Snow, Glass, Apples


Genere: Graphic Novel

Autore: Neil Gaiman - Colleen Doran

Un retelling da brivido della favola di Biancaneve dai bestselling Neil Gaiman and Colleen Doran.

Una non così cattiva regina è terrorizzata dalla mostruosa figliastra ed è determinata a scacciare la creatura e salvare il suo regno da un mondo dove i lieto fine non sono poi così felici. 



Salve lettori!
Compaio improvvisamente con una recensione di una graphic novel che avevo in lista ma avevo dimenticato.
Mi sono ritrovata a leggerla dopo essermi confrontata con un mio amico sulla leggera delusione lasciatami da un’altra graphic novel.
Vi parlo di “Snow, Glass, Apples” di Neil Gaiman (che non ha bisogno di presentazioni) e Colleen Doran (l’illustratrice), una rivisitazione macabra della storia di Biancaneve.

A differenza della classica storia, a raccontare la sua versione dei fatti in questo retelling è colei che conosciamo come la Regina Cattiva.
Attraverso un unico flusso di coscienza, la giovane donna racconta di come abbia trovato l’amore della sua vita, di come lui l’abbia resa la sua regina, per poi lasciarla sola a governare e alle prese con la strana figlia dai capelli e gli occhi neri come il carbone, la pelle candida come la neve e le labbra rosso sangue.
La bambina l’ha sempre messa in soggezione con quel suo sguardo vuoto e i denti appuntiti, l’ha impaurita e resa prigioniera del suo palazzo.
Pensava di essersene liberata dopo la morte del re, ma il battito del suo cuore l’ha sempre perseguitata, finché si rende conto di dover affrontare il suo incubo ancora una volta se vuole salvare il suo regno.
Ma per lei esiste davvero il felici e contenti o quel cuore continuerà a tormentarla per sempre?

“Se fossi stata saggia non avrei cercato di cambiare quello che avevo visto. Se fossi stata saggia mi sarei uccisa prima di incontrare lei, prima di attirare lui.”

Lettori, che macabra e malata meraviglia!
Questo retelling è tutto ciò che non vi aspettereste mai ed è proprio la versione di cui avevate bisogno. Vi parlo prima della parte letteraria, poi delle illustrazioni.
L’ho amato dalla prima vignetta, notando il tipo di narrazione, ossia una sorta di lettera di addio, di spiegazione, di lascito da parte della regina affinché la sua versione dei fatti possa essere conosciuta. Affinché abbia la possibilità di redimersi e far capire al lettore che non è sempre stata lei la cattiva, che esisteva un male molto più pericoloso nel suo regno di cui nessuno si è mai reso conto e che tutto ciò che ha fatto è stato proprio per salvare la sua gente da esso.
La storia è curata nei minimi dettagli, anche quelli che sembrano insignificanti, alla fine, assumono un significato che lascia a bocca aperta.
L’ambientazione è perfettamente delineata attraverso le brevi ma precise descrizioni dell’autore.
Tutte queste piccolezze hanno permesso alla storia di svilupparsi in ogni particolare e, nonostante le poche pagine, far cadere il lettore in una versione di Biancaneve in cui niente è come sembra... o perlomeno è più spaventoso.
Ciò ovviamente avviene anche grazie alle illustrazioni, assolutamente magnifiche, eleganti, fluide. Catturano l’attenzione con colori delicati e linee sinuose, stregano fino all’ultima goccia di colore.
La trama è inaspettata, forte, sconvolgente, matura. Ci sono scene esplicite di rapporti sessuali e riferimenti a una perversione, quindi affrontatelo con la consapevolezza che non è affatto una fiaba e non esiste il lieto fine.
Non ci sono principesse canterine o animali parlanti o fate madrine, c’è una regina che vuole difendere ad ogni costo il suo regno da un incubo, una principessa con una natura spaventosa, una foresta che non è gentile con nessuno e una tradizione che viene rispettata nonostante tutto.
Io ne sono rimasta innamorata. E voi, siete pronti ad affrontare questa versione sconcertante di Biancaneve?
Baci
 

Voto libro - 5 



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