Don't get mad serie



La serie è composta da: 
 
1. Get Even. Se puoi, vendicati
 
2. Get Dirty. Il sapore della vendetta



Genere: Young Adult

Autore: Gretchen McNeil

Menlo Park, California. Alla Bishop DuMaine, uno dei più prestigiosi licei privati della costa, l’apparenza è tutto. Prati curati, squadre sportive sempre in classifica, corsi d’eccellenza, studenti straordinari. Ma il liceo, in realtà, è molto diverso da ciò che sembra: le disuguaglianze sociali sono l’anima della scuola. I più posh spadroneggiano, sfruttando ogni occasione per umiliare gli altri, rendendo la scuola un inferno dorato. Arrabbiarsi però non serve a niente, Kitty l’ha imparato a sue spese. Ma se non puoi reagire, non significa che tu abbia perso… Per questo Kitty, sostenuta dalle tre ragazze più insospettabili della scuola, decide di trascorrere l’anno pareggiando i conti. Insieme, le quattro scelgono il bersaglio, ideano un piano, lo mettono in atto. Meticolosamente e perfettamente, fanno vedere ai carnefici cosa significa essere vittime. Obiettivo: l’umiliazione pubblica. Stare al liceo non è mai stato tanto appagante per Kitty, almeno fino al giorno in cui la vittima prescelta non viene trovata nella sua camera da letto, morta. Non c’è dubbio, questo è l’inizio di una nuova vendetta… solo che, stavolta, è la vendetta di qualcun altro.



Salve Confine,
lo scorso 21 luglio è uscito per DeA Planeta uno Young Adult dalla trama stuzzicante che non ho voluto perdere, anche perché è da un po’ non leggo un romanzo di questo genere.
Si tratta di “Get Even. Se puoi, vendicati” di Gretchen McNeil, che da poco è anche diventato una serie TV targata Netflix, come poterci rinunciare?!

Il prestigioso liceo californiano Bishop DuMaine è una scuola esclusiva, dove ogni cosa è perfetta, dai prati con l’erba appena falciata alle classi pulite ed organizzate, dai professori al preside, agli studenti. Ma non è la realtà, si tratta di pura apparenza.
Qui, come in ogni altro liceo, la vita per gli studenti, soprattutto i più “sfigati”, non è facile. Sono schiacciati e derisi da quelli più popolari, che sono chiusi nella loro cerchia esclusiva e che si prendono gioco crudelmente di chi non ne fa parte perché non ha i numeri. Anche alcuni professori hanno comportamenti discutibili e la legge che regna guarda le spalle solo agli studenti coi genitori più facoltosi.

Lo sa bene Kitty, che stufa di essere presa di mira, non si cura più delle prese in giro nei suoi confronti, non si arrabbia più, ma pensa sempre che sarebbe bello se i bulli potessero, per una volta, trovarsi dall’altra parte.
Questo pensiero le gira per la testa e, alla fine, prende corpo quando, aiutata da altre tre ragazze, comincia a pianificare la vendetta per coloro che la meritano.
Insieme a Margot, Bree e Olivia, comincia a vendicarsi con piani ben congegnati, studiati alla perfezione, senza la minima possibilità che si possa scoprirne l’autore e che lasciano i compagni a bocca aperta.
Nessuno può sospettare di loro, soprattutto di loro insieme, perché le quattro ragazze non sono amiche, non si frequentano dentro o fuori la scuola, non hanno nulla in comune se non il desiderio di dire basta, di riscattarsi e riscattare i più deboli.
Accade, però, che quando prendono di mira un loro compagno, Ronny, che ne ha fatta una di troppo, crudele e senza scrupoli, questi viene trovato morto nella sua stanza con un biglietto che reca la firma del loro gruppo, Dgm (Don’t get mad), diventando così sospettate di omicidio.
Da questo momento in poi tutto degenera e anche tra le quattro ragazze cominciano a nascere litigi e dissapori.
Ma chi ha ucciso il loro compagno?
Chi invia anonime buste gialle che contengono indizi sull’omicida?
E perché c’è qualcuno che vuole incolpare il Dgm per questo?

“Le missioni della Dgm non erano tanto incentrate sull’umiliazione pubblica quanto sul pareggiare i conti tra i potenti e gli impotenti.”

Bellissimo romanzo! Non leggevo uno Young Adult di questo tenore da un bel po’ di tempo.
Gretchen McNeil è stata davvero una scoperta e non vedo l’ora di mettere le mani sul secondo romanzo in uscita a breve, “Get Dirty”.
Ha una scrittura veloce, di impatto, che tiene il lettore sul filo del rasoio mentre si destreggia tra un omicidio e la nascita di una tenera storia d’amore.
È riuscita a mischiare vari elementi in maniera straordinaria, creando davvero un romanzo che va incontro alle diverse esigenze del lettore.
Si legge velocemente nonostante le quattrocento pagine, scorre benissimo tra dialoghi pertinenti e accattivanti e parti descrittive evocative e piene di suspense.
I personaggi sono integrati perfettamente nel contesto creato per loro, sono ben delineati e rappresentano a pieno la società, il microcosmo in cui vivono.

Il mondo degli adolescenti è colorato con tinte forti e nette, perché così è l’adolescenza, dove o possiedi tutto e sei o non possiedi e non sei…
Uno tra i temi affrontati nel romanzo è ovviamente il bullismo, ma anche il classismo crudele, così crudele come solo gli adolescenti sanno essere.
Kitty, Margot, Bree e Olivia, sono ragazze come tante, alcune vittime di bullismo e disprezzo, altre disposte a fare di tutto e a fingersi altro pur di far parte della “cerchia”.
Ognuna di loro, segretamente disgustata dal mondo in cui vive, dal modo in cui si viene isolati e discriminati, si ritrova per caso a condividere lo stesso desiderio e a mettere a disposizione il talento che possiede per far sì che le ingiustizie vengano ridotte al minimo, per cercare di cambiare in meglio il piccolo mondo nel quale vivono.
È una buona lettura per tutte le età, credo che troverà vasto consenso tra gli adolescenti, soprattutto, ma non solo, perché è da poco diventata anche una serie TV Netflix, che io, ovviamente, ho già iniziato a vedere. Devo dire però che al quarto episodio non ho ancora provato la stessa sensazione che ho riscontrato tra le pagine del romanzo. Purtroppo per me vince sempre la carta alla pellicola e a mani basse.

In attesa del secondo, vi consiglio di leggerlo se cercate una lettura giovane, veloce e ricca di mistero.
Buona lettura.


Voto libro - 4.5




Genere: Young Adult

Autore: Gretchen McNeil

3 novembre 2020

Sono rimasti solo due membri della Don’t Get Mad. Ora che Margot è in coma e Bree agli arresti domiciliari, tocca a Kitty e Olivia provare a sistemare tutto. Ma le ragazze hanno paura. L'assassino è ancora là fuori, e sembra cercare qualcosa di più che una semplice vendetta. Restare unite questa volta non basta più: l'unica possibilità è affrontare il nemico in modo definitivo. Uccidere o essere uccise.



Salve Confine,
riesco a scrivere finalmente la recensione di un romanzo che ho letto circa un mese fa, si tratta di “Get Dirty: il sapore della vendetta”, secondo volume della serie thriller/new adult di Gretchen McNeil, “Don’t Get Mad”.
Precedentemente abbiamo conosciuto le quattro protagoniste della serie, Kitty, Margot, Bree e Olivia, studentesse di una scuola esclusiva, la Bishop DuMaine, dove vige la legge del più forte, ricco e facoltoso, dove gli studenti che non hanno i requisiti giusti vengono esclusi o, ancora peggio, bullizzati.
Le ragazze non hanno nulla in comune tra loro, non frequentano lo stesso gruppo di amici né si frequentano all’interno della scuola; quello che le accomuna è una forte sete di giustizia, di rivalsa nei confronti di chi è ignobile e senza pietà nei confronti dei più deboli.
Avevano cominciato, così, a vendicarsi con piani studiati e perfetti che non riconducevano al loro club segreto, il “DGM”.
Poi, però, le cose sono iniziate a degenerare…
Questo secondo volume riprende con Margot in coma in ospedale dopo l’aggressione subita e Bree, nei guai con la giustizia per essersi presa alcune colpe per salvare le amiche segrete.
Rimangono solo Kitty e Olivia a contrastare l’operato di un misterioso killer che sta seminando il panico nella scuola, riversando tutta l’attenzione e la responsabilità dei delitti sul “DGM”.
Le due ragazze, nonostante si sentano perse senza le amiche, cercano di indagare sugli omicidi e sulla vera identità del killer come possono, prendendo decisioni a volte discutibili, altre al limite del pericolo.
Molto d’aiuto sarà Bree che, nonostante la reclusione forzata, farà di tutto per essere affinché le sue amiche passano da carnefici a vittime.
Riusciranno a scoprire chi sta dietro agli omicidi che portano la loro firma?

"Kitty guardò le tre facce sorridenti che aveva davanti. Non aveva idea di cosa il futuro avrebbe riservato alla DGM, ma una cosa la sapeva di certo: la loro amicizia sarebbe durata nonostante tutto."

Ribadisco per la seconda volta che da tempo non mi capitava tra le mani un romanzo come questo, uno young adult così ben scritto e con una storia così intrecciata, consistente, che funzioni e, soprattutto, faccia “click” ad ogni tassello che si incastra.
L’autrice, ancora una volta, con uno stile d’impatto, un linguaggio ricco e tagliente, una narrazione veloce e sferzante, ha creato un romanzo di ottimo livello che, oltre a narrare una storia ricca di mistero e colpi di scena, dove, alla fine, nulla è come sembra, è riuscita a portare sul vassoio argomenti importanti come il bullismo, il classismo, l’isolamento e il buio che si annida nel mondo degli adolescenti.
Mentre nel primo romanzo conosciamo le quattro protagoniste, il mondo in cui vivono, le ingiustizie che lo popolano, il modo in cui nasce il loro progetto di punire il bulli con la loro stessa moneta e di come questo progetto venga preso e utilizzato contro di loro da un personaggio misterioso che utilizza la loro firma, nel secondo e ultimo romanzo della duologia, andremo più a fondo.
Infatti, ci addentreremo maggiormente nelle dinamiche di gruppo e nella mente delle protagoniste, saremo catapultati nella vicenda già nel vivo dello svolgimento, visto che riprende da dove l’abbiamo lasciata.
E la cosa che mi ha fatto più impazzire e accanirmi nella lettura per terminarlo in fretta è che, sebbene lo svolgimento sia lineare, che le dinamiche siano chiare, a volte prevedibili, io sono riuscita a dubitare di tutto e di tutti, cambiando idea ad ogni capitolo su un personaggio piuttosto che un altro.
Ecco, forse il tema fondamentale di questo romanzo potrebbe, volendo, essere proprio questo, cioè il continuo sospetto, la mancanza di fiducia che si viene a creare quando chiunque ti circondi può essere il violento carnefice che si accanisce sul tuo gruppo, sulle persone che ami.
L’unica cosa che rimane certa, nonostante i tentativi dell’autrice di sviarci, è l’amicizia tra le quattro ragazze, che è un’amicizia pura e disinteressata.
Non capite quanto mi stia risultando complicato trattenermi per evitarvi spoiler, presa dalla foga di scrivere ne lascio uno qui e uno lì e poi cancello e modifico.
Che dirvi? Se avete letto il primo libro non potete perdere il secondo e se non conoscete la serie allora dovete assolutamente darle una possibilità, non ve ne pentirete.
Buona lettura.



Voto 4.5





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