Il trono di ghiaccio
La serie è composta da:
1. La lama dell'assassina
2. Il trono di ghiaccio
3. La corona di mezzanotte
4. La corona di fuoco
5. Regina delle ombre
6. L'impero delle tempeste
6.5 Tower of dawn
7. Il regno di cenere
Genere: Fantasy
Autore: Sarah J. Maas
Questo è il racconto che più mi ha colpito, perché insieme a Celaena speravo davvero che le cose fossero diverse, ma alla fine, mentre lei appassiva per il suo cuore spezzato, noi veniamo a conoscenza della verità, che, anche se immaginabile, lascia comunque feriti.
In questo libro abbiamo la possibilità di conoscere Sam, il misterioso ragazzo che in “Throne of Glass” Celaena ricorda.
Sam è stato il primo ad amarla, a non usarla per la sua bravura o bellezza. Ha contribuito molto al suo cambiamento e sarà continua fonte di forza per la nostra protagonista.
In questo libro le emozioni sono tante, soprattutto dato che sappiamo chi e cosa ci aspetta dopo la sua fine.
Ovviamente lo stile della Maas è impeccabile.
Che siano descrizioni, dialoghi o pensieri, la sua penna non è mai noiosa e sempre emozionante.
Che dire più lettori, ovviamente il mio consiglio è quello di immergervi in questo libro.
Immagino possiate leggerlo quando desiderate, ma sicuramente vi consiglio di farlo dopo “Throne of Glass”, in modo da avere una visione più chiara di questo mondo e dei sui protagonisti.
Vi aspetto alla recensione di “Crown of Midnight”.
Baci
Voto libro - 4.5 Stupendo
Celaena Sardothien è la più micidiale sicaria del regno. Lavora per la Gilda degli Assassini, ma in realtà non obbedisce a nessuno e non si fida di nessuno. Inviata in una serie di missioni nei luoghi più pericolosi, dalle Isole Morte al Deserto Rosso, Celaena inizia ad agire senza rispettare gli ordini del capo della Gilda. Ma dovrà rischiare tutto per rimanere viva... Il prequel della saga de "Il trono di ghiaccio": cinque nuove avventure raccolte per la prima volta in volume con il racconto inedito "L'assassina e la guaritrice".
Salve lettori!
Perdonate l’assenza, ma sono in viaggio. Tra luoghi da visitare e stanchezza, ho avuto poco tempo per leggere, ma ogni momento libero l’ho utilizzato per continuare la lettura della serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas, specialmente della raccolta di novelle prequel che hanno portato alla storia che abbiamo letto nel primo libro, “The Assassin’s Blade”.
Nella prima novella, “The Assassin and the Pirate Lord”, incontriamo una Celaena Sardothien più giovane e viziata, che si crogiola nel fatto di essere la protetta del Re degli Assassini, Arobynn Hamel, e l’Assassina di Adarlan.
Suo eterno nemico è Sam Cortland, secondo pupillo di Arobynn Hamel e anche seconda scelta rispetto a Celaena.
Inaspettatamente, Arobynn manda Celaena e Sam in missione insieme, a Skull’s Bay, a concludere un affare con il giovane Re dei Pirati.
Ben presto Celaena scoprirà che l’affare è una tratta di schiavi e questo la sconvolge, non riesce a credere che il suo protettore possa abbassarsi a tanto.
Assolutamente contraria alla schiavitù, e fin troppo sicura di sé e del suo titolo, Celaena farà di tutto per liberare quegli schiavi.
E Sam?
Da che parte si schiererà?
Da quando è iniziato questo viaggio, Celaena sente che il rapporto tra loro due sta subendo dei cambiamenti. Ma in meglio o in peggio?
In “The Assassin and the Healer”, Celaena è in viaggio verso il deserto, a causa di ciò che è successo dopo Skull’s Bay.
Lungo il cammino incontra una ragazza che ha perso tutto e che sta per perdere anche la speranza. Celaena cerca di darle un motivo per lottare di nuovo.
In “The Assassin and the Desert”, Celaena raggiunge il deserto e il palazzo del Mute Master, il capo degli assassini di questo territorio. A differenza della Gilda degli Assassini di Arobynn, tra questi assassini c’è un sentimento di fratellanza, di rispetto e di voglia di imparare l’uno dall’altro. Celaena ne è esterrefatta e attratta e riesce anche a trovare la sua prima vera amica, Ansel.
Intanto deve riuscire a convincere il Mute Master di essere degna delle sue lezioni, deve conquistare la sua fiducia.
Riuscirà nel suo obiettivo?
Soprattutto, sarà pronta per i suoi insegnamenti?
Penultimo racconto è “The Assassin and the Underworld”.
Tornata a Rifthold, Celaena, prima decisa ad allontanarsi definitivamente da Arobynn, lentamente si lascia incantare da gioielli e armi. Lasciandosi convincere ad accettare una missione molto difficile, ma per cui sarebbe valsa la pena rischiare. Ma il risvolto della situazione non è affatto quello che Celaena si aspettava.
Intanto ritroverà Sam e con lui tutte le cose non dette e i nuovi sentimenti che inizia a provare e non capisce.
Ultimo racconto è “The Assassin and the Empire” e qui Celaena si troverà a combattere contro qualcosa di troppo più grande e più forte di lei.
E sappiamo tutti come va a finire.
Tutto ciò che Celaena desidera è un nuovo inizio con Sam. Quello che non accetta è che ottenerlo può rivelarsi più difficile del solito. A volte anche impossibile...
Bene lettori, questi cinque racconti sono uno la conseguenza dell’altro. Il primo racconto rappresenta l’inizio della fine di Celaena Sardothien.
A partire da Skull’s Bay, il suo destino è segnato e sembra non riuscire a lasciarselo alle spalle. Tutto ciò che succederà a lei, e a chi le sta intorno, è una diretta conseguenza delle sue scelte, giuste, e dei sentimenti che hanno fatto fiorire.
È interessante conoscere una Celaena pre-prigionia, all’inizio troppo piena di sé e a tratti incosciente, accecata da odio e amore, alla fine una donna ferita, i cui sogni sono stati frantumati, la fiducia distrutta, il cuore e il suo orgoglio spezzato... Ma quando tutto sembra finito, quando anche l’ultima goccia di vita sembra abbandonarla, a quel punto succede qualcosa, un segno, che le ricorda chi è, chi è davvero, e le dà la forza di alzare la testa, resistere e continuare a lottare.
L’ultimo racconto è il mio preferito. È in questa storia che Celaena si mostra davvero, che ammette le sue debolezze, che si mostra debole e fa sua una frase ormai caratteristica, ma di cui non avrei mai immaginato la provenienza, che mi ha spezzato il cuore.
Perdonate l’assenza, ma sono in viaggio. Tra luoghi da visitare e stanchezza, ho avuto poco tempo per leggere, ma ogni momento libero l’ho utilizzato per continuare la lettura della serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas, specialmente della raccolta di novelle prequel che hanno portato alla storia che abbiamo letto nel primo libro, “The Assassin’s Blade”.
Nella prima novella, “The Assassin and the Pirate Lord”, incontriamo una Celaena Sardothien più giovane e viziata, che si crogiola nel fatto di essere la protetta del Re degli Assassini, Arobynn Hamel, e l’Assassina di Adarlan.
Suo eterno nemico è Sam Cortland, secondo pupillo di Arobynn Hamel e anche seconda scelta rispetto a Celaena.
Inaspettatamente, Arobynn manda Celaena e Sam in missione insieme, a Skull’s Bay, a concludere un affare con il giovane Re dei Pirati.
Ben presto Celaena scoprirà che l’affare è una tratta di schiavi e questo la sconvolge, non riesce a credere che il suo protettore possa abbassarsi a tanto.
Assolutamente contraria alla schiavitù, e fin troppo sicura di sé e del suo titolo, Celaena farà di tutto per liberare quegli schiavi.
E Sam?
Da che parte si schiererà?
Da quando è iniziato questo viaggio, Celaena sente che il rapporto tra loro due sta subendo dei cambiamenti. Ma in meglio o in peggio?
In “The Assassin and the Healer”, Celaena è in viaggio verso il deserto, a causa di ciò che è successo dopo Skull’s Bay.
Lungo il cammino incontra una ragazza che ha perso tutto e che sta per perdere anche la speranza. Celaena cerca di darle un motivo per lottare di nuovo.
In “The Assassin and the Desert”, Celaena raggiunge il deserto e il palazzo del Mute Master, il capo degli assassini di questo territorio. A differenza della Gilda degli Assassini di Arobynn, tra questi assassini c’è un sentimento di fratellanza, di rispetto e di voglia di imparare l’uno dall’altro. Celaena ne è esterrefatta e attratta e riesce anche a trovare la sua prima vera amica, Ansel.
Intanto deve riuscire a convincere il Mute Master di essere degna delle sue lezioni, deve conquistare la sua fiducia.
Riuscirà nel suo obiettivo?
Soprattutto, sarà pronta per i suoi insegnamenti?
Penultimo racconto è “The Assassin and the Underworld”.
Tornata a Rifthold, Celaena, prima decisa ad allontanarsi definitivamente da Arobynn, lentamente si lascia incantare da gioielli e armi. Lasciandosi convincere ad accettare una missione molto difficile, ma per cui sarebbe valsa la pena rischiare. Ma il risvolto della situazione non è affatto quello che Celaena si aspettava.
Intanto ritroverà Sam e con lui tutte le cose non dette e i nuovi sentimenti che inizia a provare e non capisce.
Ultimo racconto è “The Assassin and the Empire” e qui Celaena si troverà a combattere contro qualcosa di troppo più grande e più forte di lei.
E sappiamo tutti come va a finire.
Tutto ciò che Celaena desidera è un nuovo inizio con Sam. Quello che non accetta è che ottenerlo può rivelarsi più difficile del solito. A volte anche impossibile...
Bene lettori, questi cinque racconti sono uno la conseguenza dell’altro. Il primo racconto rappresenta l’inizio della fine di Celaena Sardothien.
A partire da Skull’s Bay, il suo destino è segnato e sembra non riuscire a lasciarselo alle spalle. Tutto ciò che succederà a lei, e a chi le sta intorno, è una diretta conseguenza delle sue scelte, giuste, e dei sentimenti che hanno fatto fiorire.
È interessante conoscere una Celaena pre-prigionia, all’inizio troppo piena di sé e a tratti incosciente, accecata da odio e amore, alla fine una donna ferita, i cui sogni sono stati frantumati, la fiducia distrutta, il cuore e il suo orgoglio spezzato... Ma quando tutto sembra finito, quando anche l’ultima goccia di vita sembra abbandonarla, a quel punto succede qualcosa, un segno, che le ricorda chi è, chi è davvero, e le dà la forza di alzare la testa, resistere e continuare a lottare.
L’ultimo racconto è il mio preferito. È in questa storia che Celaena si mostra davvero, che ammette le sue debolezze, che si mostra debole e fa sua una frase ormai caratteristica, ma di cui non avrei mai immaginato la provenienza, che mi ha spezzato il cuore.
“Quello
è il cervo. Il Re del Nord. Il cervo resta costante, non importa la
stagione, è sempre lì. Così il popolo di Terrasen saprà sempre come
trovare la via di casa. Così possono guardare il cielo, non importa dove
siano, e sapere che Terrasen è sempre con loro.”
In questo libro abbiamo la possibilità di conoscere Sam, il misterioso ragazzo che in “Throne of Glass” Celaena ricorda.
Sam è stato il primo ad amarla, a non usarla per la sua bravura o bellezza. Ha contribuito molto al suo cambiamento e sarà continua fonte di forza per la nostra protagonista.
In questo libro le emozioni sono tante, soprattutto dato che sappiamo chi e cosa ci aspetta dopo la sua fine.
Ovviamente lo stile della Maas è impeccabile.
Che siano descrizioni, dialoghi o pensieri, la sua penna non è mai noiosa e sempre emozionante.
Che dire più lettori, ovviamente il mio consiglio è quello di immergervi in questo libro.
Immagino possiate leggerlo quando desiderate, ma sicuramente vi consiglio di farlo dopo “Throne of Glass”, in modo da avere una visione più chiara di questo mondo e dei sui protagonisti.
Vi aspetto alla recensione di “Crown of Midnight”.
Baci
Voto libro - 4.5 Stupendo
Genere: Fantasy
Autore: Sarah J. Maas
Nessuno esce vivo dalle miniere di Endovier. Celaena, la migliore assassina nel regno di Adarlan, è lì rinchiusa da un anno e quando le offrono la possibilità di diventare sicario di corte, non esita neppure un istante ad accettare. Ma la lotta è appena all'inizio: Celaena deve affrontare ventitré contendenti. Se vincerà, diventerà la paladina del re e dopo quattro anni di servizio sarà libera.
Il Principe Ereditario è il suo maggiore alleato. Il Capitano delle Guardie la protegge. Entrambi la amano. Ma l'amore e il talento non bastano per vincere. Nel castello un pericolo insidioso è in agguato, e ben presto Celaena capisce che le persone di cui fidarsi sono sempre meno... A lei spetta il compito di estirpare l'oscura minaccia, prima che distrugga il loro mondo.
Salve lettori!
Vi avverto che da questa recensione, almeno per altre sei, sentirete parlare sempre della stessa serie.
Finalmente, dopo un anno dalla lettura di ACOTAR, mi sono immersa nella lettura di “Throne of Glass”, primo libro della serie omonima, della meravigliosa Sarah J. Maas.
Ma in questa lettura non sono sola! Io e Laura abbiamo iniziato insieme la serie così da poter facilmente fangirlare e scambiarci bellissime fanart, con l’intenzione di arrivare al 23 ottobre pronte per l’ultimo libro, “Kingdom of Ash”.
Ma passiamo alla storia...
Celaena Sardothien è l’assassina più famosa e brava di tutta Adarlan. E quando è stata catturata e condannata ai lavori forzati, se n’è sentito parlare in ogni angolo del regno. Eppure, i dettagli di questa cattura sono stati nascosti e nessuno sa chi sia davvero questa donna.
Un anno dopo la cattura e la sua permanenza in Endovier, miniere di sale in cui i prigionieri vengono trattati brutalmente, Celaena viene trascinata da una guardia misteriosa a un incontro altrettanto inaspettato.
Il Principe Ereditario, Dorian Havilliard, le offre qualcosa che non può rifiutare: la libertà... dopo quattro anni e solo se riesce a diventare il Campione del Re.
Il Re ha indetto un torneo composto da varie prove e un duello finale, chi dei Campioni, dei vari consiglieri del Re, vince, diventa il suo Campione, in poche parole dovrà fare tutto quello che il re gli comanda di fare senza porre domande.
Celaena, convinta dalla decisamente più vicina libertà rispetto alla morte certa che troverebbe a Endovier, accetta l’offerta del principe e lo segue nella capitale, nel maestoso palazzo di vetro, utilizzando un altro nome.
Non appena mette piede al castello, Celaena dovrà mettersi sotto con gli allenamenti e le prove.
Sarà difficile, soprattutto dopo l’anno che ha passato a Endovier, ma è determinata a vincere, e l’aiuto del diffidente Capitano delle Guardie, Chaol Westfall, le dà una spinta in più, deve dimostrargli che di lei si può fidare.
Oltre agli allenamenti, si ritrova immischiata anche in intrighi di corte, per colpa della gelosia di una dama, disposta a tutto pur di arrivare al Principe ancora scapolo, che sembra mostrare interesse nei confronti dell’assassina.
Ma qualcosa di molto oscuro si aggira per il castello, un mostro che sta uccidendo, in modo cruento e uno dopo l’altro, i Campioni.
Inoltre, dopo aver scoperto un passaggio segreto nella sua stanza, Celaena sarà anche la protagonista dei piani del fantasma della prima regina di Adarlan, Elena Havilliard, che le chiede di diventare Campione del Re e di distruggere il male che si sta insinuando nel castello.
Lettori, so che è difficile comprendere tutto quello che vi ho detto, quindi lasciate che vi spieghi alcune cose su questo nuovo mondo. Erilea è un regno diviso in diverse regioni, ad esempio Adarlan, Terrasen, Eyllwe.
Prima, ognuno di questi regni aveva il suo sovrano, adesso il sanguinoso Re di Adarlan ha deciso di conquistarli tutti, e non in modo pacifico. Nella sua brama di conquista, ha anche raso al suolo biblioteche, bruciato libri e distrutto conoscenza.
Soprattutto quella magica.
Già, lettori, anche questa volta siamo in un mondo fatto di magia, ahimè proibita da questo malefico Re, tanto che anche solo nominare la parola ‘magia’ comporta una pena severa.
Sono certa che tutta questa distruzione sia causata da ragioni nascoste, ma fondamentali, soprattutto dati gli eventi finali con protagonista il Re. Ovviamente, niente di positivo.
Oltre al Re, anche Celaena nasconde qualcosa.
Il suo passato è più di quello di una formidabile assassina, ma anche questo ci verrà detto a tempo debito. Per adesso conosciamo una ragazza appena diciottenne, che in pochi anni si è guadagnata una bella fama nel campo degli omicidi.
Celaena è forte, ironica, sensuale, ma anche ferita, malinconica, con un bel peso sulle spalle, rappresentato dal suo passato misterioso.
Si ritroverà presto immischiata in un triangolo amoroso con Chaol e Dorian, e mentre ammette di essere attratta da uno dei due, sarà restia ad accettare i sentimenti che inizia a provare per l’altro.
Altro personaggio in conflitto è Chaol, fedele al suo migliore amico Dorian più che alla corona, farà di tutto per restare indifferente a Celaena, ma la sua fama di assassina non riesce a sminuire il fatto che sia una persona dolce e solare e che c’è molto di più sotto la maschera da dura.
Dorian è il tipico dongiovanni, ma anche in lui ribolle qualcosa: desiderio di farsi valere con il padre, con cui non ha un rapporto facile, desiderio di cambiare le cose in un mondo ormai sull’orlo del collasso. Insomma, una ribellione verso il padre che, però, non può mettere in atto, non senza un’attenta preparazione.
Altra protagonista è Nehemiah, principessa di Eyllwe, sostenitrice dei ribelli, arrivata a Adarlan per scoprire i piani del Re e tentare di fermarlo.
Non c’è molta azione in questo primo libro, ovviamente.
Qui conosciamo i personaggi, il loro carattere, immaginiamo a cosa possano essere destinati, capiamo le dinamiche tra di loro, e possiamo essere sicuri che ci riserveranno un sacco di sorprese.
La narrazione si concentra soprattutto sulle prove che i Campioni devono affrontare, sull’aria a corte, e questo serve a farci capire la situazione in cui si trova il paese.
Della magia ci viene detto che è stata bandita, ma che prima c’erano streghe e fate, eppure abbiamo diverse prove che non è stata del tutto estirpata.
Celaena si rende conto che, intorno ai cadaveri dei Campioni, sono disegnati degli strani simboli, che vede anche intorno alla torre campanaria nel castello. Sono Wyrdmarks, segni di un linguaggio antico e molto potente, e la ragazza ritiene che siano un pezzo importante in queste morti.
Lettori, “Throne of Glass” ci introduce in questo nuovo mondo, ma non vuol dire che la trama sia priva di emozioni.
Curiosità, tristezza, divertimento, diffidenza, terrore e ancora tanta tanta curiosità e domande.
Gli elementi ci sono, dobbiamo solo continuare la lettura, scoprire e sicuramente amare tutto quello che troveremo scritto nei prossimi libri.
Diciamo che io e Laura un po’ di cose già le immaginiamo, per le numerose fanart che abbiamo ammirato e perché Laura ama spoilerarsi gli eventi.
Ma sono sicura che ci saranno innumerevoli avvenimenti che ci lasceranno a bocca aperta.
Ovviamente la Maas per me è una garanzia.
Prima ancora di leggerla, lo sentivo.
Anche se statico, “Throne of Glass” non stanca affatto, anzi.
Il tempo di lettura, sia mio che di Laura, può dimostrarlo. L’abbiamo finito in un battibaleno, già innamorate di ogni elemento, anche se io un po’ più titubante, troppo curiose di conoscere questa eroina così particolare.
Se la trama non vi convince e nemmeno io sono riuscita a incuriosirvi, prendetevi comunque alcuni minuti per ammirare le meravigliose cover, soprattutto il retro.
Alla prossima recensione, lettori, che vi preannuncio sarà di “The Assassin’s Blade”, una raccolta di novelle prequel.
Baci
Vi avverto che da questa recensione, almeno per altre sei, sentirete parlare sempre della stessa serie.
Finalmente, dopo un anno dalla lettura di ACOTAR, mi sono immersa nella lettura di “Throne of Glass”, primo libro della serie omonima, della meravigliosa Sarah J. Maas.
Ma in questa lettura non sono sola! Io e Laura abbiamo iniziato insieme la serie così da poter facilmente fangirlare e scambiarci bellissime fanart, con l’intenzione di arrivare al 23 ottobre pronte per l’ultimo libro, “Kingdom of Ash”.
Ma passiamo alla storia...
Celaena Sardothien è l’assassina più famosa e brava di tutta Adarlan. E quando è stata catturata e condannata ai lavori forzati, se n’è sentito parlare in ogni angolo del regno. Eppure, i dettagli di questa cattura sono stati nascosti e nessuno sa chi sia davvero questa donna.
Un anno dopo la cattura e la sua permanenza in Endovier, miniere di sale in cui i prigionieri vengono trattati brutalmente, Celaena viene trascinata da una guardia misteriosa a un incontro altrettanto inaspettato.
Il Principe Ereditario, Dorian Havilliard, le offre qualcosa che non può rifiutare: la libertà... dopo quattro anni e solo se riesce a diventare il Campione del Re.
Il Re ha indetto un torneo composto da varie prove e un duello finale, chi dei Campioni, dei vari consiglieri del Re, vince, diventa il suo Campione, in poche parole dovrà fare tutto quello che il re gli comanda di fare senza porre domande.
Celaena, convinta dalla decisamente più vicina libertà rispetto alla morte certa che troverebbe a Endovier, accetta l’offerta del principe e lo segue nella capitale, nel maestoso palazzo di vetro, utilizzando un altro nome.
Non appena mette piede al castello, Celaena dovrà mettersi sotto con gli allenamenti e le prove.
Sarà difficile, soprattutto dopo l’anno che ha passato a Endovier, ma è determinata a vincere, e l’aiuto del diffidente Capitano delle Guardie, Chaol Westfall, le dà una spinta in più, deve dimostrargli che di lei si può fidare.
Oltre agli allenamenti, si ritrova immischiata anche in intrighi di corte, per colpa della gelosia di una dama, disposta a tutto pur di arrivare al Principe ancora scapolo, che sembra mostrare interesse nei confronti dell’assassina.
Ma qualcosa di molto oscuro si aggira per il castello, un mostro che sta uccidendo, in modo cruento e uno dopo l’altro, i Campioni.
Inoltre, dopo aver scoperto un passaggio segreto nella sua stanza, Celaena sarà anche la protagonista dei piani del fantasma della prima regina di Adarlan, Elena Havilliard, che le chiede di diventare Campione del Re e di distruggere il male che si sta insinuando nel castello.
Lettori, so che è difficile comprendere tutto quello che vi ho detto, quindi lasciate che vi spieghi alcune cose su questo nuovo mondo. Erilea è un regno diviso in diverse regioni, ad esempio Adarlan, Terrasen, Eyllwe.
Prima, ognuno di questi regni aveva il suo sovrano, adesso il sanguinoso Re di Adarlan ha deciso di conquistarli tutti, e non in modo pacifico. Nella sua brama di conquista, ha anche raso al suolo biblioteche, bruciato libri e distrutto conoscenza.
Soprattutto quella magica.
Già, lettori, anche questa volta siamo in un mondo fatto di magia, ahimè proibita da questo malefico Re, tanto che anche solo nominare la parola ‘magia’ comporta una pena severa.
Sono certa che tutta questa distruzione sia causata da ragioni nascoste, ma fondamentali, soprattutto dati gli eventi finali con protagonista il Re. Ovviamente, niente di positivo.
Oltre al Re, anche Celaena nasconde qualcosa.
Il suo passato è più di quello di una formidabile assassina, ma anche questo ci verrà detto a tempo debito. Per adesso conosciamo una ragazza appena diciottenne, che in pochi anni si è guadagnata una bella fama nel campo degli omicidi.
“I
nomi non sono importanti. È cosa giace dentro di te che importa. So
cosa hai passato a Endovier. Ma non hai lasciato che le miniere ti
indurissero; non hai lasciato che la vergogna rendesse la tua anima
crudele. Tu porti molti nomi, lascia che te ne
dia uno anche io. Ti chiamerò Elentiya. Ti do questo nome da usare con
onore, di usarlo quando gli altri nomi diventeranno troppo pesanti. Ti
chiamerò Elentiya, ‘Spirito Che Non Può Essere Spezzato’.”
Si ritroverà presto immischiata in un triangolo amoroso con Chaol e Dorian, e mentre ammette di essere attratta da uno dei due, sarà restia ad accettare i sentimenti che inizia a provare per l’altro.
Altro personaggio in conflitto è Chaol, fedele al suo migliore amico Dorian più che alla corona, farà di tutto per restare indifferente a Celaena, ma la sua fama di assassina non riesce a sminuire il fatto che sia una persona dolce e solare e che c’è molto di più sotto la maschera da dura.
Dorian è il tipico dongiovanni, ma anche in lui ribolle qualcosa: desiderio di farsi valere con il padre, con cui non ha un rapporto facile, desiderio di cambiare le cose in un mondo ormai sull’orlo del collasso. Insomma, una ribellione verso il padre che, però, non può mettere in atto, non senza un’attenta preparazione.
Altra protagonista è Nehemiah, principessa di Eyllwe, sostenitrice dei ribelli, arrivata a Adarlan per scoprire i piani del Re e tentare di fermarlo.
Non c’è molta azione in questo primo libro, ovviamente.
Qui conosciamo i personaggi, il loro carattere, immaginiamo a cosa possano essere destinati, capiamo le dinamiche tra di loro, e possiamo essere sicuri che ci riserveranno un sacco di sorprese.
La narrazione si concentra soprattutto sulle prove che i Campioni devono affrontare, sull’aria a corte, e questo serve a farci capire la situazione in cui si trova il paese.
Della magia ci viene detto che è stata bandita, ma che prima c’erano streghe e fate, eppure abbiamo diverse prove che non è stata del tutto estirpata.
Celaena si rende conto che, intorno ai cadaveri dei Campioni, sono disegnati degli strani simboli, che vede anche intorno alla torre campanaria nel castello. Sono Wyrdmarks, segni di un linguaggio antico e molto potente, e la ragazza ritiene che siano un pezzo importante in queste morti.
Lettori, “Throne of Glass” ci introduce in questo nuovo mondo, ma non vuol dire che la trama sia priva di emozioni.
Curiosità, tristezza, divertimento, diffidenza, terrore e ancora tanta tanta curiosità e domande.
Gli elementi ci sono, dobbiamo solo continuare la lettura, scoprire e sicuramente amare tutto quello che troveremo scritto nei prossimi libri.
Diciamo che io e Laura un po’ di cose già le immaginiamo, per le numerose fanart che abbiamo ammirato e perché Laura ama spoilerarsi gli eventi.
Ma sono sicura che ci saranno innumerevoli avvenimenti che ci lasceranno a bocca aperta.
Ovviamente la Maas per me è una garanzia.
Prima ancora di leggerla, lo sentivo.
Anche se statico, “Throne of Glass” non stanca affatto, anzi.
Il tempo di lettura, sia mio che di Laura, può dimostrarlo. L’abbiamo finito in un battibaleno, già innamorate di ogni elemento, anche se io un po’ più titubante, troppo curiose di conoscere questa eroina così particolare.
Se la trama non vi convince e nemmeno io sono riuscita a incuriosirvi, prendetevi comunque alcuni minuti per ammirare le meravigliose cover, soprattutto il retro.
Alla prossima recensione, lettori, che vi preannuncio sarà di “The Assassin’s Blade”, una raccolta di novelle prequel.
Baci
Voto libro - 4
Genere: Fantasy
Autore: Sarah J. Maas
Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle tremende miniere di Endovier e ha vinto la gara all'ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto del sovrano, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Nessuno conosce il suo segreto, né il valoroso Chaol, l'amico e confidente di sempre, né il principe Dorian, ancora innamorato di lei. Ma quando una notte, in un corridoio buio, Celaena scorge una figura avvolta in un mantello nero, un altro segreto irrompe nella sua vita: nei sotterranei della fortezza cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno... È il momento delle scelte: contrastare questa magia ancestrale o andarsene? Abbandonarsi a un nuovo amore o rinunciare?
Sappiamo bene che Sarah J. Maas può gestire tutti questi elementi alla perfezione.
Questo libro è un mix esplosivo meraviglioso, che mi ha lasciato in estasi per i libri successivi!
Detto questo, ci vediamo alla prossima recensione, che sarà, ovviamente, quella di “Heir of Fire”. Già solo il titolo è stupendo!
Baci
Voto libro - 5
Genere: Fantasy
Autore: Sarah J. Maas
Celaena Sardothien è sopravvissuta a combattimenti mortali e a orribili sofferenze, ma di fronte all'assassinio della sua più cara amica è sconvolta e annientata. Consumata dal senso di colpa e dalla rabbia, vuole mettere in atto la sua vendetta nei confronti del responsabile dell'atroce delitto, il re di Adarlan. Ogni speranza per distruggere il tiranno, però, giace nelle risposte che potrà darle Maeve, la regina dei Fae, a Wendlyn. Sacrificando il suo futuro, Chaol, il Capitano della Guardia Reale, l'ha mandata laggiù con l'idea di proteggerla, senza sapere che questo viaggio potrebbe invece costarle la vita.
E ad aiutarla, anche se inizialmente non sembra, c’è Rowan.
Il percorso che questi due personaggi hanno davanti è ancora lungo, ma la chimica, il legame che c’è tra loro è palpabile e meraviglioso. Anche quando si trattano male!
Ma ovviamente la storia non si concentra solo su Celaena/Aelin. Ritroveremo vecchi personaggi, come anche nuovi.
Ritroviamo Dorian, deciso a controllare la sua magia, anche grazie all’aiuto di una guaritrice, Sorscha.
Il finale che aspetta Dorian è assolutamente inaspettato e straziante, vi avverto.
Ritroviamo Chaol, che si ritrova immischiato in piani molto pericolosi, ma che non riesce a prendere una decisione.
Conosciamo Aedion, cugino di Aelin, ma lascerò decidere a voi se è bravo o meno.
E ultima, ma non per importanza, anzi perché è il personaggio che più aspettavo e che più amo... Manon Blackbeak!
Manon è l’erede della congrega delle streghe Blackbeak, la strega più forte, sanguinaria e pericolosa di tutte. Ma anche quella che potrebbe capovolgere completamente le regole delle congreghe.
Le streghe non hanno un cuore, un’anima o sentimenti, ma Manon, dopo aver salvato una viverna dalla cattività, potrebbe aver mostrato un sentimento assolutamente inaspettato.
L’assortimento dei personaggi è davvero ampio, questi sono solo i fondamentali, ma intorno a loro ce ne sono tantissimi altri. Come Maeve o il “gruppo” di Rowan, altri Fae guerrieri.
Gli avvenimenti sono tanti, alcuni immaginabili, altri assolutamente inaspettati.
Ci sono scene che mi hanno spezzato il cuore per la loro potenza emotiva, che mi hanno lasciato in lacrime. Altre che il cuore invece me l’hanno ricucito. Altre ancora mi hanno lasciato a bocca aperta, sconvolta, bisognosa del prossimo libro.
Mi sembra sprecato parlare ancora dello stile della Maas.
Adoro questa scrittrice, i suoi personaggi, i loro drammi, i loro caratteri, le avventure che vivono e il destino che devono compiere.
Ho adorato la divisione in due parti, davvero tanto significativa, soprattutto per il percorso di Celaena/Aelin.
Non vedo l’ora di incominciare “Queen of Shadows”, ritrovare questi amati personaggi e soffrire... perché soffriremo tanto.
Ma, come predice Ron dalla tazza di Harry, poi ne saremo felici.
Baci
Genere: Fantasy
Autore: Sarah J. Maas
Ancora una volta nascosta sotto il suo manto da assassina, Celaena è tornata a Rithfold, ma non è più una schiava. Ora è Aelin Ashryver Galathynius, Regina di Terrasen. Tuttavia, prima di riprendere il trono che le spetta, dovrà ancora combattere: scavare tra i ricordi più dolorosi, battersi per la sopravvivenza e lottare contro una passione che potrebbe consumarla. E soprattutto si troverà nuovamente di fronte al suo vecchio padrone, il Re degli Assassini. Pronta a reclamare vendetta.
Altro protagonista della storia sarà Dorian.
I suoi capitoli sono uno strazio, ogni frase una coltellata nel petto.
Ritroveremo Aedion, e anche per lui l’inizio sarà doloroso, in attesa della morte.
E ritorneranno anche un paio di personaggi femminili, che nei primi libri non si erano fatte proprio amare: Lysandra e Kaltain.
Non storcete subito il naso, nascondono molte sofferenze e anche sorprese.
Questi personaggi, anche se separati, hanno tanto in comune. Tutti vivono in un mondo che sta andando in rovina, bramato da demoni di un altro mondo. E, anche se lontani, anche se diversi, chi Fae, chi streghe, chi semplici mortali, tutti hanno un ruolo in questa battaglia che prima o poi arriverà e che segnerà il loro futuro.
È impossibile parlarvi di ciò che succede, a meno che non voglia rovinarvi la lettura; come ho detto prima, questi libri devono essere vissuti di prima mano, ogni colpo di scena deve essere inaspettato, ogni personaggio conosciuto passo dopo passo.
Adoro la Maas, adoro i mondi che crea, i personaggi a cui dà vita, le storie che forma.
Le emozioni che provo durante la lettura sono infinite e sempre fortissime, dall’ansia, alla paura, all’attesa alla soddisfazione, all’amore. Ogni volta che giro l’ultima pagina provo sempre un misto di soddisfazione e meraviglia per ciò che ho letto e trepidazione e ansia per il libro che andrò a leggere.
Inutile dirvi che è stato impossibile posare “Queen of Shadows”. Se proprio ero costretta a farlo, era solo per estrema necessità e sempre a malincuore.
Un’altra cosa che amo di questa serie è che ogni libro è diviso in due parti, entrambe con titoli evocativi ed emozionati.
Sapete cosa altro adoro di queste serie?
Che ci sono milioni di fanart di personaggi ed eventi, ed è bellissimo, perché rende tutto ancora più reale.
Vi consiglio di cercarle.
Credo che per questa recensione è tutto, adesso mi fiondo sul quinto libro, “Empire of Storm”.
Baci
Genere: Fantasy
Autore: Sarah J. Maas
5 Novembre
La lunga strada dall'omicidio al trono è appena cominciata per Aelin Galathynius, l'ultima discendente della sua casata, la principessa perduta di Terrasen che in molti conoscono come Celaena Sardothien. I regni di Erilea stanno andando in frantumi attorno a lei. Per salvare coloro che ama dalle forze dell'oscurità, dovrà allearsi con i suoi nemici. Mentre la guerra incombe all'orizzonte, l'unica speranza di salvezza risiede in una tenace ricerca che potrebbe mettere fine a quanto Aelin ha di più caro.
Altro personaggio che ho nel cuore è Manon. Adoro lei e le sue interazioni con Aelin; potete immaginare quanto siano esplosive e pericolose insieme.
Anche per Manon ci saranno annunci sconvolgenti riguardo le sue origini, in più (finalmente!) ci sarà anche un incontro molto ravvicinato con il nuovo Re di Adarlan.
Dorian avrà tanto da affrontare, con i suoi doveri di Re, la sua magia pura, i suoi incubi e i suoi segreti. Anche lui è un personaggio fantastico, silenzioso ma sempre attento.
Ritroviamo Aedion e Lysandra, il generale e la mutaforma sempre l’uno sul collo dell’altra, ma sempre attenti l’uno alle esigenze e ai limiti dell’altra.
Intanto, altri due personaggi si fanno strada nella storia, ossia Elide e Lorcan.
Sembra un’accoppiata impossibile, ma la piccola Elide ha tante doti nascoste e una forza d’animo incomparabile, che metteranno a dura prova il forte e oscuro guerriero.
Non pensavo potessi mai amare Lorcan, ma Elide è stata capace di farmelo vedere sotto un’altra prospettiva.
Ovviamente non ho bisogno di parlare dello stile della Maas. È una maga con le parole, riesce a dare vita a luoghi, personaggi, situazioni indimenticabili.
È un genio dei plot twist, sul serio, ti sconvolge quando meno te lo aspetti.
Stavolta ci saranno anche tante scene passionali, tra la nostra coppia preferita, che ce ne farà leggere delle belle, e tra altri due personaggi che desideravo tanto vedere interagire.
Oltre a interazioni, chi più chi meno passionali, tra altre due coppie di personaggi di cui sono sempre curiosissima di leggere di più.
In più i suoi libri, questo non è da meno, sono sempre un grande insieme di amore, passione, amicizia, famiglia, magia, combattimenti, cattivi da sconfiggere e prove da superare.
In questa storia si unisce anche l’elemento sovrannaturale degli dei che guidano i nostri personaggi e di un destino da lungo tempo segnato.
Vedete un po’ voi se non ne vale la pena leggerlo!
Ma preparatevi a soffrire, lettori. Tanto. Anche quando le cose vanno bene, si percepisce che qualcosa andrà storto, che la gioia e la tranquillità sono precarie. Ma quando il punto di rottura arriva... cavolo, lettori, qualsiasi spoiler non può affatto preparare a ciò che ci aspetta nelle ultime cento pagine.
Vi aspetto alla prossima recensione, quella di “Tower of Dawn”, una novella molto lunga in cui ritroviamo Chaol e Nesryn.
Voto libro - 5
Genere: Fantasy
Autore: Sarah J. Maas
Chaol Westfall si è semore definito in base alla sua lealtà, la sua forza, la sua posizione come Capitano delle Guardie. Ma tutto è cambiato da quando il castello di vetro è crollato, i suoi uomini massacrati, il Re di Adarlan gli ha risparmiato la vita, lasciandogli il corpo spezzato.
La sua unica possibilità di guarigione sono i leggendari guaritori delle Torre Cesme ad Antica, la roccaforte del potente impero del continente del sud. E con la guerra imminente su Dorian e Aelin, la loro sopravvivenza potrebbe dipendere sulla capacità di Chaol e Nesryn nel convincere i sovrani ad allearsi con loro.
Ma quello che scoprono ad Antica cambierà entrambi e sarà fondamentale per salvare Erilea più di quello che avrebbero immaginato.
Salve lettori!
Mancano pochissimi giorni all’uscita di “Kingdom of Ash”, settimo e ultimo libro della serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas.
Ma prima di arrivare alla fine, vi parlo di “Tower of Dawn”, una novella che inizia alla fine di “Queen of Shadows” e copre tutto l’arco temporale di “Empire of Storms”.
I protagonisti, come potete capire, non saranno Aelin e Rowan, o Dorian, o Manon, ma Chaol e Nesryn.
Potreste pensare, cosa avranno mai da raccontare questi due personaggi?
Fidatevi, davvero tante cose...
***Ovviamente, vi avverto che potrebbero esserci spoiler riguardo al finale di “Queen of Shadows”.***
Chaol, cercando di salvare la vita di Dorian, ancora in balia del demone, si pone sul cammino del malvagio re, tenendogli testa finché possibile. Ma il re ha la magia dalla sua parte, una magia oscura che lo colpisce alla spina dorsale e che lo lascia senza l’utilizzo delle gambe.
Rowan lo cura come meglio può, ma le uniche a poterlo guarire completamente sono le guaritrici delle Torre Cesme ad Antica.
Antica è la capitale di un impero enorme e ricco, quello dei khaganate, che da centinaia di anni conquista il proprio territorio, allargandolo sempre di più, solamente con la minaccia di poter entrare in guerra.
Sono un popolo fiero e coraggioso, ma anche sanguinolento, in quanto gli eredi del Khagan, devono combattere tra di loro per decidere chi sarà il prossimo Khagan, oppure, se il Khagan decide il suo Erede, questo potrebbe decidere di eliminare i suoi fratelli o sorelle e relative famiglie, se questi si oppongono a lui o lei.
Ma i khaganate sono anche molto religiosi.
Ad Antica, ogni dio di ogni religione è ben accetto, infatti loro ne pregano trentasei, ma c’è una dea che regna su tutti, Silba, la dea della guarigione.
E per questo motivo, le guaritrici delle Torre Cesme, benedette con il dono di Silba, hanno una grande autorità persino sul Khagan e i suoi figli.
Chaol e Nesryn non andranno ad Antica solo per la guarigione di Chaol, ma anche per chiedere l’aiuto del Khagan nella guerra imminente contro Erawan e i suoi Valg, dato che i khaganate hanno un esercito immane tra soldati a terra, flotta e soldati in aria, i rukhin, comandati dal principe Sartaq.
Ma è impossibile convincere il Khagan all’istante, per questo dovranno trovare vie secondarie.
Il tutto mentre la minaccia dei Valg si espande anche ad Antica, tra le Torre e il palazzo del Khagan, senza che nessuno se ne accorga, dato che nessuno conosce la reale minaccia di questi demoni.
Eppure, tantissimo tempo prima, qualcuno l’aveva conosciuta.
E ha lasciato qualcosa affinché possa venire sconfitta...
Lettori, quanti nuovi personaggi, quanti colpi di scena, quanti nuovi elementi!
Sono costantemente stupefatta dalla capacità di questa autrice di introdurre sempre nuovi elementi che si legano perfettamente al resto della trama, ma soprattutto dalla sua capacità di non lasciare mai, e dico mai, nulla al caso.
Qualsiasi cosa sia successa, anche la più banale, da “The Assassin’s Blade” ad ora, trova sempre modo di ritornare e di stupire.
A proposito di “The Assanssin’s Blade”, ricordate il racconto “The Assassin and the Healer”?
In quel racconto, Celaena, in viaggio verso il Red Desert per la sua punizione, salva una ragazza, Yrene, da un gruppo di mercenari, le insegna le mosse base dell’autodifesa e le lascia abbastanza oro e un messaggio per poter realizzare il suo sogno, andare alle Torre e diventare una guaritrice. E sarà proprio Yrene che ritroveremo alle Torre.
Yrene odia gli uomini di Adarlan per quello che i soldati del vecchio re hanno fatto a sua madre, ma sarà proprio lei a doversi occupare di Chaol. All’inizio non vuole farlo, ma si rende presto conto, grazie anche alla schiettezza di Chaol, che non tutti i soldati erano come quelli venuti a sterminare le guaritrici.
In più la ferita di Chaol ha qualcosa che la affascina; è diversa da qualsiasi altra ferita che abbia mai visto, perché c’è qualcosa, una presenza oscura e malvagia, artigliata al suo corpo, che non gli permette di guarire.
Iniziano così un percorso di guarigione che sarà lungo e doloroso, e non solo fisico.
Per poter guarire completamente, Chaol dovrà rivivere i suoi ricordi, i suoi incubi, le sue promesse infrante e perdonarsi.
Ma per Chaol è difficile; è convinto di meritarsi tutto il dolore, che deve essere punito per l’onore che ha perso e le promesse che ha infranto.
Chaol è sempre stato un personaggio a metà. Non ha mai vissuto solamente per sé; i doveri verso Anielle, poi Adarlan, Dorian, Celaena, poi Aelin, non gli hanno mai permesso di essere Chaol e basta.
Adesso sta combattendo con la consapevolezza che se non si rialza, se non trova un esercito, se non trova alleati, non potrà essere nulla, se non un fallimento.
Altro personaggio interessante, ma che è sempre stato in secondo piano, è Nesryn Faliq.
Adesso Capitano delle Guardie del Re, è sempre stata discriminata ad Adarlan per il colore più scuro della sua pelle, perché in realtà suo padre è originario di Antica, e non appena Nesryn mette piede nell’impero khaganese si sente immediatamente a casa per la prima volta.
Se all’inizio Nesryn pensava che le promesse fatte tra lei e Chaol potessero essere mantenute, si rende presto conto che le loro strade si separeranno, che Antica li farà crescere in modo differente.
E ne avrà la certezza quando il principe Sartaq, il Principe alato, la porterà sulla sua Kadara, il suo ruk, enormi uccelli molto intelligenti cavalcati dai clan dei rukhin.
A differenza di ciò che credevo inizialmente, “Tower of Dawn” è stato davvero interessante e anche emozionante.
Vengono raccontate storie e si scoprono verità nascoste da millenni, che vi faranno rizzare i peli sulle braccia.
All’inizio il libro è un po’ statico; come sempre la Maas ci introduce nel nuovo paese, le sue abitudini e i suoi abitanti, ma sarà comunque molto interessante.
Inoltre, ci saranno eventi che ci faranno palpitare il cuore disseminati per tutto il libro.
Ma è verso l’80% che le cose diventano serie e il cuore non si calmerà nemmeno un secondo, ma batterà all’impazzata fino alla fine.
Non smetterò mai di ripetere che la Maas è un genio e che la adoro.
Adoro il modo in cui descrive nuovi luoghi, nuove tradizioni e nuovi personaggi senza mai essere noiosa.
Adoro il modo in cui introduce sempre nuovi elementi, che però sono costantemente legati a particolari già presenti.
Adoro il fatto che ogni più piccolo elemento, ritorni improvvisamente con un significato enorme.
Adoro il fatto che il presente sia strettamente legato al passato. Adoro l’importante presenza degli dei.
Adoro il fatto che riesca a farmi emozionare con pochissime frasi.
Penso si sia capito che adoro praticamente tutto!
Adesso però sto solamente soffrendo, perché “Empire of Storms” è finito come è finito e perché devo aspettare ancora per poter leggere “Kingdom of Ash”, per poi continuare a soffrire quando lo inizierò.
Prevedo una settimana difficile...
Baci
Autore: Sarah J. Maas
23 Ottobre
Aelin ha rischiato tutto per salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo: è stata rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, costretta a sopportare mesi di torture se non vuole condannare coloro che ama. Ma anche la sua forza e la sua determinazione iniziano a incrinarsi. Non è l'unica a dover combattere per assicurarsi un futuro, mentre i fili del destino dei vari personaggi si intrecciano inesorabilmente.
Salve lettori!
Questa mattina alle 6, ho finito di leggere “Kingdom of Ash”, ottavo e ultimo libro della serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas.
Mi fa davvero male scrivere la parola ultimo, anche se purtroppo è la realtà.
Girare l’ultima pagina di questo libro è stato uno strazio, non per la storia in sé, quanto per il fatto che non ci saranno altri libri su questa enorme, meravigliosa famiglia cui la Maas ha dato vita.
Anche se la speranza è l’ultima a morire, quindi continuerò ad illudermi che la scrittrice prima o poi sentirà la mancanza di questi personaggi e ci regalerà qualche novella.
Adesso, lettori, ci rendiamo conto che questo libro è uno spoiler continuo dalla prima pagina.
Per questo, con la trama resterò su quello che già sappiamo e cercherò di concentrarmi sulle miriadi di emozioni che ho provato durante la lettura.
Ma anche con questo, vi chiedo comunque di perdonarmi se nella foga di farvi capire quanto sia perfetto questo libro, mi farò scappare qualcosa.
Iniziamo la lettura soffrendo; soffrendo per Aelin, per Rowan, per il cadre, per Aedion e Lysandra. In generale, soffriamo.
Sappiamo che Aelin è rinchiusa in una bara di ferro in un qualche posto isolato alla mercé delle torture di Maeve e Cairn.
Sappiamo che questi due mostri stanno tentando di spegnere la fiamma della nostra Fireheart attraverso torture fisiche e mentali.
E, per quanto Aelin possa essere forte, non è invincibile. Si sta spezzando, e noi con lei...
Insieme ad Aelin, anche Fenrys soffrirà.
Il lupo bianco, che aveva trovato in questa giovane regina, una corte per cui valeva la pena lottare, sarà costretto a guardare mentre viene torturata, senza poter fare nulla per fermare i suoi aguzzini.
Rowan intanto è distrutto; viaggia senza fermarsi più del necessario, alla ricerca disperata della sua regina, sua moglie, la sua mate. Accompagnato da Gavriel, Elide e Lorcan, i due ai ferri corti per il tradimento di Lorcan.
Intanto a Terrasen, Aedion dovrà prendere decisioni difficili per proteggere al meglio la sua terra, guidando l’esercito che sua cugina ha astutamente creato.
Eppure, non è abbastanza contro Morath.
Le battaglie che dovranno affrontare sono lunghe e sempre più stremanti, soprattutto dato che il morale dei soldati scende sempre di più, rendendosi conto che la loro regina non li salva con le sue fiamme.
Questo perché Aelin è solo un trucco, è Lysandra che sarebbe disposta a morire per la sua amica, sotto qualsiasi forma le sia richiesta.
Ma questo non basta affinché Aedion possa perdonarla.
Dorian è con Manon Blackbeack, l’uno alla ricerca della terza Wyrdkey, l’altra delle Crochan, il suo popolo.
Chaol invece è con Yrene, Nesryn e Sartaq e l’esercito del Khagan, in viaggio verso Erilea.
Tutti sono pronti a combattere, ma nessuna immagina la forza, l’oscurità, la devastazione e la paura che li aspetta.
Intanto, il destino continua a tessere la sua trama, infinita e inesorabile.
Se a favore o a sfavore dei nostri amati personaggi, lo scoprirete solo leggendo.
Voto libro - 5
Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle tremende miniere di Endovier e ha vinto la gara all'ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto del sovrano, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Nessuno conosce il suo segreto, né il valoroso Chaol, l'amico e confidente di sempre, né il principe Dorian, ancora innamorato di lei. Ma quando una notte, in un corridoio buio, Celaena scorge una figura avvolta in un mantello nero, un altro segreto irrompe nella sua vita: nei sotterranei della fortezza cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno... È il momento delle scelte: contrastare questa magia ancestrale o andarsene? Abbandonarsi a un nuovo amore o rinunciare?
Salve lettori!
Come promesso nella recensione precedente, vi parlo del secondo libro della serie “Throne of Glass”, di Sarah J. Maas, ossia “Crown of Midnight”.
Ovviamente, se non avete letto il primo libro non leggete questa recensione, perché, per quanto possa evitare di dire alcune cose, altre devo per forza renderle note.
Voglio però ricordarvi una cosa, che avrei dovuto forse già dirvi nella recensione del primo libro.
Questa serie è stata pubblicata in Italia da Mondadori, attualmente sono stati tradotti tre libri più il prequel e il quarto è in via di pubblicazione. Quindi, per chi non leggesse in inglese, può anche seguirla in italiano, ovviamente armandovi di pazienza per aspettare l’arrivo dei libri successivi.
Ora, bando alle ciance e immergiamoci in questo secondo, spettacolare capitolo!
Celaena è diventata il Campione del Re, come Elena, prima Regina di Adarlan, le aveva chiesto. Essere Campione significa essere sicario, ma di tutti i nomi che il Re ha dato a Celaena, lei non ne ha ucciso nessuno. Non ha potuto, non rendendosi conto che non avevano fatto nulla di male, a parte essere delle brave persone. Per questo ha inscenato la morte di ognuno di loro, mentre in realtà erano al sicuro lontano da Adarlan.
Ma questa missione suicida a cui ha dato inizio, diventa quasi impossibile quando dovrà uccidere uno dei cortigiani più famosi di Adarlan.
Cercando di dare anche a lui una via d’uscita, Celaena si ritrova immischiata in piani e folli teorie, tra gruppi di ribelli e strani indovinelli a cui non riesce a trovare una soluzione.
Esasperata da tutte queste complicazioni e dagli ordini snervanti che le dà Elena, a rendere più difficile la situazione sono anche le persone che le sono care.
Nehemia con i suoi segreti e le risposte criptiche, Dorian alle prese con qualcosa di molto pericoloso, Chaol che oscilla dalla posizione di amante a nemico.
Intanto ad Erilea delle forze oscure si stanno raggruppando, forze che nessuno potrebbe essere capace di sconfiggere, a meno che una corte distrutta non ritrovi la sua erede e risorga dalle ceneri, pronta a combattere per la libertà.
Lettori, sono super entusiasta dopo aver letto “Crown of Midnight”. È un libro pazzesco, ricco di colpi di scena e scene che ti fanno saltare dal posto in cui stai leggendo, gridando di ammirazione e incredulità.
A partire dalla scoperta immediata che Celaena sta risparmiando tutti i nomi datele dal re, agli sviluppi nel triangolo Celaena-Chaol-Dorian, alla cosa spaventosa che sta succedendo al principe.
Il tutto assolutamente inaspettato!
Relazione amorosa a parte.
Mi è piaciuto lo sviluppo di tutti i personaggi, chi di più chi di meno, a partire da Celaena.
Celaena non vuole essere un’eroina, ne ha passate troppe, sin da quando era bambina, per accettare un’altra vita di combattimenti, di persone che contano su di lei.
A volte, può essere snervante il suo essere egoista, perché ci aspettiamo di trovare un’eroina pronta a tutto per il suo popolo.
Altre volte è comprensibile, perché capiamo il suo punto di vista, capiamo che tutto ciò che desidera è una vita normale in cui possa finalmente essere libera, da persone, ruoli e titoli.
Ma Celaena è tutto tranne che normale e libera, è stata scelta da Elena, segnata dagli dei, e quello che nasconde del suo passato, della sua vera identità, la rende il nemico più pericoloso del Re di Adarlan.
E se nella prima parte resta ancora un mistero, verso la fine del libro la sua vera natura verrà fuori... e sarà spettacolare!
Sono molto curiosa dello sviluppo di Dorian.
Gli sta succedendo qualcosa che potrebbe costargli la vita e sarà interessante leggere come lo affronterà, se da solo o spalleggiato dal suo migliore amico.
Su Chaol sono titubante.
L’ho apprezzato all’inizio, poi un po’ di meno; sicuramente non mi piace come sta gestendo il suo rapporto con Dorian.
Nehemia, al contrario, all’inizio sembrava che non volesse capire la sua amica, alla fine, mostra un coraggio e una forza di volontà inimmaginabili, e dimostra di sapere più di quello che lascia trasparire.
Conosceremo anche un nuovo personaggio, Mort, assolutamente inaspettato, scontroso e adorabile!
In questo libro facciamo un bel passo avanti per diversi aspetti: il passato di Celaena, il suo futuro, i piani del Re.
Ci sarà anche un piccolo paragrafo dal POV del malvagio Re e sarà da brividi.
Ci ho messo un po’ di tempo a scrivere questa recensione, probabilmente perché le cose successe sono state tante, ma quelle che potevo dirvi assolutamente pochissime.
Al contrario, la lettura è stata sicuramente più veloce delle altre.
Ad un certo punto dovevo assolutamente finire il libro, altrimenti, in qualsiasi punto mi sarei fermata, sarei rimasta in trepida attesa di riprenderlo in mano.
In questo libro troverete scene romantiche, combattimenti, battibecchi, esseri mostruosi, il fuoco di Celaena e, non fatevi sentire dal Re, magia...
Come promesso nella recensione precedente, vi parlo del secondo libro della serie “Throne of Glass”, di Sarah J. Maas, ossia “Crown of Midnight”.
Ovviamente, se non avete letto il primo libro non leggete questa recensione, perché, per quanto possa evitare di dire alcune cose, altre devo per forza renderle note.
Voglio però ricordarvi una cosa, che avrei dovuto forse già dirvi nella recensione del primo libro.
Questa serie è stata pubblicata in Italia da Mondadori, attualmente sono stati tradotti tre libri più il prequel e il quarto è in via di pubblicazione. Quindi, per chi non leggesse in inglese, può anche seguirla in italiano, ovviamente armandovi di pazienza per aspettare l’arrivo dei libri successivi.
Ora, bando alle ciance e immergiamoci in questo secondo, spettacolare capitolo!
Celaena è diventata il Campione del Re, come Elena, prima Regina di Adarlan, le aveva chiesto. Essere Campione significa essere sicario, ma di tutti i nomi che il Re ha dato a Celaena, lei non ne ha ucciso nessuno. Non ha potuto, non rendendosi conto che non avevano fatto nulla di male, a parte essere delle brave persone. Per questo ha inscenato la morte di ognuno di loro, mentre in realtà erano al sicuro lontano da Adarlan.
Ma questa missione suicida a cui ha dato inizio, diventa quasi impossibile quando dovrà uccidere uno dei cortigiani più famosi di Adarlan.
Cercando di dare anche a lui una via d’uscita, Celaena si ritrova immischiata in piani e folli teorie, tra gruppi di ribelli e strani indovinelli a cui non riesce a trovare una soluzione.
Esasperata da tutte queste complicazioni e dagli ordini snervanti che le dà Elena, a rendere più difficile la situazione sono anche le persone che le sono care.
Nehemia con i suoi segreti e le risposte criptiche, Dorian alle prese con qualcosa di molto pericoloso, Chaol che oscilla dalla posizione di amante a nemico.
Intanto ad Erilea delle forze oscure si stanno raggruppando, forze che nessuno potrebbe essere capace di sconfiggere, a meno che una corte distrutta non ritrovi la sua erede e risorga dalle ceneri, pronta a combattere per la libertà.
Lettori, sono super entusiasta dopo aver letto “Crown of Midnight”. È un libro pazzesco, ricco di colpi di scena e scene che ti fanno saltare dal posto in cui stai leggendo, gridando di ammirazione e incredulità.
A partire dalla scoperta immediata che Celaena sta risparmiando tutti i nomi datele dal re, agli sviluppi nel triangolo Celaena-Chaol-Dorian, alla cosa spaventosa che sta succedendo al principe.
Il tutto assolutamente inaspettato!
Relazione amorosa a parte.
Mi è piaciuto lo sviluppo di tutti i personaggi, chi di più chi di meno, a partire da Celaena.
Celaena non vuole essere un’eroina, ne ha passate troppe, sin da quando era bambina, per accettare un’altra vita di combattimenti, di persone che contano su di lei.
A volte, può essere snervante il suo essere egoista, perché ci aspettiamo di trovare un’eroina pronta a tutto per il suo popolo.
Altre volte è comprensibile, perché capiamo il suo punto di vista, capiamo che tutto ciò che desidera è una vita normale in cui possa finalmente essere libera, da persone, ruoli e titoli.
Ma Celaena è tutto tranne che normale e libera, è stata scelta da Elena, segnata dagli dei, e quello che nasconde del suo passato, della sua vera identità, la rende il nemico più pericoloso del Re di Adarlan.
E se nella prima parte resta ancora un mistero, verso la fine del libro la sua vera natura verrà fuori... e sarà spettacolare!
Sono molto curiosa dello sviluppo di Dorian.
Gli sta succedendo qualcosa che potrebbe costargli la vita e sarà interessante leggere come lo affronterà, se da solo o spalleggiato dal suo migliore amico.
Su Chaol sono titubante.
L’ho apprezzato all’inizio, poi un po’ di meno; sicuramente non mi piace come sta gestendo il suo rapporto con Dorian.
Nehemia, al contrario, all’inizio sembrava che non volesse capire la sua amica, alla fine, mostra un coraggio e una forza di volontà inimmaginabili, e dimostra di sapere più di quello che lascia trasparire.
Conosceremo anche un nuovo personaggio, Mort, assolutamente inaspettato, scontroso e adorabile!
In questo libro facciamo un bel passo avanti per diversi aspetti: il passato di Celaena, il suo futuro, i piani del Re.
Ci sarà anche un piccolo paragrafo dal POV del malvagio Re e sarà da brividi.
Ci ho messo un po’ di tempo a scrivere questa recensione, probabilmente perché le cose successe sono state tante, ma quelle che potevo dirvi assolutamente pochissime.
Al contrario, la lettura è stata sicuramente più veloce delle altre.
Ad un certo punto dovevo assolutamente finire il libro, altrimenti, in qualsiasi punto mi sarei fermata, sarei rimasta in trepida attesa di riprenderlo in mano.
In questo libro troverete scene romantiche, combattimenti, battibecchi, esseri mostruosi, il fuoco di Celaena e, non fatevi sentire dal Re, magia...
“Basta!
Abbiamo abbastanza nemici così! Ci sono cose peggiori da affrontare là
fuori!” Celaena si girò lentamente verso di lui, il volto imbrattato di
sangue e occhi brillanti. “No, non ci sono. Perché io sono qui adesso.”
Questo libro è un mix esplosivo meraviglioso, che mi ha lasciato in estasi per i libri successivi!
Detto questo, ci vediamo alla prossima recensione, che sarà, ovviamente, quella di “Heir of Fire”. Già solo il titolo è stupendo!
Baci
Voto libro - 5
Genere: Fantasy
Celaena Sardothien è sopravvissuta a combattimenti mortali e a orribili sofferenze, ma di fronte all'assassinio della sua più cara amica è sconvolta e annientata. Consumata dal senso di colpa e dalla rabbia, vuole mettere in atto la sua vendetta nei confronti del responsabile dell'atroce delitto, il re di Adarlan. Ogni speranza per distruggere il tiranno, però, giace nelle risposte che potrà darle Maeve, la regina dei Fae, a Wendlyn. Sacrificando il suo futuro, Chaol, il Capitano della Guardia Reale, l'ha mandata laggiù con l'idea di proteggerla, senza sapere che questo viaggio potrebbe invece costarle la vita.
Salve lettori!
Vi scrivo dopo aver concluso anche il terzo capitolo che compone la serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas, “Heir of Fire”.
Anche dopo questo libro sono distrutta emotivamente; la Maas ci ha fatto vivere 565 pagine di montagne russe di emozioni contrastanti e fortissime. Ma una cosa è sicura, ho adorato la lettura e sto adorando questa serie, sempre più ricca di personaggi, eroi, cattivi e magia!
AVVISO: tenterò di tenere gli spoiler al minimo, ma se non siete al pari con la serie, vi consiglio di evitare la lettura della recensione.
Tornando a noi.
Sono successe tante cose alla fine di “Crown of Midnight”, tra le più importanti, la verità sull’identità di Celaena, la decisione di Chaol, la magia di Dorian, il sacrificio di Nehemia e le notizie sul potere del Re di Adarlan.
Tutte queste cose hanno influenzato non poco Celaena, le sue decisioni e il suo percorso.
Rendendosi conto del potere e della pericolosità del Re, Celaena è decisa a trovare un modo per sconfiggerlo.
Ha scoperto che il suo potere, quello che gli ha permesso di eliminare la magia e continuare a regnare indisturbato, giace nelle Wyrdkeys, tre oggetti persi nella storia che risalgono alla prima battaglia contro i demoni di un altro mondo.
Dopo aver letto libri su libri senza successo, l’aiuto inaspettato di Chaol, la spedisce nell’unico luogo in cui potrebbe esserci qualcuno che può aiutarla, Wendlyn, la terra in cui le fate vivono ancora indisturbate, regnate dall’imperscrutabile e antica Maeve.
Ma per essere accettata alla corte di Maeve, e quindi avere accesso alle informazioni che tanto brama, dovrà prima accettare la sua vera natura e
abbracciare l’inestimabile potere che tanto teme.
Adesso vi chiederete, qual è questo potere? Quale segreto? La notizia bomba che abbiamo ricevuto alla fine di “Crown of Midnight” è che Celaena Sardothien è in realtà Aelin Ashryver Galathynius, una demi-Fae, erede al trono di Terrasen, portatrice di una rara magia, quella del fuoco.
Ma Celaena non vuole ritornare ad essere Aelin, per lei quella bambina è morta dieci anni prima, la fatidica notte in cui tutto è cambiato.
Eppure, se vuole mantenere la promessa fatta a Nehemia, deve per forza ritrovare quella scintilla, quella forma che la rende tanto pericolosa per Adarlan.
Ad aiutarla in questo percorso c’è il riluttante Rowan: Fae, guerriero, Principe, schiavo, scorbutico e bellissimo.
All’inizio, il loro rapporto sarà tutto fuorché amichevole, ma mostrando inconsapevolmente le loro debolezze, il loro dolore, i loro incubi, instaureranno un legame che dire meraviglioso è dir poco.
Il loro legame è molto più profondo di un’amicizia o un amore, c’è qualcosa che lega i loro poteri e le loro anime, e i doni finali che si fanno a vicenda mi hanno lasciato senza parole!
Celaena sta crescendo tanto in ogni pezzo di storia.
Adesso sta affrontando il dolore più forte, l’odio, verso Adarlan e verso sé stessa, una Regina che non ha saputo difendere il suo popolo.
Conosceremo la sua storia, stavolta ogni particolare, non censurerà nulla, ma lascerà scorrere ogni singolo ricordo. E noi soffriremo, con lei, per lei, per Terrasen.
Sarà straziante vederla soffrire, vederla svuotata di ogni forza, di ogni volontà, ma è ammirevole il modo in cui si rialzerà, ricomincerà a combattere, ritroverà un obiettivo.
Anche dopo questo libro sono distrutta emotivamente; la Maas ci ha fatto vivere 565 pagine di montagne russe di emozioni contrastanti e fortissime. Ma una cosa è sicura, ho adorato la lettura e sto adorando questa serie, sempre più ricca di personaggi, eroi, cattivi e magia!
AVVISO: tenterò di tenere gli spoiler al minimo, ma se non siete al pari con la serie, vi consiglio di evitare la lettura della recensione.
Tornando a noi.
Sono successe tante cose alla fine di “Crown of Midnight”, tra le più importanti, la verità sull’identità di Celaena, la decisione di Chaol, la magia di Dorian, il sacrificio di Nehemia e le notizie sul potere del Re di Adarlan.
Tutte queste cose hanno influenzato non poco Celaena, le sue decisioni e il suo percorso.
Rendendosi conto del potere e della pericolosità del Re, Celaena è decisa a trovare un modo per sconfiggerlo.
Ha scoperto che il suo potere, quello che gli ha permesso di eliminare la magia e continuare a regnare indisturbato, giace nelle Wyrdkeys, tre oggetti persi nella storia che risalgono alla prima battaglia contro i demoni di un altro mondo.
Dopo aver letto libri su libri senza successo, l’aiuto inaspettato di Chaol, la spedisce nell’unico luogo in cui potrebbe esserci qualcuno che può aiutarla, Wendlyn, la terra in cui le fate vivono ancora indisturbate, regnate dall’imperscrutabile e antica Maeve.
Ma per essere accettata alla corte di Maeve, e quindi avere accesso alle informazioni che tanto brama, dovrà prima accettare la sua vera natura e
abbracciare l’inestimabile potere che tanto teme.
Adesso vi chiederete, qual è questo potere? Quale segreto? La notizia bomba che abbiamo ricevuto alla fine di “Crown of Midnight” è che Celaena Sardothien è in realtà Aelin Ashryver Galathynius, una demi-Fae, erede al trono di Terrasen, portatrice di una rara magia, quella del fuoco.
Ma Celaena non vuole ritornare ad essere Aelin, per lei quella bambina è morta dieci anni prima, la fatidica notte in cui tutto è cambiato.
Eppure, se vuole mantenere la promessa fatta a Nehemia, deve per forza ritrovare quella scintilla, quella forma che la rende tanto pericolosa per Adarlan.
Ad aiutarla in questo percorso c’è il riluttante Rowan: Fae, guerriero, Principe, schiavo, scorbutico e bellissimo.
All’inizio, il loro rapporto sarà tutto fuorché amichevole, ma mostrando inconsapevolmente le loro debolezze, il loro dolore, i loro incubi, instaureranno un legame che dire meraviglioso è dir poco.
Il loro legame è molto più profondo di un’amicizia o un amore, c’è qualcosa che lega i loro poteri e le loro anime, e i doni finali che si fanno a vicenda mi hanno lasciato senza parole!
Celaena sta crescendo tanto in ogni pezzo di storia.
Adesso sta affrontando il dolore più forte, l’odio, verso Adarlan e verso sé stessa, una Regina che non ha saputo difendere il suo popolo.
Conosceremo la sua storia, stavolta ogni particolare, non censurerà nulla, ma lascerà scorrere ogni singolo ricordo. E noi soffriremo, con lei, per lei, per Terrasen.
Sarà straziante vederla soffrire, vederla svuotata di ogni forza, di ogni volontà, ma è ammirevole il modo in cui si rialzerà, ricomincerà a combattere, ritroverà un obiettivo.
“Non
avrebbe fatto spegnere quella luce. Avrebbe illuminato il mondo con
quella luce, il suo dono. Avrebbe illuminato l’oscurità e l’avrebbe resa
così accecante che tutti coloro che erano persi o feriti o spezzati,
avrebbero trovato la strada verso la luce. Non serve un mostro per
sconfiggere un mostro, ma la luce, una luce che allontana l’oscurità.”
Il percorso che questi due personaggi hanno davanti è ancora lungo, ma la chimica, il legame che c’è tra loro è palpabile e meraviglioso. Anche quando si trattano male!
Ma ovviamente la storia non si concentra solo su Celaena/Aelin. Ritroveremo vecchi personaggi, come anche nuovi.
Ritroviamo Dorian, deciso a controllare la sua magia, anche grazie all’aiuto di una guaritrice, Sorscha.
Il finale che aspetta Dorian è assolutamente inaspettato e straziante, vi avverto.
Ritroviamo Chaol, che si ritrova immischiato in piani molto pericolosi, ma che non riesce a prendere una decisione.
Conosciamo Aedion, cugino di Aelin, ma lascerò decidere a voi se è bravo o meno.
E ultima, ma non per importanza, anzi perché è il personaggio che più aspettavo e che più amo... Manon Blackbeak!
Manon è l’erede della congrega delle streghe Blackbeak, la strega più forte, sanguinaria e pericolosa di tutte. Ma anche quella che potrebbe capovolgere completamente le regole delle congreghe.
Le streghe non hanno un cuore, un’anima o sentimenti, ma Manon, dopo aver salvato una viverna dalla cattività, potrebbe aver mostrato un sentimento assolutamente inaspettato.
L’assortimento dei personaggi è davvero ampio, questi sono solo i fondamentali, ma intorno a loro ce ne sono tantissimi altri. Come Maeve o il “gruppo” di Rowan, altri Fae guerrieri.
Gli avvenimenti sono tanti, alcuni immaginabili, altri assolutamente inaspettati.
Ci sono scene che mi hanno spezzato il cuore per la loro potenza emotiva, che mi hanno lasciato in lacrime. Altre che il cuore invece me l’hanno ricucito. Altre ancora mi hanno lasciato a bocca aperta, sconvolta, bisognosa del prossimo libro.
“Non
ha più speranza, Principe. Non ha più speranza nel cuore. Aiutala. Se
non per lei, fallo almeno per quello che rappresenta; quello che
potrebbe offrire a tutti noi, te compreso.”
“E cosa sarebbe?”
“Un mondo migliore.”
“E cosa sarebbe?”
“Un mondo migliore.”
Adoro questa scrittrice, i suoi personaggi, i loro drammi, i loro caratteri, le avventure che vivono e il destino che devono compiere.
Ho adorato la divisione in due parti, davvero tanto significativa, soprattutto per il percorso di Celaena/Aelin.
Non vedo l’ora di incominciare “Queen of Shadows”, ritrovare questi amati personaggi e soffrire... perché soffriremo tanto.
Ma, come predice Ron dalla tazza di Harry, poi ne saremo felici.
Baci
Voto libro - 5
Genere: Fantasy
Ancora una volta nascosta sotto il suo manto da assassina, Celaena è tornata a Rithfold, ma non è più una schiava. Ora è Aelin Ashryver Galathynius, Regina di Terrasen. Tuttavia, prima di riprendere il trono che le spetta, dovrà ancora combattere: scavare tra i ricordi più dolorosi, battersi per la sopravvivenza e lottare contro una passione che potrebbe consumarla. E soprattutto si troverà nuovamente di fronte al suo vecchio padrone, il Re degli Assassini. Pronta a reclamare vendetta.
Salve lettori!
Procede la lettura della serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas. Stavolta la recensione riguarderà il quarto libro della serie, “Queen of Shadows”.
Come sempre, se non siete al passo con la serie, vi consiglio di evitare la lettura della recensione, causa spoiler.
Ma ho una buona notizia per i lettori italiani della serie: Mondadori sta per portare in Italia questo volume, quindi forza e coraggio, e sperate che il momento arrivi in fretta!
Alla fine di “Heir of Fire” gli eventi hanno preso una piega un po’ catastrofica.
Aedion arrestato, Chaol fuggito dal castello da traditore, Dorian, sacrificatosi per l’amico, imprigionato nel suo corpo, schiavo di un principe dei demoni Valg, che il Re controlla attraverso un collare.
Intanto Aelin ha lasciato Rowan a Wendlyn per riprendere, ancora per poco, l’identità di Celaena Sardothien e riscuotere alcuni debiti.
Primo, quello di Arobynn Hamel, Re degli Assassini.
Ma per arrivare alla vendetta, dovrà prima allearsi con lui per salvare Aedion Ashryver, il cugino perduto, che mai avrebbe immaginato di ritrovare.
Intanto ritrova anche Chaol, che tenta in tutti i modi di salvare Dorian: aiuta i ribelli, libera i prigionieri, uccide gli esseri innaturali che stanno prendendo possesso dei corpi umani.
Anche Manon, erede della congrega delle streghe Blackbeak, e adesso Wing Leader, avrà i suoi capitoli, battaglie da affrontare e decisioni difficili da prendere.
Sempre più azione, sempre più emozioni, sempre più personaggi e sempre più vicino il momento in cui, so per certo, soffriremo tantissimo.
Mi credete, è davvero difficile parlarvi di questa serie. Perché succedono così tante cose e si provano talmente tante emozioni, che è impossibile racchiuderle in una recensione senza spoiler.
Per me questa serie deve essere vissuta, al di là della trama, dello stile o di qualsiasi altra cosa tecnica. Bisogna mettersi comodi, mettere in ordine e a portata di mano i vari libri, preparare tè e fazzoletti e godersi lo spettacolo.
Questa serie per me è un viaggio, un viaggio verso un mondo distrutto che ha bisogno di essere ricostruito.
Un viaggio al fianco di personaggi che, libro dopo libro, sono diventati parte di te; i loro dolori, le loro gioie, le loro emozioni, tue in ogni sfaccettatura.
Amo Aelin, la nostra fire-breathing bitch-queen; ormai una donna che ha accettato il suo passato e il suo destino, che con la sua furbizia, coraggio, arroganza e sensualità, riesce a mettere in atto piani pericoloso ed evitare pericoli inimmaginabili.
Adoro il modo in cui mette tutta sé stessa per combattere per il suo popolo, per la sua nazione, per la sua famiglia, per il ricordo e il sacrificio di persone che sono morte per l’avarizia di pochi.
Adoro il suo umorismo pungente, la sua tenacia e passione.
Amo il suo rapporto con Rowan, il suo carranam, il vento al suo fuoco, il legame inaspettato che li lega così profondamente. Sono perfetti.
Ci sono tante titubanze, tanti problemi, ma è come se le loro anime si stessero aspettando da tempo e si fossero finalmente ritrovate. Gli scambi tra loro sono frizzanti, dolci, silenziosi, profondi, piccanti.
Rowan è un perfetto esemplare di Fae Male territoriale, pronto a proteggere la sua Regina a tutti i costi, ad accompagnarla e sostenerla in ogni battaglia, senza mai abbandonare il suo fianco. Ma sa essere anche estremamente dolce e premuroso.
La Maas ci farà aspettare tanto con loro, ci farà sudare, ma ne vale assolutamente la pena!
Altro personaggio che ho adorato, solamente verso la fine del libro però, è Manon. Manon è una leader, ma è sottomessa alle decisioni della matrona della congrega, sua nonna. È una guerriera, ma ha degli ordini da rispettare, anche se non le piacciono. Le streghe Ironteeth hanno regole ferree, non devono provare emozioni, non devono avere un cuore, solo brutalità e obbedienza. Ma diventa difficile quando vedi le tue sorelle martoriate dagli esperimenti disumani. Quando le regole e gli ordini, che hai sempre eseguito ciecamente, iniziano a dimostrarsi fallimentari e sbagliati.
Ci sarà una scena, in questo libro, tra Manon e Aelin che vi lascerà estasiate. Voglio assolutamente altre scene in cui le due guerriere interagiscono!
Procede la lettura della serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas. Stavolta la recensione riguarderà il quarto libro della serie, “Queen of Shadows”.
Come sempre, se non siete al passo con la serie, vi consiglio di evitare la lettura della recensione, causa spoiler.
Ma ho una buona notizia per i lettori italiani della serie: Mondadori sta per portare in Italia questo volume, quindi forza e coraggio, e sperate che il momento arrivi in fretta!
Alla fine di “Heir of Fire” gli eventi hanno preso una piega un po’ catastrofica.
Aedion arrestato, Chaol fuggito dal castello da traditore, Dorian, sacrificatosi per l’amico, imprigionato nel suo corpo, schiavo di un principe dei demoni Valg, che il Re controlla attraverso un collare.
Intanto Aelin ha lasciato Rowan a Wendlyn per riprendere, ancora per poco, l’identità di Celaena Sardothien e riscuotere alcuni debiti.
Primo, quello di Arobynn Hamel, Re degli Assassini.
Ma per arrivare alla vendetta, dovrà prima allearsi con lui per salvare Aedion Ashryver, il cugino perduto, che mai avrebbe immaginato di ritrovare.
Intanto ritrova anche Chaol, che tenta in tutti i modi di salvare Dorian: aiuta i ribelli, libera i prigionieri, uccide gli esseri innaturali che stanno prendendo possesso dei corpi umani.
Anche Manon, erede della congrega delle streghe Blackbeak, e adesso Wing Leader, avrà i suoi capitoli, battaglie da affrontare e decisioni difficili da prendere.
Sempre più azione, sempre più emozioni, sempre più personaggi e sempre più vicino il momento in cui, so per certo, soffriremo tantissimo.
Mi credete, è davvero difficile parlarvi di questa serie. Perché succedono così tante cose e si provano talmente tante emozioni, che è impossibile racchiuderle in una recensione senza spoiler.
Per me questa serie deve essere vissuta, al di là della trama, dello stile o di qualsiasi altra cosa tecnica. Bisogna mettersi comodi, mettere in ordine e a portata di mano i vari libri, preparare tè e fazzoletti e godersi lo spettacolo.
Questa serie per me è un viaggio, un viaggio verso un mondo distrutto che ha bisogno di essere ricostruito.
Un viaggio al fianco di personaggi che, libro dopo libro, sono diventati parte di te; i loro dolori, le loro gioie, le loro emozioni, tue in ogni sfaccettatura.
Amo Aelin, la nostra fire-breathing bitch-queen; ormai una donna che ha accettato il suo passato e il suo destino, che con la sua furbizia, coraggio, arroganza e sensualità, riesce a mettere in atto piani pericoloso ed evitare pericoli inimmaginabili.
Adoro il modo in cui mette tutta sé stessa per combattere per il suo popolo, per la sua nazione, per la sua famiglia, per il ricordo e il sacrificio di persone che sono morte per l’avarizia di pochi.
Adoro il suo umorismo pungente, la sua tenacia e passione.
Amo il suo rapporto con Rowan, il suo carranam, il vento al suo fuoco, il legame inaspettato che li lega così profondamente. Sono perfetti.
Ci sono tante titubanze, tanti problemi, ma è come se le loro anime si stessero aspettando da tempo e si fossero finalmente ritrovate. Gli scambi tra loro sono frizzanti, dolci, silenziosi, profondi, piccanti.
Rowan è un perfetto esemplare di Fae Male territoriale, pronto a proteggere la sua Regina a tutti i costi, ad accompagnarla e sostenerla in ogni battaglia, senza mai abbandonare il suo fianco. Ma sa essere anche estremamente dolce e premuroso.
La Maas ci farà aspettare tanto con loro, ci farà sudare, ma ne vale assolutamente la pena!
Altro personaggio che ho adorato, solamente verso la fine del libro però, è Manon. Manon è una leader, ma è sottomessa alle decisioni della matrona della congrega, sua nonna. È una guerriera, ma ha degli ordini da rispettare, anche se non le piacciono. Le streghe Ironteeth hanno regole ferree, non devono provare emozioni, non devono avere un cuore, solo brutalità e obbedienza. Ma diventa difficile quando vedi le tue sorelle martoriate dagli esperimenti disumani. Quando le regole e gli ordini, che hai sempre eseguito ciecamente, iniziano a dimostrarsi fallimentari e sbagliati.
Ci sarà una scena, in questo libro, tra Manon e Aelin che vi lascerà estasiate. Voglio assolutamente altre scene in cui le due guerriere interagiscono!
"Lei
sorrise con ogni brandello di coraggio rimastole, di disperazione, di
speranza per il barlume di quel glorioso futuro. “Facciamo tremare le
stelle.”
I suoi capitoli sono uno strazio, ogni frase una coltellata nel petto.
Ritroveremo Aedion, e anche per lui l’inizio sarà doloroso, in attesa della morte.
E ritorneranno anche un paio di personaggi femminili, che nei primi libri non si erano fatte proprio amare: Lysandra e Kaltain.
Non storcete subito il naso, nascondono molte sofferenze e anche sorprese.
Questi personaggi, anche se separati, hanno tanto in comune. Tutti vivono in un mondo che sta andando in rovina, bramato da demoni di un altro mondo. E, anche se lontani, anche se diversi, chi Fae, chi streghe, chi semplici mortali, tutti hanno un ruolo in questa battaglia che prima o poi arriverà e che segnerà il loro futuro.
È impossibile parlarvi di ciò che succede, a meno che non voglia rovinarvi la lettura; come ho detto prima, questi libri devono essere vissuti di prima mano, ogni colpo di scena deve essere inaspettato, ogni personaggio conosciuto passo dopo passo.
Adoro la Maas, adoro i mondi che crea, i personaggi a cui dà vita, le storie che forma.
Le emozioni che provo durante la lettura sono infinite e sempre fortissime, dall’ansia, alla paura, all’attesa alla soddisfazione, all’amore. Ogni volta che giro l’ultima pagina provo sempre un misto di soddisfazione e meraviglia per ciò che ho letto e trepidazione e ansia per il libro che andrò a leggere.
Inutile dirvi che è stato impossibile posare “Queen of Shadows”. Se proprio ero costretta a farlo, era solo per estrema necessità e sempre a malincuore.
Un’altra cosa che amo di questa serie è che ogni libro è diviso in due parti, entrambe con titoli evocativi ed emozionati.
Sapete cosa altro adoro di queste serie?
Che ci sono milioni di fanart di personaggi ed eventi, ed è bellissimo, perché rende tutto ancora più reale.
Vi consiglio di cercarle.
Credo che per questa recensione è tutto, adesso mi fiondo sul quinto libro, “Empire of Storm”.
Baci
Genere: Fantasy
5 Novembre
La lunga strada dall'omicidio al trono è appena cominciata per Aelin Galathynius, l'ultima discendente della sua casata, la principessa perduta di Terrasen che in molti conoscono come Celaena Sardothien. I regni di Erilea stanno andando in frantumi attorno a lei. Per salvare coloro che ama dalle forze dell'oscurità, dovrà allearsi con i suoi nemici. Mentre la guerra incombe all'orizzonte, l'unica speranza di salvezza risiede in una tenace ricerca che potrebbe mettere fine a quanto Aelin ha di più caro.
Salve lettori!
In questa recensione tenterò di parlarvi di “Empire of Storms”, quinto libro della serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas.
Uso il verbo tentare perché, per quante parole possa usare, è impossibile esprimere tutte le emozioni o ogni passaggio, che mi ha portato alla fine di questo libro distrutta e in lacrime.
Non posso nemmeno a causa degli innumerevoli spoiler.
Vi dirò il minino indispensabile perché questa è una lettura, come tutta la serie, che deve essere vissuta pagina per pagina, parola per parola.
Anche se posso dirvi che, pur sapendo alcune cose, viverle in prima persona, leggendole, è stato completamente diverso e comunque doloroso.
Ovviamente, per chi non avesse letto “Queen of Shadows” questa recensione sarà inevitabilmente ricca di spoiler, quindi vi consiglio di evitarne la lettura.
Alla fine del quarto libro, scopriamo diverse verità sul Re di Adarlan e sul male che si sta riversando su Erilea: Erawan, uno degli ultimi re dei Valg, i demoni che incontriamo in “Heir of Fire”.
È stato lui, per tutti questi anni, a dirigere le menti e le azioni del sovrano di Erilea, posseduto da uno dei suoi demoni.
Dopo un finale mozzafiato, la corona di Adarlan è passata a Dorian, grazie all’aiuto di Aelin, soprattutto nel mantenere un segreto fondamentale.
E mentre Dorian si ritrova sovrano di una città a pezzi, Aelin inizia il suo viaggio verso Nord, verso casa, verso Terrasen, pronta a riprendere il suo trono.
Ma non tutti i lord sono disposti a lasciarle prendere ciò che le spetta, per questo sarà costretta a lasciare Terrasen per un altro lungo viaggio alla ricerca di alleati.
Ma soprattutto alla ricerca di risposte, di indizi su ciò che aspetta Aelin e la sua corte.
Anche se risvegliato da poco, il male che affligge Erilea è in questo mondo da centinaia di anni, dai tempi di Brannon, primo Re di Terrasen, e Elena, sua figlia.
E attraverso alcuni flashback iniziamo a scoprire la vera storia che si cela sotto secoli di mezze verità.
Ma oltre Erawan, Aelin avrà anche un altro antico e potente nemico, Maeve, pronta a distruggere tutto ciò per cui Aelin ha lottato e sofferto.
Lettori, ho avuto bisogno di tempo per metabolizzare e scrivere questa recensione, e comunque mi trovo in difficoltà.
Solo ripensare a quegli ultimi capitoli mi lascia distrutta, con il cuore che scricchiola e lo sguardo perso nel vuoto.
E no, non scherzo.
Questa serie, con i suoi personaggi, mi è entrata nel cuore.
Aelin, con la sua forza e la sua debolezza, il suo bisogno di essere amata e contemporaneamente di fare tutto da sola, la sua spavalderia, furbizia, ironia, i suoi pazzi piani segreti. È una protagonista femminile unica nel suo genere, che dovrà combattere tanto per avere il lieto fine con il suo amato Fae, Rowan, e anche con sé stessa.
Rowan è un altro personaggio indimenticabile. Farebbe di tutto per la sua Fireheart. La ama incondizionatamente, la sostiene in ogni impresa, la difende e lascia che si difenda da sola.
E alla fine del libro, ciò che scopriremo della sua storia, ciò che sappiamo dovrà affrontare, ci lascerà il cuore a pezzi.
In questa recensione tenterò di parlarvi di “Empire of Storms”, quinto libro della serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas.
Uso il verbo tentare perché, per quante parole possa usare, è impossibile esprimere tutte le emozioni o ogni passaggio, che mi ha portato alla fine di questo libro distrutta e in lacrime.
Non posso nemmeno a causa degli innumerevoli spoiler.
Vi dirò il minino indispensabile perché questa è una lettura, come tutta la serie, che deve essere vissuta pagina per pagina, parola per parola.
Anche se posso dirvi che, pur sapendo alcune cose, viverle in prima persona, leggendole, è stato completamente diverso e comunque doloroso.
Ovviamente, per chi non avesse letto “Queen of Shadows” questa recensione sarà inevitabilmente ricca di spoiler, quindi vi consiglio di evitarne la lettura.
Alla fine del quarto libro, scopriamo diverse verità sul Re di Adarlan e sul male che si sta riversando su Erilea: Erawan, uno degli ultimi re dei Valg, i demoni che incontriamo in “Heir of Fire”.
È stato lui, per tutti questi anni, a dirigere le menti e le azioni del sovrano di Erilea, posseduto da uno dei suoi demoni.
Dopo un finale mozzafiato, la corona di Adarlan è passata a Dorian, grazie all’aiuto di Aelin, soprattutto nel mantenere un segreto fondamentale.
E mentre Dorian si ritrova sovrano di una città a pezzi, Aelin inizia il suo viaggio verso Nord, verso casa, verso Terrasen, pronta a riprendere il suo trono.
Ma non tutti i lord sono disposti a lasciarle prendere ciò che le spetta, per questo sarà costretta a lasciare Terrasen per un altro lungo viaggio alla ricerca di alleati.
Ma soprattutto alla ricerca di risposte, di indizi su ciò che aspetta Aelin e la sua corte.
Anche se risvegliato da poco, il male che affligge Erilea è in questo mondo da centinaia di anni, dai tempi di Brannon, primo Re di Terrasen, e Elena, sua figlia.
E attraverso alcuni flashback iniziamo a scoprire la vera storia che si cela sotto secoli di mezze verità.
Ma oltre Erawan, Aelin avrà anche un altro antico e potente nemico, Maeve, pronta a distruggere tutto ciò per cui Aelin ha lottato e sofferto.
Lettori, ho avuto bisogno di tempo per metabolizzare e scrivere questa recensione, e comunque mi trovo in difficoltà.
Solo ripensare a quegli ultimi capitoli mi lascia distrutta, con il cuore che scricchiola e lo sguardo perso nel vuoto.
E no, non scherzo.
Questa serie, con i suoi personaggi, mi è entrata nel cuore.
Aelin, con la sua forza e la sua debolezza, il suo bisogno di essere amata e contemporaneamente di fare tutto da sola, la sua spavalderia, furbizia, ironia, i suoi pazzi piani segreti. È una protagonista femminile unica nel suo genere, che dovrà combattere tanto per avere il lieto fine con il suo amato Fae, Rowan, e anche con sé stessa.
Rowan è un altro personaggio indimenticabile. Farebbe di tutto per la sua Fireheart. La ama incondizionatamente, la sostiene in ogni impresa, la difende e lascia che si difenda da sola.
E alla fine del libro, ciò che scopriremo della sua storia, ciò che sappiamo dovrà affrontare, ci lascerà il cuore a pezzi.
“Lei
era... in un posto davvero oscuro. Lo eravamo entrambi. Ma ci siamo
guidati fuori da esso. Abbiamo trovato un modo, insieme.”
Anche per Manon ci saranno annunci sconvolgenti riguardo le sue origini, in più (finalmente!) ci sarà anche un incontro molto ravvicinato con il nuovo Re di Adarlan.
Dorian avrà tanto da affrontare, con i suoi doveri di Re, la sua magia pura, i suoi incubi e i suoi segreti. Anche lui è un personaggio fantastico, silenzioso ma sempre attento.
Ritroviamo Aedion e Lysandra, il generale e la mutaforma sempre l’uno sul collo dell’altra, ma sempre attenti l’uno alle esigenze e ai limiti dell’altra.
Intanto, altri due personaggi si fanno strada nella storia, ossia Elide e Lorcan.
Sembra un’accoppiata impossibile, ma la piccola Elide ha tante doti nascoste e una forza d’animo incomparabile, che metteranno a dura prova il forte e oscuro guerriero.
Non pensavo potessi mai amare Lorcan, ma Elide è stata capace di farmelo vedere sotto un’altra prospettiva.
Ovviamente non ho bisogno di parlare dello stile della Maas. È una maga con le parole, riesce a dare vita a luoghi, personaggi, situazioni indimenticabili.
È un genio dei plot twist, sul serio, ti sconvolge quando meno te lo aspetti.
Stavolta ci saranno anche tante scene passionali, tra la nostra coppia preferita, che ce ne farà leggere delle belle, e tra altri due personaggi che desideravo tanto vedere interagire.
Oltre a interazioni, chi più chi meno passionali, tra altre due coppie di personaggi di cui sono sempre curiosissima di leggere di più.
In più i suoi libri, questo non è da meno, sono sempre un grande insieme di amore, passione, amicizia, famiglia, magia, combattimenti, cattivi da sconfiggere e prove da superare.
In questa storia si unisce anche l’elemento sovrannaturale degli dei che guidano i nostri personaggi e di un destino da lungo tempo segnato.
Vedete un po’ voi se non ne vale la pena leggerlo!
Ma preparatevi a soffrire, lettori. Tanto. Anche quando le cose vanno bene, si percepisce che qualcosa andrà storto, che la gioia e la tranquillità sono precarie. Ma quando il punto di rottura arriva... cavolo, lettori, qualsiasi spoiler non può affatto preparare a ciò che ci aspetta nelle ultime cento pagine.
Vi aspetto alla prossima recensione, quella di “Tower of Dawn”, una novella molto lunga in cui ritroviamo Chaol e Nesryn.
Voto libro - 5
Genere: Fantasy
Chaol Westfall si è semore definito in base alla sua lealtà, la sua forza, la sua posizione come Capitano delle Guardie. Ma tutto è cambiato da quando il castello di vetro è crollato, i suoi uomini massacrati, il Re di Adarlan gli ha risparmiato la vita, lasciandogli il corpo spezzato.
La sua unica possibilità di guarigione sono i leggendari guaritori delle Torre Cesme ad Antica, la roccaforte del potente impero del continente del sud. E con la guerra imminente su Dorian e Aelin, la loro sopravvivenza potrebbe dipendere sulla capacità di Chaol e Nesryn nel convincere i sovrani ad allearsi con loro.
Ma quello che scoprono ad Antica cambierà entrambi e sarà fondamentale per salvare Erilea più di quello che avrebbero immaginato.
Salve lettori!
Mancano pochissimi giorni all’uscita di “Kingdom of Ash”, settimo e ultimo libro della serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas.
Ma prima di arrivare alla fine, vi parlo di “Tower of Dawn”, una novella che inizia alla fine di “Queen of Shadows” e copre tutto l’arco temporale di “Empire of Storms”.
I protagonisti, come potete capire, non saranno Aelin e Rowan, o Dorian, o Manon, ma Chaol e Nesryn.
Potreste pensare, cosa avranno mai da raccontare questi due personaggi?
Fidatevi, davvero tante cose...
***Ovviamente, vi avverto che potrebbero esserci spoiler riguardo al finale di “Queen of Shadows”.***
Chaol, cercando di salvare la vita di Dorian, ancora in balia del demone, si pone sul cammino del malvagio re, tenendogli testa finché possibile. Ma il re ha la magia dalla sua parte, una magia oscura che lo colpisce alla spina dorsale e che lo lascia senza l’utilizzo delle gambe.
Rowan lo cura come meglio può, ma le uniche a poterlo guarire completamente sono le guaritrici delle Torre Cesme ad Antica.
Antica è la capitale di un impero enorme e ricco, quello dei khaganate, che da centinaia di anni conquista il proprio territorio, allargandolo sempre di più, solamente con la minaccia di poter entrare in guerra.
Sono un popolo fiero e coraggioso, ma anche sanguinolento, in quanto gli eredi del Khagan, devono combattere tra di loro per decidere chi sarà il prossimo Khagan, oppure, se il Khagan decide il suo Erede, questo potrebbe decidere di eliminare i suoi fratelli o sorelle e relative famiglie, se questi si oppongono a lui o lei.
Ma i khaganate sono anche molto religiosi.
Ad Antica, ogni dio di ogni religione è ben accetto, infatti loro ne pregano trentasei, ma c’è una dea che regna su tutti, Silba, la dea della guarigione.
E per questo motivo, le guaritrici delle Torre Cesme, benedette con il dono di Silba, hanno una grande autorità persino sul Khagan e i suoi figli.
Chaol e Nesryn non andranno ad Antica solo per la guarigione di Chaol, ma anche per chiedere l’aiuto del Khagan nella guerra imminente contro Erawan e i suoi Valg, dato che i khaganate hanno un esercito immane tra soldati a terra, flotta e soldati in aria, i rukhin, comandati dal principe Sartaq.
Ma è impossibile convincere il Khagan all’istante, per questo dovranno trovare vie secondarie.
Il tutto mentre la minaccia dei Valg si espande anche ad Antica, tra le Torre e il palazzo del Khagan, senza che nessuno se ne accorga, dato che nessuno conosce la reale minaccia di questi demoni.
Eppure, tantissimo tempo prima, qualcuno l’aveva conosciuta.
E ha lasciato qualcosa affinché possa venire sconfitta...
Lettori, quanti nuovi personaggi, quanti colpi di scena, quanti nuovi elementi!
Sono costantemente stupefatta dalla capacità di questa autrice di introdurre sempre nuovi elementi che si legano perfettamente al resto della trama, ma soprattutto dalla sua capacità di non lasciare mai, e dico mai, nulla al caso.
Qualsiasi cosa sia successa, anche la più banale, da “The Assassin’s Blade” ad ora, trova sempre modo di ritornare e di stupire.
A proposito di “The Assanssin’s Blade”, ricordate il racconto “The Assassin and the Healer”?
In quel racconto, Celaena, in viaggio verso il Red Desert per la sua punizione, salva una ragazza, Yrene, da un gruppo di mercenari, le insegna le mosse base dell’autodifesa e le lascia abbastanza oro e un messaggio per poter realizzare il suo sogno, andare alle Torre e diventare una guaritrice. E sarà proprio Yrene che ritroveremo alle Torre.
Yrene odia gli uomini di Adarlan per quello che i soldati del vecchio re hanno fatto a sua madre, ma sarà proprio lei a doversi occupare di Chaol. All’inizio non vuole farlo, ma si rende presto conto, grazie anche alla schiettezza di Chaol, che non tutti i soldati erano come quelli venuti a sterminare le guaritrici.
In più la ferita di Chaol ha qualcosa che la affascina; è diversa da qualsiasi altra ferita che abbia mai visto, perché c’è qualcosa, una presenza oscura e malvagia, artigliata al suo corpo, che non gli permette di guarire.
Iniziano così un percorso di guarigione che sarà lungo e doloroso, e non solo fisico.
Per poter guarire completamente, Chaol dovrà rivivere i suoi ricordi, i suoi incubi, le sue promesse infrante e perdonarsi.
Ma per Chaol è difficile; è convinto di meritarsi tutto il dolore, che deve essere punito per l’onore che ha perso e le promesse che ha infranto.
Chaol è sempre stato un personaggio a metà. Non ha mai vissuto solamente per sé; i doveri verso Anielle, poi Adarlan, Dorian, Celaena, poi Aelin, non gli hanno mai permesso di essere Chaol e basta.
Adesso sta combattendo con la consapevolezza che se non si rialza, se non trova un esercito, se non trova alleati, non potrà essere nulla, se non un fallimento.
Altro personaggio interessante, ma che è sempre stato in secondo piano, è Nesryn Faliq.
Adesso Capitano delle Guardie del Re, è sempre stata discriminata ad Adarlan per il colore più scuro della sua pelle, perché in realtà suo padre è originario di Antica, e non appena Nesryn mette piede nell’impero khaganese si sente immediatamente a casa per la prima volta.
Se all’inizio Nesryn pensava che le promesse fatte tra lei e Chaol potessero essere mantenute, si rende presto conto che le loro strade si separeranno, che Antica li farà crescere in modo differente.
E ne avrà la certezza quando il principe Sartaq, il Principe alato, la porterà sulla sua Kadara, il suo ruk, enormi uccelli molto intelligenti cavalcati dai clan dei rukhin.
A differenza di ciò che credevo inizialmente, “Tower of Dawn” è stato davvero interessante e anche emozionante.
Vengono raccontate storie e si scoprono verità nascoste da millenni, che vi faranno rizzare i peli sulle braccia.
All’inizio il libro è un po’ statico; come sempre la Maas ci introduce nel nuovo paese, le sue abitudini e i suoi abitanti, ma sarà comunque molto interessante.
Inoltre, ci saranno eventi che ci faranno palpitare il cuore disseminati per tutto il libro.
Ma è verso l’80% che le cose diventano serie e il cuore non si calmerà nemmeno un secondo, ma batterà all’impazzata fino alla fine.
Non smetterò mai di ripetere che la Maas è un genio e che la adoro.
Adoro il modo in cui descrive nuovi luoghi, nuove tradizioni e nuovi personaggi senza mai essere noiosa.
Adoro il modo in cui introduce sempre nuovi elementi, che però sono costantemente legati a particolari già presenti.
Adoro il fatto che ogni più piccolo elemento, ritorni improvvisamente con un significato enorme.
Adoro il fatto che il presente sia strettamente legato al passato. Adoro l’importante presenza degli dei.
Adoro il fatto che riesca a farmi emozionare con pochissime frasi.
Penso si sia capito che adoro praticamente tutto!
Adesso però sto solamente soffrendo, perché “Empire of Storms” è finito come è finito e perché devo aspettare ancora per poter leggere “Kingdom of Ash”, per poi continuare a soffrire quando lo inizierò.
Prevedo una settimana difficile...
Baci
Voto libro - 5
Genere: Fantasy
23 Ottobre
Aelin ha rischiato tutto per salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo: è stata rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, costretta a sopportare mesi di torture se non vuole condannare coloro che ama. Ma anche la sua forza e la sua determinazione iniziano a incrinarsi. Non è l'unica a dover combattere per assicurarsi un futuro, mentre i fili del destino dei vari personaggi si intrecciano inesorabilmente.
Salve lettori!
Questa mattina alle 6, ho finito di leggere “Kingdom of Ash”, ottavo e ultimo libro della serie “Throne of Glass” di Sarah J. Maas.
Mi fa davvero male scrivere la parola ultimo, anche se purtroppo è la realtà.
Girare l’ultima pagina di questo libro è stato uno strazio, non per la storia in sé, quanto per il fatto che non ci saranno altri libri su questa enorme, meravigliosa famiglia cui la Maas ha dato vita.
Anche se la speranza è l’ultima a morire, quindi continuerò ad illudermi che la scrittrice prima o poi sentirà la mancanza di questi personaggi e ci regalerà qualche novella.
Adesso, lettori, ci rendiamo conto che questo libro è uno spoiler continuo dalla prima pagina.
Per questo, con la trama resterò su quello che già sappiamo e cercherò di concentrarmi sulle miriadi di emozioni che ho provato durante la lettura.
Ma anche con questo, vi chiedo comunque di perdonarmi se nella foga di farvi capire quanto sia perfetto questo libro, mi farò scappare qualcosa.
Iniziamo la lettura soffrendo; soffrendo per Aelin, per Rowan, per il cadre, per Aedion e Lysandra. In generale, soffriamo.
Sappiamo che Aelin è rinchiusa in una bara di ferro in un qualche posto isolato alla mercé delle torture di Maeve e Cairn.
Sappiamo che questi due mostri stanno tentando di spegnere la fiamma della nostra Fireheart attraverso torture fisiche e mentali.
E, per quanto Aelin possa essere forte, non è invincibile. Si sta spezzando, e noi con lei...
Insieme ad Aelin, anche Fenrys soffrirà.
Il lupo bianco, che aveva trovato in questa giovane regina, una corte per cui valeva la pena lottare, sarà costretto a guardare mentre viene torturata, senza poter fare nulla per fermare i suoi aguzzini.
Rowan intanto è distrutto; viaggia senza fermarsi più del necessario, alla ricerca disperata della sua regina, sua moglie, la sua mate. Accompagnato da Gavriel, Elide e Lorcan, i due ai ferri corti per il tradimento di Lorcan.
Intanto a Terrasen, Aedion dovrà prendere decisioni difficili per proteggere al meglio la sua terra, guidando l’esercito che sua cugina ha astutamente creato.
Eppure, non è abbastanza contro Morath.
Le battaglie che dovranno affrontare sono lunghe e sempre più stremanti, soprattutto dato che il morale dei soldati scende sempre di più, rendendosi conto che la loro regina non li salva con le sue fiamme.
Questo perché Aelin è solo un trucco, è Lysandra che sarebbe disposta a morire per la sua amica, sotto qualsiasi forma le sia richiesta.
Ma questo non basta affinché Aedion possa perdonarla.
Dorian è con Manon Blackbeack, l’uno alla ricerca della terza Wyrdkey, l’altra delle Crochan, il suo popolo.
Chaol invece è con Yrene, Nesryn e Sartaq e l’esercito del Khagan, in viaggio verso Erilea.
Tutti sono pronti a combattere, ma nessuna immagina la forza, l’oscurità, la devastazione e la paura che li aspetta.
Intanto, il destino continua a tessere la sua trama, infinita e inesorabile.
Se a favore o a sfavore dei nostri amati personaggi, lo scoprirete solo leggendo.
Preparatevi a 124 capitoli di emozioni che vi squarceranno in piccoli pezzettini.
Io
non so quale dono abbia la Maas per essere capace di creare un
capolavoro come questo libro, o tutta la serie, l’importante è che ce
l’abbia e che io abbia avuto la fortuna di scoprirlo in tempo.
“Kingdom of Ash” è stata una lettura contro il tempo.
Erano
anni che non facevo le 4/5 di mattina per un libro (l’università mi ha
risucchiato questa capacità, purtroppo), ma per KoA non ho potuto fare
altrimenti.
L’angoscia
di doverlo lasciare incompleto, del tempo che dovevo usare per fare
altro, del dolore che aleggiava costante dentro di me per il momento a
cui ero rimasta e quelli che mi aspettavano, non mi hanno permesso né di
andare a dormire ad un orario decente, né di passare più tempo del
necessario fuori casa.
Ho pianto senza ritegno, per tutta la notte,
di dolore e di gioia, incredulità e commozione.
Non so se è spoiler, ma voglio avvertirvi che le morti ci saranno, inaspettate e devastanti.
Il
percorso che ogni singolo personaggio affronta è il tratto finale, il
superamento di problemi e ferite che li hanno accompagnati per tutta la
serie.
Ognuno di loro avrà una parte importante nel romanzo, nessuno è messo da parte, tutti hanno il loro punto di vista.
E questa è una cosa che ho adorato, perché abbiamo continuato a conoscerli fino alla fine.
Cavolo,
lettori, è davvero difficile accettare che questa sia la fine.
Chiamatemi esagerata, ma io sento perfettamente l’assenza di questa
serie, il mio cuore oggi è un po’ più pesante.
Mi
sembra di delirare, ma davvero non riesco ad esprimere facilmente a
parole tutto quello che questo libro, e questa serie, sono diventati per
me.
Tutti i personaggi, sono diventati una famiglia, un’enorme famiglia che mi mancherà infinitamente.
Però sono soddisfatta del finale, mi è piaciuto molto e lo reputo perfetto.
Non temete per il cospicuo numero di capitoli. Lo stile della Maas non stanca mai, qualsiasi scena scriva.
E
di scene ce ne saranno tante e delle più disparate; fortunatamente
anche scene molto romantiche che faranno sciogliere il nostro cuoricino.
E diciamo che dopo tutte le volte che ce lo spezza, qualche scena in cui possiamo ridere di gioia ce la meritiamo.
Ah! Tenete a mente il capitolo 99. Compare un personaggio che vi farà saltare dalla sorpresa!
Che dire più, non vedo l’ora di comprare la versione cartacea e ammirarli tutti insieme nella mia libreria!
Se
non avete mai letto questa serie, recuperatela assolutamente. Vivrete
delle ore meravigliose insieme a personaggi indimenticabili. Se la state
leggendo in italiano, spero vivamente che li portino presto in Italia,
perché aspettare così tanto tempo è uno strazio.
Se invece l’avete letta in lingua, è inutile dirvi qualcosa, in questo momento sarete sicuramente nella mia stessa situazione.
Adesso dobbiamo aspettare solamente le fan art!
Baci
Voto libro - 5
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