Oltre



La serie è composta da:

  1.  Oltre
  2.  Oltre fino all'ultimo respiro



Genere: Distopico

Autore: Giorgia Cozza 

Vaol è sveglia, ma crede ancora che si tratti di un sogno. Si trova nella sua città, ma non la riconosce. Palazzi, negozi, parchi, alcuni sono dove devono essere, altri no, non ci sono più. Come è possibile? Cosa sta succedendo? Vaol sta aspettando di svegliarsi, ovviamente. Fino a quando non compare lui. Il ragazzo più bello che lei abbia mai visto e che le spiega tutto: Vaol è morta. Aveva diciannove anni, e ora è finita in una sorta di limbo: una seconda opportunità, le racconta Hans, un altro capitolo per chi ha ancora qualcosa in sospeso. Inizia così l'avventura di una giovane ragazza che a poco a poco si trova coinvolta in una lotta, contro i Primi, gli Oligarchi che riducono in schiavitù i nuovi arrivati. Una lotta capeggiata da suo padre che Vaol ritrova nel limbo. Lui, morto in un incidente d'auto due anni prima, è ora il capo della Resistenza. Così mentre di giorno Vaol combatterà la sua battaglia per abbattere la dittatura; di notte a poco a poco si innamorerà di Hans ogni ora, ogni minuto, ogni secondo di più.


Salve lettori!
Oggi vi parlo di un romanzo molto particolare, sia per l’ambientazione in cui si svolge la storia che per le tematiche trattate.
Il romanzo in questione è “Oltre” di Giorgia Cozza, edito da La Corte editore.
È un romanzo che mi ha catturata, sorpresa e turbata più volte nel corso della narrazione.

La storia inizia quando la protagonista, che noi conosciamo con il suo soprannome, Vaol, a soli diciannove anni si ritrova da un giorno all’altro in un posto che assomiglia alla sua città… eppure non è più la sua città. Molti posti che conosceva, perfino il palazzo in cui abitava, non esistono più.
Questo perché non si trova più nel nostro mondo, nella città in cui ha sempre vissuto. Adesso si trova nel limbo.
Il limbo è una sorta di luogo sospeso tra la vita e la morte, un piccolo prolungamento della nostra esistenza dopo la parola fine. 
Arriva nel limbo chi è morto troppo presto e aveva ancora qualcosa da portare a termine o in sospeso. Ma anche chi viene chiamato da qualcuno che si trova già lì e, sentendo che una persona a lui cara è sul punto di morire, la richiama a sé.
O almeno questo era quello che succedeva prima che i Primi, i sette oligarchi che governano il limbo, gestendo ogni aspetto della vita degli abitanti, emettessero il Divieto. 
Da allora è severamente vietato farsi raggiungere dai propri cari, perché le risorse del limbo sono limitate e non bastano per tutti.

Vaol fa parte degli ultimi arrivati, detti anche i Nuovi, in contrapposizione ai Primi, e in quanto tale viene assegnata al ghetto, un palazzo decrepito dove il suo alloggio consiste in una misera stanza vuota con un minuscolo bagno e una cassapanca di legno come letto.
All’inizio è convinta che si tratti di un sogno. E quando, durante il suo primo giorno, rivede il padre morto due anni prima, si convince ancora di più che sia così, che sia solo uno dei tanti sogni in cui cerca di riabbracciare il padre.
Ma la realtà si rivela presto molto diversa. 
In questo nuovo mondo in cui si è risvegliata, il padre è a capo della Resistenza, un movimento nato per ribellarsi alla dittatura dei Primi e rovesciare il loro governo. Per questa ragione lui deve vivere nascosto e Vaol ha dovuto utilizzare il suo soprannome per registrarsi tra i nuovi arrivati, altrimenti con il suo vero nome l’avrebbero ricollegata a lui.
Così, Vaol comincia la sua nuova vita nel limbo. Ma non è da sola.

Durante la sua prima notte agli alloggi incontra Hans, il ragazzo più bello, gentile e premuroso che abbia mai visto.
Hans è la prima persona che si comporta da amico con lei: le spiega dove si trova, cosa deve fare per non scomparire e passare oltre e come funzionano le cose in questo nuovo mondo. Fra di loro nasce subito un’intesa, una complicità che cresce ogni giorno di più, fino a quando i sentimenti che nutrono l’una per l’altro si fanno troppo grandi per continuare a essere taciuti.
Ma il limbo non è il posto perfetto per due giovani innamorati. Ogni giorno è segnato dalla violenza, dalla paura, dall’ingiustizia, e Vaol si trova costretta a scegliere da che parte stare. Aiutare suo padre nella Resistenza e fare anche lei la sua parte o accettare le pessime condizioni di vita imposte dai Primi, adattarsi e fare solo quello che deve per andare avanti?
Ogni scelta comporta delle conseguenze, ogni decisione richiede un prezzo da pagare. E Vaol lo imparerà giorno dopo giorno sulla propria pelle.

“Non arriveremo tutti a vedere il giorno della vittoria. Ma la vittoria sarà il frutto del sacrificio di ognuno. E senza il sacrificio di ognuno, il giorno della vittoria non sarebbe potuto venire.”

La storia è raccontata dal punto di vista di Vaol. La narrazione non è suddivisa per capitoli, ma in giorni. 
L’autrice è stata molto brava nel tratteggiare alla perfezione questo mondo e nel rendere così vivide e intense l’ambientazione e l’atmosfera che si respira. Non ci sono descrizioni troppo lunghe o spiegazioni infinite su come funzioni la vita nel limbo. 
Al contrario, noi scopriamo ogni cosa man mano che la scopre Vaol, attraverso ciò che le succede e ciò che le viene rivelato dalle persone che la circondano. Come lei, all’inizio ci sentiamo spaesati, confusi, ma queste sensazioni sono sostituite ben presto da una paura e un’ansia crescenti.
Lo stile dell’autrice è così scorrevole e incalzante che le pagine volano una dietro l’altra, coinvolgendo a ogni parola e spingendo il lettore ad andare avanti per capire dove porterà tutto questo. 
Non mi ha molto convinta l’uso della punteggiatura in alcuni punti ma, a parte questo, lo stile è sicuramente un aspetto che rende la storia ancora più accattivante.
La cosa che più mi ha colpita di questa storia è la sua imprevedibilità. Non ci sono cose, fatti o personaggi scontati in questo romanzo. Per più di metà libro non avevo la più pallida idea di ciò che sarebbe successo, di come si sarebbe potuto concludere il tutto. E quando, finalmente, ho iniziato a intuire il grande segreto che l’autrice ha saputo costruire e alimentare capitolo dopo capitolo, ho continuato a leggere con ancora più ansia e curiosità per scoprire cosa sarebbe successo. 
E, miei cari lettori, quello che è successo alla fine mi ha lasciato ancora più turbata e sconvolta di quanto già non fossi.
Questa non è una storia per tutti; se cercate il classico distopico, dove l’eroina riesce ad avere la meglio su tutto e tutti e a guadagnarsi il suo lieto fine nonostante tutto, questo romanzo non è quel tipo di distopico. 
“Oltre” è una storia piena di dolore che mette alla prova il lettore, lo spinge a riflettere, a mettersi in discussione, a scegliere tra il credere che il mondo sia diviso in bianco e nero, in giusto e sbagliato, e la convinzione che le persone siano piene di sfumature e che non esiste un confine netto fra bene e male.
Ho apprezzato moltissimo anche la caratterizzazione dei personaggi. 
La protagonista, Vaol, non è la classica protagonista che troviamo in storie di questo genere. 
Non è una combattente nel senso più comune, a cui ormai siamo abituati. La sua arma è la penna, lei usa le parole per far sentire la sua voce e fare la differenza. Le sue decisioni sono mosse da un profondo senso di giustizia che la spinge a lottare per ciò che crede sia giusto e buono. Ma questo purtroppo non basta. Anche quando le nostre intenzioni sono buone, anche quando siamo dalla parte del giusto, le cose brutte succedono, commettiamo errori, qualcuno può restare ferito. 
Ogni scelta ha le sue conseguenze, giuste o sbagliate che siano.
Anche gli altri personaggi mi hanno convinta e conquistata pagina dopo pagina, tanto che dovendo scegliere il mio preferito non saprei quale dire. Mi verrebbe da rispondere che il mio personaggio preferito è Ste, intrepido e vivace, ma poi mi vengono subito in mente tutti gli altri personaggi che ho conosciuto e amato grazie a questa storia, e di nuovo non saprei più chi scegliere fra tutti.
Un altro aspetto che mi è piaciuto molto del romanzo è il modo in cui è stata affrontata la lotta contro la dittatura dei Primi e l’attenzione che si è sempre avuta, non solo sulla ribellione in sé, ma anche su cosa sarebbe successo dopo, su come si sarebbe riorganizzata la vita nel limbo una volta che il governo dei Primi fosse caduto. Proprio perché è facile distruggere e smontare qualcosa, ma è molto più difficile ricostruire e dare un senso a tutto.

“La violenza chiama sempre altra violenza. È una spirale perversa che non risolve ma distrugge”.

È possibile costruire un mondo giusto in un posto dove le risorse sono comunque limitate? È possibile distinguere con chiarezza i buoni dai cattivi? È possibile ottenere una vittoria, raggiungere un traguardo, senza dover perdere prima qualcosa, o qualcuno?
Queste sono solo alcune delle domande che ci spinge a porci questo romanzo. Le tematiche trattate sono molte e scavano in profondità nel lettore. La morte, l’oblio, la paura, l’amore, la speranza, l’ignoto: tutto ciò fa di questo romanzo un viaggio intenso, incredibile, spesso doloroso, ma anche colmo di amore e di speranza.
Perché, malgrado tutto, l’amore rimane l’unica cosa capace di unire le persone. Fino all’ultimo respiro e oltre.

Consiglio questo romanzo a chiunque cerchi una storia intensa, super scorrevole e piena di emozioni e di spunti di riflessione importanti. A chi ha voglia di conoscere personaggi talmente ben fatti da sembrare reali e di stupirsi di fronte a una storia diversa dalle solite. 
Intanto io resto in attesa di leggere il secondo e ultimo volume, sperando che  risolva i pochi dubbi che questo primo libro mi ha lasciato e che sappia emozionarmi e sorprendermi ancora di più.


Voto libro - 4.5




Genere: Distopico

Autore: Giorgia Cozza 

Sono trascorsi più di quattro anni dalla notte in cui la dittatura dei Primi è caduta. Vaol ha mantenuto la promessa: insieme ai più fidati collaboratori di suo padre, ha ricostruito la società del limbo. Ma qualcuno si muove nell'ombra per distruggere questo governo e i suoi rappresentanti. Nessuno è più al sicuro e una serie di crudeli attentati getta la città nel caos. Vaol deve tornare a fare i conti con il dolore e la perdita delle persone che ama di più. Chi sta tramando per distruggere tutto quello per cui ha lottato e lavorato in questi anni? Di chi si potrà fidare in un momento in cui riconoscere gli amici dai nemici sembra un'impresa impossibile? E mentre combatte per sopravvivere e per salvare il suo mondo, il destino la coglie nuovamente di sorpresa e la costringe a fare i conti con il suo passato. Un passato che l'ha tormentata giorno dopo giorno e notte dopo notte, ma che potrebbe essere la chiave per trovare finalmente la felicità.

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