Cosa mi lasci di te


Genere: Romance
Autore: Jeremy Camp

05 Maggio2020

Jeremy è poco più che un ragazzo quando incontra Melissa e una cosa gli è chiara fin dal primo momento: è la donna della sua vita. Tra i due sboccia un amore potentissimo, travolto troppo presto da una notizia sconvolgente che dà una svolta dolorosa alle loro esistenze: Melissa è affetta da una grave malattia che rischia di non lasciarle scampo. Malgrado questo, decidono di sposarsi e di avere fiducia fino all'ultimo. Perché, per quanto breve possa essere il tempo che vivranno uniti, i loro destini si sono incrociati e niente, nemmeno la morte, potrà tenerli lontani.


Salve Confine,
oggi vi vorrei parlare di una delle mie ultime letture, ovvero il romanzo autobiografico di Jeremy Camp, “Cosa mi lasci di te”, edito in Italia da Fabbri Editori.

“Cosa mi lasci di te”, titolo originale e più significativo “I still believe”, è la storia di Jeremy Camp, un musicista, importante esponente della musica cristiana, pluripremiato e amato da migliaia di fans.
Jeremy nasce in una famiglia veramente umile, i cui genitori si sono da poco convertiti alla religione cristiana dopo una giovinezza un po’ sbandata.
La sua infanzia è povera di cose materiali ma piena dell’amore e della provvidenza di Dio, che Jeremy impara ad amare sin da piccolo. Durante l’adolescenza vive un periodo di sbando che lo allontana un po’ dalla retta via, ma è normale alla sua età porsi domande e cercare risposte.
Le trova affidandosi alla sua chitarra e andando a studiare al Calvary Chapel Bible College, dove conosce ragazzi con le sue stesse domande e le sue stesse ispirazioni. Per fortuna, o grazie al destino, che secondo lui è scritto per ognuno di noi, Jeremy entra in contatto con un musicista che stima molto, il cantante dei The Kry, che gli offre la possibilità di esibirsi con i suoi pezzi durante i concerti della sua band.
Grazie a lui conosce anche Melissa, la ragazza che lui definisce sin da subito “la donna della sua vita”.
Nonostante le situazioni avverse, Jeremy sente che la sua vita è al fianco di quella giovane donna e nemmeno la grave malattia di quest’ultima lo convince del contrario. Sa che il suo destino è scritto da Dio e qualsiasi cosa abbia in serbo per lui, ecco che Jeremy lo accetterà, perché Dio può solo volere il bene delle sue creature.

“Traevamo beneficio dalla convinzione di essere destinati a stare insieme, in un certo senso quella sicurezza metteva in ombra l'incertezza del cancro.”

Ho voluto leggere questo romanzo dopo aver visto il trailer del film su questo basato.
Il trailer prometteva tantissimo e ho aspettato di vedere il film perché prima volevo apprezzare per bene il romanzo da cui è tratto. Purtroppo non è stato così.
Sebbene non possa negare che è ben scritto, devo sottolineare che manca di ritmo e scorrevolezza; la lettura, quindi, risulta lenta.
Se pensate che la storia sia ricca di emozioni legate alla storia d’amore tra Jeremy e Melissa, che stimoli la nostra Amigdala andando a pungolare il sistema nervoso per farci espellere lacrime a cascata, allora smettete subito di illudervi.
È vero che, nelle sue parole, l’amore per Melissa, la totale devozione nei suoi confronti, è palese e commovente, ma è deludente quando viene scalzato da un altro tipo d’amore, assolutamente legittimo, ma che il lettore non si aspetta essere messo al primo posto per tutto il romanzo, ovvero l’amore per Dio.
“Cosa mi lasci di te” è il racconto della fede dell’autore, dell’amore e della devozione che ha nei confronti del Creatore, della convinzione che la vita di ognuno di noi sia già scritta da Lui e se deve andare in un certo modo, allora va accettata senza se e senza ma.
Camp comincia a raccontare la sua storia partendo dalla giovinezza dei suoi genitori, di come si sono conosciuti, poveri e sballati, sregolati e senza uno scopo, di come, dopo avvenimenti illuminanti, si siano convertiti alla religione e di come questa li abbia salvati, facendo di loro persone umili ma degne.
Il padre arriva addirittura a creare una “chiesa” tutta sua, con seguaci e fedeli pronti ad aiutarsi tra loro.
È in questo clima di Peace & Love che nasce e cresce Jeremy, che diventa adolescente e ribelle, uscendo un po’ dal sentiero che porta a Dio, ma che ritrova subito dopo. La scelta del college, la chitarra che sembra chiamarlo nei momenti di sconforto, il frontman dei The Kry che incrocia sul suo cammino, sono tutti segnali che Dio gli è vicino. Persino l’incontro con Melissa e la malattia di quest’ultima vengono accettati come segni divini dell’amore che Lui ha per Jeremy e per tutte le sue creature.
Toccante è il momento del racconto che segue la crisi mistica di Jeremy dopo la morte di Melissa (non è uno spoiler, lo sappiamo ormai tutti) e di come Dio, attraverso la musica lo riavvicini a sé.
Qui ha composto il brano, diventato talmente famoso che persino io ho sentito, “I Still Believe”, in cui Jeremy rinnova il suo amore e la sua fede in Dio nonostante le cose brutte della vita.

Se devo essere totalmente sincera, a costo di prendermi parolacce, io non so come valutare questo romanzo.
Sono rimasta troppo delusa perché non era quello che mi aspettavo, non ha mantenuto le promesse che ha fatto nella trama.
Ieri sera, dopo l’ennesimo tentativo vano di scrivere questa recensione, mi sono di nuovo abbonata ad Amazon Prime per andare a vedere il film, e sebbene nemmeno quello sia un capolavoro o un ricettacolo di emozioni e lacrime, devo dire che almeno ha raccontato una triste storia d’amore.
Niente, ci ho provato ad essere meno influenzata dalle mie aspettative per valutare questo romanzo ma non ce la faccio. Leggere un libro che gira così tanto intorno alla religione, tanto da farne il vero fulcro del romanzo, mi ha sfidato un bel po’, sono onesta, e non perché non sia credente, ma perché l’esagerazione in tutto è sempre controproducente.

Se amate le autobiografie a tema religioso questo romanzo fa per voi, se cercate l’amore e lo struggimento, le emozioni strappacuore, beh, non li troverete quindi andate altrove a cercarle.
Buona lettura, comunque.


Voto libro - 2.5




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