Tutto ma non il mio tailleur



Genere: Romanzo Rosa

Autore: Cecile Bertod



Trudy Watts ha tutto quello che ha sempre sognato: un lavoro in banca che la soddisfa, un ragazzo fantastico e un appartamento in una delle zone più alla moda di Londra. Non cambierebbe nulla, neanche gli orari impossibili in ufficio. Dopo sei anni dalla sua assunzione, quando ormai sembra stia per arrivare la tanto attesa promozione e il suo matrimonio con Horace è vicino ecco che la catastrofe le piomba addosso. E Trudy viene trasferita in una sperduta cittadina della Scozia. L’arrivo è traumatico: detesta tutto e tutti e desidera solo scappare via. L’unico luogo in cui rifugiarsi è un piccolo pub, il cui giovane proprietario si diverte non poco a punzecchiarla. Ed è proprio lì che forse, improvvisamente, la sua vita cambierà.



Ciao ragazzi,
come promesso sono tornata per raccontarvi un po' le vicende di Trudy ed Ethan, i protagonisti del presequel che vi ho recensito in precedenza in "Nessuno tranne te" di Cecil Bertod. Qui abbiamo avuto uno spiraglio minimo sulla loro vita ma a me è bastato per incuriosirmi e divorare la loro storia raccontata in "Tutto ma non il mio tailleur". Trudy è una donna fissata con il lavoro, il suo obiettivo è fare carriera, pensa solo alla sua promozione.
"Tre parole per descrivermi?
Realizzata.
Professionale.
Consapevole".

Lavora moltissimo ed è innamorata da sei anni del suo futuro marito Horace, conosciuto come l'uomo della soffitta del prequel, anche lui molto impegnato essendo un avvocato di successo. La loro relazione è molto rigida, nulla può raggiungere l'eccesso ad esempio se devono litigare ma sono impegnati basta chiamare il "Time" e si rimanda a una data da definirsi. Essendo una donna molto posata trova normale che per mangiare, litigare, parlare o fare sesso bisogna far coincidere le due agende. Dopo sei anni con lui ormai non riesce nemmeno a concepire un altro tipo di relazione. Ma...c'è sempre un ma...Trudy, un giorno di pura follia, decide di fare una sorpresa a Horace e di raggiungerlo a sua insaputa. (Ora mi rivolgo a tutte le donne del mondo: se volete rimanere con il vostro compagno a tutti i costi evitate le sorprese!)
Di fatti trova Horace sulla scrivania con la sua più importante cliente, ma in una posizione che non può trarre in inganno: non stanno lavoravano. Trudy nemmeno dopo questa scena
umiliante riesce a lasciarsi andare in grida isteriche maledicendolo come qualsiasi persona normale. Sfoga il suo dolore nell'alcool e ubriaca acconsente al trasferimento per 6 mesi a Turiff. A nulla serve provare ad annullare, ormai il danno è fatto. La cosa peggiore è che il suo trasferimento è dovuto ad una causa di bancarotta quindi il suo intervento dovrà risanare o chiudere la banca, mandando per strada i dipendenti. Trudy parte e a causa di "s-fortunati" eventi vive nella casa sopra quella di Ethan. Ethan è un aitante proprietario del pub locale che non lascia indifferenti le donzelle del paese che passano spesso a trovarlo a casa. I nostri due protagonisti fin dal loro primo incontro non saranno indifferenti l'uno all'altro ma ci vorrà tempo prima che Ethan riesca a scavare nella rigidità e nella testardaggine di Trudy per farle provare un brivido e un'emozione senza appuntamento.

" «Trudy», mormora quando mi allontano da lui per risalire lentamente i pochi gradini che portano al piano di sopra.«Dimmi» e mi fermo accanto alla ringhiera.«Ti va di venire da me?»«Ethan, ne abbiamo già parlato, lo sai. Tra un mese…»«Dovrai andartene per forza?»«Non… Non per forza. Nel senso… Se la filiale resta aperta, immagino avranno bisogno di un direttore, ma non credo che…»«Allora riparliamone tra un mese, no?»«E nel frattempo cosa facciamo?»«Ci proviamo».Non si avvicina. Aspetta pazientemente una risposta, ma ormai lo conosco e mi basta un suo sguardo per capire quale sforzo sovrumano stia facendo per restarsene tranquillo lì, al suo posto, fingendosi la riservatezza fatta persona.«Ethan…»«Di’ di sì», prendendomi tra le braccia. «Di’ solo di sì», ripete in un sussurro, chinandosi sulle mie labbra."

Il libro continua tra la diffidenza iniziale dei dipendenti che hanno paura per le loro sorti, litigi, adattamento all'assenza di: WiFi, smog e stress. Questa non è una vita che può piacere ad una donna in carriera che respira gas di scarico e mangia stress a colazione ma servirà per azionare un cambiamento che la farà diventare una donna migliore grazie ad Ethan che non mollerà la presa su di lei. Ma i sei mesi passeranno, Trudy saluterà Ethan prima di andare via? Ethan le permetterà di partire? Parto dal presupposto che io amo Cecil Bertod, tralasciando la schiettezza e la spontaneità con la quale crea i suoi personaggi, principalmente amo il fatto che si parla di persone normali. Non ci sono donne troppo sexy o uomini troppo ricchi, solo persone comuni, reali. Mi sento di consigliarvi vivamente questo libro, lo stile è semplice e fluido. non ci si annoia mai. Che sia ironia, sarcasmo o arrabbiature improvvise dovute al tempo, la nostra Trudy non ci permette di alzare gli occhi dal libro. Un po' spaesata ci mostra la gentilezza del luogo, il folklore e le tradizione che la coinvolgeranno più di quanto voglia ammettere. Non vi prometto che non vi esaspererete nel maledire la reticenza di Trudy nei confronti di Ethan ma sorriderete nel vedere il cambiamento che avverrà in lei. Iniziamo la lettura con la partenza di una donna inconsapevolmente vuota e quando chiudiamo il libro riscopriamo una donna nuova e con un nuovo bagaglio emozionale. Se vi va di immergervi in questa storia aprite il libro e partite con Trudy per Turriff. Buona lettura, Katia.


Voto storia - 4 bellissima



Voto erotico - 3 sexy




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