Io sono Ava
Genere: Narrativa
Autore: Erin Stewart
13 Febbraio
Ava era mille cose. Era una ragazza che adorava cantare. Era una
ragazza con tanti amici. Ora è solo la ragazza con le cicatrici. È
passato un anno dall'incendio in cui ha
perso i genitori. Un anno in cui Ava ha tagliato i ponti con il mondo perché le fa troppa paura. Ora è costretta a tornare a scuola. Una scuola nuova dove non conosce nessuno. Una scuola che – ne è sicura – sarà piena di ragazzi che non faranno altro che osservare il suo viso per poi allontanarsi spaventati. Chi vorrebbe mai fare amicizia con lei? Quali nuovi modi di prenderla in giro si inventeranno i suoi compagni?
perso i genitori. Un anno in cui Ava ha tagliato i ponti con il mondo perché le fa troppa paura. Ora è costretta a tornare a scuola. Una scuola nuova dove non conosce nessuno. Una scuola che – ne è sicura – sarà piena di ragazzi che non faranno altro che osservare il suo viso per poi allontanarsi spaventati. Chi vorrebbe mai fare amicizia con lei? Quali nuovi modi di prenderla in giro si inventeranno i suoi compagni?
Non appena si avventura
in quei corridoi i suoi incubi si avverano: non incrocia nessuno sguardo
e, al suo passaggio, sente solo sussurri. Fino a quando i suoi occhi
non incontrano quelli di Asad e Piper, gli unici ad avere il coraggio di
andare oltre il suo aspetto. Di vedere la vera Ava dietro le cicatrici.
Perché anche loro si sentono soli e incompresi. La loro amicizia la
aiuterà a ricominciare. Le farà capire che nessuno è diverso, ma ognuno è
unico così come è.
La storia di una ragazza che scopre la forza che ha dentro di sé. La storia di un’amicizia più forte di tutto. Il libro che dalla stampa e dai lettori è stato definito il nuovo Wonder.
La storia di una ragazza che scopre la forza che ha dentro di sé. La storia di un’amicizia più forte di tutto. Il libro che dalla stampa e dai lettori è stato definito il nuovo Wonder.
Salve lettori!
Oggi vi parlo di un libro che non potevo farmi sfuggire. Parlo di “Io sono Ava” di Erin Stewart, edito da Garzanti, che ringrazio per l’invio della copia digitale.
È passato un anno da quando Ava, giovane ragazza di sedici anni, ha visto la sua vita stravolgersi. Un incendio scoppiato in casa a causa di un corto circuito elettrico si è portato via i suoi genitori e la sua adorata cugina. Ava è scampata alla morte buttandosi dalla finestra di camera sua, ma ha riportato gravissime ustioni sul 60% del corpo, in particolare in testa e agli arti superiori. Dopo un anno le sue cicatrici sono in via di guarigione ma le sue ferite interne sono ancora ben presenti, anche se più nascoste rispetto a quelle che tutti possono vederle in viso.
Adesso vive con i suoi zii, che si sono visti guadagnare una nuova figlia dopo aver perso la loro, si occupano di lei e la aiutano nel suo percorso; ma in questa situazione è difficile andare avanti e riuscire a ricostruirsi una normalità.
Ava viene spinta a ricominciare la scuola e, controvoglia, entra a metà anno in una nuova scuola dove nessuno la conosce, è abituata agli sguardi compassionevoli e di orrore di chiunque la veda, ma nulla può prepararla a sopravvivere all’ambiente ostile delle superiori.
Mi aspettavo molto da questo libro, ma le mie aspettative sono state addirittura superate e ho finito per piangere durante quasi tutta la sua seconda metà. L’autrice ha saputo descrivere meravigliosamente la situazione ed entrare a fondo nei personaggi, facendo guadagnare al suo libro il mio primo voto a cinque stelle dell’anno.
Ava è psicologicamente distrutta e segnata dentro e fuori da quello che le è successo. Dopo essersi risvegliata dal coma ha dovuto sopportare dolori terribili, rigetti della pelle innestata e incalcolabili operazioni chirurgiche, è una sopravvissuta ma odia essere definita in questo modo. Durante la sua convalescenza ha avuto il sostegno dei suoi zii, di infermieri e dottori, ma nonostante questo si sente incredibilmente sola e non capita. Nell’incendio ha perso ogni cosa e adesso si è ritrovata a chiamare casa un luogo che non sente suo, a stare nella camera e indossare vestiti ereditati dalla cugina morta, sente la pressione di prendere il posto della cugina e allo stesso tempo rimettere insieme i pezzi di sé. Ogni giorno ascolta la voce di sua madre in un messaggio vocale che è rimasto salvato in segreteria, l’unica cosa che le resta di lei.
Il suo volto è sfigurato e percorso dalle cicatrici degli innesti, i capelli non ricrescono e la mano sinistra non è più tornata normale. Ha allontanato tutti i suoi vecchi amici e anche nella nuova scuola è isolata a causa delle occhiate e dei sussurri degli altri.
Ava è la nostra voce narrante e la protagonista indiscussa, ma anche gli altri personaggi sono delineati molto bene. Tra questi c’è Piper, una ragazza conosciuta al gruppo di sostegno, anche lei rimasta ferita dal fuoco e in sedia a rotelle per i danni riportati. Lei è una ragazza espansiva e che affronta il mondo a muso duro fregandosene di quello che dice la gente, ma dietro all’apparenza nasconde profonde fragilità nell’animo che cela a tutti e anche a se stessa. Ma per Ava lei diventerà un punto di riferimento e un aiuto indispensabile per affrontare la scuola. Insieme a lei e ad Asad, suo compagno di classe a biologia, inizierà a vedere il futuro un po’ più positivo senza compiangersi sempre per la ‘Ava Prima’ che non ritornerà mai più.
“I loro sguardi fissi mi dicono che sono diversa, certo, ma rivelano una verità ancora più profonda: sono inferiore. Qualcosa da guardare, non qualcuno con cui parlare. Per questo non mi servono specchi; mi vedo riflessa negli occhi di tutte le persone che ho intorno. Il mio viso mi trova sempre.”
Sono in pochi a vederla oltre le sue cicatrici, e noi lettori vorremmo solamente fare qualcosa per lei e urlare a tutti che lei è ancora una ragazza con sogni e opportunità, non bisogna fermarsi all’aspetto fisico e neanche provare pietà per lei.
Lo stile è semplice e lineare, adatto anche ad una lettura da parte di più giovani che possono imparare tanto da questo libro; nei ringraziamenti l’autrice ha detto di aver preso spunto da varie testimonianze di ustionati e secondo me è riuscita benissimo a rendere i personaggi e la trama reali, come non sempre accade.
«Tutti hanno delle cicatrici. Semplicemente, alcune sono più visibili.»
Ammetto che sia la copertina italiana che la trama possono somigliare al libro “Wonder” di RJ Palacio, ma a mio parere questo affronta problematiche diverse, anche grazie all’età maggiore dei personaggi, e tocca temi in modo ancora più profondo o da un punto di vista differente.
Non ho nessuna critica negativa per questa lettura, unico appunto è per l’edizione italiana: a mio parere la copertina e il titolo originali erano molto più significativi.
Consiglio il libro a tutti, soprattutto spero che lo leggano molti adolescenti e che traggano gli insegnamenti importanti che questo libro ha da offrire.
Buone letture.
Voto: 5
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