C'era una volta a New York
Autore: Cecile Bertod
Genere: Romance
5 Ottobre
5 Ottobre
Parigi. Fin da bambina Sophie ha sognato di sposare un nobiluomo con una rendita sufficiente a garantirle il tipo di vita a cui è stata abituata: circoli esclusivi, vestiti d’alta moda, serate di gala. Ma, malgrado l’indiscutibile fascino, Sophie non è ancora riuscita a realizzare il suo proposito e, alla soglia dei ventotto anni, sa di non avere più molto tempo a disposizione. Aleric, per quanto vecchio e terribilmente noioso, potrebbe rappresentare l’ultima possibilità per sistemarsi e così una mattina Sophie indossa il suo abito migliore e lo raggiunge, decisa ad accettare la sua proposta. C’è però una cosa che Sophie non ha previsto: si chiama Stephan Bernardt ed è un piccolo borghese mai visto prima che irrompe nel salotto di rue de la Son deciso a infangare il suo buon nome. Bernardt sostiene che Sophie non sia affatto la ragazzina che vuol far credere, ma anzi, che sia stata la sua amante e ora gli nasconda il figlio che hanno avuto. E Stephan non intende lasciarla andare prima di averlo ritrovato. Sotto lo sguardo sgomento di Aleric, Sophie viene trascinata via e condotta su una nave che salpa per New York. E da quel momento inizia la sua sorprendente avventura…
Ciao, readers.
Oggi sono qui per parlarvi del nuovo libro di Cecile Bertod, "C'era una volta a New York", edito Newton Compton.
Sophie Riou è una contessa francese e, come prevede il suo titolo, non vede l'ora di sposare un noto rampollo per poter vivere negli agi a cui è abituata. A causa di un imprevisto, arriva all'età di ventotto anni e sta per sposare un uomo troppo vecchio per lei, Alric. Se non fosse che prima di riuscire a "stipulare" il matrimonio, viene rapita da un mascalzone di nome Xavier. Dopo averla portata
lontano, Sophie scopre che stanno per imbarcarsi sulla Coraline, una nave che li porterà a New York. Da questo momento iniziano le avventure di questi due singolari personaggi.
Questa volta ho presentato la trama senza lasciar intendere nulla, ma lasciandovi il gusto di scoprirlo.
Sophie è la classica nobildonna: elegante, perfetta nei modi e nelle parole, conosce le regole da usare in società ed è abbastanza furba da cercare un marito che possa permetterle ogni tipo di vizio che le consente il suo titolo. Peccato che tutta la sua esperienza nell'alta società non le serva nell'avventura in cui la trascinerà Xavier. La nostra contessa è davvero un bel personaggio, riesce a passare da donna angelica a diavolo infuriato in pochissimo tempo. Basta che stia accanto a Xavier per riuscire a perdere ogni decoro.
Xavier, invece, è un uomo che viene assunto per rapirla e poi si ritrova a doverla portare con sé a New York, un viaggio che lo porterà nella sua nuova vita. Se Sophie non è contenta di sicuro non lo è nemmeno lui, visto il carattere peperino di lei. Che poi avrei voluto chiedere a Xavier: cosa ti aspettavi dopo averla rapita? Che ti ringraziasse e collaborasse?
“Da quando vi conosco ho perduto ogni cosa. La mia reputazione è appesa ad un filo, il mio matrimonio è fallito, il mio destino è sull'orlo di un precipizio e non ricordo neanche più quand'è stata l’ultima volta che ho dormito su qualcosa di simile ad un letto” “Da quando voi siete entrata nella mia vita ho perso il sonno e la ragione. Non ho più spazi, non ho più libertà, non ho più nemmeno un armadio dove sistemare le mie cose. Non fate che riversare il vostro malumore su tutto ciò che toccate”
In entrambi i personaggi non leggeremo solo i lati positivi, anzi l'autrice più volte ci sbatte in faccia i loro difetti e mancanze e saranno proprio queste a farci sorridere. Mi piacerebbe davvero tanto accennarvi qualche scena che mi ha fatto scoppiare dal ridere, ma ad ognuna vi anticiperei qualcosa e non voglio farlo. Anche se il romanzo è ambientato nel passato non bisogna essere amanti del genere per leggere questo libro, io per prima ho letto raramente degli storici e vi assicuro che questo rientra tra i miei preferiti. La Bertod ha la capacità di raccontare una storia in qualunque epoca senza risultare prolissa o troppo legata agli usi e costumi del tempo. Credo che il suo interesse sia raccontare una storia per farci divertire e innamorare allo stesso tempo e come sempre ci è riuscita. Leggendo la nota finale dell'autrice ho scoperto che questo è il primo romanzo che lei ha scritto. Per di più, la protagonista avrebbe dovuto chiamarsi Cecile Bertod, nome cambiato a causa dell'editing.
Come ben sapete questa autrice per me è una delle migliori nel panorama dei chick- lit. Ci permette di intingerci di rosa con un sorriso a 32 denti che scoppia sul volto. Mi sento di consigliarvi di leggere questo libro non perché l'autrice mi piace particolarmente, perché tutti hanno bisogno almeno una volta nella vita di gustarsi le avventure strampalate che la penna della Bertod riesce a creare. Buona lettura.
Voto libro - 4 Bellissimo
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