Starfig Investigations Series


Genere: Fantasy M/M

Autore:
Meghan Maslow


L’ultima cosa che desidera Twig Starfig, investigatore privato mezzo drago e mezzo fairy, è recuperare un corno incantato rubato da un fae infido; però non può rifiutare quando un unicorno di abbacinante bellezza gli chiede di farlo. Non può rifiutare alla lettera, perché costringere il riluttante detective fa parte della magia seduttiva dell’unicorno.
Per giunta, Twig si ritrova sul groppone il saccente servo a contratto, Quinn Broomsparkle. In teoria i draghi dovrebbero aver voglia di mangiare gli umani, ma il lato mezzodrago vorrebbe ingoiare Quinn in un modo più… personale. E tanto per peggiorare le cose, è chiaro che quell’aiutante bello da togliere il fiato, ma inaffidabile, nasconde qualcosa. Qualcosa di grosso. E non si tratta di quello che ha nei pantaloni. Nel lavoro di un investigatore privato questo vuol dire guai con la G maiuscola.
Aggiungeteci anche un esercito di zombie, un’inquietante nave pirata fantasma, un tappeto volante malfunzionante, e l’imperioso padre fairy a pretendere che Twig sia all’altezza dell’illustre nome degli Starfig. Naturalmente, un vecchio ma costante nemico sceglie proprio quel momento per tornare in superficie. Tutti questi inconvenienti Twig può gestirli con tranquillità. Ma rendersi conto che si sta innamorando di un umano che non è libero di ricambiare il suo affetto, e la cui vita potrebbe dipendere dal successo di quest’ultimo caso… ecco, quello fa più fatica a gestirlo.


Hi guys,
Oggi vorrei parlavi del libro “Guai a Elderland”, primo libro della serie Starfig Investigations di Meghan Maslow, edito da Quixote edizioni.

L’investigatore mezzo drago e mezzo fairy, Twig Starfig, non ha nessuna intenzione di rischiare la vita per ritrovare un corno rubato, ma suo malgrado accetta l’incarico dal bellissimo unicorno che glielo propone e con esso anche il servo di quest’ultimo, il giovane umano Quinn.
Sin da subito il lato mezzo drago prova un’attrazione inspiegabile per l’umano e sospetta che quest’ultimo, apparentemente innocuo, nasconda un grosso segreto.
Al mix già pericoloso si aggiungono zombie, vecchi nemici e guai in ogni dove. Twig è pronto a tutto, ma non per il sentimento che cresce ogni giorno.

Nuova autrice, quindi conosciamo meglio Meghan Maslow.
Lei dice di essere una scrittrice estroversa, secondo cui la vita va vissuta al massimo ed è sempre pronta all'avventura. Ama viaggiare (passa molto tempo in Africa), leggere, la musica internazionale, i Moscow Mule, i balli imbarazzanti, i dreadlocks, la sua famiglia e, ovviamente, scrivere.
Con queste premesse parliamo un po’ del libro.
Dalla trama si intuisce che c’è un bel mix di elementi fantasy e in effetti è proprio così, ma (sì c’è un ma) qualcosa non ha funzionato al 100% per me.
Il problema di questo libro a mio avviso è il linguaggio ricco di termini inventati, spesso caricaturali, che mio malgrado non mi hanno portato a ridere ma a fare smorfie ed essere un po’ confusa e perplessa.
Spesso di fronte ad alcuni termini ho anche soppresso qualche esclamazione tipo: “Ma seriamente?” o “Ma che cavolo sto leggendo?”.
Ho trovato tutto un po’ grottesco ed eccessivo.

Detto questo, il libro ha il suo perché, funziona ed è un buon inizio per la serie, i cui elementi sono stati solo delineati, dando una buona presentazione dell’ambientazione e del contesto.
I personaggi, poi, sono ben sviluppati.
La relazione cresce e si trasforma piano piano, passando da una convivenza forzata ad un’amicizia basata sulle somiglianze e sulla comprensione reciproca, solo dopo al radicamento dei sentimenti si trasforma in qualcosa di più.
Non so perché ma ho pensato vagamente al legame tra Geralt e Dandelion o, meglio ancora visto che entrambi sono personaggi forti, tra Xena ed Olimpia.
Una coppia finita “per caso” insieme ma che pian piano diviene inseparabile.
Una cosa che mi è piaciuta è legata alla natura "spezzata" dei due protagonisti, che letteralmente si completano a vicenda.
Anche se avevo intuito cosa sarebbe successo già al 35%, mi ha fatto piacere avere ragione, nonostante la situazione avrebbe meritato qualche spiegazione in più, che però credo (o quanto meno spero) arriverà nel prossimo libro.
Invece su una delle rivelazioni finali ho storto un po’ il naso, perché mi è sembrata buttata lì un po’ senza senso.
La storia poteva avere lo stesso svolgimento con o senza, anche perché è stata "superata" nell'arco di poche pagine.

Insomma, un libro che posso definire strano e che, come ho detto, mi ha suscitato sentimenti a volte contrastanti, ma che in linea generale mi è piaciuto e come primo volume di una nuova serie mi ha intrigata.
Lo consiglio agli amanti del fantasy e anche a chi ha una passione per i giochi come D&D, perché mi è sembrato di essere all’interno di una partita creata da un Master con la mente folle, tra nomi inventati e personaggi come troll, demoni, fairy, draghi, streghe ed imprevisti di ogni genere. La somiglianza mi è sembrata davvero forte.

P.S. Onore alla traduttrice e all’editor, perché sono sicura che siano uscite pazze per rendere al meglio le stranezze linguistiche create dall’autrice.



Voto libro - 4


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