Il cadavere nel fiume


Genere: Thriller

Autore: Brian McGilloway

10 Aprile



Derry, Irlanda. 
Il cadavere di un ragazzo viene rinvenuto in un parco lungo il fiume, con il cranio spaccato da una pietra. C’è solo un indizio per identificarlo: il timbro di un locale gay che si trova nelle vicinanze. La detective Lucy Black, incaricata di seguire il caso, comincia a fare ricerche all’interno della comunità in cui il ragazzo viveva. Le tensioni non tardano a manifestarsi perché, nei giorni precedenti l’omicidio, un predicatore locale aveva abbracciato l’ipotesi della lapidazione per gli omosessuali. Il gruppo in difesa dei diritti dei gay insorge. Le cose si complicano ulteriormente quando un’organizzazione di estrema destra prende di mira una famiglia rumena che vive in un quartiere popolare. Mentre gli attacchi si intensificano, Lucy e il suo capo, Tom Fleming, devono anche gestire i dissidi tra un vecchio paramilitare e il suo vice, che minacciano di infiammare ulteriormente una situazione già instabile. Tutto sembra opporsi alla risoluzione del caso…
 

Cari lettori del Confine,
ultimamente vi ho parlato sempre di libri che appartengono al genere romance, ma oggi, dopo tanto tempo, vi parlerò di un thriller che ho finito di leggere poco fa.
Si tratta di un libro pubblicato grazie alla Newton Compton editori dell'autore Brian McGilloway, dal titolo "Il cadavere nel fiume".
Questo libro fa parte di una serie di autoconclusivi che vedono come protagonista la detective Lucy Black, si possono leggere tutti separatamente e non per forza in ordine di pubblicazione.

Ci troviamo a Derry, nell'Irlanda del Nord, dove vicino al fiume viene rinvenuto il cadavere di un ragazzo con il cranio spaccato, sembrerebbe da una pietra, e neanche un documento addosso.
L'unica cosa che potrebbe aiutare il riconoscimento è il timbro di un locale gay. La detective Lucy Black, insieme al suo collega Tom Fleming, sono incaricati di svolgere le indagini.
Nel frattempo in città si sta scatendando una protesta in difesa dei diritti LGBT contro un predicatore che viene considerato la causa di questo odio alimentato da una predica in cui diceva che la lapidazione per i gay è la giusta punizione per i loro peccati.
Per Lucy e il suo capo risolvere il caso non sarà facile, anzi.

È la prima volta che leggo qualcosa di questo autore, infatti ho scoperto solo a metà della lettura che Lucy fosse la protagonista di altri tre libri precendenti a "Il cadavere nel fiume", ma questa scoperta non ha intaccato in alcun modo la lettura, anzi si possono leggere tutti i libri in modo separato senza collegamenti particolari.
La vita privata della detective viene menzionata solo in minima parte e non è una cosa fondamentale per l'andamento della storia.
Questa lettura per me è stata una bella sfida, leggere di così tanto odio ingiustificato non è stato facile, diciamo che ogni volta che leggevo commenti omofobi o si creavano delle situazioni di puro astio nei confronti di altre persone, prendevo un bel respiro e andavo avanti facendomi scivolare addosso alcune frasi poco carine. L'autore è riuscito a creare l'ambientazione perfetta e a rendere così reale e cruda la realtà del mondo d'oggi: ci troviamo in Irlanda poco prima del voto della Brexit e il clima politico è alimentato dall'odio verso quelli che vengono considerati "diversi".
C'è un personaggio in particolare, il pastore Nixon, che incita i suoi fedeli all'odio nei suoi sermoni e già dal prologo noi lettori veniamo capultati in questa realtà purtroppo non fittizia.
Tutti i dialoghi delle due fazioni, anche gli interrogatori fatti dagli agenti, sono strutturati in modo tale che ogni personaggio possa dire la sua in maniera diretta e senza filtri; l’autore ha creato discussioni reali, il più veritiere possibili, tanto che ero talmente concentrata a seguire i vari dibattiti e a cercare di capire come e da chi fosse partito il tutto, da dimenticare le indagini principali, ovvero la ricerca dell'assassino, che spesso passava in secondo piano.

Non è di certo una lettura semplice, è ricca di contenuti, a volte da risultare quasi troppi, io stessa avevo bisogno di ricordarmi quale fosse la causa principale perché ero distratta da tutto quello che veniva affrontato contemporaneamente.
Comunque consiglio ad oguno di voi di leggere questo libro, perché vi spinge a riflettere su tutte le tematiche che affronta, ma la ricerca dell'assassino non sarà la prima cosa che vorreste sapere a metà della lettura.
Bene amici, vi lascio in compagnia della bravissima detective Lucy Black.
Buona lettura e a presto.
 

Voto: 3 


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