La trilogia della Falce


La serie è composta da: 
 
1. Falce 
 
2. Thunderhead
 
3. Il rintocco


Genere: Distopico

Autore: Neal Shusterman

19 Maggio

Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l'umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.
A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un'immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.
Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.
Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l'efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere "spigolato". In termini meno poetici: ucciso.
Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.
 



Salve lettori!
Oggi partecipo al review party di un libro che ho ricevuto in super anteprima i primi di Aprile.
Si tratta di “Falce” di Neal Shusterman, primo libro di una trilogia distopica dalla trama davvero originale che, conoscendo il mio amore per questo genere, non potevo farmi scappare.

Ci troviamo vari anni nel futuro rispetto a noi, l’umanità ha raggiunto il culmine dell’evoluzione e le vette più alte della conoscenza, sconfiggendo addirittura la morte. Non esiste più alcuna malattia e anche la vecchiaia si può annullare per ritornare indietro all’età biologica che più preferiamo.
Non esistono più guerre né violenza né differenza tra classi sociali. Le posizioni di potere sono state eliminate e a controllare che la vita di tutti si svolga nel modo più imparziale possibile c’è un’intelligenza artificiale munita di una sorta di coscienza collettiva.
La vita è perfetta. L’unico problema che l’umanità si trova ad affrontare è la sovrappopolazione a causa della mancanza di morti naturali, per questo motivo sono state instaurate le Falci, un’associazione nata nei primi giorni in cui questa società ha preso piede e si era prospettato questo problema.
I componenti sono stati investiti dall’onere di mantenere l’equilibrio e prendere la vita di un certo numero di persone all’anno, ossia “spigolare”.
Le Falci sono oltre ogni legge, seguono principi morali ferrei e i nuovi apprendisti vengono scelti tra chi mai vorrebbe ricoprire questo ruolo.
I nostri protagonisti sono due adolescenti che, per circostanze diverse, sono stati a contatto con la Veneranda Falce Maestro Faraday che ha visto del potenziale in loro e decide di prenderli come suoi apprendisti. Citra Terranova e Rowan Damisch si ritrovano così, loro malgrado, ad apprendere il mestiere e a venire a contatto con questo mondo inaccessibile ai più, ma solo uno di loro potrà avere l’anello e diventare una Falce.


“Un tempo, la fine della vita umana era nelle mani della Natura. Ma noi l’abbiamo privata di questa prerogativa. Ora, siamo noi ad avere il monopolio sulla morte. Ne siamo gli esclusivi distributori.”

È stato super interessante scoprire di questo mondo così lontano dal nostro che scopriamo pian piano nella lettura del romanzo. Un mondo utopico così perfetto, dove ognuno può avere ciò che vuole in modo giusto e imparziale è così fuori dalla nostra portata e forse difficile da immaginare e da capire, ma che l’autore è stato talmente abile da delinearlo in modo impeccabile. Ed è questo uno dei punti di forza che più mi hanno fatto amare la lettura.
Ma un mondo all’apparenza perfetto nasconde delle spaccature e le nostre convinzioni vengono meno quando sotto la patina dorata scopriamo che nulla può essere davvero perfetto, neanche un mondo come questo.

Conoscendo i nostri protagonisti scopriamo che sono degli adolescenti normali, con tutte le insicurezze e le fragilità che contraddistinguono questa fase della vita, nonostante la loro vita dovrebbe essere perfetta.
Ma qualcosa in Citra e Rowan li contraddistingue dagli altri, qualcosa che spinge Maestra Faraday a prenderli sotto la sua ala. Il Maestro insegna loro prima di tutto la caratteristica più importante che deve contraddistinguere ogni Falce, la compassione: spigolare non deve essere né un gioco né una routine né fonte di divertimento, deve essere fatto con consapevolezza di quello che si fa e tristezza. In un mondo dove tutti sono felici, essere Falci è l’unico mestiere che deve far provare sofferenza, ma allo stesso tempo gli apprendisti devono riuscire a comprendere quanto questo ruolo sia fondamentale.
Ma non tutte le Falci pensano allo stesso modo e quello che una volta era il pensiero comune, in alcuni è cambiato e hanno abbandonato questi ideali onesti e compassionevoli per seguirne altri più egoistici.
L’intelligenza artificiale, il Thunderhead, controlla tutto con il suo occhio onnisciente ed è la più alta autorità nel mondo, ma non può intromettersi negli affari delle Falci, quindi i corrotti e individualisti hanno via libera se neanche il Consiglio delle Falci, che è l’organo controllore, sembra volerle ostacolare.

I due protagonisti li ho trovati perfetti nella loro imperfezione. Citra Terranova è testarda e caparbia, così coraggiosa da fronteggiare una Falce entrata nella sua casa e, presumibilmente, pronta a spigolare qualcuno della sua famiglia.
Non avrebbe mai voluto far parte di quelli che lei credeva assassini a sangue freddo, ma nel corso del suo apprendistato ha compreso la coscienza che c’è dietro e, guidata dalla sua solita aspirazione ad essere la migliore in tutto, ha voluto proseguire questo percorso.
Rowan Damish è un ragazzo invisibile, introverso ma gentile; nella sua enorme famiglia è solo un’aggiunta in più che quasi nessuno considera. Incontra Maestra Faraday a scuola, quando sta per spigolare un suo compagno e colpisce la Falce per la sua grande compassione e altruismo.
Nel corso della trama verranno messi davanti a vari ostacoli, sia per il loro addestramento che non, e avranno entrambi un’evoluzione notevole che io ho apprezzato molto.


“Non siamo più gli stessi esseri che eravamo in passato. Ma allora, se non siamo più umani, cosa siamo?”

Sono in difficoltà nello scrivere questa recensione. Non credo di essere in grado di farvi capire perché questo è un libro che merita, che entra direttamente tra i miei preferiti dell’anno e dei miei preferiti in assoluto, e non vedo l’ora di avere la mia copia cartacea tra le mani, perché ho il bisogno fisico di rileggerlo e godermelo su carta.
Non ho trovato punti negativi nella lettura, tutto è stato come avrei voluto e desiderato da questo romanzo: i personaggi, la storia, la trama di fondo, il mondo utopico e il world building sono stati studiati e scritti in maniera egregia, secondo il mio parere.
Anche se noi leggiamo dal punto di vista dei due protagonisti e degli eventi che gli accadono, riusciamo ad avere un quadro completo di tutto quello che abbiamo bisogno di sapere con descrizioni accurate e mai pesanti.
L’autore è stato così bravo da tenere sempre l’attenzione alta, con momenti drammatici, spensierati e decisioni difficili. Il romance è presente solo in minima parte anche se è un aspetto molto importante del libro, ma dal mio punto di vista è affrontato bene ed è coerente per come è impostato il romanzo.
Dopo l’epilogo, che tra parentesi è stato abbastanza ansiogeno, abbiamo un’anteprima del primo capitolo del volume successivo e posso solo dirvi che non vedo l’ora di leggerlo.

So che il genere distopico è visto con occhio diffidente negli ultimi anni, ma spero che possiate dargli una possibilità e, forse, rivalutare questo genere che io amo. Consiglio il libro a tutti e aspetto trepidante l’uscita del secondo volume.
Buone letture!
 

Voto libro - 5






Genere: Distopico

Autore: Neal Shusterman

13 ottobre 2020

In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci.

Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti.

Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente.

Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento.

Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?
 
 
Salve lettrici e lettori!
Un’uscita di pochi giorni fa che aspettavo con trepidazione è “Thunderhead” di Neal Shusterman, secondo libro della Trilogia della Falce, saga distopica edita in Italia da Oscar Vault, di cui oggi partecipo al Review Party.
Ringrazio la casa editrice per l’invio della splendida copia cartacea; non avevo dubbi che anche in questa edizione si sarebbero superati nella cura dei dettagli. Amo il retro della copertina e anche il sotto copertina, per non parlare delle pagine nere; è un piacere per gli occhi!

Ma passiamo a dove eravamo rimasti con la storia. Citra Terranova è stata nominata falce, ha scelto una tunica color celeste ed è diventata Madame Anastasia, e con il suo innovativo punto di vista sta già sconvolgendo la comunità sia dalla parte della vecchia guardia che per le nuove falci. Lei, infatti, ha scelto di spigolare in modo ancor più compassionevole, lasciando alle persone selezionate per la spigolatura un mese di preavviso per metabolizzare e salutare al meglio i propri cari. Citra mostra così una nuova e inedita possibilità ai suoi colleghi e molti iniziano a temerla, perché si sta già facendo notare sia per il suo carisma che per la sua determinazione, nonostante in molti non la approvino.
È un personaggio che secondo me è cresciuto molto e sta crescendo tuttora rispetto a quando Maestro Faraday entrò in casa sua per la prima volta per prenderla sotto la sua ala. Sapeva già che il mondo delle falci non era facile, ma adesso che ne è completamente all’interno scoprirà ancora di più i sotterfugi e gli intrighi di potere che nascondono dal resto dell’umanità. Ma la ragazza affronterà come sempre a testa alta e con il suo buon cuore e altruismo chi ostacolerà il suo percorso, anche con l’aiuto della sua mentora, Madame Marie Curie, che adesso vede quasi come una sorella che la guiderà e sosterrà.

Rowan, invece, è quello che ha dovuto affrontare il cambiamento più radicale già nel primo libro, adattandosi ai discutibili insegnamenti di Maestro Goddard ma continuando a tenere bene a mente i consigli giudiziosi dello scomparso Maestro Faraday. È arrivato al limite della pazzia e, dopo non aver superato l’addestramento e l’uccisione di Goddard e delle sue più fidate falci, il ragazzo ha deciso di indossare illegalmente la tunica da falce nel proibito colore nero, adottare il nome di Maestro Lucifero e spigolare tutte quelle falci che non si comportano come si converrebbe a loro. La sua vita ora è perennemente in fuga, ma con l’obiettivo di eliminare le mele marce dall’ordine.
È un personaggio controverso che non si deve giudicare a scatola chiusa, ma da quello che ha vissuto e le scelte che è stato obbligato a fare. O lo si ama o lo si odia, ma io personalmente l’ho amato nel romanzo precedente e continua a piacermi ed intrigarmi anche in questa seconda parte, dove lo vediamo, forse ancora di più, messo alla prova.
 
«Ho scelto il nome “Lucifero” perché significa “portatore di luce”.»
«È lo stesso nome con cui un tempo i mortali chiamavano il diavolo», sottolineò lei.
Rowan alzò le spalle. «Immagino che sia colui che porta la torcia a proiettare le ombre più oscure.»


Un personaggio molto più presente, anche se non possiamo parlare di un vero e proprio personaggio, è il Thunderhead: l’intelligenza artificiale onnisciente che, se fino ad ora era solamente spettatore adesso capiremo di più, perché entriamo nella sua mente e comprendiamo i suoi piani. Ha regole molto ferree, tra cui non intromettersi nei fatti delle falci, ma ciò non vuol dire che non ignori quello che sta succedendo, e con delle scappatoie riuscirà anche ad aiutare Citra e gli altri personaggi nella loro lotta. Insomma, è un personaggio insolito ma tutto da scoprire.

“Io sono la somma di tutte le loro conoscenze, di tutta la loro storia, di tutte le loro ambizioni e di tutti i loro sogni.”

Avevo paura che “Thunderhead” non fosse all’altezza delle mie aspettative e delle cinque stelle del primo volume, ma sono felice di dirvi che non è stato così e che, forse, l’ho amato anche di più.
Oltre alla trama di base e l’idea originale di questo mondo futuristico perfetto (che perfetto non è) che mi avevano colpito molto quando mi approcciai alla lettura inizialmente, ci sono anche i personaggi meravigliosamente caratterizzati a cui mi sono legata molto e la trama articolata e intrecciata che mi fanno amare questa trilogia sempre di più ad ogni nuova pagina che leggo.
Lo stile di scrittura dell’autore è dettagliato senza mai risultare pesante, anzi è molto scorrevole. La parte iniziale del romanzo è un po’ lento, ma si riprende subito con i suoi leggendari colpi di scena che lasciano attaccato alle pagine.
Quindi, anche questa volta ci risiamo. Sono sconvolta dal finale e bramo di avere tra le mani il prossimo volume, ma sono felice così. Ovviamente non posso che consigliarvelo con tutto il cuore.


 
Voto libro - 5
 






Genere: Distopico

Autore: Neal Shusterman

30 marzo 2021

Da tre anni Citra e Rowan sono scomparsi: da quando cioè la falce Goddard ha assunto il potere e il Thunderhead si è chiuso in un silenzio che solo Greyson Tolliver riesce a infrangere. La città-isola di Endura, il "cuore pulsante" della Compagnia delle falci, è perduta, affondata per sempre nelle acque dell'oceano, e con lei le Grandi falci. Davvero sembra che ormai nulla possa impedire il dominio assoluto di Goddard, nominato Suprema Roncola della MidMerica. E, mentre gli echi della Grande Risonanza scuotono ancora il cuore della Terra, la domanda è una sola: c'è ancora qualcuno in grado di fermare il tiranno? Gli unici a saperlo sono la Tonalità, il Rintocco e il Tuono.
 

Buongiorno Confine!
Siamo arrivati alla fine di una trilogia che è stata tra le più belle che ho letto negli ultimi anni e sono ancora triste del fatto che sia terminata. Spero davvero che l’autore prima o poi ci porti uno spin-off o un prequel perché sicuramente il materiale non mancherebbe e io non sono ancora pronta ad abbandonare questo mondo. Sto parlando del terzo e ultimo volume della Trilogia della Falce di Neal Shusterman, “Il Rintocco”, per cui oggi partecipo al review party, edito in Italia da Mondadori che ringrazio per l’invio di una copia digitale in super anteprima.

Nello scorso libro ci eravamo lasciati con un colpo di scena che mi aveva complatamente scioccato e aveva lasciato tutti noi lettori con l’ansia di avere tra le mani questo volume per sapere come si sarebbero susseguiti gli eventi. 

Avviso che da qui in poi ci saranno inevitabilmente spoiler dei due libri precedenti.
 
L’elezione della nuova Suprema Roncola della MidMerica è andata in un modo che nessuno avrebbe mai immaginato neanche nelle peggiori previsioni. Madame Curie, la candidata favorita e colei che alla fine era stata scelta dal consiglio per il prestigioso ruolo è morta, morta definitivamente insieme a quasi tutte le persone che si trovavano sulla città-isola di Endura in quel momento. La falce Goddard non poteva farsi sfuggire l’occasione di portare avanti i suo ideali e avere il potere sulle falci della MidMedica. Aveva un piano sanguinoso e cruento pronto per assicurarsi la vittoria ed è così che da tre anni dall’affondamento di Endura, Goddard controlla le falci midmericane e anche gran parte di quelle del resto del mondo.
È in questo mondo terribile che si risveglia Citra Terranova, riportata in vita in gran segreto insieme a Rowan dopo una spedizione tra i resti di Endura, poiché grazie alla sua maestra Madame Curie i loro corpi non sono stati divorati dagli squali. Citra dovrà presto indossare nuovamente i panni dell’arguta Madame Anastasia per fare in modo che il sacrificio della sua maestra non sia stato vano e provare a fermare le falci del nuovo ordine.

La trama di questa serie si fa sempre più complicata e ingarbugliata, sembra che al peggio non ci sia mai fine e che il mondo perfetto ed equo che i loro predecessori erano riusciti a creare sconfiggendo la morte e creando un’intelligenza artificiale benevola si stia trasformando nel peggiore dei mondi possibili.
Continuo a dirlo per ogni libro di questa trilogia, ma l’autore è riuscito a creare un universo così tanto lontano dal nostro ma allo stesso tempo così credibile che non posso che rimanere a bocca aperta. In questo romanzo a maggior ragione, perché è riuscito a rendere ancora più evidente come la natura umana egoista e autodistruttiva alla fine prenda sempre il sopravvento, distruggendo tutto ciò che ha intorno.
Lo stile di scrittura di Neal Shusterman è scorrevole ma complesso e richiede concentrazione, soprattutto in questo volume in cui ogni capitolo segue il punto di vista di uno tra i personaggi principali che abbiamo incontrato finora e anche alcuni nuovi, con anche dei salti temporali per dare a noi lettori un’idea chiara di cosa sia successo in questi tre anni di dominio di Goddard. 

Un altro avvenimento che ha scombussolato tutta la popolazione mondiale è l’improvviso silenzio del Thunderhead che, per “punire” l’umanità del terribile episodio di Endura, ha reso tutti loschi, ovvero criminali indegni di comunicare con lui. Tutti tranne uno, Greyson Tolliver, che abbiamo già conosciuto nello scorso libro e che ha vissuto in prima persona cosa significhi essere una pedina nelle mani del Thunderhead, adesso si rivelerà un personaggio ancora più fondamentale per il proseguimento della storia. È uno dei miei personaggi preferiti e ha avuto una bellissima crescita all’interno della narrazione, ma in generale l’autore riesce a dare vita ad ogni personaggio che incontriamo durante la trama, anche quelli secondari sono descritti e sviluppati magistralmente e questo, secondo me, è uno dei punti forti di questa trilogia.

“Tutto ciò che il Thunderhead faceva era sempre, e in ogni caso, la cosa giusta da fare. Ma era raro che la cosa giusta si rivelasse anche la più facile. E cominciò a sospettare che sarebbe stato sempre più difficile, con il passare del tempo, fare la cosa giusta.”

Citra e Rowan non avranno vita facile e, così come è stato nei libri precedenti, non avranno né il tempo né il modo di sviluppare quel qualcosa che è nato tra loro. Insomma, il bene dell’umanità e del mondo viene sicuramente al primo posto per loro, come è giusto che sia in una situazione così delicata.
Ne hanno passate tante da quando erano due ragazzini che non avrebbero mai voluto essere Falci come li abbiamo conosciuti noi all’inizio del primo libro e sono sempre stati i protagonisti indiscussi, ma come ho già detto prima tutti i personaggi hanno avuto il loro spazio, così come anche l’antagonista e i suoi fedelissimi che l’autore ha curato in ogni dettaglio rendendoli malvagi al punto giusto ma anche molto umani. Goddard crede davvero nei suoi ideali ed è così carismatico e convincente che a volte è venuto anche a me il dubbio che avesse sotto sotto ragione, così come alcuni dei suoi seguaci più accaniti si ritrovano a farsi qualche domanda sul suo operato. Una cosa è sicura, quando aspiri al potere non ti ritieni mai soddisfatto di cui che ottieni e questa è quasi sempre la causa delle spaccature di chi è alla vetta.
E mentre il mondo va a rotoli, seguiamo anche cosa sta succedendo a Maestro Faraday e a Munira, che erano partiti per assicurarsi un piano B nel caso l’insediamento di Madame Curie non fosse andato come si sperava, e in questa situazione il piano B potrebbe davvero rivelarsi l’unica possibilità che hanno.

“A che scopo continuare a essere una falce se ormai detestava il mondo e tutti coloro che lo popolavano.”

Insomma, so che il pubblico di lettori si è diviso di fronte a questa trilogia e in molti non l’hanno apprezzata, ma per quanto mi riguarda già dalla trama aveva tutte le caratteristiche che cerco in un distopico ed è riuscita comunque a sorprendermi in positivo facendomi innamorare del world building, della storia e di tutti i personaggi. Non c’è un solo aspetto che critico e anche per questo volume confermo il mio giudizio super positivo, è raro per me dare cinque stelle a tutti i volumi di una serie, ma la Trilogia della Falce se le è meritato a mani basse e spero davvero che sempre più persone la apprezzino come me.
Non vedo l’ora di andare a comprarmi la copia fisica di questo libro e immergermi in una rilettura. Nel mentre vi auguro buona lettura!

 
Voto libro - 5









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