La mia pazza vacanza in Grecia


Genere: Romance

Autore: Mandy Baggot

30 giugno 2020


Felice, fidanzata e all’apice della sua carriera, Ellen aveva una vita perfetta. Almeno fino al momento in cui tutto è crollato e si è ritrovata ferita e con il cuore spezzato. Proprio quando Ellen sembra sul punto di lasciarsi andare alla tristezza, quel tornado di sua sorella Lacey la convoca inaspettatamente in Grecia, nella splendida isola di Corfù, perché la aiuti nei preparativi di un grosso, grasso matrimonio. Che sia l’occasione giusta per schiarirsi le idee e rimettersi in piedi? Lasciarsi il passato alle spalle non è mai un’impresa troppo semplice, ma con Lacey in modalità “sposa-assatanata”, presa dai preparativi nuziali, sarà quasi impossibile anche solo respirare! Senza contare che nello staff dell’albergo c’è un misterioso sconosciuto davvero affascinante… Basterà qualche bicchiere di ouzo a convincere Ellen a lasciarsi andare?


Salve lettori!
Il romanzo di cui vi parlo oggi è “La mia pazza vacanza in Grecia” di Mandy Baggot, edito da Newton Compton editori.
Ho voluto leggere questo libro perché ero alla ricerca di una storia romantica e divertente e, dopo aver letto titolo e trama, ero convinta che questo fosse il romanzo perfetto. Purtroppo non è stato così.
Questa storia ha inizio quando Ellen parte insieme a sua sorella minore Lacey per una settimana di vacanza a Corfù, in un hotel da sogno dove Lacey vorrebbe organizzare le sue nozze.
Le due sorelle sono molto diverse e questo è evidente fin dal primo capitolo in cui avvengono degli scambi di battute molto buffi tra le due, e questo ha contribuito ad aumentare le mie aspettative. Il mio primo pensiero è stato: sicuramente con due caratteri così diversi e un matrimonio da organizzare ne succederanno delle belle. Ero già pronta a perdermi in mille ostacoli imprevedibili e incidenti comici ma, man mano che proseguivo nella lettura, non succedeva niente di tutto ciò. Ma andiamo con ordine.
L’hotel in cui si apprestano a vivere la loro vacanza non è soltanto immerso in un paesaggio mozzafiato, che viene descritto con cura, tanto da riuscire a immaginarlo nitidamente, ma è proprio come uno di quei villaggi turistici in cui sono stata io stessa, dove uno staff di animatori si adopera ogni giorno per organizzare vari giochi e attività. All’interno di questo staff di animatori spiccano tre personaggi in particolare: l’eccentrico ed esuberante Dasha, il donnaiolo Sergei e Yan, quello più serio e riservato del gruppo.
Sergei punta subito gli occhi su Lacey, mentre tra Yan ed Ellen, dopo un primo incontro non proprio piacevole e leggermente imbarazzante, inizia a crescere un’attrazione sempre più forte ed evidente.
Yan è molto diverso dagli uomini che Ellen ha conosciuto in passato, specialmente dal suo ex, Ross, che le ha rubato tutti i soldi che aveva da parte dopo che lei si è rifiutata di sposarlo. Yan è un uomo onesto e generoso, che ama impegnarsi e lavorare sodo, ma che soprattutto riesce a vedere Ellen per quello che è veramente.
Ellen, dall’altra parte, dopo averlo giudicato in modo sbagliato in un primo momento, è costretta a ricredersi e rendersi conto ogni giorno di più che prova qualcosa per lui, qualcosa che non aveva mai provato prima e che non aveva in programma di provare proprio ora, nel momento peggiore della sua vita.
Ma quando Yan le fa capire chiaramente che anche lui prova le stesse cose nei suoi confronti, resistere all’attrazione che li lega diventa sempre più difficile.
E, proprio quando i giorni a loro disposizione diventano sempre di meno, il passato che avevano cercato con tanto impegno di lasciarsi alle spalle si ripresenta all’improvviso e loro si troveranno costretti a scegliere e a decidere se vale la pena rischiare per fidarsi di qualcuno, amarlo e lasciarsi amare.

“Mostrarsi a qualcuno in tutto e per tutto, esponendo anche ciò di cui si andava meno fieri, si temeva o ci si vergognava, era ciò che rendeva davvero liberi. E se l’altro accettava tutto di te, amandoti per ciò che eri, era una vera fortuna.”

Il romanzo è narrato in terza persona, seguendo i punti di vista di Ellen e di Yan.
Sia Yan che Ellen si trovano a Corfù con il desiderio di mettere distanza tra loro e ciò che hanno vissuto, con la voglia di ricominciare a credere e a lottare per qualcosa, ma anche la paura di non riuscire a combinare nulla a causa di alcuni segreti che pesano ingombranti sul cuore di entrambi.
Yan non ha avuto una vita facile e si trascina ancora dietro le conseguenze di ciò che ha vissuto, combattuto tra il desiderio di rifarsi una vita e realizzare il suo sogno e la paura di non essere all’altezza.
Ellen quando è partita per Corfù si è lasciata dietro un mondo a pezzi: non aveva più un lavoro stabile, viveva in un appartamento minuscolo e conviveva con il peso di un gesto che ha commesso per pura vendetta. Tutti i piani che amava tanto fare sono saltati in aria e ora il matrimonio della sorella è l’unica cosa che le resta e che può tenere sotto controllo. Fino a quando non arrivano a Corfù e la vita di entrambe inizia a cambiare, mentre prendono consapevolezza delle loro scelte, sia quelle giuste che quelle sbagliate.
La caratterizzazione dei personaggi è buona, non è difficile immaginarsi ognuno di loro e immedesimarsi, eppure per tutta la lettura ho sentito che mancava qualcosa.
La storia c’era ma mancava il coinvolgimento emotivo. Era come se tra le parole e me ci fosse un muro che mi impediva di immergermi completamente nella storia, di percepire le emozioni dei personaggi e sentire la voglia di girare pagina e andare avanti.
Proprio per questa ragione mi sono trascinata il romanzo per giorni, cercando di finirlo ogni volta senza però riuscirci quasi mai. La storia non è scritta male, a parte qualche refuso qua e là, è più che altro un problema di ritmo; c’erano momenti in cui era necessario soffermarsi un po’ di più, scavare più in profondità, e altri momenti che dovevano essere scanditi con più decisione, creando coinvolgimento, stupore e suspense. Le cose succedono (anche se non quante me ne aspettavo) ma sono raccontate in modo un po’ troppo piatto, freddo, senza suscitare il giusto interesse e coinvolgimento da parte del lettore, tanto da dare quasi l’impressione che in fondo non succedesse niente di così rilevante.
Proseguendo verso la parte finale, la storia finalmente si movimenta un po’ e le cose si fanno più coinvolgenti e interessanti, ma ciò non basta per far aumentare il mio giudizio su questo romanzo. Con l’entrata in scena di altri tre personaggi, la narrazione si fa un po’ più incalzante, la posta in gioco per i protagonisti aumenta. In particolare, ho molto apprezzato il personaggio di Al, il padre di Ellen e Lacey. Credo di poter affermare che ho iniziato a provare delle vere emozioni solo quando è comparso lui sulla scena, permettendomi anche di conoscere maggiormente un altro lato di Ellen. Inoltre è proprio da questo momento in poi che vediamo crescere ed evolvere il rapporto tra Ellen e Lacey.
Tuttavia, un libro non può prendere solo verso la fine, mentre tutti i capitoli per arrivare fino a quel punto sono stati una lunga agonia. Anche se la storia nel complesso è carina e sono stata felice per l’epilogo che hanno avuto tutti i personaggi, non posso dimenticare la fatica che ho fatto nel portare avanti la lettura, cadendo quasi in un bel blocco del lettore.
Lo consiglio solo se siete alla ricerca di una storia molto leggera, ambientata in una location da sogno, da leggere senza troppe pretese, magari mentre siete sotto l’ombrellone in attesa di fare un tuffo o per passare il tempo nei momenti di noia.
Carino ma niente di più.


Voto libro - 2.5



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