Shadowhunters-Dark Artifices


 Genere: Fantasy

Autore: Cassandra Clare

Los Angeles 2012. Sono passati cinque anni da quando Emma Carstairs ha perso i genitori, barbaramente assassinati. Dopo il sangue e la violenza a cui ha assistito da bambina, la ragazza ha dedicato la sua vita alla lotta contro i demoni ed è diventata la Shadowhunter più talentuosa della sua generazione. Non ha però mai smesso di cercare coloro che hanno distrutto la sua famiglia e, quando si rende conto che l'unico modo per arrivare ai colpevoli è quello di allearsi con le fate, da anni in lotta con gli Shadowhunters, non si tira indietro. È una partita molto pericolosa, ma Emma, insieme a Julian, suo migliore amico e parabatai, ha tutte le intenzioni di giocarla fino in fondo. Non solo la ragazza potrebbe finalmente vendicarsi, ma per Julian si apre la possibilità di riabbracciare il fratello Mark, che anni prima era stato costretto a unirsi al Popolo Fatato. Inizia così una corsa contro il tempo, un'indagine ricca di colpi di scena, dove i bluff e i doppi giochi non mancano e i sentimenti più profondi sono messi a dura prova. Compreso quello che lega Emma e Julian, forse di natura diversa rispetto a quel legame puro, unico e indissolubile che dovrebbe unire due parabatai: un sentimento che la Legge non accetta.

Buongiorno lettori,
sono cresciuta con la saga di Shadowhunters che, anno dopo anno, mi ha sempre accompagnata nella mia vita di lettrice ed è per questo che non mi annoia mai o non mi stufo di leggerla.
Oggi vi recensisco “Signora della mezzanotte”, primo libro della trilogia “The Dark Artifices”, uscita un paio di anni fa e che io lessi immediatamente all’uscita. Finalmente trovo il tempo per recuperare questa recensione e poter condividere con voi tutto il mio amore per questo mondo che, sì, ha i suoi problemi ed è ben lontano dall’essere perfetto, ma che adoro da sempre.
Ho scritto un post che trovate qui in blog con tutte le trilogie che compongono la saga e i volumi che sono stati annunciati per potervi fare un’idea di cosa stiamo parlando.
Per quanto riguarda questo libro vi dico che può essere letto liberamente anche senza sapere nulla sugli Shadowhunters, ma se preferite seguire l’ordine corretto, questa trilogia va letta dopo i sei libri di “The Mortal Instrument, la trilogia “The Infernal Devices” e i racconti de “Le Cronache dell’Accademia Shadowhunters”. Usciti precedentemente ma opzionali e non fondamentali alla storia sono i racconti della raccolta “Le Cronache di Magnus Bane” e i racconti di “Fantasmi del mercato delle ombre”. Se non avete recuperato questi volumi vi avverto che ci saranno enormi spoiler durante la lettura di questo libro, cercherò invece di evitare spoiler di qualsiasi genere in questa recensione per quanto possibile.

La miglior qualità di Cassandra Clare come autrice, secondo me, è farci affezionare ai personaggi plasmandoli in modo che empatizziamo con loro facilmente, qualsiasi sia il loro carattere e nonostante i mille sbagli a cui vanno incontro. È inutile dire che anche con questo libro non è da meno.
Emma Castairs e Julian Blackthorn li abbiamo già incontrati nell’ultimo libro di “The Mortal Instrument”, sia prima che durante la Guerra Oscura. Sono passati cinque anni dagli avvenimenti di cui abbiamo letto in “Città del fuoco celeste” e di loro sappiamo già che hanno dovuto superare enormi avversità e lutti a causa della guerra. Sono ‘parabatai’ e vivono insieme nell’Istituto di Los Angeles, gestito da anni dalla famiglia Blackthorn, insieme ai fratelli di Julian e allo zio.
Si fanno forza a vicenda, cercando di crescere i ragazzi più piccoli nel miglior modo possibile e con grande affetto. Julian è come un genitore per i piccoli della famiglia Blacktorn: Ty, Livvy, Dru e Tavvy, che si è ritrovato a soli tredici anni ad essere il più grande della famiglia e a dover essere la loro guida, in un clima di tensioni con il mondo Shadowhunters che sta mutando profondamente.

Anche qui la Clare ci regala una storia d’amore impossibile e travagliata, come ci ha sempre abituati, ma non manca una trama fitta e ben studiata dove ogni tassello si incastra perfettamente nello schema generale.
Ho adorato tantissimi dei nuovi personaggi: Emma, con la sua caparbietà, e Julian, con la sua mente strategica; i piccoli fratelli Blackthorn, che si affacciano nel mondo degli adulti, Cristina, Diana, e tanti altri che non vi voglio spoilerare. Sono abbastanza presenti anche i personaggi che abbiamo seguito nei libri precedenti e le loro scene mi hanno saputo far sorridere, leggere di loro è stato come ritrovare vecchi amici. La prima parte è piuttosto lenta, ma nella seconda la trama mi ha catturato e mi ha fatto chiudere il libro con l’irrefrenabile voglia di leggere subito il secondo. Questo mondo affascinante credo non smetterà mai di stupirmi.

“Non c’è niente di più importante dell’amore. E non esiste legge che lo superi.”


A parere mio la scrittura della Clare è notevolmente migliorata arricchendosi con particolari e descrizioni ben fatte. Ed è sempre al passo con i tempi, introducendo sempre nuove tematiche attualissime, dal razzismo a sfaccettature del mondo LGBT+, che spesso non troviamo così presenti nei libri young adult. Il romance e l’azione sono ben equilibrati, accontentando i gusti e le aspettative di tutti.
Vi aspetto prestissimo con la recensione del secondo volume in cui andrò un po’ in profondità con la trama per potervi dare un parere più specifico. A presto!




 Voto: 5 







 Genere: Fantasy

Autore: Cassandra Clare

Rinunceresti all'amore della tua vita per salvare la tua anima?
Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l'esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai - questo dice la Legge - dovrà trasformarsi in amore.
Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Black­thorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove?
L'unica loro speranza sembra racchiusa nel Volume Nero dei Morti, un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia.
Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell'Istituto.
Ben presto però un'altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre - il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo.



Buongiorno, lettori.
Oggi continuiamo le recensioni della trilogia di “The Dark Artifices” di Cassandra Clare con il secondo libro, “Signore delle ombre”.
Avverto subito che questa recensione conterrà spoiler del primo libro, “Signora della Mezzanotte”, quindi se ancora non l’avete recuperato vi sconsiglio di continuare a leggere.

La legge è dura, ma è la legge. Gli Shadowhunters lo sanno bene, come sanno che il legame ‘parabatai’ è tra uno dei più sacri che esista, un legame tra compagni guerrieri, più che fratelli, che mai e poi mai possono essere amanti. Diventerebbe un sentimento distruttivo per i due, una maledizione, Emma Castairs e Julian Blackthorn lo sanno bene, ma come possono negare i sentimenti che provano l’uno per l’altra?
Forse c’è un modo per rendere nulla la maledizione dei parabatai: le loro speranze risiedono nel Volume Nero dei Morti e in una instabile alleanza con la Regina Seelie.
Cassandra Clare continua a regalarci una storia avvincente nel mondo degli Shadowhunters, che è diviso tra profondi dissapori a causa della Pace Fredda e della Coorte che sembra non volersi fermare a nessun prezzo per raggiungere i loro scopi. In più, per la prima volta nel mondo Shadowhunters, entra in scena anche il Re della Corte Unseelie, il ‘Signore delle Ombre’, con i suoi complotti oscuri. I nostri protagonisti dovranno scendere a patti e anche chiedere l’aiuto di un personaggio imprevedibile, che forse non li aiuterà come avevano sperato.



“Era tremendo amare qualcuno che ti era proibito. Tremendo provare qualcosa di cui non potevi parlare, qualcosa di orrendo per quasi tutti quelli che conoscevi, qualcosa che poteva distruggerti la vita.”

Lettori, dopo che il primo libro mi aveva così catturato, le mie aspettative erano altissime e sono felice di dirvi che sono rimasta abbastanza soddisfatta di tutto, a parte qualche dettaglio che però sarebbe spoiler rivelarvi.
In questo libro gli ostacoli e i nemici sembrano essere dietro ogni angolo, ogni azione e decisione si rivela essere sbagliata. L’aspetto che ho adorato e che mi è piaciuto di più è proprio questo, Julian è un abile stratega che soppesa ogni possibilità e calcola tutto al millimetro, ma nonostante questo niente rispetta i piani e sembra che nulla di quello che i personaggi fanno è corretto. Nonostante tutti i tentativi, i loro scopi sono sempre più lontani da loro.
Questo è un libro di passaggio, per questo lento e introspettivo, ma io l’ho amato quasi quanto il primo. Qui Julian rivela il suo vero io ed Emma prende consapevolezza di se stessa e di quello che realmente vuole, lasciando indietro i suoi comportamenti da ragazzina e diventando finalmente un’adulta. La tensione tra i due è altissima, ma tentano di non lasciarsi andare e rimanere consapevoli di quello che potrebbe essere il loro destino.
Conosciamo molto meglio anche gli altri protagonisti. Mark Blackthorn, che già era il mio personaggio preferito, si riconferma una figura ben studiata e caratterizzata al meglio. Lo vediamo barcamenarsi tra le sue due identità e capire, finalmente, che non deve sceglierne solo una ma può essere entrambe.
Kieran ‘Figlio di Re’ era stato solo introdotto, ma qui è molto più presente e lo scopriremo meglio. Chi lo odiava per una certa azione avvenuta nello scorso libro forse si ricrederà come è successo a me.
Cristina Rosales è l’unica eccezione a mio avviso; la sopportavo poco prima e il mio giudizio è rimasto invariato, ma se avete apprezzato l’entrata in scena degli Shadowhunters spagnoli, apprezzerete lo spazio che avranno da ora in avanti nella storia.
Ty e Livvy Blackthorn insieme a Kit Herondale sono adorabili, e i più affezionati apprezzeranno moltissimo la nuova ambientazione nell’istituto di Londra e tutti i riferimenti alla trilogia “The Infernal Devices”.

È difficile sopravvivere a questo libro, vi ricordo che la Clare è sadica quando ci si mette e qui ha dato il meglio di sé. Il dolore vi aspetta dietro l’angolo. Io ancora non mi sono ripresa, ma non ho potuto far altro che amare anche questa lettura.
Non vedo l’ora di parlarvi del terzo e ultimo libro di questa trilogia, “Regina dell’Aria e delle Tenebre” che sto già leggendo!

Voto: 4.5 




 Genere: Fantasy

Autore: Cassandra Clare

E se la dannazione fosse il prezzo da pagare per il vero amore?

Nella Sala del Consiglio l'aria è impregnata di un odore metallico di sangue. Qui, poco distante dal corpo esanime di Robert Lightwood, tra le braccia di Julian giace Livia Blackthorn, la pelle del colore del latte, anche lei ormai priva di vita.
Niente sarà più come prima dopo la carneficina che ha appena avuto luogo nella roccaforte degli Shadowhunters.
All'indomani della morte di Livvy e dell'Inquisitore, infatti, il Conclave è in fermento e sull'orlo della guerra civile.
Parte della famiglia Blackthorn, devastata per la perdita di Livvy, vola a Los Angeles, dove cercherà di scoprire l'origine di una malattia che sta provocando la progressiva distruzione della razza degli stregoni.
Nel frattempo, Julian ed Emma, ricattati dal nuovo Inquisitore, nel disperato tentativo di mantenere segreto il loro amore proibito partono per una pericolosa missione nella Terra delle Fate con l'obiettivo di recuperare il Volume Nero dei Morti, un libro di incantesimi potentissimi per riportare indietro i defunti. Quello che scopriranno, però, è un segreto che potrebbe annientare l'intero loro mondo e gettare così un'ombra scura sul loro futuro. Per questo, Emma e Julian saranno costretti a lanciarsi in una vera e propria corsa contro il tempo per salvare se stessi e il mondo degli Shadowhunters prima che il potere mortale della maledizione parabatai distrugga quello che hanno di più caro.



Buongiorno lettori, oggi concludiamo la trilogia di Shadowhunters “The Dark Artifices” con il terzo volume, “Regina dell’Aria e delle Tenebre”. Raccomando a chi non ha ancora letto i libri precedenti di non leggere questa recensione se non vogliono incappare in qualche spoiler.

Sappiamo tutti come si è concluso lo scorso libro, quanto ci ha straziato il cuore e la profonda tristezza con cui aspettavamo di leggere questo. La famiglia Blackthorn è distrutta dal dolore e Emma e Julian, oltre ad aver dovuto assistere al terribile evento, hanno anche visto i loro piani frantumarsi. Non possono più sperare nell’accordo fatto con l’Inquisitore e poter scampare alla maledizione parabatai, mantenendo il loro amore proibito segreto.
Finalmente anche Helen e Aline si sono riunite alla famiglia, ma dopo essere state lontane anni non possono pretendere che i rapporti con i più piccoli siano facili da ricucire. Julian è ancora il loro punto di riferimento e ciò di più vicino ad un genitore che hanno avuto fino a quel momento, ma lui sembra non essere più lo stesso. È il dolore del lutto, la maledizione parabatai che alla fine sembra essere giunta, o altro?
L’unica cosa certa è che la Coorte ha preso sempre più piede ed è riuscita a salire al potere a Idris, portando dalla loro parte quasi tutto il Conclave. Tutto sembra andare sempre peggio e una guerra civile è alle porte. La malattia che ha attaccato gli stregoni sembra non arrestarsi e le tensioni con il mondo nascosto sono più alte che mai.
Emma e Julian, insieme a tutti i loro amici e personaggi che già conosciamo bene, dovranno fronteggiare l’ennesima prova per mantenere il mondo Shadowhunters saldo.

“Continuo ad amare Emma più di quanto credessi possibile. La amo di più ogni giorno, e ancora di più tutte le volte che cerco di smettere. La amo ed è come essere squartato a metà.” 

No, no e ancora no. Non avrei mai creduto di dover fare una recensione negativa ad un libro della saga di Shadowhunters e, soprattutto, non per questa trilogia che mi aveva preso moltissimo.
Ma andiamo per gradi, ho deciso di dare comunque una valutazione positiva perché la prima parte del libro è molto bella, in linea con i libri precedenti. Il problema sopraggiunge esattamente al 50% del libro, mentre stavo leggendo una determinata parte (chi l’ha letto capirà) ero allibita e non volevo credere ai miei occhi. Il trash ha preso possesso di Cassandra Clare, che è stata costretta a scrivere qualcosa che non ha nessun senso di esistere e che da nulla in più alla trama. Non andrò oltre per non fare spoiler di nessun genere, ma dovete sapere che sono ancora sconvolta e farò finta che ciò che ho letto non sia mai avvenuto. Oltretutto gli eventi successivi non sarebbero cambiati di una virgola anche senza questa parte, quindi a mio avviso è stata davvero inutile. Ho sopportato morti strazianti e scelte opinabili di vari personaggi, ma questo non sono pronta ad accettarlo.
Ora la smetto davvero, è solo che sono così triste che “Regina dell’Aria e delle Tenebre” mi abbia rovinato questa trilogia e ho assolutamente bisogno di sfogarmi.

Sorpassando tutto ciò, ci sono stati anche altri avvenimenti che mi hanno fatto storcere il naso sia all’inizio del libro che alla fine. Speravo davvero che la Clare trovasse degli stratagemmi migliori per risolvere ciò che ci portiamo avanti da due libri, come ho detto avevo aspettative troppo alte.
Ma passiamo ai lati positivi, perché ce ne sono, anche se dalla mia sfuriata non sembrerebbe.
Innanzitutto i personaggi. Qui, ancora di più che nei libri precedenti, tutti i personaggi hanno avuto molto spazio: Emma e Julian spesso si fanno rubare la scena da Mark, Cristina e Kieran, con la loro relazione fuori dal comune o Diana e Gwyn o ancora Ty e Kit. Anche Dru, che era stata la componente della famiglia più lasciata da parte, ha i suoi spazi e si farà conoscere. Ogni personaggio, inutile dirlo, è ben descritto ed è caratterialmente cresciuto molto nel corso dei libri, sono felice di averli conosciuti e di aver letto le loro avventure.
Oltre a loro rincontriamo e saranno parte attiva della storia anche tutti i personaggi principali di ‘The Mortal Instruments’ e Tessa e Jem di ‘The Infernal Devices’. Insomma, tutti si riuniranno e daranno il loro contributo per salvare questo mondo Shadowhunters corrotto.
Mi sono piaciute tanto anche le scene nella Corte Unseelie e nella Corte Seelie, inoltre conosciamo un personaggio che si vociferava esistesse e finalmente lo incontriamo in carne e ossa. Non vi voglio svelare chi, ma ho l’impressione che sarà molto importante nei prossimi libri e sono davvero curiosa di conoscerlo e sapere di più su di lui.

In conclusione mi sento di dire che tutta questa trilogia si è rivelata come un lunghissimo prologo per ‘The Wicked Powers’ (per saperne di più consultate l’articolo che ho scritto come guida al mondo Shadowhunters). Poteva avere il potenziale per essere molto di più, ma è stata comunque una bella lettura che mi ha catturato e mi ha fatto conoscere personaggi di cui mi sono innamorata.
Ci stiamo preparando per qualcosa che rivoluzionerà totalmente il mondo Shadowhunters, testuali parole di Cassandra Clare, e nonostante questo libro mi abbia deluso sotto molti aspetti, sono curiosissima di continuare questa infinita saga.
I prossimi appuntamenti confermati sono con le novelle dei “Fantasmi del Mercato delle Ombre”, che verranno pubblicati in edizione cartacea con due racconti inediti a giugno; sempre quest’anno dovrebbe uscire “Chain of Gold”, il primo libro della trilogia ‘The Last Hours’; ‘The Eldest Curses’ con “The Red Scrolls of Magic”. Per le edizioni in Italiano aspettiamo conferma dalla Mondadori, ma dovremmo avere anche loro a breve.
A presto con il prossimo libro della saga!
 


Voto: 3 



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