La croce e il lupo
Genere: Romance storico m/m
Autore: Harper Fox
26 Febbraio
Caius non è proprio sicuro della sua vocazione monastica. Certo, apprezza la sua vita di studio e lavoro all’interno della remota comunità di Fara, ma nelle sue vene scalpita lo stesso sangue guerriero degli antichi antenati romani, ed è solo tra le braccia del gentile amico e amante Leof che riesce a trovare un po’ di pace.
Quando però Leof viene ucciso dai vichinghi durante una razzia, Cai non è per niente disposto a porgere l’altra guancia e desidera solo potersi vendicare. L’occasione gli si presenta quando si imbatte in Fenrir, un giovane pirata vichingo in fin di vita e abbandonato dai compagni sulla spiaggia. Ma invece di impugnare una spada e cercare quella giustizia che il suo cuore tanto brama, Cai si trova a disobbedire al suo stesso abate e a usare le sue abilità di guaritore per salvare il proprio nemico.
All’inizio, il vichingo ripaga la sua generosità con un atteggiamento sdegnoso e aggressivo, ma con il passare del tempo, si lascia conquistare dalla sua generosità; mentre Cai, che aveva abbandonato l’idea di poter amare ancora, sente nascere dentro di sé una nuova e profonda attrazione.
Nonostante il sentimento sbocciato tra loro, però, Fen non riesce a dimenticare la lealtà che deve alla sua gente e fa di tutto per scoprire il segreto di Fara: un potente talismano che potrebbe rendere i vichinghi invincibili e distruggere per sempre il loro amore.
Hi guys,
Oggi vorrei parlarvi del libro “La croce e il lupo” di Harper Fox, edito da Triskell edizioni.
Caius non è sicuro della sua vocazione monastica, ma ama la vita a Fara e la possibilità di dedicarsi allo studio e alla conoscenza.
Riesce a spegnere i suoi dubbi solo tra le braccia del suo amico e amante fratello Leof e quando quest'ultimo perde la vita per mano dei vichinghi il suo cuore si riempie di dolore, che si trasforma in rabbia e desiderio di vendetta.
Quando poco tempo dopo trova un vichingo abbandonato sulla spiaggia, sembra il momento perfetto per ottenere la giustizia per Leof, ma non riesce e compiere quel gesto fuori dalla battaglia, così decide di aiutare il nemico con le sue conoscenze mediche.
Fenrir inizialmente reagisce con aggressività alla gentilezza del fratello, ma col tempo riesce ad accettare la generosità di quest'ultimo e non solo.
Il sentimento che nasce tra i due è forte ma tormentato e i due metteranno in discussione la loro fede, tutto ciò in cui credono e loro stessi per questo.
Come sempre, prima di parlavi di un libro mi piace fare anche una piccola introduzione sull'autrice.
Oggi conosciamo Harper Fox. In lingua i suoi libri sono parecchio amati (non faccio fatica a crederlo), sono pieni di romanticismo, un po' di tormento e la giusta dose di azione, per concludersi nel tanto agognato lieto fine.
La storia di cui vi parlo rispecchia perfettamente questa dinamica, con aggiunta l'ambientazione storica.
Devo dire che generalmente non sono una fan sfegatata di questo genere, pur apprezzandone uno ben scritto, ma questo libro mi ha piacevolmente stupito.
È una storia molto particolare, lo definirei sicuramente uno storico, ambientamento nell'era dei vichinghi, ma ha anche dalle note mistico/fantastiche, se così si possono definire, che danno una sfumatura particolare alla storia.
Il primo impatto con questa lettura mi ha riportato alla mente le prima puntata di una serie tv che mi è piaciuta parecchio, “Vikings”, soprattutto le scene delle razzie mi hanno fatto pensare a Ragnar e Athelstan e al modo in cui si sono conosciuti (e sì, se ve lo state chiedendo, io li shippavo).
Anche il protagonista, fratello Caius, mi ricorda fisicamente il giovane monaco della serie tv, capelli scuri e occhi chiari.
La prima parte è molto descrittiva e per questo meno scorrevole, ma è normale, perché l'autrice ci presenta i personaggi e i luoghi e devo dire che lo fa in maniera davvero significativa e incisiva, chiarendo subito quale sia il carattere di Caius, forte e coraggioso, affamato di sapere, crede nell'amore, nella scienza e nella conoscenza. Dovremmo tutti essere come lui e non seguire mai ciecamente gli altri.
Quando avviene "l'incontro" con Fenrir, il suo temperamento gentile prende il sopravvento sulla paura e sulla rabbia causate dal dolore della perdita di una persona amata, un comportamento che in pochi, sono sicura, avremmo potuto avere.
Insomma, è un personaggio ultra positivo che mi è piaciuto molto.
Ho apprezzato anche Fenrir, seppur inizialmente è restio a ricever aiuto il suo comportamento cambia e l'amore traspare da ogni sua azione, un amore profondo, che lo porta a tradire se stesso e le sue credenze per proteggere colui che lo ha salvato e lo ha reso felice.
In diverse parti mi è scesa anche una lacrimuccia per i due e per il sentimento fortissimo che traspariva.
Una relazione ben costruita, non affrettata, resa ancora più bella dagli alti e bassi e le lontananze.
A livello di scrittura, il libro non è particolarmente veloce o semplice, anche perché l'autrice dà un'aria "antica" perfetta per la storia.
Quindi anche se mi sono dovuta fermare in alcuni momenti per una piccola pausa, ho ripreso quasi subito a leggere perché volevo sapere cosa sarebbe successo e non riuscivo a stare lontana dal libro.
È stata presentata in maniera davvero realistica anche la fede in tutte le sue varie sfumature e credenze che al tempo "convivevano", in particolare ci fa dare un’occhiata alla prima espansione della fede cattolica che si contrappone al credo pagano e di come in realtà non sempre questa sia stata meno "pericolosa".
Una lettura, quindi, che lascia anche del materiale su cui riflettere, almeno per me, molto ricca e particolare.
Insomma, una storia ben scritta, che consiglio agli amanti delle serie Vikings, Britannia et simili.
Oggi vorrei parlarvi del libro “La croce e il lupo” di Harper Fox, edito da Triskell edizioni.
Caius non è sicuro della sua vocazione monastica, ma ama la vita a Fara e la possibilità di dedicarsi allo studio e alla conoscenza.
Riesce a spegnere i suoi dubbi solo tra le braccia del suo amico e amante fratello Leof e quando quest'ultimo perde la vita per mano dei vichinghi il suo cuore si riempie di dolore, che si trasforma in rabbia e desiderio di vendetta.
Quando poco tempo dopo trova un vichingo abbandonato sulla spiaggia, sembra il momento perfetto per ottenere la giustizia per Leof, ma non riesce e compiere quel gesto fuori dalla battaglia, così decide di aiutare il nemico con le sue conoscenze mediche.
Fenrir inizialmente reagisce con aggressività alla gentilezza del fratello, ma col tempo riesce ad accettare la generosità di quest'ultimo e non solo.
Il sentimento che nasce tra i due è forte ma tormentato e i due metteranno in discussione la loro fede, tutto ciò in cui credono e loro stessi per questo.
Come sempre, prima di parlavi di un libro mi piace fare anche una piccola introduzione sull'autrice.
Oggi conosciamo Harper Fox. In lingua i suoi libri sono parecchio amati (non faccio fatica a crederlo), sono pieni di romanticismo, un po' di tormento e la giusta dose di azione, per concludersi nel tanto agognato lieto fine.
La storia di cui vi parlo rispecchia perfettamente questa dinamica, con aggiunta l'ambientazione storica.
Devo dire che generalmente non sono una fan sfegatata di questo genere, pur apprezzandone uno ben scritto, ma questo libro mi ha piacevolmente stupito.
È una storia molto particolare, lo definirei sicuramente uno storico, ambientamento nell'era dei vichinghi, ma ha anche dalle note mistico/fantastiche, se così si possono definire, che danno una sfumatura particolare alla storia.
Il primo impatto con questa lettura mi ha riportato alla mente le prima puntata di una serie tv che mi è piaciuta parecchio, “Vikings”, soprattutto le scene delle razzie mi hanno fatto pensare a Ragnar e Athelstan e al modo in cui si sono conosciuti (e sì, se ve lo state chiedendo, io li shippavo).
Anche il protagonista, fratello Caius, mi ricorda fisicamente il giovane monaco della serie tv, capelli scuri e occhi chiari.
La prima parte è molto descrittiva e per questo meno scorrevole, ma è normale, perché l'autrice ci presenta i personaggi e i luoghi e devo dire che lo fa in maniera davvero significativa e incisiva, chiarendo subito quale sia il carattere di Caius, forte e coraggioso, affamato di sapere, crede nell'amore, nella scienza e nella conoscenza. Dovremmo tutti essere come lui e non seguire mai ciecamente gli altri.
Quando avviene "l'incontro" con Fenrir, il suo temperamento gentile prende il sopravvento sulla paura e sulla rabbia causate dal dolore della perdita di una persona amata, un comportamento che in pochi, sono sicura, avremmo potuto avere.
Insomma, è un personaggio ultra positivo che mi è piaciuto molto.
Ho apprezzato anche Fenrir, seppur inizialmente è restio a ricever aiuto il suo comportamento cambia e l'amore traspare da ogni sua azione, un amore profondo, che lo porta a tradire se stesso e le sue credenze per proteggere colui che lo ha salvato e lo ha reso felice.
In diverse parti mi è scesa anche una lacrimuccia per i due e per il sentimento fortissimo che traspariva.
Una relazione ben costruita, non affrettata, resa ancora più bella dagli alti e bassi e le lontananze.
“Fen si addormentò nel momento stesso in cui appoggiò la testa su di lui, caldo come un fuoco in inverno. C'era il posto dove si sarebbero sempre cercati, oltre ogni forma di desiderio. Campi di battaglia, spiagge, anfratti tra le dune dove si erano amati [...]. Si strinse ancora di più al corpo del compagno. Un luogo che sarebbe stato per sempre. Un luogo che né il tempo né la vita avrebbero mai potuto sottrargli. E neppure la distanza, neppure le distese immense dello spietato mare del nord."
A livello di scrittura, il libro non è particolarmente veloce o semplice, anche perché l'autrice dà un'aria "antica" perfetta per la storia.
Quindi anche se mi sono dovuta fermare in alcuni momenti per una piccola pausa, ho ripreso quasi subito a leggere perché volevo sapere cosa sarebbe successo e non riuscivo a stare lontana dal libro.
È stata presentata in maniera davvero realistica anche la fede in tutte le sue varie sfumature e credenze che al tempo "convivevano", in particolare ci fa dare un’occhiata alla prima espansione della fede cattolica che si contrappone al credo pagano e di come in realtà non sempre questa sia stata meno "pericolosa".
Una lettura, quindi, che lascia anche del materiale su cui riflettere, almeno per me, molto ricca e particolare.
Insomma, una storia ben scritta, che consiglio agli amanti delle serie Vikings, Britannia et simili.
Voto libro - 4.5
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