Il suono del domani


Genere: Young Adult

Autore: Sara Santinato 

1 giugno 2020

Alan Mars è un sedicenne prodigio del violino, ma poco prima del suo debutto, sua madre perde la vita in maniera tragica. Alan si sente in colpa per l’accaduto, e dopo quattro anni porta ancora con sé le cicatrici di quel giorno. Tormentato da incubi e fobie, non riesce a lasciare andare il passato e a condurre una vita normale.
A incrinare la sua già fragile quotidianità interviene la dichiarazione del padre, che decide di accogliere in casa la sua nuova compagna con il figlio venticinquenne: Jay Dunst.
La convivenza con Jay si dimostra da subito impossibile: Alan cerca di nascondere le proprie fobie per non essere preso di mira e nello stesso tempo dichiara guerra a Jay per allontanarlo da casa. Interviene Roy, migliore amico di Jay, che si avvicina sempre di più ad Alan. Jay è turbato dalla loro improvvisa e immotivata vicinanza e per qualche ragione vederli insieme lo sconvolge.
Alan nasconde le sue paure, Jay sembra avere un segreto che non vuole confessare.
Uno di loro deve fare un passo indietro lasciando l’altro libero di vivere la propria vita serenamente, oppure entrambi finiranno per distruggersi a vicenda.



Hi guys,
Oggi mi piacerebbe parlavi del libro “Il suono del domani” di Sara Santinato, edito da Triskell edizioni.

Dopo la morte di sua madre Alan ha smesso di suonare. Lui incolpa la musica e se stesso per la sua perdita, ma la sua vita già scossa viene stravolta dal padre che decide di andare a convivere con la nuova campagna e suo figlio.
In maniera inaspettata si ritrova in casa di estranei, non è pronto a tutto questo e la sua già precaria salute mentale ha un tracollo.
Il problema più grande si rivela essere suo fratello acquisito, Jay. Il ragazzo si mostra arrogante, egoista e meschino, ma anche sexy da morire.
Quando inaspettatamente inizia una relazione col migliore amico di quest’ultimo, non si aspetta di certo che Jay cerchi di allontanarlo per motivi diversi dalla sua cattiveria, ma forse dietro tutto questo c’è dell’altro.

Inizio subito a presentarvi l’autrice, la quale per me è una nuova scoperta.
Sara Santinato ama il fantasy, la magia e l’amore che supera ogni ostacolo, è spesso immersa nei suoi pensieri e ama trascorrere il tempo inventando storie e avventure con i suoi personaggi che spesso prendono il controllo della situazione senza lasciare altra scelta se non assecondarli.
Dopo questa breve presentazione passiamo al libro.
Inizio col dire che la parola che userei per descriverlo è esagerato, e ora cercherò di spiegate il perché.
La storia che ci viene presentata è sofferta, triste, una storia di rinascita e di secondo possibilità.
Una bella storia, su questo non posso non essere d'accordo, però i comportamenti dei protagonisti sono esagerati, come anche i dialoghi e alcune situazioni sono forzate.
Nel primo 15% mi sono ritrovata per tre o quattro volte a rileggere degli incubi che faceva Alan e, sinceramente, togliere qualcosa non avrebbe sminuito la sofferenza del protagonista.
Poco più avanti si conclude la prima delle tante situazioni critiche e problematiche, anche questa esagerata ed estrema, relativa su comportamenti di Alan vicini alla pazzia e quelli immaturi, e anche un po’ insensati, del padre. Le giustificazioni che vengono date non mi sono assolutamente bastate, mi sarebbe andato bene un semplice “sono un codardo, è colpa mia” da parte del padre, ma diciamo che più volte non si è dimostrato all'altezza come genitore o quanto meno cieco davanti ai problemi del figlio.
Comunque, dopo la prima scena madre tutto si risolve e passiamo al prossimo problema, la relazione tra Jay e Alan.
Ora, io capisco il momentaneo starsi antipatici, ma l'altro 50% del libro in cui i due si fanno la guerra a vicenda, si insultano pesantemente, si feriscono con le parole (e con le azioni), ecco tutto questo non lo capisco perché mi ha dato l'impressione di essere forzato, estremizzato e non in linea con l’età dei protagonisti. Questi comportamenti stile bimbi viziati/bulli da due ragazzi di 20 e 25 anni proprio non me li aspetto e nella realtà non mi è capitato mai di incontrarne.
Finite le litigate, la relazione che si sviluppa tra i due è molto dolce e mi è piaciuto il modo in cui Jay aiuta Alan, spingendo quest'ultimo a superare i suoi limiti senza però sminuire i suoi problemi e le sue preoccupazioni. Questo fa sì che Alan piano piano cambi, cercando di affrontare le sue fobie e non di scappare da esse. Sicuramente un punto a favore di questa storia.

"Mi aveva dimostrato che possedevo quella forza che avevo sempre pensato di non avere. Forse era arrivato il momento di alzare la testa, smetterla di accettare il me stesso che odiavo, e provare a sconfiggere le mie paure."

Detto questo, però, devo aggiungere che secondo me è stato parecchio sottovalutato il ruolo dello psicologo.
Chi soffre di DPTS non guarisce con il solo aiuto di parenti e amici (anche se questi sono sicuramente di essenziale importanza), purtroppo nella maggioranza dei casi ci vuole molto di più, soprattutto con problemi abbastanza gravi come quelli di Alan. Fobie e incubi non sono di certo piccole cose, se poi ci mettiamo il senso di colpa che lo assilla il tutto diventa ancora più pesante da superare.
Ho apprezzato, nella baraonda totale della vita di Alan e Jay, la presenza dei loro due migliori amici, i quali sono molto intriganti come personaggi e magari in un futuro non mi dispiacerebbe leggere di loro.
Continuo col dire che, come ho detto sopra, la storia è bella, ma purtroppo non mi è piaciuto lo sviluppo, troppo pesante e forzato.
Non posso neanche dire che non mi abbia trasmesso nulla, perché non è così, ci sono stati dei momenti in cui ho avuto il magone, purtroppo però poi ho pensato "sì, ma che pesantezza" o “per favore smettetela o la smetto io di leggere" o “ma questa cosa era necessaria?". Insomma, non proprio degli stati d'animo positivi.
È stato difficile arrivare al 100%, anche perché al 99% la situazione era ancora in bilico e nuovi personaggi erano stati inseriti da poco, personaggi che, tra l’altro, ho trovato inutili come le loro interazioni con i protagonisti.
Quindi, tra un litigio di troppo, una scena madre degna di un dramma e qualche relazione di troppo sia iniziale che finale, sono arrivata al mio agognato lieto fine.

Come sempre consiglio di leggere per farvi un'idea vostra sul romanzo e in futuro darò sicuramente un’altra possibilità alle parole dell'autrice, ma per il momento il mio voto non può essere più di questo.

Voto libro - 2.5



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