Profondo come un respiro


Genere: M/M

Autore: Autumn Saper

31 Marzo 2020


Abraham McGregor e Quinton Daniels si conoscono sin dall’infanzia.
Si sono amati e poi perduti a causa di una decisione di Bram che li ha portati ad allontanarsi e a percorrere strade differenti.
Dopo quindici anni, parte dei quali passati in missione in Medio Oriente, Bram torna nella sua città natale per cercare di guarire dagli orrori e dalle cicatrici che la guerra ha lasciato nel suo animo, sentendosi soffocare nella sua stessa pelle.
Il ritorno a Syracuse fa ritrovare i due vecchi amanti, perché Quinn non se n’è mai andato e adesso gestisce la locanda di famiglia insieme a sua zia. 
Riusciranno i due uomini a superare il dolore che si portano dietro e a tornare a respirare?





Hi guys,
Oggi vorrei parlarvi del libro "Profondo come un respiro" di Autumn Saper, edito da Triskell edizioni.

Una lontananza di quindici anni,
la guerra in Medio Oriente e la sofferenza fisica e mentale, possono distruggere un amore. Ma si sa, la speranza è l’ultima a morire e forse questo legame sarà più forte di tutto e permetterà ad Abraham e Quinton di tornare più forti che mai e vivere la vita che dovevano avere, solo con qualche anno di ritardo.

Nuovo libro e nuova autrice che recensisco per voi.
Autumn Saper è, come possiamo immaginare, uno pseudonimo dietro cui si nasconde una ragazza umbra, ma milanese d’adozione, che ama sin da piccolissima la scrittura, tanto da scrivere su ogni superficie disponibile (carta igienica compresa) e ama le belle storie d’amore un po’ tormentate (come potete vedere dalla trama di questo libro).
Con queste premesse parliamo un po’ della mia ultima lettura.
Devo dire che quando ho letto la trama ne sono rimasta subito colpita, amo particolarmente le storie in cui uno o entrambi i protagonisti sono anime ferite e un po’ spezzate, e qui le premesse c’erano tutte. Quando ho iniziato a leggere mi ha colpito sin da subito un pezzo del testo che descriveva uno dei protagonisti e che mi ha fatto subito affezionare a lui.

“Quinton era fatto così: lui dava fiducia a tutti, anche a costo di rimanere scottato. Bram lo sapeva bene, perché era stato lui, tanti anni prima, il primo a dargli fuoco.”

L'autrice ci racconta di un processo di guarigione per entrambi i protagonisti: Abraham dal suo disturbo post traumatico da stress e dagli orrori della guerra, Quinton dalle ferite che la sua infanzia e l'abbandono del suo migliore amico e amante, primo ed unico amore, hanno lasciato.
Il tempo è passato, ma i sentimenti, sia positivi che negativi dei due, non si sono attenuati.
I quindici anni in cui Bram si trova in missione sono un periodo terribile per entrambi, in cui anche se lontanissimi i due non smettono di pensarci a vicenda. Quando si ritrovano il confronto sarà duro e inevitabilmente doloroso, ma anche giusto.

Però, purtroppo c’è un però, andando avanti la mia attenzione si è persa.
Questa è la seconda volta che leggo un libro dell’autrice (ma la prima che la recensisco) ed è la seconda volta che non mi convince al 100%.
Mi spiego meglio, pur avendo apprezzato la storia in generale, la parte sentimentale non mi ha colpito come avrei voluto, non ho sentito il pathos dei sentimenti tormentati che i due dovevano provare e non mi è piaciuto soprattutto l’ultimo 20%, che ho trovato troppo affrettato.
Le conversazioni tra i due sono poche e non si riescono a percepire i sentimenti; anche l’ultima, quella risolutiva, l’ho trovata troppo semplice e un po’ banale.

Il libro è sicuramente scorrevole, la scrittura fluida e la lunghezza non eccessiva del testo permettono una lettura veloce.
Poi, anche se per gusto personale non amo i capitoli flashback, alcuni, come quelli del primo incontro tra i due, sono molto dolci, altri tormentati perché raccontano la guerra e la sofferenza, e li ho apprezzati molto. Ma mi ha infastidito come sono stati inseriti nel testo.

Insomma, fondamentalmente credo che il problema sia il mio gusto personale, ma devo esporre ciò che ho provato io e dare il voto di conseguenza.
Spero che per chi legga la recensione sia chiaro quale sia il mio pensiero e non si faccia condizionare, dando una possibilità al libro se questo sembra rientrare nelle proprie corde.

P.S. La cover mi piace un sacco!


Voto libro - 3




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