieno di ossa e le sue mani erano piene di fil di ferro.”

Come dicevo, la storia inizia in medias res e il resto ci viene raccontato attraverso flashback. Tutti i flashback iniziano nei momenti più inaspettati della vita di Marra e si riconducono al presente in maniera geniale e studiata nei dettagli. Grazie, sopratutto, al sapiente utilizzo dello “show, don’t tell”. Quanto mi ha piacevolmente stupita la bravura dell’autrice nel presentare personaggi e situazioni! Nulla mi è sembrato scontato o noioso grazie al suo stile dinamico.

Cosa dire dei personaggi? Vengono ripresi alcuni tipi della fiaba classica, ma sono reinterpretati in una luce più vera, più forte, femminista, che celebra tutti i tipi di forza e coraggio, anche quelli che all’apparenza non lo sembrano.
Marra è un’eroina, ma allo stesso tempo non lo è. Lei è una mezza principessa quasi suora che vorrebbe passare il tempo a cucire, perché è lì che si sente al suo agio e al sicuro. Il cucito non le dice che non è abbastanza bella, abbastanza saggia, abbastanza furba o forte o intelligente. Marra è una ragazza come tante, un’adulta che si è ritrovata in un mondo a cui non era preparata e a una realtà che non sa come affrontare, per questo si affida a qualcuno di più anziano e saggio e spaventoso: la vocedombra.
Marra è una personaggia in cui è facile rivedersi, perché non sa come sia più giusto vivere, sa però che ha bisogno di fare qualcosa per sua sorella e lo fa al meglio delle sue capacità. A volte dà l’impressione di essere trainata, quanto invece è trainante, il collante del gruppo e la forza motrice della storia. Ha paura ed è normale, ma combatte come può; a volte sembra un po’ immatura per la sua età, ma è coerente con il modo e i luoghi in cui è cresciuta.
Spesso è confusa dalla rabbia che prova perché le è stato insegnato ad essere calma e pacata, ma quando comprende il mondo in cui vive, la rabbia inizia a farsi largo.

“Aveva fatto tanto ed era così stanca e come poteva essere solo l’inizio, quello?”

La vocedombra e la sua gallina con il demone all’interno sono un capolavoro e la punta di diamante della storia. Indimenticabili. Se mi chiedeste chi vorrei essere da grande direi: lei.
È stato molto interessante leggere dei modi in cui l’autrice ha sperimentato con i personaggi classici della fiaba come la principessa, la fata madrina, il cacciatore, etc.
Vi ho detto che c’è anche un pizzico di “found family”?!
Ho trovato “Nettle & Bone” una storia che strizza l’occhio al classico, stravolgendolo per renderlo moderno, femminista e con un profondo senso di giustizia.

“È sorprendente quanto spesso la gente sia disposta a negare ciò che vede. Marra pensava che forse ormai il mondo era così bizzarro e la vista così danneggiata che molti erano disposti a credere che tutto potesse essere uno scherzo della luce.”

Vorrei segnalare che tra i temi trattati si parla anche di violenza domestica, gravidanza forzata e aborti spontanei.

“Da bambina forse non avrebbe capito, ma Marra non era più la bambina di un tempo. Aveva trent’anni, e adesso tutto ciò che rimaneva di quella bambina erano le ossa.”

Sinceramente mi sono innamorata di questa storia e sono curiosa di leggere altro dell’autrice.
Baci

Voto libro - 5


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Genere: Romance Queer

Scritto da: N.R. Walker

8 ottobre 2024

Maddox Kershaw è il cantante della più famosa boy band del mondo. È in cima a tutte le classifiche, ha vinto qualsiasi premio, è su tutte le piattaforme social e viene considerato l’uomo più sexy del momento. È il classico “cattivo ragazzo”, un vero e proprio mistero di cui tutti sul pianeta vorrebbero un pezzo. 

Ma è anche stanco ed esaurito, isolato e solo. E mentalmente non è pronto a iniziare un tour. 

Roscoe Hall è il personal manager di Maddox. Il suo è un lavoro che prevede il successo, la ricchezza e la visibilità e lui l’adora. Maddox ha occupato tutta la sua vita per gli ultimi quattro anni. Roscoe lo conosce davvero e vede il vero Maddox, cosa che nessun altro può fare. 

Inoltre, è innamorato di lui. 

Quando lo stress della tournee diventa eccessivo, quando il mondo comincia a franare, Roscoe diventa l’ancora di salvezza di Maddox. Ma come questi già sa, mentre Roscoe sta per scoprirlo, più è forte la luce, più scura sarà l’ombra.

Buongiorno Confine,
Rimanendo sulla scia dei romance queer, oggi vi parlo di un’altra lettura in anteprima che Triskell edizioni mi ha gentilmente inviato: “Code Red”, primo libro della serie “Atrous” di N. R. Walker, autrice di cui ho già letto qualche romanzo in passato.

Questo romanzo ci catapulta nel mondo di una boy band di successo globale, tematica che mi affascina sempre nei romance, e i nostri protagonisti sono Maddox Kershaw, uno dei componenti del gruppo nonché volto principale, e Roscoe Hall, il suo manager/assistente personale/tutto ciò che gli serve essere in quel momento.
I due lavorano insieme da ormai 4 anni e stanno per partire per l’ennesima turnee mondiale, ma questa volta c’è un’energia diversa tra loro, la complicità lavorativa che hanno sempre avuto è più forte che mai e li attrae sempre di più l’uno all’altro.

Maddox ha la classica aura da bello e tenebroso, veste sempre di nero e nelle sue canzoni dà tutto se stesso. Ha una bellissima complicità con il resto del gruppo ma ha anche bisogno dei suoi spazi e di allentare la tensione dell’essere una celebrità e di tutti i problemi che comporta. In Roscoe trova la giusta via di mezzo del non essere completamente solo e depresso, ma allo stesso tempo non dover essere Maddox Kershaw degli Atrous, solo Maddox.
Soprattutto nella seconda metà del romanzo viene approfondito il lato di Maddox più profondo e tormentato, quello di un ragazzo che cerca di tenere a bada i suoi demoni e la paura di non essere mai abbastanza.
Vengono anche trattati i temi della depressione e degli attacchi di panico, cosa che ho apprezzato molto.

“Gli passai l’altra mano intorno al collo e lo tirai a me, stringendolo in un abraccio. All’inizio si irrigidì, e mi domandai se non avessi fatto la cosa sbagliata, ma poi sospirò e si sciolse contro il mio corpo. E sospirò di nuovo... fino a che non compresi che non stava affatto sospirando. Era come se respirasse a fondo per la prima volta da sempre. Come se solo in quel momento riuscisse a farlo.”

Roscoe invece, nonostante sia la voce narrante del romanzo, è il personaggio a cui mi sono sentita meno legata e l’ho trovato meno profondo e meno caratterizzato anche rispetto ad alcuni personaggi secondari. Sicuramente il suo lavoro di manager lo porta quasi ad annullarsi in funzione dei ragazzi della band, ma avrei preferito che l’autrice gli desse più spazio come personaggio a sé stante nella storia e non solo in funzione del personaggio di Maddox.

“Baciami, Roscoe. Nessun quasi-bacio, non stuzzicarmi. Baciami e dimostrami che lo vuoi davvero.”

Nel complesso comunque è stata una lettura molto carina e veloce. All’inizio del libro ho trovato lo stile poco fluido, ma dopo qualche capitolo mi sono abituata e non ha compromesso la lettura anche se questo non è uno dei miei stili preferiti.
Una cosa che ho notato è che ci sono vari errori di battitura, secondo me maggiori rispetto alle solite occasionali sviste che si trovano nei romanzi e questo a lungo andare mi ha dato un po’ fastidio.
Sicuramente leggerò anche il prossimo volume di questa serie non appena uscirà in italiano, soprattutto perché sono curiosa di leggere di più degli altri membri della band e nello specifico del prossimo protagonista, Jeremy.
Buona lettura!

Voto libro - 3.5



Genere: Romance Queer

Scritto da: N.R. Walker

4 febbraio 2025

Steve Frost sognava di indossare la cintura di vincitore dei campionati nazionali di arti marziali miste, e magari diventare un professionista, e invece si ritrova a lavorare come guardia del corpo per i ricchi e famosi di Los Angeles.

Guadagnandosi in fretta un’ottima reputazione per la sua notevole gestione delle persone, ottiene un posto nella squadra di sicurezza della boyband emergente del momento, gli Atrous. Anni dopo è a capo della loro squadra della sicurezza. Conosce quei ragazzi, e dopo innumerevoli tour, voli, viaggi in auto, eventi pubblici e concerti, si avvicina a un membro in particolare.

Jeremy è stata una delle colonne portanti degli Atrous sin dal primo giorno, e ancora di più negli ultimi mesi. Ora che è diventato il volto della band ancor più di prima, si trova a confrontarsi con le attenzioni di un fan-stalker squilibrato.

Quando la fama e lo stress diventano troppo e la salute di Jeremy subisce un colpo, Steve diventa il suo salvagente. Ma come Jeremy già sa e Steve sta per scoprire, neanche la stella più luminosa può brillare per sempre.

Ciao Confine!
Eccoci qui con il secondo e conclusivo volume della dilogia “Atrous” di N. R. Walker, iniziata con “Code Red” e che si conclude con “Code Blue”. Ringrazio anche questa volta la Triskell edizioni per l’invio della copia digitale in anteprima.

Il romanzo riparte circa due anni dopo gli eventi del precedente e questa volta leggiamo la storia dal punto di vista di Steve Frost, il capo della squadra di sicurezza degli Atrous che avevamo già imparato a conoscere nello scorso capitolo. Steve è un personaggio chiuso e solitario e, anche se lavora già da vari anni per loro, nessuno della band e degli altri componenti del suo team lo conosce davvero, almeno finché una situazione di emergenza lo porterà a stare 24 ore su 24 a contatto con Jeremy.

Da quando Maddox ha preferito restare più in sordina negli eventi pubblici e nelle interviste, Jeremy è diventato il nuovo volto della band ed effettivo front man con tutti i privilegi e difetti di essere al centro dell’attenzione mondiale. Perché avere un’enorme villa con piscina, due auto di lusso e un conto in banca impareggiabile vanno in secondo piano quando arrivano delle serie minacce alla sua vita da una fan fuori controllo. La situazione è così delicata che Steve, insieme a uno dei suoi sottoposti, va a stare a casa sua per garantire la sua sicurezza. Anche se il caso è in mano all’FBI si protrarrà a lungo, portando Jeremy a chiedersi se vale ancora la pena rischiare così tanto.

Come nello scorso libro, ma qui ancor di più, il tema centrale è la salute mentale e soprattutto le conseguenze che derivano dall’essere un personaggio di fama mondiale. Moltissimi aspirano alla celebrità, la fama e ad arrivare in alto, non pensando che quando sei sulla cima sei alla mercé di chiunque e se cadi la discesa è profonda. Mi è piaciuto moltissimo com’è stato trattato questo tema: l’essere famosi ha tanti risvolti che la maggior parte di noi può solo immaginare; spesso facciamo finta che non ci sia altro oltre ai privilegi, oltre all’articolo di giornale o al bell’aspetto. Queste sono persone come tutti e le bersagliamo delle peggiori accuse o altro, disumanizzandoli.
Dopo che nel primo volume abbiamo visto i problemi di attacchi di panico e ansia di cui è afflitto Maddox a causa della pressione di dover essere sempre perfetto per i fan, in questo vediamo un’altra sfaccettatura della croce della fama in Jeremy.

“Questa vita non sembra vera. Stiamo davanti a centinaia di fan urlanti a un concerto, poi torniamo nelle stanze d’albergo chiuse a chiave, o nelle nostre case vuote. È così solitario. Ti fa sembrare tutto distaccato e diventa facile perdere la consapevolezza di sé.”

La storia d’amore fra Steve e Jeremy è dolcissima e ho apprezzato che si sia evoluta pian piano, quando i protagonisti hanno incominciato a conoscersi veramente. Bello anche il tema della scoperta di sé e delle mille sfumature dell’orientamento sessuale.

“Ti amo per quello che sei quando il mondo non guarda.”

Mi dispiace di essere arrivata alla fine di questo, seppur breve, viaggio e di dover salutare Maddox, Jeremy e tutti gli Atrous, avrei voluto leggere molti altri libri su loro cinque, ma anche questo in qualche modo è un insegnamento che è presente nella storia, perché si sa, concludere qualcosa di bello è sempre difficile ma a volte è necessario mettere la parola fine per avere un nuovo inizio.
Vi auguro buone letture!



Voto libro - 4










 

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Genere: Narrativa ragazzi

Scritto da: Harriet Muncaster

8 ottobre 2024

Mirabella è unica perché speciale. La mamma è una strega, il papà un folletto e il fratello Silvano un maghetto. Lei è un po’ di tutti e tre! Due avventure stradivertenti e con un briciolo di magia da leggere tutte d’un fiato! In questo libro ti aspettano i pasticci più incredibili di Mirabella: una pozione sfuggita al suo controllo che causa non pochi problemi in classe e una vacanza dai nonni che si trasforma in un vero caos! 



Ciao Readers,
Oggi mi sono dilettata con uno dei libri per bambini che la DeAgostini mi ha gentilmente regalato. “Avventure stregate. Mirabella” di Harriet Muncaster è un libro con due avventure all'interno: “Pozioni fuori controllo” e “Magie a più non posso”.

“Pozioni fuori controllo” ci racconta di Mirabella, una bambina metà fata e metà strega con la capacità di cacciarsi sempre nei guai. Nonostante abbia promesso di comportarsi bene, già il primo giorno alla scuola dalle streghe nulla sembra andare nel verso giusto. Spesso sembra che sia più facile trasgredire alle regole che rispettarle, eppure ogni volta che lo fa qualcosa non va come dovrebbe. Per fortuna accanto alla sua amica Carlotta imparerà un'importante lezione.

“Grazie al cielo, oggi non è successo niente di grave. Ma ricorda, le regole esistono per il tuo bene. Devi assicurarti di seguirle!”

“Magie a più non posso” invece ci racconta di come Mirabella provi a fare la brava e a non combinare guai, ma quando viene invitata a casa dei nonni, nonostante si impegni a tenere la sua magia sotto controllo, i guai sembrano trovarla sempre. Si impegna ad essere una brava fatina per rendere felici i nonni, ma sopprimere una parte di sé non è una buona idea. I nonni ci tengono che venga usata la magia in modo controllato, quando però la paura di deluderli la spinge a usare la magia di nascosto il disastro è assicurato.

Ammetto che è sempre più radicata in me l’idea che queste letture siano perfette per i piccoli lettori. Queste due avventure lasciano a chi legge una lezione importante, io già ne ero a conoscenza vista la mia “veneranda età”, ma per le lettrici e i lettori più piccole è un messaggio importante: le regole sono fatte per essere rispettate perché ci tengono lontane dai guai e anche se trasgredirle può sembrare divertente, le conseguenze possono essere pericolose. In ogni caso chiedere aiuto agli adulti è sempre la soluzione migliore, perché possono risolvere la situazione ma anche insegnare ad affrontare le varie situazioni. È giusto che i bambini imparino anche a chiedere aiuto senza aver paura di una ritorsione come castighi, rabbia o rimproveri.

Molto belli anche i disegni che accompagnano la lettura per mostrarci ciò che sta accadendo come in un cartone animato. È per tutti questi motivi che vi dico sempre la stessa cosa e cioè di non perdere l'occasione di fare un regalo utile ai vostri bambini. Penso davvero che questi volumi siano un ottimo modo per rendere divertente la lettura, specialmente con i passatempi che ci sono alla fine del libro, oltre che per i guai in cui si cacciano i protagonisti. Per di più il prezzo è un ottimo incentivo per i genitori; al prezzo di un libro potrete avere una doppia avventura, convinti?
Mi auguro di sì. Ora vi saluto, alla prossima e buona lettura piccole lettrici e piccoli lettori.


Voto libro - 5



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Genere: Narrativa per ragazzi 

Scritto da: Hannah Gold

8 Ottobre 2024

E SE POTESSI COMUNICARE CON UNA BALENA?
 
Quando Rio viene mandato in California a vivere con una nonna che conosce a malapena, si sente completamente solo. Ma tutto cambia quando incontra Marina, una ragazza che gli svela il segreto delle maestose balene grigie che migrano nelle vicinanze. E lì, al limite dell’incredibile immensità dell’oceano, Rio stringerà un legame inscindibile con Becco Bianco, gigantesca regina del mare. Ma quando Becco Bianco scompare, Rio dovrà rinunciare a una parte di sé e intraprendere un pericoloso viaggio per ritrovarla… 
Un’impresa travolgente per salvare il pianeta, una storia di amicizia sulla connessione tra un ragazzo e una balena e su un legame che li renderà entrambi liberi.

Immergiti in questa avventura profonda e affascinante come l’oceano!


Salve lettori,
Oggi vi parlo di “La Balena Perduta” di Hannah Gold, edito da Salani, che ringrazio per la copia omaggio.

La storia segue Rio, un ragazzo che vive in Inghilterra. A causa di questioni familiari, deve andare a vivere con la nonna che non conosce in una località lontana e isolata in California. Seppure inizialmente restio a questa nuova vita, Rio scopre, attraverso la convivenza con la nonna, il misterioso disegno di una balena che apparteneva alla madre, una connessione profonda con la natura e con un’incredibile creatura marina, Becco Bianco, una balena grigia che diventa protagonista di una delle avventure più emozionanti della sua vita.

La trama si sviluppa attorno a un tema centrale di solitudine, speranza e ricerca interiore, ma anche di amore per la natura e di lotta per proteggerla. Nonostante il contesto iniziale di tristezza e incertezza, il romanzo evolve in un viaggio che mescola la scoperta di sé con la meraviglia del mondo naturale. La narrazione si snoda tra incontri significativi, sorprese e colpi di scena, senza mai cadere nella retorica ma rimanendo sempre autentica e coinvolgente.

“Nessuno di noi può salvare il pianeta per conto suo, ma insieme potremmo averne la possibilità.”

La struttura del libro è ben equilibrata, con un ritmo che alterna momenti di introspezione e riflessione a passaggi di grande tensione e azione. Ogni capitolo è intriso di emozioni sincere e immagini che rendono le descrizioni dei paesaggi e dei personaggi vivide. La figura della balena, simbolo di una natura minacciata e fragile, diventa un mezzo per esplorare temi universali come la crescita, l’amicizia e il legame tra uomo e ambiente.

Personalmente, “La Balena Perduta” mi ha trasmesso una sensazione di pace e di speranza. Inoltre, c’è una forte riflessione sulla connessione profonda che possiamo stabilire con la natura e con gli altri esseri viventi, anche nei momenti di solitudine. È un libro che fa riflettere sul nostro impatto sul mondo e sull’importanza di preservarlo, ma allo stesso tempo è una storia che insegna anche a non arrendersi di fronte alle difficoltà.

“[…] a volte la vita vera non va come vorresti tu” […] “ma questo non significa che ci si deve arrendere. Significa solo che devi fare il possibile per mettercela tutta.”

Consiglio sicuramente questo libro a chi ama le storie che toccano il cuore e fanno riflettere sul nostro rapporto con il mondo naturale. È un racconto che parla a tutte le età, capace di ispirare sia i più giovani che gli adulti, regalando non solo un’avventura emozionante, ma anche un messaggio forte di speranza e di cambiamento. Non posso che congratularmi con l’autrice per lo splendido lavoro.
Spero di leggere al più presto un altro suo libro perché la Gold è unica nello scrivere avventure indimenticabili.


Voto libro - 5

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 Genere: Paranormal romance

Scritto da: Azura Helianthus

8 ottobre 2024

Arya è di natura metà demone, come suo padre, e metà dea, come sua madre. I suoi incredibili poteri la rendono una delle donne più pericolose al mondo, ma, nonostante questo, la ragazza ha sempre preferito il bene alle fiamme dell'Inferno. Al contrario, Dantalian è un servo del male, condannato a una discendenza che non voleva, con l'ossessione per il potere e per questo motivo dannato per l'eternità. I due non si sopportano, ma il destino gioca loro un brutto scherzo. Vengono costretti ad accettare un incarico all'apparenza insignificante, che però cambierà radicalmente le loro vite: proteggere Ximena, la figlia di Azazel, demone della vendetta, uno degli angeli ribelli che avevano seguito le folli idee di Lucifero. La giovane, compiuti da poco vent'anni, sta vivendo come un'umana ma sta attirando l'attenzione di troppi demoni. Come se tutto ciò non bastasse, per riuscire al meglio nell'impresa, Arya e Dan dovranno sposarsi, contro la loro volontà, con un rito demoniaco. Che cosa succede allora quando luce e tenebre si incontrano? E se non si sapesse più dove inizia una e finiscono le altre?




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La serie è composta da: 
 
1. Uno di noi sta mentendo

2.  Uno di noi è il prossimo

3. Uno di noi è tornato

 

Genere: Mistery Romance/Young Adult

Autore:  Karen M. McManus 

21 gennaio 2022


Cinque studenti trascorrono un'interminabile ora di punizione nella stessa aula: Bronwyn, la studentessa modello, Nate, il bello e dannato, Cooper, il campione sportivo, Addy, la reginetta del liceo, e infine Simon, l'emarginato, uno che, per vendicarsi di chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che ogni settimana rivela dettagli piccanti sulla vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, i cinque ragazzi non possono certo definirsi amici eppure qualcosa li unisce. Ognuno di loro, infatti, è profondamente diverso da come appare in pubblico. Ognuno di loro nasconde segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell'aula, quel giorno, solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso e senza apparente motivo, Simon crolla a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo dei quattro ragazzi inizia a vacillare. Per poi crollare definitivamente quando la polizia scopre che proprio loro sono i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon. In men che non si dica, Bronwyn, Addy, Cooper e Nate da semplici testimoni diventano i principali indagati dell'omicidio...

Chi sarà stato? L'assassino si cela dietro il volto di uno dei quattro sospettati, o potrebbe essere qualcuno che quel giorno non si trovava in aula punizioni? Quale oscuro segreto tentava di nascondere l'assassino? 

Amiche lettrici, ben trovate.
Oggi, finalmente, posso recensirvi liberamente un thriller spettacolare che mi ha preso veramente tanto. Complice, forse, anche il gioco che Mondadori ha organizzato per la promozione, "Uno di noi sta mentendo" di Karen M. McManus mi ha coinvolto come pochi.

In un liceo di Bayview, cinque ragazzi vengono mandati in un'aula di punizione dopo le lezioni. Sono stati trovati in possesso di cellulari in classe, quando questo è vietato. I cellulari non appartengo a loro seppure sono stati trovati nei loro zaini.
Bronwyn, Addy, Cooper, Nate e Simon, sono ragazzi insospettabili che non hanno mai dato motivo di essere sorvegliati o puniti. Tutti tranne uno, Nate, che ha una vita un po' movimentata e incarna il prototipo del bad boy.
Bronwyn è la classica secchiona, Cooper è il ragazzo d'oro, futura stella del baseball, Addy è la svampita. eterna ragazza del bello della scuola e Simon è colui che tutti evitano e odiano perché è il classico ficcanaso che mette alla berlina i segreti dei suoi compagni. Simon, infatti, gestisce un'App, "Senti Questa", in cui pubblica gli affari dei liceali di Bayview, esponendoli alle prese in giro e ai giudizi di tutti.
Mentre sono in punizione, Simon muore dopo aver bevuto un bicchiere di acqua preso dal rubinetto del lavello in classe, per uno shock anafilattico. Inutili i soccorsi dei suoi compagni di punizione. che non trovano l'Epipen che lui porta sempre nel suo zaino, né quelle in infermeria.
Si comprende subito che Simon è stato ucciso e purtroppo i principali sospetti del suo omicidio sono proprio Bronwyn, Cooper, Addy e Nate.
I sospetti sono corroborati dal fatto che ognuno di loro avrebbe avuto motivo di ucciderlo, visto che Simon stava per pubblicare dei segreti scottanti che riguardavano ognuno di loro. 
Vero è che nelle scuola tutti hanno motivo di odiare Simon, tutti avrebbero un movente, perché ognuno di loro ha almeno un segreto che Simon ha svelato o ha minacciato di svelare, solo che al momento della morte con lui c'erano i quattro ragazzi in questione.

Amanti del thriller e non, dovete comprare questo libro!
I motivi sono tanti, ma quello principale è che questo romanzo è veramente
riuscitissimo nel suo genere. Fino alla fine non riuscirete a capire chi, il come e soprattutto il perché!
Questa autrice è nuova per me, non avevo mai letto nulla di suo, nemmeno in lingua. Le riconosco tantissime qualità e sicuramente seguirò le sue pubblicazioni.
Ha uno stile fresco e giovanile, una narrazione ricca e vivida, la lettura è scorrevole e dal ritmo incalzante.
Molto brava a distribuire indizi e ad inserirli dove noi non andremmo mai a cercarli. 
Ogni pagina ci induce a cambiare idea, a sospettare di questo personaggio piuttosto che di quell'altro, per poi farci tornare all'idea iniziale.
Nonostante la mia abilità nello smascherare intrighi e quant'altro, devo dire che La McManus mi ha messo in crisi, ma non mi ha fregato però! 
La narrazione contempla i punti di vista dei quattro ragazzi indiziati. A turno conosceremo la loro storia, i loro segreti, la loro reazione a tutto quello che sta succedendo e vedremo accadere, proprio sotto ai nostri occhi, una svolta per ciascuno di loro, perché, come scoprirete, troverete molte storie dentro la storia stessa.
A causa del gioco ho già svelato molto della trama, ma sono stata attenta a non dire nulla di fondamentale, vi prometto che sarà bellissimo lasciarsi catturare dagli avvenimenti senza conoscerli prima.
Mi sono divertita molto con questa lettura, mi sono sentita parte attiva della storia, forse anche per merito del gioco, della caccia all'assassino organizzata da Mondadori.
Non voglio dirvi altro, non voglio proprio dirvi nulla. Se vi fidate di me e conoscete già il mio modo di recensire, sapete che non vi rifilo una delusione, quindi andate a comprare e leggete "Uno di noi sta mentendo". Preferibilmente comprate il cartaceo che ha una cover bellissima.
Buona lettura. 


Voto libro - 4.5 






Genere: Mistery Romance/Young Adult

Autrice: Karen M. McManus

1 febbraio 2022

È passato un anno dalla tragica morte di Simon Kelleher, in tanti hanno cercato di imitare la sua app, ma nessuna è riuscita ad affermarsi, anche perché, prosciolti da ogni accusa Nate, Bronwyn, Addy e Cooper, i gossip portati alla luce si sono sempre rivelati poco appetitosi. Fino a questo momento, almeno. Attraverso la chat degli studenti della Bayview High, infatti, ha preso piede una nuova inquietante versione di "Obbligo o verità", destinata a portare alla luce altri oscuri segreti degli allievi della scuola e verso la quale tutti provano una morbosa attrazione. È come se tutti a scuola si fossero dimenticati della fine fatta da Simon che, per il modo in cui usava il gossip come arma, aveva finito per soffrire più di chiunque altro. Tra i primi a essere coinvolti c'è anche Maeve, sorella di Bronwyn, costretta suo malgrado ad affrontare una situazione scomoda a causa della sua scelta. Del resto, si sa: a scuola basta commettere un errore per ritrovarti un'etichetta appiccicata addosso per il resto della vita. La posta si fa via via più alta e quando il gioco prende una piega inaspettata è ormai chiaro che bisogna trovare, e fermare, chi lo sta orchestrando prima che sia troppo tardi... 


Salve Confine,
finalmente, dopo quasi quattro anni dall’uscita di “Uno di noi sta mentendo”, arriva in Italia il secondo capitolo di questa fortunata serie della scrittrice Karen M. McManus, “One of us is”. Infatti, grazie al blog Paranormalbooklover, che ha organizzato il party, e a Mondadori, che lo ha permesso, sono riuscita a leggere in anteprima “Uno di noi è il prossimo”, uscito lo scorso primo di febbraio.
È importante che vi dica che, se non avete letto il primo romanzo e volete farlo in vista dell’uscita della nuova serie TV ad esso ispirata in esclusiva su Netflix, allora è meglio non andare avanti a leggere questa recensione perché inevitabilmente ci saranno spoiler.
È passato più di un anno dalla morte di Simon Kellher e dalle conseguenze che ha scatenato.
Il liceo Bayview sembra tornato alla normalità e tutte le persone coinvolte da Simon, accusate ingiustamente della sua morte e poi prosciolte da ogni accusa, hanno ricominciato a vivere la loro vita.
Cooper, libero di esprimere la sua sessualità, è un astro nascente del baseball della sua università; Bronwyn è andata a studiare lontano da San Diego, mentre il suo ragazzo Nate è rimasto in città a lavorare per una ditta di costruzioni insieme a Addy che, invece, lavora in un locale frequentato dagli studenti del suo ex liceo.
La vita sembra scorrere tranquilla, sennonché, nella chat del liceo di Bayview, uno sconosciuto ha lanciato un nuovo gioco crudele: “Obbligo o verità”. Ogni studente chiamato a giocare ha la possibilità di scegliere tra obbligo o verità per poi accollarsi le conseguenze della scelta fatta.
Il gioco sembra, sin da subito, voler ferire gli studenti presi di mira e, quando un obbligo finisce in tragedia, sembra arrivato il momento di scoprire chi si nasconde dietro allo sconosciuto che li costringe a giocare.
Spetta ancora una volta a Maeve, sorella di Bronwyn, portare alla luce il mistero che si nasconde dietro a tutto quello che sta succedendo a lei e ai suoi compagni, e non solo.
Tra un indizio e un pedinamento, aiutata dal suo migliore amico Knox, nonostante lo spettro di una tragedia personale che sembra non voler più affrontare, Maeve si ritrova coinvolta su più livelli, fino a svelare una triste e inaspettata verità. Ma a quale costo?

“Chiunque sta conducendo il gioco in questo momento sarà in pieno delirio di onnipotenza. E la questione è che siamo noi a dargli tutto quel potere. Preoccupandoci. Reagendo. Passando il tempo a chiederci chi sarà il prossimo e cosa ci sia di vero. Siamo noi ad alimentare la bestia.”

Comincio subito col dire che il romanzo potrebbe essere letto da solo come Stand Alone, ma non renderebbe al meglio senza aver letto il primo, utile per la comprensione di alcune dinamiche fondamentali del microcosmo di Bayview.
Continuo dicendo che, proprio in virtù del fatto che “Uno di noi è il prossimo” è un secondo volume, e quindi il seguito di un primo romanzo riuscitissimo e acclamatissimo, non mancheranno i paragoni tra i due, sono inevitabili.
Karen M. McManus mi ha conquistata sin da subito quando quattro anni fa ho letto “Uno di noi sta mentendo”, tanto che in attesa del seguito appena uscito ho letto anche l’altro romanzo da lei scritto “Non devi dirlo a nessuno”, uscito due anni dopo.
Il suo stile rimane sempre lo stesso, non migliora col tempo perché non c’è nulla in cui poteva ancora migliorare.
La sua scrittura fresca e giovanile, semplice e fluida, rende qualsiasi cosa lei scriva godibile e soddisfacente da molti punti di vista. La lettura è incalzante e la suspense che l’autrice riesce a infondere in ogni scena cruciale incuriosisce e sprona il lettore ad arrivare fino alla fine senza aspettare troppo tra una lettura e l’altra.
I personaggi sono, come sempre, ben costruiti, quasi tridimensionali, perfetti per questo genere mistery young adult. Inoltre li conosciamo già quasi tutti se abbiamo letto il primo romanzo della serie.
Questa volta il compito di raccontare, e portare avanti la storia, è di tre giovani al penultimo anno di liceo: Meave, Knox e Phoebe.
Meave sappiamo già essere la sorella piccola di Bronwyn. Se la sorella oggi è libera di vivere il suo sogno deve dire grazie anche a lei, che, con le sue capacità intuitive e le sue abilità tecnologiche, era riuscita a fare luce sul mistero di Simon.
Meave sarà una delle vittime del gioco “obbligo o verità” che coinvolgerà direttamente anche Knox, suo ex ragazzo, ora amico del cuore.

“Mi sento come una pesca lasciata troppo a lungo sul davanzale di una finestra che sta per collassare su sé stessa. Ingannevolmente liscia all’esterno, mentre dentro piano piano marcisce.”

La giovane ha sulle spalle anni di sofferenze a causa della leucemia, ora in regressione da quattro anni, ma lo spettro di una ricaduta è sempre pronto ad aleggiare su di lei. Nonostante questo, è sempre reattiva e combattiva, pronta a difendere le persone che ama, anche a costo della sua salute e della sua felicità. Lei, all’interno di questo romanzo, vivrà una tenera storia d’amore fatta di piccole incomprensioni e malintesi dovuti alla sua inesperienza e alla sua paura di non affezionarsi a nessuno per paura della morte.
Knox è un bravissimo ragazzo, alto e allampanato, considerato pochissimo dal padre, cosa che lo ferisce profondamente. È un amico eccezionale, sempre pronto a spalleggiare Meave, ad aiutarla e a perdonarla quando verrà il momento. È il perfetto Watson per la sua piccola Sherlock e insieme riusciranno a venire a capo anche di questo nuovo mistero.
Phoebe è una ragazza all’apparenza frivola, “facile”, ma nasconde una grande sofferenza dovuta alla perdita prematura del padre, in seguito alla quale la sua vita e quella della madre, di sua sorella e suo fratello, sono cambiate radicalmente.
I POV alternati di questi tre personaggi regalano al romanzo dinamicità e la possibilità di entrare a fondo nelle loro vite, nei loro problemi, nelle loro fragilità e in quelle dei compagni di scuola, che sono quelli di tutta una generazione, quella di oggi, che paga il prezzo della sovraesposizione eccessiva ai social e alla tecnologia.
Devo dire che la storia in sé non ci regala nulla di nuovo, segue lo schema del romanzo precedente, per forza di cose e non per mancanza di fantasia da parte dell’autrice. Anzi le va il merito di aver trovato nuove dinamiche all’interno di uno stesso schema.
Il primo romanzo rimane ineguagliabile per diversi motivi, primo tra tutti il finale praticamente inaspettato, ma anche questo merita, sebbene non mi abbia fatto provare la stessa adrenalina di “Uno di noi sta mentendo”, forse perché ho trovato un po’ scarso l’elemento mistery/thriller, che era quello che mi interessava particolarmente. Infatti, diventa intrigante in questo senso solo dopo il 60%.
Se ve ne consiglio la lettura? Certamente. Questa autrice è davvero bravissima e non mi rimane che sperare che Mondadori porti in Italia anche l’altro suo romanzo, “The Cousins”. Non vedo l’ora di leggerlo!
Buona lettura.


Voto libro - 4





Genere: Mistery Romance/Young Adult

Autrice: Karen M. McManus

8 ottobre 2024

Sono passati ormai due anni dalla morte di Simon Kelleher e non è stato affatto facile scrollarsi di dosso l'accaduto. Prima di tutto Bronwyn, Cooper, Addy e Nate hanno dovuto provare la loro innocenza e trovare il vero colpevole, poi Maeve, Knox e Phoebe si sono dovuti misurare con un imitatore di Simon. Ora sono tutti di nuovo riuniti per trascorrere insieme l'estate, ognuno con l'idea di andare finalmente avanti con la propria vita. Peccato che a Bayview nulla sia mai facile o scontato. Dapprima una scritta comparsa all'improvviso su un tabellone pubblicitario ricorda a tutti in città che è arrivato il momento di iniziare un "nuovo gioco". E quando un membro del gruppo scompare, è chiaro a tutti che il "gioco" in questione è serio e chiunque ne sia l'iniziatore non ha nessuna intenzione di condividerne le regole. Sempre che di regole ce ne siano. Come se non bastasse, qualcuno di inaspettato riemerge dal passato e fa ritorno in città. Che la storia sia destinata a ripetersi, conseguenze mortali comprese? Simon in fondo aveva ragione: tutti i segreti, prima o poi, vengono a galla. E Bayview ne ha ancora molti da rivelare. Incalzante, sorprendente, ricca di colpi di scena e di personaggi complessi e coinvolgenti, la conclusione della serie mystery di McManus terrà i lettori con il fiato sospeso.




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