Un'estate per sempre
Autore: Alice Adams
Genere: Narrativa
4 Luglio
Amici inseparabili durante tutti gli anni dell'università, Eva, Benedict, Sylvie e Lucien si laureano a Bristol nel 1997, in un mondo carico di promesse che si affaccia sul nuovo Millennio. Innamorata dell'inafferrabile playboy Lucien e desiderosa di lasciarsi alle spalle un'educazione austera e opprimente, Eva si trasferisce a Londra per lavorare in un'importante banca. Benedict invece rimane all'università per finire il dottorato in fisica, struggendosi segretamente d'amore per lei, mentre i fratelli Sylvie e Lucien adottano uno stile di vita più bohémien dedicandosi all'arte, ai viaggi e alle avventure.
Gli anni passano e i quattro amici si accorgono che le loro strade sono sempre più distanti e che per ognuno di loro non è facile continuare a inseguire i sogni di un tempo. Convinti di non riuscire più a essere artefici dei loro destini, sentono di avere ancora bisogno l'uno dell'altro. Amori infranti e carriere finite in maniera disastrosa li riavvicineranno, ma in modi che non avrebbero mai potuto immaginare...
Salve, Confine.
Il mare e l'estate sono ancora lontani per la
sottoscritta, così ho deciso di anticipare i tempi e prepararmi alle
vacanze dedicandomi ad una lettura che si svolge proprio durante i mesi
estivi: "Un'estate per sempre" di Alice Adams, edito Mondadori. Non si
tratta della solita storia d'amore, ma di storie di vita, di crescita,
l'affrontare alti e bassi che ci mettono davanti alle grandi
responsabilità. Il racconto di ognuno di noi.
“«Immagino che non
ci saranno molte altre occasioni per questo. Uscire solo noi due,
intendo, senza fare nulla di particolare, solo andarcene in giro e
parlare di tutto e di niente. Forse è così che succede quando si diventa
grandi. Ciascuno prende la propria strada. Qualche volta mi guardo
intorno, guardo il mio lavoro, il mio appartamento e la mia auto, e non
riesco a credere che gli altri mi abbiano scambiato per un’adulta e mi
permettano di avere tutto quello che ho. Ma è così, vero? Siamo noi gli
adulti ora.»”
Quando si è giovani tutto sembra possibile. Siamo
pieni di sogni, aspettative e speranze che la nostra sarà una vita
sfavillante, come l'abbiamo sempre desiderata. Ma quando si sta per
varcare la soglia e irrompere nella vita vera a molti, forse a tutti,
l'ignoto e ciò che non conosciamo fa paura. É una calda giornata
d'estate del 1995 a Bristol. Eva, Benedict, Lucien e la sorella Sylvie
si sono appena laureati e si stanno godendo la loro ultima estate da
giovani senza pensieri, ognuno a modo suo pieno di domande ed incertezze
su quello che li aspetta un domani. Ma si sa, la vita è imprevedibile,
niente è come ci aspettiamo e dopo quella fatidica estate ognuno di
loro affronterà la quotidianità e l'avvenire in modo diverso. Eva, da
sempre con un debole per l'inafferrabile playboy incallito Lucien,
intraprenderà un'eccitante carriera in finanza nella City, mentre
Benedict continuerà gli studi di dottorato in fisica, oltre a non darsi
pace per il suo amore a senso unico per Eva. I fratelli Lucien e Sylvie,
invece, rappresenteranno la parte più hippie del gruppo, ancora in
cerca di divertimento e avventure per il mondo.
Gli anni scorrono,
le estati si susseguono, e tutti loro si accorgeranno come la vita da
adulti sia complicata, che molte cose che un tempo si davano per
scontate invece non lo sono. La loro amicizia sarà messa alla prova
dalla lontananza e da qualcosa di più profondo: segreti, sensi di colpa,
amori irrealizzati e fallimenti. Negli anni a cavallo tra il vecchio e
il nuovo millennio, seguiremo le vite di questi quattro amici, persone
normali con vite e problemi di ogni giorno, ma che rappresentano una
generazione e il suo confronto con la realtà dura e cruda e che non
regala niente. Ma se nello sfondo ci sono le complicazioni, le sconfitte
e le vittorie della vita, il senso finale di tutto è uno soltanto: la
famiglia non è quella che ci mette al mondo, o almeno non solo quella.
La famiglia è quella che ci scegliamo ogni giorno, che si cura e
preoccupa di noi, quella cerchia di persone speciali che chiamiamo
"amici". E per loro vale sempre combattere, fino alla fine.
“«Io
credo che fondamentalmente siamo uguali. Noi, loro, qualsiasi altra
generazione. Siamo tutti convinti di essere unici come cristalli di
neve, ma in realtà non lo siamo. Ti ricordi come ci sentivamo diversi da
giovani? Ci credevamo dei rivoluzionari solo perché ci tingevamo i
capelli e ci facevamo qualche pasticca alle feste. Dio santo, saremmo
inorriditi allora se avessimo saputo che in realtà eravamo simili a
tutti gli altri, che le persone sono le stesse in tutto il mondo.
Strano, perché oggi la trovo una cosa piuttosto confortante, mi fa
sentire rassicurata.»
«Non è andata come ci aspettavamo, non è così?»
«Non credevo che le cose sarebbero cambiate così tanto e che avremmo potuto fare così poco per controllarle.»
«Il fatto è che ci sentivamo invincibili. Allora, intendo. Non ero uno
stupido, sapevo che la vita non sarebbe rimasta la stessa per sempre,
eppure non lo sapevo affatto in realtà.»
«Ed eravamo convinti che ci
sarebbe sempre stata una via d’uscita. Premevi il piede
sull'acceleratore di una Ferrari, o ti facevi un’overdose in uno
squallido appartamento in un atto tragico-ma-affascinante di
trasgressione artistica.»”
Lettura consigliatissima. Anche se a
tratti può risultare lenta e ripetitiva, è una di quelle storie che
portano il lettore a riflettere su molte tematiche. Ma la cosa più
bella, che permette di sentire più “nostra” la storia è il ritrovare un
pezzetto di sé in ogni personaggio. Perché tutti, chi prima o dopo, ha
attraversato gli stessi dubbi, problemi e difficoltà, ha dovuto prendere
decisioni che magari hanno rischiato di intaccare la propria felicità.
Ma se accanto si ha la fortuna di avere persone che ci vogliono bene, che accettano anche i nostri difetti e passano sopra i nostri errori,
allora abbiamo sicuramente trovato la cosa più importante di tutte: un
rifugio sicuro.
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