Non giurare sulla luna
Autore: Chiara Rametta
Genere: Romance
Genitori assenti e separati, pochi amici, ma buoni; Annabelle sta per affacciarsi nel mondo degli adulti e ha capito che il liceo è una dura palestra di vita, dove solo il più forte e sfrontato vincerà. Nello scenario di un Verona romantica, tra versi di Shakespeare e dipinti seicenteschi, conoscerà Giacomo, per gli amici James. Sembrerebbe essere perfetto se non fosse per il grande segreto che nasconde. Ma la vita di Annabelle si intreccerà con quella di Tommy, un ragazzino vittima di bullismo. Tutto prenderà un piega inaspettata e Annabelle si troverà a fare i conti con i demoni del suo passato, che hanno condizionato il suo percorso liceale. È davvero possibile distinguersi dalla massa?
Buongiorno, lettrici!
In questi giorni volevo staccare dal solito e iniziare una lettura leggera e romantica, che mi accompagnasse in questo Maggio pazzerello che promette primavera ma poi non arriva! Quindi mi sono cimentata nella lettura di un romanzo rosa edito Lettere Animate, “Non giurare sulla luna” della giovanissima Chiara Rametta, alle prese con il suo esordio nel mondo della scrittura.
Il libro si apre con Annabelle, la nostra protagonista, che sta per partire alla volta dell’Inghilterra per frequentare il primo anno di università a Londra, presso la University of Arts, insieme ai suoi due migliori amici: Simone e Amelia.
I loro piani, però, non vanno come sperato e i tre ricevono una mail dall’università dove li avvisano che la loro iscrizione è stata cancellata.
Da qui parte la loro avventura, poiché decideranno di iscriversi all’università a Verona per allontanarsi comunque dal loro piccolo paesino in provincia di Catania. Inizialmente non annunciano il cambio di programma ai genitori per evitare che questi potessero obbligarli a rimanere. Annabelle, infatti, ha una situazione problematica con i suoi genitori, con un padre pressoché assente e una madre che abita lontano e occupata a gestire l’albergo di famiglia.
“Sapeva che avevo ragione, sapeva che se sarei rimasta ancora un giorno in quella città sarei morta dentro e che avevo bisogno di allontanarmi momentaneamente dai miei genitori. Avevo bisogno di fare chiarezza, di trovare la mia strada, da sola, indipendente e con i miei passi.”
Any non ha un bel rapporto con i suoi genitori, per questo motivo non aspetta altro di andare via di casa e iniziare finalmente una vita da sola, sogno che, anche se non come aveva programmato, si coronerà a Verona, l’inizio di un nuovo capitolo per lei.
Qui farà incontri interessanti tra cui Giacomo, che si fa chiamare James, un ragazzo bello e affascinante che sembra interessato ad Any e cercherà di avvicinarsi a lei nonostante i continui rifiuti da parte della ragazza.
Il rapporto tra i due sarà complicato per tutta la durata del libro, soprattutto a causa di Any, che non vorrà accettare i suoi sentimenti, ma anche per James, che tacerà alcuni fatti su di sé e sulla sua famiglia.
La trama nella seconda parte si dirige verso una svolta inaspettata, con rivelazioni che non mi sarei aspettata. Ho apprezzato il finale diverso dal solito ‘e vissero felici e contenti’. L’aspetto che mi è piaciuto di più nel romanzo è stato il richiamo a un tema molto importante, ossia il bullismo, che la protagonista ha vissuto in prima persona in passato e, quando lo vede succedere davanti ai suoi occhi ai danni di un ragazzino indifeso che viene maltrattato dai compagni di scuola, interviene immediatamente, esorcizzando così i fantasmi del suo passato che si ripercuotono ancora su di lei rendendola ancora insicura di se stessa.
“La verità era che non volevo che commettesse i miei stessi sbagli. Tacere non va bene in certi casi. Rimanere in silenzio per paura che possa capitarti di peggio non è accettabile. Se solo fossi riuscita a “salvare” quel ragazzino, forse alcune delle mie ferite si sarebbero risanate.”
Mi è piaciuto come Any riesce a dare una svolta al passato e fare di tutto per aiutare quel ragazzino.
James l’aiuterà molto e insieme faranno di tutto per denunciare questi gravi atti di bullismo.
Il rapporto tra i due è difficile e non nascondo che a volte non riuscivo a capire i comportamenti di Annabelle e che sarei voluta entrare dentro il racconto per dirle cosa fare, di non essere così impaurita dai sentimenti che nasconde di provare.
James è un personaggio impenetrabile che da una parte vorrebbe aprirsi con Any e fidarsi finalmente di qualcuno ma che, incontrando un muro così spesso da parte della ragazza, non si sbottona troppo.
Per quanto riguarda i suoi due amici, Simone e Amelia, avrei preferito un approfondimento maggiore dato che hanno un ruolo importante nella vita della protagonista e che, invece, risultano abbastanza piatti.
“Perché era così. C’era sempre pioggia nella mia vita. O forse ero io che non riuscivo a intravedere l’arcobaleno? E se quell’arcobaleno fosse stato James? In fondo non sapevo granché di lui. Ma sapevo per certo che non era né bianco né nero, e nemmeno grigio. Lui era tutte le sfumature di colore.
Forse era lui il mio arcobaleno dopo una giornata di tempesta. Ma prima o poi quello spettro di luce colorata nel cielo sbiadisce, lasciando la volta celeste di un azzurro triste e spento. Quella era la mia più grande paura; diventare cupa dopo aver assaggiato un po’ di vitalità.”
Spero di rivederla presto con nuovi progetti e vi aspetto presto con una nuova recensione.
Voto libro- 3 Bello
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